sabato 31 ottobre 2015

L'ALTRA MOZART

Maria Anna Mozart, la sorella maggiore di Wolfgang Amadeus Mozart, aveva quanto meno lo stesso talento del fratello, ma fu costretta a smettere di suonare per imparare a cucire e trovare un marito. Negli anni giovanili fratello e sorella si esibirono insieme in giro per l’Europa, e spesso fu proprio "Nannerl" (il soprannome di Maria Anna) a conquistare di più l’attenzione dei critici. Poi però il capofamiglia Leopold decise di sacrificare il talento della giovane Nannerl per puntare tutto su Wolfgang: i soldi non bastavano per finanziare i tour europei di entrambi, e così a 18 anni la carriera di Maria Anna fu interrotta. Il destino di Nannerl era un altro: sposare un ricco barone, diventare una buona moglie e una buona madre.

A far risuonare a distanza di quasi due secoli la storia della sorella dimenticata di Wolfgang Amadeus Mozart è l’opera teatrale scritta da Sylvia Milo “The Other Mozart”. Utilizzando documenti e lettere della famiglia Mozart, Milo ha deciso di dare voce a Nannerl, alla donna e all’artista, alla musicista che è stata e a quella che sarebbe potuta diventare.

Le lettere citate da Milo parlano da sole. Così scriveva il padre Leopold: “A soli 12 anni, la mia piccola ragazza è tra i migliori pianisti d’Europa”. Lo stesso Wolfgang aveva ben chiaro il talento della sorella: "Sono stupefatto! Non sapevo fossi in grado di comporre in modo così grazioso. In una parola, il tuo Lied è bello. Ti prego, cerca di fare più spesso queste cose". Purtroppo, le cose sono andate diversamente – e in modo fin troppo prevedibile. A quel tempo, infatti, soltanto le famiglie ricchissime potevano permettersi di investire su una pianista, poiché era dato per scontato che le donne suonassero gratis. Eppure – spiega Milo in un’intervista a The Huffington Post– il responso dei critici dell’epoca è chiaro: “Nannerl suonava anche meglio di Wolfgang. Spesso, guardando la storia dal punto di vista delle donne, ci accorgiamo di non avere una fotografia completa”.



http://www.huffingtonpost.it/2015/10/31/maria-anna-mozart_n_8441048.html?ncid=fcbklnkithpmg00000001

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venerdì 30 ottobre 2015

VIVI LA VITA … Non guardarla solo in TV




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Un americano, in media, guarda la TV per 6 ore al giorno, questa è la media. Ci possono essere alcuni maniaci che la guardano per 9, 10 o 12 ore. Lentamente, guardando film, guardano la televisione, guardano una partita, guardando un torneo, le persone sono diventate semplici osservatori. Non amano; qualche attore ama, loro semplicemente guardano. Non giocano; qualche giocatore professionale gioca, loro guardano. Loro non fanno niente; sono incollati alle loro sedie e stanno solo a guardare ogni cosa. Ma guardare e fare sono totalmente differenti...

http://www.meditare.net/wp/meditazione/vivi-la-vita-non-guardarla-solo-in-tv-osho/

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giovedì 29 ottobre 2015

TAVISTOCK INSTITUTE L’Istituto del Controllo delle Masse


Le origini di Tavistock

Ho scritto questo articolo nel 2006 inizialmente per la rivista Nexus, lo ripubblico qui perché è un articolo che deve essere letto per comprendere come viene creata la cosiddetta opinione pubblica.

Ora hanno fatto anche il libro che fornisce ancora più informazioni: L’Istituto Tavistock

Pochi sanno quanto il Tavistock Institute ha influenzato e influenzi tuttora, sia direttamente che indirettamente e in quale profondità, la nostra vita.

Fu istituito nel 1921 per studiare i disturbi mentali, derivati dall’esposizione al terrore che si genera in battaglia, sui soldati inglesi che sopravvissero alla I guerra mondiale. Il suo scopo era quello di stabilire, sotto il controllo dell’Ufficio della Guerra Psicologica dell’Esercito Britannico, il “punto di rottura” dell’uomo in condizioni di stress.

Tavistock sviluppò le tecniche del lavaggio del cervello di massa che furono usate per la prima volta sui prigionieri americani della guerra in Corea.

I suoi esperimenti con i metodi di controllo delle masse sono stati ampiamente usati sui cittadini americani, un subdolo e oltraggioso attacco alla libertà per mezzo di psicologia applicata ad aree di territorio circoscritte.

Nel 1932, un rifugiato politico tedesco, Kurt Lewin, diventò il direttore del Tavistock Institute, e un anno dopo andò negli Stati Uniti sempre come “rifugiato”, in realtà il primo di molti infiltrati, e fondò la Clinica di Psicologia di Harvard, da dove fu originata la campagna di propaganda per orientare i cittadini americani contro la Germania e coinvolgere l’America nella II Guerra Mondiale.

Nel 1938 Roosevelt fece un accordo segreto con Churchill che permetteva al Consiglio Esecutivo per le Operazioni Speciali inglese di controllare l’indirizzo politico degli Stati Uniti, in pratica cedendo la sovranità del popolo americano all’Inghilterra.

Per mettere in pratica questo accordo Roosevelt inviò il generale Donovan a Londra perché venisse indottrinato prima di istituire l’OSS (l’attuale CIA). La CIA da sempre opera secondo le direttive impostate dal Tavistock Institute. Il Tavistock Institute ha originato il bombardamento di massa sulla popolazione civile tedesca ordinato da Roosevelt e da Churchill, come mero esperimento di terrore di massa, mantenendo le registrazioni dei risultati come se si stessero osservando delle “cavie” in “condizioni di laboratorio controllate”.
Tavistock oggi

Nel 1947 il Tavistock Institute ha assunto la sua forma definitiva e d’allora è una organizzazione indipendente che cerca di abbinare, alla pratica professionale, la ricerca nell’ambito delle scienze sociali.

I problemi che si incontrano nel porre in esistenza una istituzione, quelli inerenti alla sua struttura organizzativa e alle varie modifiche, vengono esaminati dal Tavistock Institute in ogni settore — governo, industria, commercio, assistenza sanitaria, assistenza sociale, educazione ed istruzione, ecc. — a livello nazionale ed internazionale e i suoi clienti si estendono dai piccoli gruppi di comunità fino alle multinazionali.

Un’area in crescita è lo studio di nuovi programmi sperimentali particolarmente nel campo della salute, dell’educazione e nello sviluppo di comunità.

Ci sono tre elementi che rendono insolito, se non unico, il Tavistock Institute:
è indipendente per il fatto che si auto-finanzia, con nessun supporto dal governo o da altre fonti
essendo orientato alla ricerca si pone fra, ma non inserito, il mondo accademico e l’ambito della consulenza
i campi di suo interesse includono l’antropologia, l’economia, i comportamenti delle organizzazioni, le scienze politiche, la psicoanalisi, la psicologia e la sociologia.

L’ideologia delle Fondazioni americane è stata creata dal Tavistock Institute. L’istituto iniziò occupandosi della “scienza del comportamento” seguendo le linee Freudiane del “controllo” degli esseri umani diventando il centro mondiale dell’ideologia delle fondazioni. Il raggio di azione dei suoi network ora si estende in tutto il mondo e comprende le diverse fondazioni, istituti di ricerca e di ogni altro genere, università, servizi segreti, multinazionali, per citarne alcuni, la lista è molto lunga.

