martedì 22 ottobre 2013

TEMPO DI CRISI O CRISI DEI TEMPI?




Tempo di crisi o crisi dei tempi? Continuo a confrontarmi con una realtà, quella italiana a me più vicina, di gente che si lamenta e giudica il mondo esterno, i politici, le Banche, le Multinazionali, insomma "gli altri", senza rendersi conto di essere l'artefice inconsapevole dei propri mali. Tanti bambini con il pannolone che deambulano per il mondo pretendendo Amore e rispetto senza darlo per primi. Si parla di Pace o della guerra in Siria per poi contraddire puntualmente con il proprio comportamento le stesse parole pronunciate qualche minuto prima.

Ci si lamenta di non avere soldi e non si arriva a fine mesema non ci si fa mancare la bella auto sempre lustrata e pulita o la cena in ristorante o pizzeria nel fine settimana...perché, si sa, ce lo meritiamo...però c'è crisi!
Ci si lamenta di non avere soldi però si spende per il trattamento estetico di turno....perché bisogna essere sempre presentabili in società! ...poco importa se dentro siamo pieni di rabbia, rancore, frustrazione, gelosia, intolleranza...però c'è crisi!


Ci si lamenta della propria vita, di voler trovare un lavoro migliore, un compagno o una compagna diversa, una casa più bella, sperando di risolvere blocchi psicologici e antichi condizionamenti inconsci spendendo tanti soldi per un week-end di Costellazioni familiari, per la meditazione o il percorso olistico che cambieranno miracolosamente la nostra vita...in un attimo! però c'è crisi!
Si tenta...disperatamente...diffondendo una ingenua psicologia...di credere e fare credere che visualizzando figure di luce o angeli e mandando amore all'Universo, recitando mantra o applicando la Legge di attrazione di evitare di uscire dalla propria "zona di comfort", impegnandosi seriamente in un percorso terapeutico o di crescita interiore più o meno lungo e di prendersi la responsabilità di guardarsi allo specchio e negli specchi intorno, cambiando le proprie abitudini e comportamenti quotidiani, e prendendo contatto con le proprie ombre, paure e insicurezze entrando nel dolore fino in fondo e restandoci. Però c'è la crisi!
Quindi cosa si fa? si scappa! La vera crisi è quella dei valori. La vera crisi è quella di un essere umano che fa buchi da tutte le parti. La vera crisi non è quella economica, che è solo l'effetto e non la causa, di una realtà basata sull'apparire. Sull'avere e non sull'Essere.

Una realtà di esseri non più umani ma disumanizzati e meccanici incapaci di amare veramente e di vedere nel prossimo se stessi. Di restare nel dolore, nel fastidio, nello sconforto per cercare l'effetto dopaminico immediatao e scappare alla vista del primo tossicodipendente, perché noi non siamo come loro...tanti individui soli e inconsapevoli che scappano da se stessi alla ricerca della medicina di turno, della soluzione a buon mercato, della relazione mordi e fuggi, del tutto e subito! Una realtà, autistica e schizofrenica, fobica e controfobica, che ci sta chiedendo solo una cosa: Svegliati! alzati e cammina.

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