sabato 27 aprile 2013

Enrico Letta testimonial di un prodotto scaduto



Enrico Letta è giovane, e anche se di per se essere giovani non costituisce un valore, nel mondo della politica italiana costellato da ultra settantenni rappresenta comunque un segno di discontinuità. Il giovanotto cresciuto nell’apparato un po’ di partito, un po’ dello Stato, parla correttamente l’italiano e questo non guasta. Si presenta pulito, sobrio e direbbero gli inglesi, con un certo standing. Sarebbe bello che tutte queste ottime caratteristiche corrispondessero con altrettante buone intenzioni. Ma ho i miei dubbi, che non sono pregiudizi, perché la cosa migliore che mi potrebbe capitare sarebbe poter cambiare idea. Al momento tuttavia il giovane Enrico Letta rappresenta la garanzia assoluta per gli apparati di Eurolandia di garantirsi il fedele allineamento dell’Italia al loro disegno di impoverimento strutturale del Paese, la speculazione che da esso deriva e il conseguente arricchimento di quei pochi soggetti privilegiati che giocano a chi più incassa sulla pelle dei Cittadini. Letta da sempre è legato all’Aspen Group e a tutti gli apparati della burocrazia nazionale e sovranazionale e ai salotti “buoni” europei, dove si riuniscono quei politici che forse con autentica e profonda convinzione pensano davvero che l’Europa sia un valore da difendere. Per loro risulta troppo difficile voler ammettere che l’Europa come territorio di valori comuni, collaborazione economica, liberi scambi e confini non ha niente a che fare con l’EuroZona. Ho quindi il sospetto che anche Letta ci chiederà di sacrificarci in nome dei conti, dei bilanci e dello spread. Sono certo che una spolverata di demagogia arriverà a rinfrancare temporaneamente i nostri Cuori stanchi, con la restituzione di qualche spicciolo delle precedenti rapine (vedi l’Imu) ma sarà solo un temporaneo spiraglio di luce. Il nostro Paese come gli altri dell’EuroZona sono tenuti in scacco da poteri fortissimi, che gli stessi Cittadini agevolano inconsapevolmente, influenzati dai media che essi controllano e che fanno credere che la realtà sia quella vista in Tv o letta sui giornali. Finché otterranno grandi guadagni dalla stampa della moneta (BCE) e dalla conseguente limitazione delle politiche di sviluppo e crescita delle singole nazioni non ci sarà posto per un autentico Governo che abbia come obiettivo il Bene Comune e la ripresa di condizioni di vita sociale adeguata alle aspettative che ci siamo conquistati dopo 50 anni di lavoro e rinunce (quelle fatte da nonni e genitori per garantirci un futuro migliore). Se questo Governo, come sospetto, non porrà al centro della sua azione la richiesta di ridiscussione del trattato di Lisbona sul tema della Sovranità Monetaria, del MES (Meccanismo Europeo di Stabilità) e dei vincoli di Bilancio, tutto ciò che potrà fare sarà solo quello che hanno fatto tutti i governi precedenti a partire da Amato nel lontano 1992: servire la causa delle oligarchie finanziarie e degli speculatori che gestiscono realmente le sorti dell’Europa e usano questi politici, alcuni magari mossi da buona fede, per continuare a far soffrire i Popoli ad abituarli ad un generale abbassamento degli standard di vita fino a portarli ad accettare qualunque limitazione della propria libertà personale ed economica in cambio di un po’ di elemosina e di sporadica demagogica indulgenza. Senza risorse l’economia italiana non riparte, il LAVORO non riparte, pezzo per pezzo i nostri asset più preziosi vengono svenduti all’estero, le aziende chiudono sotto i colpi di un fisco sempre più assetato di risorse e sempre più tiranno, sotto le umiliazioni ricevute dalle banche che impiegano i risparmi dei nostri concittadini per compiere investimenti finanziari e speculazioni anziché sostenere le famiglie e il rilancio e lo sviluppo delle imprese. Ma le risorse economiche NON SONO nelle mani dello Stato ma della BCE (una Banca Privata) che non ha nessuna intenzione di sostenere l’Italia e le sue imprese. L’obiettivo è fare bottino, il più ricco possibile, e quello che politici come Letta, magari in buona fede, rischiano di fare è agevolare questo schema.
Se questo dovesse essere uno scenario verosimile, significherebbe che la lacerazione che si è creata tra Cittadini e Istituzioni non potrà che crescere provocando dolore tanto negli uni quanto nelle altre. Questa ulteriore grave condizione potrebbe tuttavia agevolare quella crescita e quel rafforzamento della Consapevolezza interiore necessaria ad ottenere un autentico cambiamento, quello che non si raggiunge inseguendo chi urla più forte volendo avere RAGIONE o niente, ma può realizzarsi attraverso il dialogo, l’ascolto e la collaborazione, pur mantenendo punti fermi come quelli sopra citati. Obiettivi chiari e di autentica utilità per il Paese nel suo insieme. Posti di Lavoro da ottenere attraverso l’introduzione dell’aliquota unica al 15%, re immissione di liquidità sul mercato e alle aziende, e ripresa del credito al consumo, divisione per Legge tra Banche Commerciali e Banche d’affari, taglio netto alla Burocrazia, investimenti strutturali e formativi per la Scuola (la prima industria del Paese). Abbiamo un anno e mezzo di tempo per rafforzare questa Consapevolezza, proponendo i nostri progetti e confronti in tutta Italia. Si parte il 15 maggio in piazza a Roma, poi le elezioni comunali del 27 maggio, le elezioni della Provincia Autonoma di Trento ad Ottobre, la Conferenza sulla Scuola il 6 Ottobre a Rimini, le Elezioni Europee, l’apertura delle sedi sul territorio e l’attività di divulgazione in strada tra i Cittadini in ogni Città. Un Nuovo Punto di Vista ha bisogno di tempo per crescere nel Cuore degli individui, ma non appena saranno in moltissimi ad Accorgersi che esiste, allora una nuova realtà è pronta a nascere, e non la vedremo solo attraverso un Governo, ma nell’intera Società, di cui esso non potrà che essere la migliore espressione.
Armando Siri
http://www.partitoitalianuova.it/pin/le-idee/enrico-letta-accattivante-testimonial-di-un-prodotto-scaduto