Al personale di molte multinazionali è richiesto che si sottoponga all’indottrinamento fornito da uno o più istituti fra quelli controllati da Tavistock.

Rammollire l’individuo

Tutte le tecniche delle fondazioni americane e di Tavistock hanno un unico scopo: stroncare la forza psicologica di un individuo e renderlo debole, impotente e controllabile.

Qualsiasi tecnica che induce al crollo dell’unità familiare e dei principi morali che una famiglia può dare ai suoi membri, viene usata dagli scienziati di Tavistock come arma di controllo di massa.

I metodi della psicologia Freudiana comportamentale inducono disturbi mentali permanenti destabilizzando il carattere di chi si sottopone a quei trattamenti.

Alle vittime viene poi raccomandato di “instaurare nuovi rituali di interazione personale”, che significa indulgere in brevi rapporti sessuali che realmente lasciano i partecipanti alla deriva senza stabili relazioni sociali nella loro vita.

Il Tavistock Institute ha sviluppato un potere così grande negli Stati Uniti che nessuno riesce ad ottenere un posto di rilievo in qualsiasi campo se non è stato addestrato nella scienza comportamentale a Tavistock o in uno dei suoi centri consociati. Praticamente non c’è campo, da quello dell’istruzione a quello della salute, che non sia sotto l’influenza di Tavistock.

C’è un denominatore comune che identifica tutte le strategie di Tavistock: l’uso di droghe.

L’infame programma della CIA denominato MK Ultra causò parecchi morti. Durante il programma a degli ufficiali della CIA fu somministrato LSD, a loro insaputa. Il Governo americano ha dovuto pagare milioni di dollari ai familiari delle vittime ma i colpevoli non furono mai incriminati. Il risultato di tale esperimento fu la “contro cultura” del LSD degli anni ’60, “l’amore libero” e la “rivoluzione studentesca”, che fu finanziata con 25 milioni di dollari dalla CIA. Tutte le registrazioni degli esperimenti sono state distrutte dal capo del MK Ultra.

La CIA condusse anche esperimenti in Canada e pagò il Dr. Herbert Kelman per svolgere ulteriori esperimenti di controllo mentale. Negli anni ’50 versò moltissimo denaro al presidente dell’Associazione degli Psicologi Canadesi (CPA) per dare a 53 pazienti del Royal Victorian Hospital di Montreal, forti dosi di LSD e perché registrasse le reazioni che avvenivano. Per settimane i pazienti ricevettero dosi di LSD mentre dormivano seguite da elettroshock e comandi ipnotici.

I programmi della CIA, preparati da Tavistock, hanno sempre conclusioni nefaste perché tutti gli sforzi dell’istituto sono diretti a causare crolli ciclici in diverse aree geografiche.

Oggi il Tavistock Institute opera con un network di Fondazioni, raccogliendo fondi per oltre 6 miliardi di dollari nei soli Stati Uniti, pagati dai contribuenti. Il suo operato si estende al mondo intero, compreso la piccola Italia. 10 grandi istituzioni sotto il suo diretto controllo con altre 400 succursali, 3000 altri gruppi di studio nei soli Stati Uniti, e altri istituti di ricerca danno origine a programmi di diverso genere per promuovere il controllo delle masse e le scienze comportamentali.

Ci sono istituti e fondazioni di fama mondiale controllati direttamente o indirettamente, anche se il legame spesso non è facilmente riconducibile a Tavistock, ed è necessario seguire il filo d’Arianna attraversando lussuosi corridoi ed uffici per scoprire i due estremi della linea che collega le varie istituzioni.

Uno di questi è il MASSACHUSETTS INSTITUTE OF TECHNOLOGY (MIT), quasi tutti pensano che sia un’Istituzione puramente americana, ma non è così.

Puoi comprendere il potere di Tavistock dal potere delle istituzioni stesse da esso controllate.

Alcuni clienti del MIT sono:
American Management Association
Il Comitato per lo Sviluppo Economico
GTE (General Telephone Electronics)
L’Istituto per l’Analisi della Difesa (IDA)
NASA
L’Accademia Nazionale delle Scienze
Il Concilio Nazionale delle Chiese
Sylvania
TRW (uno dei maggiori produttori di apparecchiature per l’industria ed il governo americano incluso per i servizi di informazione, aerospaziali, militari.)
L’Esercito degli Stati Uniti
Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti
La Marina degli Stati Uniti
Il Ministero del Tesoro degli Stati Uniti
Volkswagen

Si possono aggiungere la Fondazione Rockfeller e l’istituto Carnegie e altre ad essi correlati, sono davvero tanti, ma lo scopo di tutto questo si riassume in poche parole: “Controllo del comportamento di masse e individui.”

L’ente che possiamo considerare come il braccio destro di Tavistock è la Società per la Ricerca e lo Sviluppo, (Research And Development Corporation ) meglio nota con il suo acronimo RAND.

La RAND controlla la linea di condotta politica degli Stati Uniti ad ogni livello. Specifica regolamentazione elaborata dalla RAND che diventa operativa include i programmi per i missili intercontinentali balistici, linee di condotta da tenere con gli stati esteri, i programmi spaziali, progetti sul nucleare, analisi delle industrie, centinaia di progetti militari, i programmi della CIA che utilizzano peyote e LSD e droghe più moderne per l’alterazione di stati mentali.

Alcuni clienti americani della RAND, fra i molti, includono:
AT&T (American Telephone and Telegraph Company)
Chase Manhattan Bank
IBM (International Business Machines)
National Science Foundation
Il Partito Repubblicano
TRW
L’Aeronautica degli Stati Uniti
Il Dipartimento della Salute degli Stati Uniti
Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti

Le tecniche usate, apparentemente diverse e dai differenti nomi si riassumono in questo: “Lavaggio del cervello”.

Gli operatori sono di solito psicologi, psichiatri, sociologi, esperti di droghe e altri personaggi esperti di de-programmazione. Tavistock ha addestrato psichiatri nelle tecniche di lavaggio del cervello che a loro volta le hanno esportate in università di diversi stati del mondo. Alcuni di essi si sono resi responsabili di aver programmato e diretto azioni di “pulizia etnica” e di terrorismo internazionale. Jovan Rascovich e Radovan Karadviz sono due psichiatri serbi addestrati nelle tecniche di Tavistock, ideatori della Grande Serbia e responsabili della “pulizia etnica” in Bosnia.

Le tecniche del lavaggio del cervello di Tavistock giunsero anche all’Università Patrice Lumumba di Mosca che sfornò psichiatri che entrarono nelle file del terrorismo internazionale, molti dei quali leaders o consiglieri diretti di leaders di gruppi terroristici.

Analizzando queste informazioni, si può comprendere che le tecniche del terrorismo e quelle di coloro che dichiarano di combatterlo hanno la stessa origine.

La paura e il condizionamento

Per poter condizionare esseri umani in massa è necessaria la paura come “catalizzatore”, come “co-agente”. Le persone spaventate accettano maggior controllo su se stesse, rinunciando alla propria sovranità in cambio di maggiore protezione. Quando delle persone, “rammollite” privandole dei valori etici e morali, hanno paura, diventano facilmente effetto di messaggi di qualunque genere, accettano soluzioni assurde come la pena di morte, la pulizia etnica o l’impiego di kamikaze come mezzi per ottenere pace e giustizia, aumentando il caos esistente e la richiesta di misure restrittive.

