lunedì 16 aprile 2012

FORNERO LA DILETTANTE ALLO SBARAGLIO







Massimo Pizzoglio per il Simplicissimus
LaFornero è un fiume in piena: scrive, rimbrotta, dileggia, punzecchia.
Se fosse un’editorialista (e lei crede di esserlo) sarebbe piuttosto noiosa, ma si comprenderebbero alcune sue ripicche e frecciate alla Louella Parsons (in sedicesimo) contro tutto e tutti, soprattutto tutte!
Se fosse una conduttrice televisiva (e lei crede di esserlo) nessuno la guarderebbe, ma almeno non ci si stupirebbe dell’iperpresenzialismo mediatico.
Se fosse un’attrice (e lei vorrebbe esserlo) ci chiederemmo perché le prove di pianto, sorriso, faccetta ammiccante, faccetta severa, ecc. le faccia in pubblico e non a casa sua.

Ma poiché è un ministro della Repubblica (o, meglio, lei crede di esserlo) con delle responsabilità verso TUTTI i cittadini della medesima e poiché è una “tecnica” (e questo lo credono ormai veramente in pochi) dovrebbe misurare i toni, contenere le proprie reazioni e, più d’ogni altra cosa, sapere di cosa sta parlando prima di dar aria alla bocca.
Le affermazioni/negazioni di questi ultimi giorni, in particolare sui cosiddetti “esodati”, sarebbero ridicole se non incidessero pesantemente sulla vita di centinaia di migliaia di famiglie.

Sui numeri si è autoavvitata in un convolvolo di stupidità che neanche la Garnero (in arte Santanchè) sarebbe riuscita a tanto.
Partita con un (inventato) “circa 65.000″, poi smentito, poi modificato (“ma potrebbero essere anche 350.000″), poi massacrato pure dall’Inps, LaFornero decide che quello giusto è proprio quel 65.000 che aveva detto per primo (stamane alla radio inventa anche dei numeri alla decina, se tirava fuori dei decimali c’era da ridere): è lei la ministra ed è anche una professoressa, “la massima esperta italiana in materia di lavoro” (Monti, op. cit.), quindi i numeri li fa lei e zitti tutti!
E per quelli i soldi, forse, si trovano.
Per gli altri, se ne verranno fuori (ma non aveva detto che erano 65.000 senza se e senza ma?), si vedrà man mano.
Tanto giochiamo solo sulla pelle di fannulloni, approfittatori, mendicanti, no?

Già, mendicanti…
LaFornero continua a confondere il welfare e le garanzie sociali con la beneficenza, che uno stato munifico (e stupido) ha concesso per anni per tener buono il popolino ignorante e infingardo: un “tenga, buon uomo” da uscita dalla messa la domenica.
Ma adesso che c’è la crisi, anche i ricchi banchieri & friends devono accorciare il braccino: quindi niente brioches e imparino, gli sfaticati, finalmente a lavorare come buoni piemontesi!

Nella sua presuntuosa e colpevole ignoranza del comparto, insieme al prode Polillo, continua a dire che gli esodati, anzi i “salvaguardati” come fossero panda, sono a carico Inps, o meglio, sono stati scaricati dalle aziende sulle spalle dello stato.
Vero è esattamente il contrario: le aziende (col beneplacito dei sindacati, di fronte ai quali sono stati firmati gli accordi, sia collettivi sia individuali, per renderli inoppugnabili) hanno pagato di loro l’equivalente (più o meno) dello stipendio dell’ex-dipendente-non-ancora-pensionato fino al raggiungimento dei requisiti di legge regolari per prendere la pensione (secondo le norme vigenti all’epoca).
Quindi nessun regalo dello Stato (i casi di mobilità e altri ammortizzatori sociali non farebbero parte, a rigore, degli esodati e non sono comunque un regalo), casomai delle aziende (insomma…) contro cui la nostra si è scagliata.

Con la Marcegaglia manco più si salutano, con l’ipercrinita industriale che si sta togliendo un po’ di sassolini dalle scarpe (anzi some gravel from the shoes, visto che l’ha fatto sul WSJ) mentre prepara gli scatoloni per lasciare la stanza dei bottoni.
Con Passerà “collabora in letizia” dichiara all’alba mentre l’altro butta acqua sul fuoco da lei scatenato e, forse, vorrebbe buttarci anche quella sporca con la bambina dentro.
Monti cerca di stare all’estero più che può (manco fosse Lavitola) per evitare di sentirsi chiedere ogni due minuti conto delle esternazioni di questa fontana di parole in libertà.
E intanto, la fontana si allena alla furtiva lacrima con i “dossier angoscianti” che “arrivano sul suo tavolo al ministero”.
Se solo avesse un’idea dell’angoscia in cui getta con la sua millantata competenza milioni di cittadini che aspettano una sentenza di sopravvivenza o di morte da chi non sa neppure a chi chiedere i numeri giusti.

Ma lei lancia minacce e ricatti di sentore mafiosetto: “se la riforma non passerà, il governo andrà a casa!”
E allora, di fronte a un invito così succulento, riprendiamoci il grido dell’unica, vera, Pasionaria, Dolores Ibárruri:
¡No pasarán!


By ilsimplicissimus  http://ilsimplicissimus2.wordpress.com/2012/04/16/fornero-la-dilettante-allo-sbaraglio/