lunedì 6 giugno 2011

PSICOFARMACI RISCHI PER LA SALUTE FISICA E MENTALE

Gli psicofarmaci sono tossici e possono nuocere
all’organismo. Gli “anti-psicotici” neurolettici
possono causare una reazione tossica mortale
chiamata sindrome neurolettica maligna, così come
sintomi simil-parkinsoniani. Per alcuni farmaci come
il litio e il Clorazil1 sono richiesti controlli periodici
dei valori ematici per la prevenzione dei danni
organici. Molti psicofarmaci possono portare ad
obesità, diabete, improvvisi attacchi cardiaci,
insufficienza renale, gravi patologie del sangue e
generale esaurimento fisico. Vi sono numerosi altri
effetti tossici che comprendono interferenze con il
ciclo mestruale, minacce alla gravidanza e poi, con
pericolo di vita, la “sindrome serotoninergica”
quando gli antidepressivi sono mescolati con altre
sostanze psicoattive.

Gli psicofarmaci possono danneggiare il cervello. Il
tasso di discinesia tardiva, un grave disturbo
neurologico che può sfigurare una persona con tic e
contrazioni facciali, è molto elevato per i pazienti
che hanno fatto uso per tanto tempo di neurolettici
antipsicotici, ma anche l’uso per poco tempo
comporta dei rischi. Anche gli antidepressivi
possono provocare lesioni cerebrali. Altri effetti
possono comprendere i danni della memoria e il
deterioramento cognitivo.

Gli studi d’efficacia e sicurezza delle case
farmaceutiche, nonché il regolamento della FDA,
sono ampiamente falsificati e la frode è molto
diffusa. Esistono scarsi studi a lungo termine o studi
di come gli psicofarmaci interagiscano assieme. La
reale estensione dei pericoli degli psicofarmaci non
1(Clozapina, Leponex.)
può essere mai conosciuta esattamente. Assumere
psicofarmaci è per molti aspetti una
sperimentazione sociale di massa dove i pazienti
sono utilizzati come cavie.

Gli psicofarmaci per l’ADHD, come Adderall e
Ritalin, possono arrestare lo sviluppo della crescita
nei bambini e presentare altri pericoli ancora non
conosciuti per il cervello e lo sviluppo fisico. Come
tutte le anfetamine, possono causare psicosi e
problemi cardiaci, compresa la morte improvvisa.

Gli psicofarmaci possono interrompere e
danneggiare la naturale capacità della mente di
regolare e guarire i disturbi emotivi. Molte persone
raccontano di aver dovuto “re-imparare” come
affrontare le emozioni difficoltose dopo aver
sospeso gli psicofarmaci.

Alcune persone, anche mentre stanno
sperimentando il peggiore degli abissi della follia,
dicono che coinvolgendosi nelle proprie esperienze
anzicché sopprimerle, alla fine riemergono più forti
e più sani. A volte “impazzire” può essere
un’occasione di trasformazione personale e per
questo alcune persone sono grate anche alle
sofferenze più dolorose che hanno vissuto. Gli
psicofarmaci possono oscurare questo possibile
aspetto positivo. Artisti, filosofi, poeti, scrittori e
guaritori spesso attribuiscono un valore
straordinario alle profonde capacità introspettive
acquisite attraverso le emozioni “negative” e le
esperienze estreme.

Le persone che prendono psicofarmaci, soprattutto
antipsicotici, spesso hanno più probabilità di
divenire malati mentali per tanto tempo fino a
cronicizzarsi. Le persone che nei paesi poveri usano
meno farmaci guariscono molto più velocemente di
quelle che nei paesi ricchi utilizzano una enorme
quantità di psicofarmaci. Molte persone guariscono
più velocemente e stanno molto meglio senza
farmaci.

per saperne di piu'
http://www.incompatibile.altervista.org/recens/sospendere_psicofarmaci_manuale_riduzione_del_danno.pdf