Qualunque cosa i media dicano viene accettato come verità, quando è solo un testo preparato dalle agenzie di PR, che come fondamento ha solo la fantasia di chi l’ha scritto e la sua abilità di far sembrare bianco il nero. Un esempio di questo lo trovi negli spazi che vengono sempre più inseriti nei palinsesti delle varie TV dedicati agli “opinionisti”.

Facciamo un esempio per capire come funziona. Viene posto un quesito: “Si dovrebbe permettere la vendita di farmaci da banco anche nei supermercati?” Appaiono immagini di persone intervistate, scelte fra le più adatte, alcune a favore, altre contro, poi l’opinionista conclude dicendo che i pareri opposti si equivalgono (così non si da torto a nessuno) e che comunque è meglio che i farmaci rimangano in farmacia. Ma avrebbe potuto dire che è giusto che vengano venduti anche nei supermercati, tutto dipende da chi è il cliente rappresentato, le associazioni di farmacisti o quelle delle derrate alimentari.

Io credo che la soluzione che verrà adottata sarà un compromesso fra i due potenti gruppi: i farmaci potranno essere venduti anche nei supermercati, ma in un’area confinata, come il banco del pane o del pesce, e al banco dei farmaci ci dovrà essere un laureato in farmacia che dovrà consigliare i clienti e che quindi si accerterà che non vi siano indebiti acquisti, ecc. Il tutto verrà fatto passare come un beneficio per chi compra, perché costeranno meno, essendoci concorrenza, e per i nuovi posti creati per impiegare i laureati in farmacia che non possono aprirsene una propria. Tutti, incluso governo, sindacati, le varie associazioni di consumatori, faranno bella figura, per lo meno fino a quando la maggior parte delle persone rimarrà convinta che i farmaci curino.

Tavistock è strettamente legato con la psichiatria e l’industria farmaceutica, perché ha bisogno di entrambe le cose per attuare i suoi piani.

Un clima di tensione genera ansietà e “depressione” e prontamente arriva l’aiuto del cartello farmaceutico con gli psicofarmaci, dando un’ulteriore spinta al degrado dell’umanità.

La paura delle “gravi malattie” come cancri, tumori, Aids, pandemie ecc. viene utilizzata per spillare soldi “per la ricerca” per cure che ovviamente non verranno mai trovate, sia perché i presupposti sono errati, sia perché non c’è alcuna intenzione da parte della medicina e della ricerca ortodossa di farlo.

I programmi per raccogliere fondi sono preparati in modo accurato a partire dalla campagna dì sensibilizzazione, la scelta del periodo (E’ Natale, siamo tutti buoni,Jingle bells, Jingle bells, ecc.) le emozioni da coinvolgere (compassione, speranza, paura). La maggior parte delle donazioni andrà all’industria farmaceutica e agli istituti da essi controllati che faranno la “ricerca”, il resto per pagare tutto il carrozzone della rappresentazione, gli spettacoli abbinati, gli organizzatori, i conduttori delle varie trasmissioni e i benefits per chi ha collaborato affinché la festa riuscisse.

La verità è che non occorrono nuovi farmaci (ovvero nuove combinazioni di sostanze tossiche), ma bisognerebbe educare le persone e portarle alla comprensione che i farmaci realmente non hanno mai guarito nessuno, a meno che per guarigione non si intenda repressione di sintomi o compressione di un tumore “con un po’ di chemio,” facendo credere che il male sia regredito.

Tavistock è un istituto molto particolare, non parteggia per una corrente politica o un’altra. Infatti, si trova un gradino al di sopra delle lotte di vario genere che affliggono il pianeta. Che vinca la destra o la sinistra, la Russia o l’America, la Cina o la Corea, o il terrorismo, a Tavistock non importa niente, l’importante è che ci sia instabilità, insicurezza e paura, condizioni necessarie per il condizionamento delle masse.

Il Cambiamento

Se ti stai domandando perché vi siano organizzazioni che si stanno dando un gran da fare al punto che tutto può sembrare fantascientifico, allora occorre qualche spiegazione in più.

In natura niente è immutabile, tutto cambia. Le varie civiltà si sono formate e si sono evolute nella direzione impostata dalle regole formulate dai leader della comunità, fino a quando i principi su cui esse si fondavano sono stati mantenuti in esistenza. Quando al potere sono giunti individui prepotenti e disonesti, oltre che emeriti imbecilli come statisti, le civiltà sono decadute per poi estinguersi.

Gli scienziati di Tavistock, ma non solo loro per fortuna, studiando il momento in cui le varie civiltà hanno iniziato il loro declino hanno rilevato che tale declino avviene quando gli individui non si attengono più ai principi che sono il sostrato stesso della civiltà.

I principi sono punti di riferimento che permettono ad un individuo di orientarsi favorevolmente nella vita. Senza di essi un individuo è alla deriva, non sa più cosa è giusto o sbagliato e le sue azioni sono spesso basate su conclusioni che lo fanno cadere sempre più in basso, fino al punto che non può più rialzarsi.

Gli esperti di Tavistock, e i loro colleghi che operano nelle migliaia di sedi degli istituti consociati sparsi in quasi tutto il mondo “occidentale”, applicando i fattori che sono causa di decadimento della società, provocano tramite i media, opinion leaders, agitatori di varia natura, eventi che portano a sostanziali cambiamenti favorevoli per i loro clienti, siano essi multinazionali o governi. In questo modo, stili di vita, che non possono condurre che verso la distruzione di chi li adotta, vengono introdotti per causare i cambiamenti voluti a favore dei clienti.

In che modo e per chi un cambiamento verso la distruzione può essere desiderabile?

Una guerra è favorevole per i fabbricanti e mercanti di armi, per le aziende che si occuperanno della ricostruzione, ecc. La falsa informazione sulla salute e sull’alimentazione, crea una popolazione ignorante e dalla salute in precario equilibrio, a favore dell’universo della salute e delle multinazionali delle derrate alimentari.

Il risultato di quei cambiamenti indotti con la tecnologia di Tavistock, è una popolazione che riesce a differenziare sempre meno il vero dal falso e con diminuita capacità di valutare il vero valore delle cose.

Tale popolazione accetterà, senza protestare molto, servizi scadenti, tassazioni elevate, trattamenti per malattie che in realtà sono progressivi avvelenamenti, riduzione di diritti ecc. Questo favorisce, per esempio, la facile vendita di prodotti scadenti di breve durata sul mercato, con immenso spreco delle risorse dei singoli cittadini a favore dei produttori di tali “beni”. La qualità non è più una costante, ma un lusso.

Per Tavistock il nemico è la verità in quanto le sue tecniche si fondano sulla menzogna. Tutte le operazioni e programmi che vengono portati avanti da individui addestrati a Tavistock o da altre istituzioni satelliti hanno un nobile intento apparente di aiuto e solidarietà, dietro al quale si nasconde quello vero: il malvagio intento di controllare il comportamento di ogni individuo a favore dei grandi interessi economici del pianeta.

