sabato 23 novembre 2013

JFK: "la segretezza" è ripugnante



E’ evidente che il destino dell’uomo non è racchiuso nel significato di tre parole come “libertà, fraternità e uguaglianza”. Non lo è nel momento in cui il popolo non riesce a tutelare e a preservare il pensiero di individui capaci di creare visioni, speranze, sogni. Pensare, per poi di concretizzare. Nemmeno il popolo americano è riuscito a difendere l’unica vera mente innovativa che lo abbia rappresentato nel secolo scorso. Sto parlando di Kennedy, anzi dei Kennedy. Due fratelli diversi tra di loro, ma egualmente eccelsi per statura intellettuale e politica.

Oggi il mondo va a rotoli e, oggi più che mai, non ce lo nascondiamo, un disegno si è compiuto. Chi conosce i meccanismi della finanza e dell’economia sa bene che nessuna crisi economico finanziaria può assumere i tratti di quella odierna senza un disegno precedente. Una crisi globale non è un evento occasionale. E’ un disegno preciso che trova realizzazione nella volontà di chi ha il potere di crearlo. Nessuna storia e nessuna contraddizione in merito. L’ingenuità lasciamola al post crisi che sarà duro e traumatico per ogni essere umano presene su questo pianeta.

Cosa fare se non rimanere sbigottiti? C’è qualcosa da fare. C’è sempre qualcosa, un riferimento, un pensiero, un’idea che può svegliare. Oggi non abbiamo politici in grado di creare nella massa sogni, prospettive di un’ideale migliore di mondo. Non ci sono oggi politici del genere. Non ci sono non Italia, o in Francia, o in Inghilterra… non ci sono in nessun paese del mondo, occidentale e non.

In passato, tuttavia, qualcuno ce n’era. Quel qualcuno ha parlato e, attraverso le sue parole, un segnale, seppur ridotto a piccolo barlume, lo ha lasciato ancora oggi. E’ così che questo giorno, che rimarrà nella storia come inizio della prima recessione planetaria, voglio lasciare la testimonianza di persone che, in anni passati, hanno espresso pensieri e valutazioni attuali ancora oggi. Direi attuali più oggi che allora.

Il fatto di non essere stati in grado di difenderli è un errore che paghiamo e pagheremo nel tempo.

Non desidero apporre in conclusione alcun commento articolato, soltanto ricordare che dichiarazioni del genere non avvengono per caso, ma sono il frutto di lunghe e attente meditazioni che hanno soltanto lo scopo di fare un servizio all’onestà e alla verità… ma come sappiamo la verità fa male e del resto l’uccisione del Presidente dimostra che queste ed altre sue idee progressiste avevano dato fastidio… molto fastidio.