giovedì 3 ottobre 2013

Francia o Spagna purchè se magna

di Gianni Fraschetti -


E allora, che meraviglia. L'Italia torna a cantare biancofiore e a tingersi di virgineo candore neo democristiano, l' Alfetta riparte, con al seguito e con il sostegno di una manica di cialtroni ben sintonizzati sulla vocazione principe dell'italiano medio: il tradimento. Il PD ha ucciso il caimano, ma non si è reso conto di avere preparato anche la sua morte. A Novembre andranno a congresso per eleggere il più viscido di tutti i neo centristi risorti negli ultimi tempi dalle fogne più puzzolenti: quel Matteo Renzi, accuratamente costruito a tavolino nei laboratori esteri dove si decidono le sorti dello stivale, che concluderà l'operazione "resurrezione centrista", iniziata vent'anni fa, non appena l'Italia si era avviata sulla strada del bipolarismo e di una auspicata modernità. Niente da fare, non se ne parla nemmeno; dovevamo ritornare di corsa nella palude dalla quale eravamo appena usciti. E dunque tutti insieme...dal cardinal Bertone (che Dio lo fulmini) a Luchino di Montezemolo, dai presidenti della confindustria (carica che ormai serve solo a proteggere il proprio personale culo e non il sistema italiano delle imprese) a Marchionne, tutti a dannarsi l'anima per spingerci nuovamente nel marciume maleodorante della immobilità al servizio dei poteri forti (grande la nomina dell'uomo del FMI a commissario per la spending review).


Ormai il centro del ring è occupato solo da questa plebaglia...Letta, Alfano, Lupi. Formigoni, Renzi, Franceschini, Mauro, Mario Monti....e mi fermo qui, con i post comunisti al traino, costretti a seguire per non perire, o a, mussolinianamente marciare per non marcire, ma destinati comunque a essere rottamati, come da puntuale programma del buon Matteo da Firenze. Programma peraltro noto e abbondantemente pubblicizzato. E' fenomenale poi il proverbiale pelo sullo stomaco di questa gentaglia, Letta era pronto a caricare a bordo Orellana e i grillini in ansia da 27 del mese, ma non ha fatto una piega di fronte a Formigoni (sissignore...lui ! il pruriinquisito ex presidente della regione lombardia) Giovanardi (altra merdaccia democristiana) e Scilipoti....Ciò che dannava l'anima del cavaliere, diviene manifesto segno di ritrovata concordia nazionale per questi delinquenti per i quali l'obiettivo è chiaro: Francia o Spagna purchè se magna.

 E loro adesso si riaccomoderanno a tavola, ad ingozzarsi, mentre noi...il popolo...verremo spremuti con nuove tasse per ripagare gli interessi ai banchieri. Quanto al cavaliere che dire ? Ha ammainato nella maniera peggiore la bandiera dietro la quale avrebbe potuto raccogliere parecchi milioni di italiani per l'ultima battaglia. Una battaglia contro la UE e contro l'Euro e contro la BCE che avrebbe potuto ancher essere vincente. ma il terrore per le rappresaglie sulle sue aziende lo ha trattenuto, Col bel risultato che perderà tutto, adesso. Un pochino fà pena ma in fondo, guardandolo mentre con gli occhi smarriti assiste al crollo del suo impero, ci viene spontaneo dirgli....chi va per questi mari, prende questi pesci.

 Aveva avuto vent'anni per creare una classe dirigente. Vuole adesso raccontarci che il meglio che aveva trovato per circondarsi erano stati Alfano, la signora Boccia, Quagliarello, Lupi, Lorenzin e il resto del circo barnum neo democristiano ? Cosa si aspetteva che succedesse ? Miracolo a Milano ? Ognuno raccoglie ciò che semina e lui raccoglie i suoi cocci, se glieli lasceranno, peccato che il costo del vaso Italia che sta andando in frantumi lo pagheranno gli italiani. E piangeranno lacrime amare

di Gianni Fraschetti -