Conclusione

A seguito di quanto hai letto nell’articolo, osserva i conduttori delle varie trasmissioni TV e dei vari TG e ti accorgerai che stanno vendendo per qualcuno, fosse anche solo per mezzo di un commentino buttato lì, apparentemente per caso. Ti ricordi la pandemia aviaria? Non ne parla più nessuno. Ma allora tutto il mondo dei media è entrato in movimento e ha fatto un bel can can. I governi hanno comprato milioni di dosi di vaccini, sono stati stampati manuali di sopravvivenza contro la pandemia, molte persone chiedevano in farmacia il “vaccino contro la pandemia, quella malattia lì degli uccelli”. Ogni tanto veniva data notizia che il tale istituto di ricerca aveva trovato il vaccino contro il virus dei polli, e così via. Bene hai assistito all’attuazione di un programma elaborato con le tecniche di Tavistock. E non puoi non aver notato che alcuni direttori di telegiornali non si lasciano scappare l’occasione di raccomandare di vaccinarsi per l’influenza ad ogni momento.

Oggi è necessario osservare e chiedersi, quando tramite i media viene sottoposto un affare vantaggioso che richiede la nostra approvazione, per chi sarà vantaggioso, come il passaggio dalla lira all’euro, tanto per fare un esempio. Altrimenti i polli saremo noi, e un po’ già lo siamo, ma siamo ancora in tempo per far regredire la mutazione.

L'ARCIVESCOVO Francisco Javier : "LA FELLATIO NON È PECCATO SE PENSATE A GESÙ"

Il titolo del libro, Sposati e sii sottomessa, la dice subito lunga sul contenuto. L'arcivescovo spagnolo di Granada, Francisco Javier Martinez, ha scatenato una lunghissima serie di polemiche sulla sua ultima pubblicazione, riguardante la vita matrimoniale.

Non serve essere ultrafemministe per storcere un po' il naso leggendo alcuni dei consigli che l'arcivescovo dispensa alla buona moglie cristiana: «Il segreto è l'obbedienza leale e generosa, in una parola la sottomissione. Se vostro marito vuole la fellatio, voi dovete obbedire, se lo fate pensando a Gesù non sarete peccatrici né pervertite». Monsignor Martinez, in passato, fu al centro di una furente polemica per le spese pazze della sua Diocesi (si parla di un movimento di denaro pari a 30 milioni di euro). Ora, con le regole ferree per le donne cristiane, rischia di farsi travolgere di nuovo. Ecco altre norme individuate dall'arcivescovo, tra le più assurde e 'medievali'. "Tuo marito è il santo che ti sopporta sempre e comunque. Se quello che fa non ti sembra giusto, non devi vedertela con lui, ma con Dio. Mettiti in ginocchio e prega, il più delle volte si risolve tutto così". "La donna non è uguale all'uomo e non riconoscerlo è solo una fonte di sofferenza". "Il femminismo, in una certa misura, è stato come una primavera. Ha però perso la strada giusta, cercando di imporre un solo genere e dimenticando che la donna, per sua stessa natura, deve essere accogliente, sottomessa e obbediente". "La donna è sposa e madre. Chi lo dimentica è perduta. Le donne che hanno abortito o tradito sono fragili e hanno bisogno di tenerezza, perché non possono sopportare il peso di un simile fallimento". "La donna deve essere la padrona di casa. Se tuo marito ti fa notare che non sei perfetta in cucina o nelle altre faccende è perché è vero, devi riconoscerlo, nessuna nasce perfetta". "Mi mancano terribilmente quei tempi in cui il marito tornava a casa giusto in tempo per cena chiedendo: 'Cosa c'è da mangiare?'". "La donna non è fatta per avere potere". "Devi sempre dare ragione a tuo marito, quando parla è come se ti stesse parlando Dio".

http://www.leggo.it/NEWS/ESTERI/francisco_javier_martinez_arcivescovo_granada_sposati_e_sii_sottomessa_foto/notizie/1646752.shtml

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mercoledì 28 ottobre 2015

Goodbye freedom! La UE vi ha appena scollegato da internet

Pubblicato 27 ottobre 2015 - 22.08 - Da Claudio Messora


Non è bastato l’appello del creatore del World Wide Web, Sir Tim Berners-Lee, che invitava gli eurodeputati, oggi a Strasburgo, a cambiare quel testo maledetto. Del resto, la Commissione Europea e il Consiglio dell’Unione Europea l’hanno studiata bene, consapevoli che i MEP (gergo tecnico per riferirsi ai parlamentari europei) se la sarebbero bevuta, ognuno perso nelle cose sue. Avevano formulato un pacchetto contenente uno specchietto per le allodole, cioè l’abolizione dei costi di roaming negli spostamenti tra i vari stati membri europei, per poi infilarci la polpetta avvelenata, che in questo caso si chiama: fine della Net Neutrality.

Cos’è la Net Neutrality? E’ quella regola d’oro della rete in base alla quale “tutti i bit sono creati uguali”. Ovverosia, fuor di metafora, una volta che sono immessi in rete, non esistono dati di serie A e dati di serie B: le infrastrutture informatiche che li trasportano (che fanno capo agli internet service provider cui paghiamo la bolletta e che stendono i cavi) devono trattarli tutti alla stessa maniera. Sembra cosa di poco conto per chi non è del mestiere, ma provate a riflettere: cosa succede se un fornitore di accesso a internet lancia un’offerta per cui vi dà internet gratis, o a poco prezzo, ma vi mette solo il Corriere della Sera e Repubblica, mentre tutto il resto dei siti internet sono consultabili solo pagando 3 volte tanto? Succede che avere accesso a internet non significa più disporre della libertà di consultare qualunque informazione sia presente in rete, ma solo quella prodotta dai grossi siti convenzionati, cioè solo quella che il nostro fornitore vorrà farci leggere. Certo, uno potrebbe pagare di più per leggere Byoblu, ma siccome c’è crisi e la gente vuole risparmiare, ecco che si creano automaticamente siti a potenziale larga diffusione, e siti di nicchia. Signori, il monopolio è servito.


Altro esempio: se guardi video o notiziari provenienti dal circuito di un grande fornitore media, il video scorre veloce; se viceversa guardi un video proveniente dal canale Youtube di un giornalista indipendente, il video arriva con molta lentezza e lo potrai vedere solo se hai molta, molta pazienza. Il che significa che la forza dirompente della libertà di espressione in rete (che implica, va da sé, la possibilità di essere ascoltati senza filtri o sabotaggi preventivi), se ne va a farsi benedire. Non solo: la stessa libera competizione se ne va a farsi benedire: cosa succede infatti se una nuova società lancia un servizio di video-streaming simile (ma più innovativo e conveniente) a quello di Telecom, solo che non ha gli stessi accordi con i fornitori di rete? Succede che, mentre oggi se la gioca ad armi pari, domani il suo servizio non verrà visto da nessuno.

