martedì 14 maggio 2013

RELAZIONI MALATE

Lo stalker lo conosci. E’ il tuo ex marito, compagno, fidanzato. E’ il vicino di casa che all'inizio sembrava gentile, e che adesso non ti dà tregua. E’ il barista che ha iniziato offrendoti un caffè e col quale poi sei finita a cena. Lo stalker ti crede sua. E’ ossessionato, non pensa ad altro. 
Hai paura, la sera, quando fai ritorno a casa e fuori è buio. Lo stalker è quell'uomo che magari hai denunciato già due o tre volte. E nonostante tutto continui a vederlo nello specchietto retrovisore quando sei in tangenziale. Ne senti l’odore per strada. Lo trovi fuori dal ristorante, quando sei a cena con un’amica. Lo stalker lo hai segnalato ai carabinieri e sei più tranquilla, ma poi sbuca nel parcheggio di un centro commerciale e ti spara, com'è successo a Denise, che aveva solo 22 anni e non ne poteva più delle attenzioni di Matteo Rossi. Lo stalker diventa sempre più violento. Ma violento, magari, lo è anche tuo marito. E quante volte hai dovuto abusare del fondo tinta per nascondere quei lividi sul volto.
Nel 2012 sono state 124 le donne uccise in Italia. 47, invece, sono sopravvissute ad aggressioni da parte dei partner. Il 60% dei delitti è avvenuto nel contesto di una relazione intima tra vittima e carnefice. Gli omicidi si consumano prevalentemente fra le mura domestiche (nel 63% dei casi) e a volte soccombono anche i figli della coppia.
Il reato di stalking va punito più severamente. Le donne vanno tutelate. Oggi non è così.


Intervista a Luca Steffenoni, autore di "Melania Rea - L'assassino alle spalle"

da Beppe Grillo Blog



fanno piu' morti le relazioni d'amore che le guerre, in questo periodo storico di pazzia  dilagante le donne pagano un prezzo molto alto ma non esclusivo,anche gli uomini pagano il loro prezzo sia come vittime che come carnefici,
Si perchè anche il carnefice paga un prezzo la sua vita diventa un inferno 
insopportabile e sfocia in violenza agressiva.

Come mai le relazioni sono cosi' malate? come mai non si riesce a sopportare 
la liberta' dell'altro? Credo che nelle relazioni d'amore, cio' che non c'entra niente è proprio l'amore, ma tutto è basato su bisogni, tutti cercano di colmare i loro bisogni attraverso l'atro e quando l'atro viene a mancare ci si ritrova di fronte all'insopportabile vuoto dentro di se'

Inoltre l'amore non dovrebbe essere mai esclusivo, ma aperto da parte di entrambi e per arrivare a questo c'è bisogno di un grande lavoro sulle emozioni
sulla dipendenza e sulle paure, la relazione dovrebbe essere il punto di arrivo della propria crescita come persona e non cercare di crescere attraverso la relazione.

Ivano Antar Raja