lunedì 6 giugno 2011

IL MEDIOEVO DELL'HERPES GENITALE

UNA ESPERIENZA DAVVERO SCIOCCANTE

Caro dottor Vaccaro, volevo dirle solo una parola: GRAZIE.
Ho scoperto casualmente il suo sito, cercando disperatamente le risposte che nessuno mi riesce a dare.
A 43 anni sono appena uscita da un episodio di herpes genitale.
Qualcosa che mi ha lasciata profondamente scioccata e segnata nell’animo.
Alle dolorosissime ulcere si è aggiunto il dolore emotivo.
Non riuscivo a capire. Perché io? Perché una malattia così brutta? Queste le domande che mi ponevo.

LE INSINUAZIONI E GLI INSULTI OSPEDALIERI

La condanna ad una vita di recidive mi sembrava una sentenza all’ergastolo.
Mi sentivo un’appestata, sporca ed infestata da una cosa orribile.
Arrivai all’ospedale spaventatissima per le estese ulcerazioni che avevo. La prima domanda che mi fu posta, da parte di una ginecologa (!) mi lasciò esterrefatta. “Ha rapporti occasionali?”
Mi sono rivolta a un centro per le “infezioni sessualmente trasmissibili”, pur odiando il fatto che tali centri, meglio definibili come vergognosi ghetti, esistano.

INCUBO, STRESS E DEPRESSIONE

Ho anche tormentato e messo in croce il mio povero partner, incolpandolo o facendolo sentire in colpa, e standoci poi ancora peggio io stessa, dato che lo amo profondamente. Lui segue uno stile di vita molto salutare e vegano, e non ha mai avuto nulla. Leggendo le sue tesine ora so perché.
Ho vissuto un incubo e sono andata vicino a un attacco depressivo. Ma qualcosa dentro di me mi spingeva ad uscire da tutto questo. Non intendevo accettare la condanna a vita emessa dai medici.
Non volevo sentirmi malata e contagiosa. E soprattutto volevo capire.

LA FORTUNA DI UN MEDICO DI FAMIGLIA SENSATO E INTELLIGENTE

Il mio medico di famiglia è stato invece più umile, più ragionevole e più sensato.
Mi ha detto che, sui virus, la medicina in realtà è molto ignorante.
Ed è questa sicuramente l’impressione che ho avuto dovunque io mi sia rivolta.
La verità è che nessuno sa niente su questa malattia.

IL SUO SITO MI HA AIUTATA A CAPIRE MOLTE COSE

Oggi, in cerca di risposte come mi capita spesso, ho scoperto il suo sito.
E ho trovato un nuovo mondo di luce.
Ho scoperto che la mia voglia di non arrendermi alle sciocchezze della medicina era giusta!
E ho pure capito il perché mia madre, che non ha mai creduto ai virus e alla contagiosità dei medesimi, se la rideva di gusto quando venne annunciata la pandemia dello scorso anno.

DETESTO LE CAMPAGNE TERRORISTICHE DELLA MEDICINA

E’ bello conoscere esseri pensanti, e riconosco di essere stata fortunata per averne già alcuni nella mia vita di ogni giorno.
Non solo mia madre, come dicevo, ma anche la mia anima gemella.
Ho capito perché si rifiuta sempre di farsi vaccinare, nonostante i suoi 73 anni e nonostante la sua cardiopatia.
Mia madre ha sempre avuto ragione e mi ha pure dato un buon esempio di coerenza.
Ho ereditato da lei il dono del pensiero critico.
Ho sempre detestato le campagne di terrore condotte dalla medicina.

MAMMOGRAFIE E MEDIOEVO VANNO DI PARI PASSO

Le confesso di essere una delle pochissime donne che non si sottopongono all’annuale controllo ginecologico.
Trovo aberrante dover ricorrere annualmente ad un medico specializzato nell’apparato riproduttivo, dal momento che ho anche molti altri organi.
Eppure, come lei sa, noi donne dovremmo sottoporci a vari esami ed esplorazioni su basi annuali, e soltanto lì, in quella parte.
Vedo in tutto questo un ritorno al Medioevo, anche se il titolo ufficiale è “Prevenzione dei tumori”, tutti causati poi dall’HPV!

DESIDERO CHE LEI PUBBLICHI LA MIA TESTIMONIANZA

Spero di avere la forza di introdurre dei cambiamenti salutari nella mia vita.
Per ora sono vegetariana e adoro gli animali.
Cercando notizie su questi argomenti mi sono imbattuta anche sul suo blog.
Volevo dirle solo “Grazie di cuore”.
Lei mi ha dato una cosa importante.
Il desiderio di capire e di non arrendermi alla stupidità dilagante.
Leggerò con interesse, e desiderio di sapere, le sue altre tesine e, nel caso abbia bisogno di ulteriori consigli, mi permetterò di disturbarla ancora.
Non mi dispiacerebbe se pubblicasse la mia testimonianza. La gente deve sapere.
Cordiali saluti e tanti auguri.
Anna

*****
RISPOSTA

DALLA SOFFERENZA ALLA EMANCIPAZIONE DALL’IGNORANZA

Ciao Anna.
Complimenti davvero. Hai saputo trasformare un dramma personale in un motivo di ribellione, di crescita e di evoluzione.
Un’esperienza che avrebbe potuto distruggerti e che invece ti ha maturata e migliorata.
Ti ha fatto conoscere meglio te stessa e il mondo intorno a te.
Possedessi l’autorità di emettere dei titoli in igiene naturale, ti promuoverei immediatamente a igienista, e a pieni voti.