Oppure, ancora: gli internet service provider potranno, a loro discrezione,rallentare il traffico internet su determinati servizi, se pensano che vi sia il rischio di una congestione, il che praticamente li mette in grado di rallentarvi il traffico (che ne so: quello che arriva da un sito web molto trafficato, o i podcast) quando vogliono (dato che possono sempre sostenere di avere fatto una previsione sbagliata). Tradotto: se c’è una situazione, una protesta, una forma di aggregazione in rete che va tenuta sotto controllo, può essere rallentata a piacere, quanto basta per evitare che monti troppo ed esca fuori controllo. Magari dopo aver ricevuto una telefonata da un qualche ministero…

Bene, la Net Neutrality è stata una roccaforte da difendere con le unghie e con i denti fin dalla nascita di internet. Negli Usa ci hanno provato ad espugnarla, ma non ci sono riusciti. E i nostri cari europarlamentari cosa fanno? Oggi avevano la possibilità di approvare una serie di emendamenti per ridurre il rischio che la nuova normativa potesse dare il via libera alla fine della libertà della rete. Erano stati avvertiti, pregati, martellati. Invece, al dibattito di questa mattina che illustrava la proposta di legge prima del voto, hanno partecipato solo in 50 su 751. In pratica se ne sono altamente fregati, aprendo un varco a livello mondiale che ora verrà sfruttato dalle grosse lobby per trasformare la rete, da prezioso bene di pubblico dominio, in un loro prodotto da commercializzare. Goodbye freedom! Andremo a controllare chi c’era e chi non c’era, e dovranno renderne conto all’opinione pubblica.

E mentre una grande coalizione internazionale, raccoltasi intorno al Center for Internet and Society della Stanford Law School, composta da accademici, ONG, investitori di ogni livello e società di tutti i tipi, lanciavaun appello al Parlamento Europeo per accogliere gli emendamenti (il cui voto di oggi non avrebbe fatto slittare l’adozione del provvedimento sui costi di roaming), qui al solito ce la menavamo con tutt’altri problemi. Ancora adesso, mentre vi hanno appena sfilato internet da sotto il naso (ne parla perfino la BBC), i nostri quotidiani nazionali vi raccontano delle dimissioni di Ignazio Marino.

http://www.byoblu.com/post/2015/10/27/la-ue-vi-ha-appena-scollegato-da-internet.aspx





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martedì 27 ottobre 2015

LETTERA DI GABRIELLA MEREU


scrive Gabriella Mereu:

Mi aiutate a divulgare questo articolo? Chiedo a chi é capace ed ha i mezzi di aiutarmi a divulgarlo al più presto. Chi ha problemi nel condividerlo mi mandi un email a " laterapiaverbale@libero.it " perché glielo spedisco.

Quest ' ottobre 2015 è stato mandato in onda ben 4 volte un video delle" iene" contro di me e la mia maniera di curare dopo che in aprile e maggio sono stati divulgati due video diffamatori commentati da Nadia Toffa. Subito dopo é seguita una diffamazione del giornale "l'Unione sarda " e del giornale " Il caffè " dove risiedo in Svizzera. Quest'ultimo mi ha diffamato chiamandomi " Santona" e facendo intendere che ero una truffatrice di poveri malati inermi.
Il 7 luglio sono stata radiata dall'ordine dei medici dopo un processo dello stesso stile di quelli che sono stati eseguiti nel medioevo ad una strega cioè con motivazioni del tutto inadeguate , senza un preavviso, senza contraddittorio e senza da parte mia possibilità di replica negli stessi giornali e televisione che mi hanno diffamato .
La diffamazione da me subita prima di questa estate doveva essere più che sufficiente a distruggere la mia immagine e me come persona. Perché questa replica allora dei quattro video in ottobre? Perché qualcuno evidentemente si sta allarmando in quanto sta scoprendo che potrei essere indistruttibile ed allora si accanisce contro di me . Sapete il perché sarei indistruttibile? Perché ciò che divulgo non é un protocollo alternativo come quello di Prof. Di Bella , non é un preparato, cioé il bicarbonato, che, potendosi comprare anche al supermercato, minaccia di distruggere le case farmaceutiche, secondo ciò che dice Dott. Simoncini . Ciò che divulgo é molto di più in quanto é solo una " chiave" . Quello che suggerisco alla gente é " pericolosissimo " in quanto é un mezzo che apre la strada perché si possa curare da sola. Pertanto non sono una " santona " . É santona chi lucra plagiando le persone mentre invece io le rendo indipendenti . Ho scoperto una semplice verità : che il significato dell'origine della malattia sta nel linguaggio spontaneamente espressivo del malessere da parte del malato . Questo linguaggio indica al malato come rispecchiarsi nei suoi sintomi. Il procedimento porta alla consapevolezza secondo una modalità semplice , leggera ed alla portata di tutti , restituisce alle persone la responsabilità della loro salute é tutto molto semplice, chiaro , leggero , liberate ed altamente terapeutico. Segna la via per rendere i malati indipendenti dal medico e da qualsiasi mercato. Questa chiave può essere divulgata da tutti , in quanto é un'idea non si può distruggere, in quanto é una chiave non si può falsificare.
Il problema per un potere, che cerca di distruggere mistificazione ciò che dico, é uno solo : la " terapia verbale" come io ho chiamato il mio procedimento é semplice e gratis .
Nadia Toffa , la stessa conduttrice televisiva che ha diffamato me, recentemente ha cercato di non far parlare durante la trasmissione " open space " il ricercatore Dott. Montanari che ha scoperto che i vaccini sono inquinati dai metalli pesanti. Anche a lui, come me , é stato liquidato in maniera sprezzante con la definizione di " colui che ha il laboratorio sotto casa " , a me con lo stesso stile hanno tentato di distruggere con l' epiteto di " Santona" .
Questo vi fa capire da che parte sta Nadia Toffa la paladina che difende dai piccoli truffatori e che protegge i grandi truffatori del regime. Tantissimi invece hanno ormai capito che l'ordine dei medici ed i giornali sono gli esecutori di un regime che ci opprime e mette in pericolo le nostre vite .

Gabriella Mereu

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Prefazione al libro Terapia verbale Gabriella Mereu

Un giorno, durante una visita omeopatica ad un paziente che non riuscivo a curare dalla sua allergia, mi venne un'idea: pensai, se l'omeopatia non è un rimedio ma un principio, io allora questo principio potrei usarlo anche solo verbalmente.

Cioè, se come ho tante volte constatato durante la mia esperienza di medico omeopata, la malattia è sempre, o quasi, di origine psicosomatica, io potrei applicare la legge dei simili (curare il male con lo stesso male), che è alla base della medicina omeopatica, non con un preparato omeopatico, ma con le parole.

Avevo altresì imparato che la malattia è un'espressione che non fa altro che rivelare in maniera metaforica un vissuto emozionale, che ha portato alla malattia stessa.
A questo punto pensai che avrei potuto fare omeopatia verbale se, sciogliendo la metafora, avessi detto al paziente quale era il male morale che lo aveva portato alla malattia.

Per poter sciogliere la metafora bisogna avere doti e conoscenze analogiche. Io ho la fortuna di averle, perché, essendo grafologa, da diciassette anni riesco a ricavare il carattere di una persona leggendone e interpretandone la scrittura. La grafologia è, infatti, una scienza che si applica su basi analogiche.
Quel primo paziente di cui ho appena parlato e che aveva una strana allergia alle arance lo curai, infatti, sciogliendo una metafora. Da allora (è successo nel 1996) curo quasi solamente così dolori di tutti i tipi: vertigini, parestesie, emorragie, diarree, verruche e altre eruzioni cutanee, rivelando il significato della malattia-espressione-metafora.

