sabato 18 luglio 2015

Casale San Nicola: Vergogna

Vergogna: picchiare vecchi, donne e bambini di Casale San Nicola, Roma: protestano contro l’invasione #clandestininelvaticano #bergogliovergogna

... Si costruiscono fortune politiche e, se si è abbastanza lontani dai quartieri a rischio di clandestino, non costa nulla dare del fascista, razzista e incivile a chi non accetta di vedere le poche strutture sociali del proprio quartiere messe sossopra; le strade invase di spacciatori, le scuole straripante di alunni che non conoscono l’italiano e zavorrano ogni possibilità di completare i programmi. 

L’assistenza medica ridotta all’osso e i servizi sociali evanescenti. La sicurezza è diventata una burla. Questo e altro significa “accoglienza” predicata con commovente enfasi e poi scaricata con cinica brutalità sulla schiena degli italiani più vecchi, più poveri, meno tutelati.
Dov’è finito il celebre “piano B” di Smargiasso che promise di rimediare alla cinica indifferenza della UE per i clandestini sui barconi? Era solo un’altra invenzione dello spin doctor di Smargiasso: tu dici “abbiamo un piano B” mentre le navi inglesi scaricano migliaia di clandestini nei porti. Tu dici “abbiamo un piano B” e figurati se i giornalisti servi svelano agli italiani che “piano B” vuol dire “piano Bufala”: piano che non c’è, serve solo a occupare i titoli per il tempo necessario a distrarre i lettori. Poi arriva la Grecia ed è fatta.

Adesso a Casale San Nicola – periferia nord di Roma – e a Quinto, sobborgo di Treviso la gente ha detto basta. Come risponde il regime? Toh, col manganello fascista. I giornalisti berciano:”A Casale San Nicola c’erano i fascisti di Casa Pound“. Capirai… hanno creato loro il problema dell’invasione o una macchina governativa di incapaci, delinquenti e maiali? E giù democratiche manganellate sulla testa di vecchi, donne e bambini. 

Ecco, i sindacati di polizia, non provano un po’ di vergogna nel partecipare a questo scempio della democrazia? Sì, cari poliziotti, vi abbiamo difeso tante volte, quando tutti vi davano addosso. Oggi, vedendovi in tivvù era da vomitare. Magari Smargiasso vi assicurerà pensioni intoccabili, ma noi proviamo, noi, vergogna per voi, avendovi visto all’opera. Gli ordini contro la legge non si eseguono. Dimenticato? Il solo mostrare manganello e faccia feroce a vecchi, donne e bambini che manifestano pacificamente il proprio dissenso è un crimine contro la Costituzione, già la Costituzione, ricordate? Giuro di essere fedele alla Repubblica italiana e alla Costituzione… Ricordate? Vergognatevi.

post completo su
http://www.pierolaporta.it/casale-san-nicola-vergogna/

Per la prima volta in vita mia, e sono vent’anni che sono in polizia, mi vergogno di essere un poliziotto. 
Mi vergogno per quello che i miei colleghi hanno fatto a Casale San Nicola. Se fossi stato lì avrei abbandonato la divisa e mi sarei unito alla gente: alla nostra gente.
Come è possibile, esserci ridotti a manganellare le nostre madri e i nostri padri, per eseguire gli ordini di ladri e mafiosi che stanno al governo? Ci siamo schierati contro la nostra gente per fare posto ad un centinaio di clandestini, che poi sono gli stessi che ogni giorno troviamo a spacciare per le strade di Roma!
Io mi rivolgo ai miei colleghi: rifiutatevi! Non obbedite agli ordini di un prefetto come Gabrielli, che ha l’unico scopo di fare carriera politica nel Pd.
E voglio dire ai cittadini che la maggioranza dei poliziotti sono con loro. Ma la questura, quando c’è una situazione simile, seleziona gli agenti, manda a manganellare chi non vuole i profughi i “poliziotti adatti”, quella minoranza che per quattro soldi è pronta a tutto. Sanno che se mandassero poliziotti scelti a caso, disobbedirebbero agli ordini.
Da poliziotto chiedo scusa ai residenti di San Nicola, come cittadino sono con voi!