giovedì 6 marzo 2014

LA UE HA DECISO: PER L'ITALIA STESSO DESTINO DELLA GRECIA


La Commissione Europea mette l’ultimo chiodo nella Bara per l’Italia. La ricetta e’ quella Greca: riduzione Salari, piu’ Disoccupazione, Patrimoniale e Privatizzazioni



QUI trovate il report: La Commissione Europea conclude gli esami approfonditi sugli squilibri macroeconomici e valuta i progressi nel risanamento di bilancio
Vi faccio notare, testualmente alcuni passaggi.
La Commissione ritiene che 14 Stati membri presentino squilibri: Belgio, Bulgaria, Germania, Irlanda, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Ungheria, Paesi Bassi, Slovenia, Finlandia, Svezia e Regno Unito. Nel caso di Croazia, Italia e Slovenia, tali squilibri sono considerati eccessivi.
Notate, con estrema attenzione, che dalla Lista dei Paesi la SPAGNA ha squilibri non eccessivi, mentre e’ presente l’ITALIA. In pratica per la Commissione Europea, “Squilibri” significano “Produttivita’ e Competitivita’ nel settore privato”, ergo CLUP (Costo del Lavoro per Unita’ di Prodotto).Infatti, la Grecia e la Spagna hanno ridotto il CLUP aumentando a dismisura i disoccupati e riducendo i salari , e quindi hanno “fatto i compiti a casa“, e non l’Italia. Lo squilibrio, per la Commissione Europea, non e’ nell’aver aumentato il Debito Pubblico a Dismisura o nell’avere la Disoccupazione maggiore a livello mondiale (26% nei 2 paesi citati), ma sta, appunto, nel ridurre il CLUP.

Altro passaggio dedicato all’Italia, da leggere parola per parola:
L’Italia deve contrastare un debito pubblico molto elevato e una competitività esterna debole. Entrambi gli aspetti sono ascrivibili in ultima analisi al protrarsi di una crescita deludente della produttività e richiedono un intervento urgente e risoluto per ridurre il rischio di effetti negativi per l’economia italiana e per la zona euro.

Ci dicono che abbiamo Alto Debito e bassa Competitivita’, e che ambedue le cose sono legate a bassa produttivita’, ergo va ridotto il CLUP.
Ragioniamo ora insieme. Il Compito a casa e’ chiarissimo: L’ITALIA DEVE RIDURRE IL COSTO DEL LAVORO ED IL DEBITO PUBBLICO.
Come aumentare la PRODUTTIVITA’ nel settore privato?
Come sapete l’Italia ha perso il 23% sulla Germania in CLUP. Per ridurre il CLUP, non si puo’ far affidamento su una politica di intervento sul Cambio (siamo nell’Euro), ne’ su una crescita dei consumi interna (sanno anche i sassi che sono asfittici, e fare nuova spesa contrasterebbe col richiamo all’alto debito), ne’ sulla benevolenza di un aumento impetuoso dell’export (la Germania se ne guarda bene dal fare una politica espansiva, nonostante la Commissione glielo solleciti), ne’ su una crescita della produttivita’ per investimenti (che sarebbe tra l’altro folle, in presenza di un tasso di utilizzazione degli impianti straordinariamente basso). Pertanto, l’unico modo per aumentare la produttivita’ realistico sta nel RIDURRE IL COSTO DEL LAVORO.

Grecia e Spagna l’hanno fatto, triplicando i disoccupati (mandi a casa 1 occupato su 5, e voila’…. aumenta la produttivita’ e si riduce il CLUP). Altro modo e’ ridurre i Salari (cosa avvenuta, specialmente in Grecia). Altro modo e’ ridurre il Cuneo Fiscale finanziandolo con tagli di spesa pubblica, ma un taglio del cuneo di 10 miliardi integralmente a vantaggio delle aziende (es. IRAP) ridurrebbe il CLUP appena dell’1,5%, cifra lontana anni luce dal 23% perso con la Germania.
Traduciamo. L’Italia deve ridurre la forza lavoro (e quindi aumentare la disoccupazione), attraverso una Riforma del Mercato del Lavoro che agevoli il licenziamento. Cio’ ridurrebbe la Forza Lavoro, ma anche i Salari. Il tutto da fare in simultanea con una riduzione del Cuneo Fiscale a vantaggio delle Imprese. Il Film s’e’ gia’ visto in Grecia ed in Spagna, coi noti risultati (esplosione Debito Pubblico, esplosione Disoccupazione) e la Commissione Europea, sara’ contenta (noi un po’ meno).
Per cui Renzi, se svolgera’ bene il compitino datogli, nella Job Act ci proporra’ esattamente questo.


Passiamo alla seconda parte del Compitino: va ridotto o contenuto il Debito Pubblico, come fare?
In presenza delle misure di cui sopra (che tra l’altro hanno un costo e riducono gli introiti per lo stato), il Denominatore del Debito Pubblico, il PIL, non sara’ particolarmente arzillo, ed il Numeratore, il Debito Assoluto, non potra’ che aumentare per inerzia.
Dunque, nel mondo reale, fintanto che la riforma sul Lavoro non da’ frutti (e qui si parla di 3-5 anni) come fare a Contenere o ridurre il Debito in rapporto al PIL?
L’unico modo possibile per ridurre o contenere l’aumento del Debito e’ attraverso Misure straordinarie, quali una Patrimoniale, oppure Privatizzazioni massive.
Per cui Renzi, se svolgera’ bene il compitino datogli, ci proporra’ esattamente questo.


Preparatevi. Il FILM l’abbiamo gia’ visto in Grecia. A meno di un improbabile boom economico mondiale, o break up dell’Euro, il destino e’ quello sopra descritto. Non si scappa.
Fonte scenarieconomici.it
http://altrarealta.blogspot.it/