Questa espressione-metafora me la rivela lo stesso paziente con un suo linguaggio che, come ogni lingua, ha la caratteristica di un parlare collettivo in cui ogni parola ha un preciso significato, simile per tutti gli individui che l'adoperano.
Ma il suo significato è celato dietro un'analogia: quest'ultima manifesta un'espressione emozionale. Vi anticipo un esempio: il paziente esprime spesso verbalmente la parola "appoggiare": questa parola manifesta l'esigenza non soddisfatta di avere un appoggio affettivo del prossimo. Questa espressione la ritrovo verbalmente nel dolore alla nuca, quando la persona "non può più appoggiare la testa sul cuscino" oppure, fisicamente, nelle eruzioni cutanee, come per esempio la psoriasi, che si manifesta preferibilmente nei punti d'appoggio: ginocchia, gomiti, nuca, natiche, talloni.

Il linguaggio metaforico del paziente è bellissimo e commovente e io l'ho denominato "pazientese". Più ne raffino la conoscenza, più aumentano le mie capacità terapeutiche attraverso esso



EXPO COME VEDERE IL MONDO IN OTTO ORE ?!?!?



OHI CHE CODA MAS LUNGA, ALL’EXPO C’E’ LA MASSA, SON QUI DA SEI ORE, NON HO VISTO UNA MAZZA, MI CONVENIVA ANDARE A HONG KONG

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SOVRACCARICO DEL CERVELLO


L’informazione nel mondo di oggi è ovunque. L’informazione è la TV, il computer, la pubblicità. Il nostro cervello riesce a fatica a digerire questo flusso d’informazioni e gli scienziati concordano sul carattere di massa che ha acquisito il deficit dell’attenzione.
Quasi come i bambini piccoli, fatichiamo a fissare l’attenzione su un certo oggetto, e si può dire che si è formata una “coscienza-clip”, soprattutto per quel che riguarda le giovani generazioni. Il sovraccarico informazionale del cervello è la realtà dei giorni d’oggi.
Alla fine ciò comporta una frammentazione della coscienza, la perdita delle connessioni logiche. Il nostro cervello, costretto a elaborare un flusso d’informazione che supera160.000 (centosessantamila) volte il volume che elaborava il cervello dell’uomo del XIX secolo, perde i colpi; di qui il comportamento impulsivo, la depressione, la stanchezza cronica ecc.
Sempre più spesso non riusciamo più a leggere, ma soltanto “dare un’occhiata” all’informazione, prendendo le decisioni in base ad una sola piccola parte dell’informazione, perché il nostro cervello sovraccarico non può analizzarla logicamente e prendere una decisione giusta.
Nella memoria sono sempre più frequenti le interruzioni: non riusciamo a ricordare che cosa avevamo letto una settimana fa...
Viviamo in un mondo globalizzato, e la coscienza frammentata si presta molto bene a delle manipolazioni.
Una persona con il deficit dell’attenzione e con il cervello a pezzi perché sovraccarico, è facilmente manipolabile, che si tratti di un partito politico o dell’acquisto di una nuova lavatrice.
In altre parole, CHI CI GOVERNA VUOLE CHE LA NOSTRA COSCIENZA SIA FRAMMENTATA; solo così noi prenderemo una decisone imposta da fuori credendo che provenga da noi.
Gli specialisti della politica, del marketing, i coach vari, tutti ben pagati, inventano ogni giorno migliaia di modi per influenzare la nostra coscienza. Se ne fregano di noi e di cosa ne sarà di noi, il loro scopo è avere il profitto qui ed ora.
E se teniamo conto di un immenso arsenale dei meccanismi subliminali, non possiamo non notare il fatto che il mondo si sta trasformando in un mondo dei bio-robot, manipolati dall’alto.
La TV è lo strumento di frammentazione più spaventoso. State guardando il film che vi piace, e all’improvviso: pubblicità!!! Lampi, musica, suoni alti... l’integrità della nostra percezione è rotta in ogni modo, anche se durante l’intervallo pubblicitario cambiamo il canale. Il centro dell’attenzione ha ricevuto un colpo.
Ho letto che la maggioranza degli spettatori di YouTube preferisce i video di durata non più di 2 minuti: non riescono a vedere quelli più lunghi, manca l’attenzione!
Chi vive in questo pazzo mondo e vuole conservare l’integrità della propria coscienza, deve DEFRAMMENTARLA. Non è un compito facile, non ci sono i metodi canonici, ma proverò a raccontare come faccio io.
Il principale strumento della deframmentazione per me è la meditazione, una qualsiasi forma della meditazione (non obbligo nessuno a farla ma la consiglio).
La nostra coscienza senza la meditazione è simile ad un disco rigido senza deframmentazione: prima o dopo si riempirà di spazzatura e si romperà. Alla maggioranza delle persone la coscienza troppo frammentata non permette di eseguire neanche una piccola meditazione.
Un altro modo (il più facile) è rappresentato dalla musica e dalla letture classiche. Se troverete ogni giorno almeno un’oretta per leggere i classici, respect! Leggendo un libro cartaceo ripristinate un normale processo cognitivo, vi rilassate, creando una benefica atmosfera per il funzionamento del cervello.
Lo stesso dicasi della musica classica. Non dovete diventare grandi intenditori, ma ascoltare Mozart o Bach nel tempo libero non solo fa piacere, è anche molto utile. Ascoltare Mozart, dice la scienza, aumenta il livello intellettuale dei bambini e fa bene agli adulti.
La musica pop, invece, è uno strumento della frammentazione della coscienza. La nostra società deficiente la propone ovunque, e così io porto sempre con me un player con la musica classica e con i programmi meditativi; indosso le cuffie e mi proteggo con i canti tibetani o con Bach.
Poi, il cinema. Avete notato quanto è difficile guardare i film classici degli anni 60? La nostra coscienza è talmente frammentata grazie a Hollywood, che non riusciamo più a guardare dei buoni film classici. Scarico dei vecchi film da internet e li “prendo” come medicina.
Anche la TV andrebbe ridotta al minimo; non fa vedere nulla di così interessante, ed è meglio guardare le trasmissioni prive di pubblicità o quelle dove questa è minima.
Ma la meditazione rimane il modo migliore per la deframmentazione della coscienza. E’ molto difficile per la maggioranza di noi trovare una mezz’ora per passarla in silenzio, staccati dal mondo esterno. Dobbiamo ricordare che siamo pressati, da fuori, da un’enorme macchina che frammenta, zombizza e rende imbecilli. Il suo scopo è trarre profitti da tutto. Dobbiamo resistere davanti a questo mostro.
Questo deve essere la nostra motivazione: mettere barricate di fronte ad un flusso dell’informazione che è spazzatura al 99%, un’informazione che rende stupidi e frammenta la coscienza.


LENNI ROSSOLOVSKI

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domenica 25 ottobre 2015

5 NOVEMBRE LA PROTESTA DEGLI OPPRESSI













info e gruppo facebook

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Quello che gli occhi non vedono

"Mettete alla prova la plasticità del vostro cervello con questo semplice esempio: osservate brevemente questa figura. Che cosa vedete? La prima cosa che viene in mente alla maggior parte della gente è un'anatra o un'oca. Piuttosto semplice, vero? In questo esempio, la forma familiare dell'immagine che avete di fronte induce il vostro cervello a riconoscere uno schema e corrisponde alla sagoma di alcuni tipi di uccello. Diciamo semplicemente che il ricordo dell'immagine di un'anatra o di un'oca impresso nelle vostre cellule cerebrali si accorda con la figura che avete di fronte, e voi siete in grado di richiamare alla mente la parola "oca" o "anatra". È così che interpretiamo continuamente la realtà: si tratta del riconoscimento sensoriale di uno schema. E adesso diventiamo neuroplastici per un momento. E se vi dicessi di non vedere più un uccello ma piuttosto un coniglio? Per poter compiere quest'impresa, il vostro lobo frontale dovrebbe costringere il cervello a "raffreddare" i circuiti collegati all'uccello e riorganizzare tutto lo schema in modo da immaginare un coniglio invece che un pennuto.