IL BUSINESS PARALLELO

Per far capire meglio il business che gira intorno ai virus, ai batteri, alle malattie cosiddette contagiose e sessuali, basta andare in Thailandia e aprire un po’ gli occhi.
Lungo qualsiasi strada di Bangkok, Pucket e Pattaya abbondano ovviamente i sexy-bar, i massaggi, e tutte le altre più stravaganti facezie riguardanti il divertimento sessuale.
Accanto alla porta di ingresso dei locali più frequentati, non manca mai un negozio medico con tanto di scritta cubitale tipo Aids, Herpes, Gonorrea.
In questo modo gli uccelli che passano vengono spennati una prima volta al bar, e una seconda volta all’ufficio medico. Ai thailandesi non manca lo spirito umoristico, e nemmeno il senso degli affari.
Così va il mondo.

UN ESTABLISHMENT MEDICO NON DISPOSTO A MOLLARE L’OSSO

Terrorismo, contagio, paura, virus mostruosi e vendicativi, batteri affamati che ti divorano, influenze killer, sono tutte cose difese a spada tratta da un establishment medico-farmaceutico interessato a piazzare merci carissime chiamate farmaci e vaccini.
Le dimostrazioni scientifiche hanno dimostrato in mille modi che il contagio è clamorosamente smentito dal fatto che le persone sane non contraggono un bel niente, e che chi si ammala degli stessi sintomi lo fa non per infettività, ma perché era nelle stesse condizioni patologiche del malato.

LA STORICA DISPUTA TRA BECHAMP E PASTEUR, IN UN OTTIMO LIBRO DELLA
DOTTORESSA CANADESE LANCTOT

Uno dei migliori testi in circolazione è sicuramente “La mafia della sanità”, della dottoressa canadese Ghislaine Lanctot (Macroedizioni).
Ha il merito di aver chiarito la storica disputa tra Béchamp e Pasteur, un capitolo perso e dimenticato volontariamente nella storia non sempre trasparente della biologia.

ANCHE SULLA RABBIA CI SONO MOLTE COSE DA CHIARIRE

La fama di Pasteur è dovuta in particolare al vaccino contro la rabbia.
Ma oggi sappiamo che le persone morse e non vaccinate non morivano, mentre quelle non morse e vaccinate morivano di paralisi, e non degli spasmi tipici della idrofobia.
L’unica cosa sicura sul vaccino di Pasteur è che esso provoca stati di delirio.
La psicosi di Korsakoff può durare per 20 anni dopo la vaccinazione.
Pare inoltre che la rabbia sia una malattia immaginaria (vedi testo “The Fraud of Rabies” del
dr Millicen Morden).

LE CANTONATE DELLA PASTORIZZAZIONE

Pasteur è famoso anche per la pastorizzazione del latte, processo che consiste nel riscaldare il liquido a temperature elevate per uccidere i batteri patogeni. Ma i bacilli della febbre tifoidea, quello della tubercolosi e i colibacilli resistono alle alte temperature. La cottura distrugge enzimi e vitamine, ed in più disattiva l’acido lattico dotato di qualità germicide, tant’è che i batteri si propagano molto più in fretta nel latte pastorizzato che in quello naturale.

IL MICROBO NON E’ NULLA, L’AMBIENTE E’ TUTTO

L’unica cosa di buono, Pasteur la fece sul letto di morte, dichiarando che il biologo Claude Bernard aveva ragione. “Il microbo non è nulla, l’ambiente è tutto!”, sospirò Pasteur, nei suoi ultimi tormentati istanti.
Non altrettanto ha fatto la medicina moderna, che ha costruito il suo castello di carte false interamente sulle teorie pasteuriane, mai criticate e mai messe in minima discussione.

GIU’ LE MANI DALLE PREZIOSE PESTILENZE

Abbiamo dentro di noi tutti i virus e tutti i batteri del mondo. Ci ammaliamo quando per errori tossicologici e comportamentali si abbassano le nostre difese immunitarie.
Ma il dogma del contagio non si tocca. Giù le mani dalle beneamate pestilenze medievali.
Giù le mani dal medioevo dei virus, delle allergie e degli Azzeccagarbugli.
Giù le mani dalle galline ovaiole che fanno le uova d’oro.

Valdo Vaccaro (AVA-Roma e ABIN-Bergamo)