venerdì 24 luglio 2015

Taglio 70% agevolazioni, protesta autotrasportatori


Taglio 70% agevolazioni, protesta autotrasportatori
Interessata la gran parte delle 800 aziende della provincia. Cna Fita: "Non si cambiano le regole a conti fatti"


A ridosso delle scadenze delle dichiarazioni dei redditi (la prima era il 7 luglio, la prossima sarà quella del 20 agosto), a migliaia di imprese dell’autotrasporto, compresa buona parte delle 800 della nostra provincia, è arrivata, in questi giorni, la tegola della drastica riduzione delle cosiddette “deduzioni forfettarie”. L’Agenzia delle Entrate, infatti, ha annunciato (dopo la segnalazione della Ragioneria dello Stato sulla mancata copertura delle risorse relative a questa voce di bilancio), la cancellazione in un sol colpo del 70% degli importi riconosciuti agli autotrasportatori artigiani a titolo di deduzioni e crediti d’imposta, legati al recupero forfettario delle spese sostenute.

In sostanza, precisa Claudio Marzola, presidente provinciale di Cna Fita, “si tratta di agevolazioni riferite a spese sostenute dagli autotrasportatori per le trasferte che, in questa difficile congiuntura economica, sono la sola voce che consente a migliaia di piccole imprese di sostenere i propri bilanci”. Un vero e proprio salasso, dunque, che, secondo stime tecniche, comporterà un aggravio delle tasse, a saldo del 2014, per cifre varianti tra gli 8.100 e i 13.600 euro circa, senza contare i maggiori acconti dovuti per il 2015.

La presidenza nazionale di Unatras, l’Unione nazionale delle Associazioni dell’autotrasporto, ha già dichiarato lo stato di agitazione nazionale della categoria, in mancanza di soluzioni concrete, dopo l’ultimo insoddisfacente incontro con il ministro Delrio.

“Siamo di fronte ad un palese abuso – constata Marzola – frutto di un atteggiamento scorretto e prevaricatore: si cambiano le regole a conti fatti, sulla base di costi relativi all’anno 2014 che le imprese avevano già considerato nei bilanci, pressoché chiusi e pronti per esser inviati. È assurdo pensare che si possa sempre fare cassa sulle spalle delle piccole imprese, di artigiani che lavorano duramente e in condizioni di grande pesantezza. Purtroppo, le tante questioni aperte per il comparto dell’autotrasporto hanno creato conseguenze rilevanti, determinando un grande malcontento tra la categoria. Quest’ultima goccia rischia di far traboccare il vaso”.

Anche Confcommercio è sul piede di guerra contro i tagli alle agevolazioni per gli autotrasportatori. “Condividiamo l’estrema preoccupazione di tutto il comparto Trasporti (aderente a Unatras) per il pesante taglio – operato dal Governo – sulle deduzioni forfettarie per le trasferte delle imprese di più piccole dimensioni”. Commenta così Francesco Montagnese, segretario provinciale della Fai (Federazione Autotrasportatori Italiani aderente al sistema Conftrasporti di Confcommercio) le ultime negative novità che comporteranno un pesante aggravio di tasse sui redditi delle tante imprese (soprattutto le piccole e piccolissime, i cosiddetti “padroncini”) che ora dovranno ulteriormente sostenere una più pesante tassazione “in un periodo certamente delicato dove i segnali di ripresa economici e in specifico del settore trasporti sono ancora molto flebili e – proseguono dalla Fai – ci auguriamo che il ministro Del Rio si confronti con urgenza con le associazioni del settore per trovare una soluzione affinché gli impegni governativi assunti a gennaio scorso possano essere rispettati. Il nostro territorio provinciale è ricco di piccole imprese di trasporti colpite da questi tagli e che si vedranno costrette a esborsi maggiori in fase di tassazione di diverse migliaia di euro (a veicolo). Sono cifre che incidono pesantemente sulla redditività di un impresa monoveicolare mettendo davvero a rischio i guadagni del 2014 immediatamente a ridosso delle scadenze relative alle dichiarazioni dei redditi”.

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Le parole di Renzi come al solito in netto contrasto con i fatti