Sembra che nella vita continuiamo a vedere le stesse cose allo stesso modo perchè siamo stati condizionati a continuare a cercare le stesse cose. Dobbiamo pensare e usare il nostro cervello in modi nuovi piuttosto che affidarci all'intrattenimento, ai media o all'ambiente perchè ci spingano a pensare in determinati modi prevedibili. Pensare in modi prevedibili non richiede nè volontà nè sforzo, soltanto reazioni di routine che ci consentono di essere pigri. Le reti neurali cablate sono programmi automatici; una volta attivate, richiedono poco o nessuno sforzo cosciente per mantenerle in funzione. Analogamente, una volta attivati, i programmi automatici richiedono un enorme sforzo e forza di volontà coscienti per essere spenti, ammesso addirittura che sia possibile. La capacità di indurre il cervello a rinunciare al suo abituale cablaggio interno per accendersi in nuovi schemi e combinazioni è il modo in cui la neuroplasticità ci consente di cambiare. Proprio come nel'esempio della figura, evadere da un'abitudine di pensiero, azione, sensazione, percezione, o comportamento è quanto vi permette di vedere il mondo e voi stessi in modo diverso. Avete trasformato la vostra mente alterando lo schema di attivazione tipico del cervello e in tal modo anche chi voi siete è cambiato.

Quello che pensiamo e l'energia o intensità di questi pensieri ha una diretta influenza sulla nostra salute, sulle scelte che facciamo, e in ultima analisi sulla qualità della nostra vita. Quello a cui pensiamo ripetutamente e ciò su cui focalizziamo la nostra attenzione è quello che neurologicamente diventiamo. Le neuroscienze sostengono che noi possiamo modellare e plasmare la struttura neurologica del sè attraverso l'attenzione ripetuta che concediamo a ogni cosa. I pensieri consci ripetuti abbastanza spesso, diventano pensiero inconscio e influenzano direttamente la nostra vita. Essi producono modelli di comportamento automatici, acquisiti, che sono quasi involontari. Questi schemi comportamentali sono abitudini, e diventano connessioni neurologiche cablate nel cervello. Per spezzare il ciclo di un processo di pensiero che è diventato inconscio, sono necessari consapevolezza e sforzo. Innanzitutto, dobbiamo uscire dalle nostre routine in modo da poter osservare la nostra vita. Attraverso la contemplazione e l'autoriflessione, possiamo diventare consapevoli dei copioni inconsci che seguiamo. Così facendo, interrompiamo neurologicamente i pensieri che si erano trasformati in circuiti cerebrali fissi. Abbiamo il potere di alterare il nostro cervello, il nostro comportamento, la nostra personalità e in ultima analisi la nostra realtà, di gran lunga superiore a quanto una volta si ritenesse possibile. La nostra capacità neuroplastica (ossia la capacità di modificare i circuiti neurali e crearne di nuovi) è corrispondente alla nostra capacità di cambiare la percezione del mondo che ci circonda; ovvero, la nostra realtà. Per poter realizzare quest'impresa, dobbiamo cambiare il modo in cui il cervello funziona automaticamente e abitualmente. "

(Joe Dispenza)
Advanced Mind Institute Italia

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sabato 24 ottobre 2015

STIRPE RANDAGIA

Non ce la fanno..
Non potranno mai tollerare che tu abbia avuto una vita libera, che non abbia accettato la loro stessa schiavitù, che non abbia svenduto i tuoi sogni per 4 denari ma che, anzi, stai ancora facendo di tutto per rincorrerli. Non ti accetteranno mai: al limite potranno fingere di tollerarti, salvo poi, al primo momento di difficoltà, tornare a decantarti le meraviglie della loro prigionia.. Saranno sempre lì, in attesa del tuo primo errore, per riportarti dentro la loro gabbia.
Ma chi nasce di stirpe randagia trova forze e speranze dove il civilizzato soffoca e marcisce; i Randagi non si sono mai arresi, i Randagi non si arrenderanno mai!


Manuele Dalcesti con Mario Mari
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venerdì 23 ottobre 2015

Io ho vissuto nel vostro futuro. E non ha funzionato.

Occhio alla UE: I Gulag iniziarono esattamente così. Il dissidente russo che ci mise in guardia

Vladimir Bukovsky è uno scrittore, neurofisiatra e attivista dissidente russo che ha trascorso 12 anni nelle prigioni psichiatriche russe e nei campi di lavoro, per aver difeso i diritti umani durante gli anni ’60 e gli anni ’70. Il suo ultimo periodo di prigionia risale al 1971. Arrivò in occidente nel 1976 e oggi vive a Cambridge. Ha sperimentato sulla sua pelle un sistema che egli considera sinistramente simile a quello che oggi ci viene imposto con l’Unione Europea. Ecco il video, che ho tradotto e sottotitolato per voi, nel quale esprime pensieri pesanti come macigni, che dovrebbero scuotere anche le coscienze più sopite.

E’ veramente un enigma per me capire perché, dopo avere appena seppellito un mostro, l’Unione Sovietica, ne stiamo costruendo un altro notevolmente simile: l’Unione Europea. Esattamente, cos’è l’Unione Europea? Forse, esaminando la sua versione sovietica, possiamo trovare la risposta.

L’Unione Sovietica era governata da quindici persone non elette che si attribuivano incarichi l’un l’altro e che non erano tenuti a rispondere a nessuno. L’Unione Europea è governata da due dozzine di persone non elette, che si attribuiscono incarichi l’un l’altro, si incontrano in segreto,non devono rispondere a nessuno e che non possiamo rimuovere.

Uno potrebbe dire che l’Unione Europea ha un Parlamento eletto. Beh, anche l’Unione Sovietica aveva una specie di Parlamento, il Soviet Supremo, che si limitava a timbrare le decisioni del Politburo più o menocome fa oggi il Parlamento dell’Unione Europea, dove i tempi di parola nella plenaria sono limitati all’interno di ciascun gruppo e spesso ammontano a un solo minuto per oratore. Nell’Unione Europea ci sono centinaia di migliaia di euroburocrati con altissimi stipendi, con i loro staff, i loro servitori, i loro bonus, i loro privilegi, la loro immunità a vita dai procedimenti penali, che semplicemente ruotano da una posizione all’altra, non importa quali siano i loro risultati o i loro insuccessi. Non è esattamentecome nel regime sovietico?

L’Unione Sovietica è stata creata attraverso una coercizione e in molti casi con l’occupazione militare. L’Unione Europea è stata creata, a dire il vero, senza l’uso della forza militare, ma grazie alla coercizione e alla prepotenza economica.

Per continuare ad esistere, l’Unione Sovietica si espanse sempre di più. Quando smise di espandersi, iniziò a collassare e io sospetto che lo stesso sia vero per l’Unione Europea.

