domenica 22 gennaio 2012

SFOGO DI UN CITTADINO






Credo che ogni cittadino italiano, in questi ultimi giorni stia cercando di dare risposta alla seguente domanda: "Ma che male ho fatto per ritrovarmi in una situazione del genere? Ridotto sull'orlo della povertà, dopo una vita di lavoro, privazioni e sacrifici!" Con lo stipendio più basso di tutta la zona €uro e come se non bastasse, con il prelievo fiscale più alto d’Europa, costretto a subire le angherie di un governo non eletto dai cittadini, ma imposto al Parlamento da un Presidente della Repubblica, che, pur nel rispetto della Costituzione, ha sottratto al popolo italiano la sovranità che gli appartiene in virtù dell'articolo 1 della stessa. Dimostrando così quella scarsa propensione alla democrazia, tipica del suo partito di antica provenienza, quel Partito Comunista, che fino al 1989, veniva ispirato dagli eredi di Stalin, che per lunghi decenni hanno privato di ogni libertà tutti i Paesi dell'Est Europeo. Rendendosi protagonisti delle inspiegabili invasioni dell'Ungheria, prima e della Cecoslovacchia poi, dove i carri armati dell'Armata Rossa, hanno soffocato sul nascere il desiderio di libertà delle rispettive popolazioni.
Ricordo bene che in quell'occasione, i comunisti italiani, dei quali il Presidente Napolitano era un esponente di primo grado, non ebbero il coragggio di schierarsi contro quegli inammissibili atti. Evidentemente, anche se i tempi sono cambiati, il DNA della più alta Carica dello Stato è sempre lo stesso, vale a dire privo di spazio per la democrazia.

La decisione di affidarsi ad un governo tecnico è stata approvata di buon grado dai parlamentari di quasi tutti gli schieramenti politici, che in questo modo potranno continuare a beneficiare degli assurdi privilegi di cui godono, fino al termine del loro mandato.
Da anni sento parlare di necessità di riformare la Costituzione, per rendere più governabile il nostro Paese. Io credo che la prima modifica necessaria alla nostra Carta Costituzionale sia quella dell'articolo 67, per introdurre il limite massimo di due mandati ad ogni membro del Parlamento, come suggerito dal Sindaco di Firenze Matteo Renzi. Volto nuovo della nostra politica, di conseguenza poco gradito alle talpe che da decenni si annidano nei palazzi del potere, beneficiano ingiustamente di grandi privilegi e stanno portando il popolo alla fame, come facevano i Sovrani del Medio Evo.
In tutto questo c'è una profonda contraddizione con la società civile, dove in ogni impresa privata, quando un dipendente non risulta produttivo viene giustamente licenziato, a noi invece cittadini Italiani è stato tolto il diritto di mandare a casa questi politici incoerenti ed incapaci, che dobbiamo continuare a strapagare e mantenere in Parlamento, anche se con la loro incompetenza e inefficenza hanno portato il Paese sull'orlo del fallimento. Mi chiedo per quanto tempo ancora, dovremo sopportare questa situazione assurda.
In questi ultimi giorni la gente siciliana ha manifestato contro i provvedimenti assunti e quelli paventati del Governo, espressione dei poteri bancari, che sono la causa di questa crisi economica, pensata e pilotata da loro, per rendere il popolo sempre più povero, quidi più debole. Risulta sconcertante è che in un Paese dove non esiste alcun limite alla libertà di stampa, si abbia potuto apprendere di tale protesta solamente attraverso la rete, mentre gli organi di informazione ed i programmi di intrattenimento televisivi, gestiti e condizionati dal potere politico, hanno volutamente ignorato l'avvenimento, e noi dovremo continuare a pagare il canone TV?
I servi del potere, hanno puntualmente insinuato che dietro la protesta c’è lo zampino della Mafia e del partito d’estrema destra Forza Nuova, cercando di sminuire la portata dell'avvenimento.
Mi auguro che l’esempio della Sicilia si propaghi in tutta l’Italia, in modo da spazzare via questo Governo ed i politici opportunisti e corrotti che lo sostengono. Bisogna iniziare una rivoluzione, pacifica se le istituzioni attuali lo permettono, altrimenti dovremo usare tutti gli altri metodi possibili, per mettere fine a questa dittatura delle banche e dei poteri forti.
Lo Stato siamo noi cittadini contribuenti, non certo questa classe politica che ci amministra. Pertanto quando le scelte del Governo e del Parlamento non concordano con il volere del popolo, i rispettivi componenti devono essere sostituiti, con le buone o con le cattive.
Il nemico attuale della gente comune è lo Stato che tramite le sue istituzioni sparse su tutto il territorio nazionale, vessa continuamente i cittadini. Uno Stato che paga i suoi debiti sempre in ritardo, ma pretende che il cittadino sia puntuale nel versmento dei tributi imposti e non tollera alcun ritardo, se questa è democrazia.
Questo Stato, con la stessa mentalità delle banche, quando un cittadino o un’impresa si trova in difficoltà economica, invece di cercare di aiutarli mettendo in campo tutti, quei provvedimenti che potrebbero risollevarli, fa l’esatto contrario, manda gli esattori di Equitalia, con conseguente fallimento delle imprese o con il suicidio delle persone migliori, dotate di grande dignità, quella che manca completamente nel mondo politico.
Mi rivolgo a tutti gli imprenditori, che a causa della crisi economica, voluta e pianificata dal potere bancario, si trovassero in difficoltà, a non fare gesti inconsulti, perché loro e i loro dipendenti sono la parte migliore di questo Paese e non hanno alcuna responsabilità per quello che sta loro accadendo, semmai dovrebbero essere quei corrotti, incompetenti e fannulloni che ci amministrano, a suicidarsi in massa, la loro eventuale mancanza porterebbe grande giovamento alla nostra società.
I politici avevano promesso che entro il mese di gennaio 2012, avrebbero diminuito i loro stipendi, hanno mantenuto la promessa? Mi pare proprio di no, anzi sembra che i loro benefici continuino ad aumentare, nonostante si cerchi di far credere alla gente l'esatto contrario.
Colleghi cittadini è ora di organizzarsi e di rispolverare i nostri attributi, prendendo esempio dai rinnovati Vespri Siciliani, per scendere in piazza e manifestare contro le misure inique prese e che prenderà questo governo. Dobbiamo uscire dall’Euro, riappropriarci della sovranità monetaria. Vi sembra logico che noi, vale a dire lo Stato, acquistiamo dalla Banca Centrale Europea, BCE, privata e non pubblica, il nostro denaro pagandolo in Titoli di Stato al valore nominale stampato sulla banconota più il 2,5 %, con conseguente aumento del debito pubblico.
L’unica salvezza per il nostro Paese è quella di porre fine al “ signoraggio bancario”, la gran truffa del secolo, come ha fatto recentemente l’Islanda e che intende fare nel prossimo futuro l’Ungheria. Dobbiamo ripensare un nuovo sistema paese, più equo socialmente, dove la dignità del singolo cittadino deve essere la cosa più importante, eliminare le lobby, i privilegi e costruire una società che sappia riconoscere e rispettare i gli autentici valori di una civiltà contemporanea.

Bordano, lì 21-12-2012.
IL LIBERO PENSATORE

Enzo Picco per nocensura.com