lunedì 27 luglio 2015

LA BANDA DEI 5



Jean-Claude Juncker, Donald Tusk, Jeroen Dijsselbloem, Mario Draghi e Martin Schulz. E’ “la banda dei Cinque che risolve ogni cosa“, come cantava Elisabetta Viviani. Jean-Claude fa il presidente della Commissione Europea, una setta tipo Scientology che se ci entri poi non ne esci più, perché è ir-re-ver-si-bi-le. Donald invece è a capo di un club esclusivo, paramassonico, che di tanto in tanto finge di riunirsi al Consiglio Europeo per depistare mamma e papà dalle vere riunioni, che vengono organizzate in qualche grotta segreta, dove si tirano delle gran pippe sui cataloghi del Postal Market e pontificano sul futuro del pianeta (tipo “eravamo 4 amici al bar, uno s’è impiegato in una banca”). Jeroen ospita una cricca di commercialisti falliti, dediti all’usura, dove di tanto in tanto per svagarsi organizzano un torneo di freccette scagliandole contro il malcapitato di turno, tipo “la cena dei cretini“: lo chiamano Eurogruppo e l’ultima volta hanno invitato un certo Varoufakis. Inoltre, per hobby Jeroen presiede anche il MES, una baby gang che ti presta i soldi per le merendine e poi in cambio pretende che gli consegni tutte le biciclette. Mario porta avanti una zecca clandestina chiamata BCE e Martin è a capo di di un’assemblea condominiale fatta da centinaia di inquilini che non conta niente e decide ancor meno, ma litiga su tutto e costa tantissimo: a sfottò lo chiamano Parlamento Europeo.


Questi cinque signori (so’ ragazzi) si sono messi insieme e hanno scritto, di loro spontanea volontà e senza che nessuno glielo abbia chiesto, un’agenda con le tappe forzate che tutti i cittadini europei saranno costretti a seguire. Si chiama “Completare l’Unione economica e monetaria dell’Europa“.

Completare Unione Europea

La relazione, c’è scritto, “rispecchia le deliberazioni e le discussioni personali dei cinque presidenti“. Adesso sono più tranquillo: temevo che riflettesse i desideri dei popoli. C’è anche scritto che “l’euro è una moneta stabile e di successo” e che “l’euro è più di una semplice valuta: è un progetto politico ed economico“. Il che avvalora le tesi di quelli che dicono che l’euro “è un metodo di governo“. Ma soprattutto, la relazione detta l’agenda dei futuri Stati Uniti d’Europa, passando per l’Unione economica, l’Unione finanziaria, l’Unione di bilancio e infine l’Unione Politica. E tutte queste unioni comporteranno “inevitabilmente un’ulteriore condivisione della sovranità nel tempo“. I cinque, che hanno calcolato tutto minuziosamente, hanno deciso che avverrà in due fasiconsecutive, di cui “i presidenti delle istituzioni UE seguiranno l’attuazione“, traducendo in “leggi e istituzioni” le idee presentate nella relazione, in “un processo che dovrebbe iniziare immediatamente“.

http://www.mafia-capitale.it/index.php/2015/07/27/europa-boldrini-bisogna-fare-lultimo-miglio-bisogna-cedere-sovranita/
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