A noi venne detto che l’obiettivo dell’Unione Sovietica era quello di creare una nuova entità storica, il popolo sovietico, e che dovevamo dimenticare le nostre nazionalità, le nostre tradizioni etniche e le nostre usanze. La stessa cosa sembra accadere con l’Unione Europea, dal momento che non vogliono che voi siate inglesi o francesi: vogliono che voi siate tutti appartenenti a una nuova fattispecie storica, gli europei, per sopprimere tutti i vostri sentimenti nazionali e vivere come una comunità multinazionale. Dopo 73 anni, questo sistema nell’Unione Sovietica ha condotto a più conflitti etnici che in qualunque altra parte del mondo. Nell’Unione Sovietica uno dei grandi obiettivi era la distruzione dello stato nazione e questo è esattamente ciò che osservo in Europa oggi. Bruxelles vuole assorbire gli stati nazione in modo che cessino di esistere.

La corruzione, nell’Unione Sovietica, si propagava dall’alto verso il basso e così accade nell’Unione Europea. La stessa attività di corruzione endemica che noi abbiamo visto nella vecchia Unione Sovietica sta prosperando nell’Unione Europea. Coloro che si oppongono o che lo evidenziano vengono messi a tacere o allontanati. Non è cambiato niente.

Nell’Unione Sovietica avevamo i Gulag. Io penso che abbiamo un Gulag anche nell’Unione Europea: un Gulag intellettuale chiamato “politically correct“. Quando chiunque cerca di esprimersi su questioni relative alla razza o alla differenziazione di genere, o se le sue opinioni differiscono da quelle approvate, viene ostracizzato. Questo è l’inizio del Gulag, l’inizio della perdita della libertà.

Nell’Unione Sovietica ci hanno detto che avevamo bisogno di uno stato federale per evitare le guerre. Nell’Unione Europea vi stanno dicendoesattamente la stessa cosa. In breve, la stessa ideologia sorregge entrambi i sistemi.

L’Unione Europea non è nient’altro che il vecchio modello sovietico presentato in vesti occidentali. Ma ancora, come per l’Unione Sovietica, l’Unione Europea ha dentro di sé i germi della sua fine. Sfortunatamente, quando collasserà – e lo farà – lascerà dietro di sé una distruzione di massa e noi ci troveremo con enormi problemi economici ed etnici.

La vecchia Unione Sovietica era incapace di riformarsi. Così è per l’Unione Europea. Ma c’è un’alternativa all’essere governati da quelle due dozzine di auto-incaricati funzionari di Bruxelles: si chiama “indipendenza“. Non siete costretti ad accettare quello che hanno pianificato per voi. Dopo tutto, nessuno vi ha mai chiesto se volevate esserne parte.

Io ho vissuto nel vostro futuro. E non ha funzionato.


Fonte

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L'ARTE DI MORIRE il libro tibetano dei morti




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Questo testo buddista incarna l'antica credenza religiosa orientale nella reincarnazione dell'anima. La ruota del karma deve essere rispettata e superata attraverso le azioni virtuose dei viventi per consentire alle anime dei morti di abbandonare la strada della reincarnazione e liberarsi nel definitivo ricongiungimento con l’Assoluto Cosmico.

"Questo classico della religiosità orientale appartiene al filone di scritture arcaiche attraverso le quali l'uomo ha tentato di affrontare l'angosciante problema della morte, proponendo soluzioni che leniscano il terrore e rassicurino il vivente sul suo ignoto destino.

Nel fiorito linguaggio di questo rituale tibetano, la morte si configura in modo radicalmente diverso sia dall'idea di un'integrazione nella gloria divina, sia dal concetto di una dissoluzione totale. Nel tempo intermedio tra la morte fisica e il destino finale, il defunto conserva un "principio cosciente" sul quale opera il monaco recitante, che mediante la lettura del testo, ingenera in quel "principio"esperienze visionarie ed evoca le immagini terrifiche degli dei."

Per coloro che vorrebbero raggiungere una maggiore consapevolezza nella vita personale questo è un libro speciale.

Per l’occidentale accostarsi alla pratica tibetana e buddista è all’inizio sconvolgente. Si tratta di una cultura orientata alla cura di sé e alla pacificazione con le domande fondamentali dell’esistenza. “Il libro tibetano dei morti” è basato sulla facoltà dell’Udire, inteso come ascolto a diversi livelli.

All’ascolto di sé e degli interrogativi interiori ci si allena nella vita e si può trovare aiuto, secondo la tradizione tibetana, nei gter-ma (tesori), testi o oggetti sacri.



Il Libro Tibetano dei Morti Voto medio su 1 recensioni: Da non perdere
€ 12







Tutto lo sforzo per svegliarsi è semplicemente un altro di quei giochi mentali progettati per mantenere il sonno. Non c'è alcuno sforzo che necessita di essere fatto per svegliarsi. Di fatto, è proprio il contrario.
E. J. Gold

Qualunque sia il beneficio che il "Libro Americano dei Morti" possa portare in termini di coscienza nella vita quotidiana, in preparazione per una vita dopo la morte o come stimolo per esperienze visionarie, penso che indubbiamente si raccomandi a noi come un viaggio contemplativo strutturato, profondo a dispetto del suo stile disneyano, un viaggio nel quale il libro diventa per noi un magico tappeto volante nella stessa misura in cui ci concediamo di seguire i suoi suggerimenti.
Claudio Naranjo

Perche pubblicare un libro per i morti, se a leggerlo saranno solo i vivi? Ma è proprio qui che vi sbagliate: nel pensare che il Libro dei Morti, sia esso Tibetano o Americano, sia stato concepito unicamente per coloro che occuperanno a tempo indeterminato la posizione orizzontale guardando le margherite crescere dalle radici. Invece no, una società decide di scrivere un Libro del Morti per istruire i suoi "morti verticali", coloro che si aggirano per i moderni cimiteri: gli ipermercati. le vie del centro delle citta, i cinema, le librerie, ecc. Questi sono i morti che hanno disperatamente bisogno di un libro tutto per loro.
Salvatore Brizzi

Questo libro rappresenta un gruppo di ingiunzioni comprensibili su come ruggire o su come scegliere un viaggio labirintico più soddisfacente giunti alla prossima postazione di scelta: al momento della morte, della rinascita, durante il transito.
John C. Lilly

Sei sicuro di non essere già morto?
Scoprilo con questa guida all'arte del morire per l'uomo occidentale

Quest'opera di E.J. Gold porta l'insegnamento intramontabile del Bardo tibetano nel linguaggio e nella cultura occidentale contemporanei. Con i contributi di Claudio Naranjo, John Lilly e Salvatore Brizzi, questo libro è uno strumento fondamentale per fornire un servizio spirituale al morente, sostituendo il lutto e l'afflizione per il passaggio del defunto.

La pratica, totalmente aconfessionale, è molto semplice:
si tratta di un programma di 49 giorni di letture lunghe tra i 10 e i 20 minuti.

Il "Libro Americano dei Morti" è corredato dalle illustrazioni dello stesso E. J. Gold

Il libro è stato costantemente ripubblicato in America dal 1974 in varie edizioni, utilizzato in corsi universitari sulla morte e sul morire e adottato in ospizi e ospedali di tutto il mondo

Libro Americano dei Morti
Guida all'arte del morire per l'uomo occidentale
Voto medio su 4 recensioni: Buono
€ 16

mercoledì 21 ottobre 2015

L'INVENZIONE DI DIO la bibbia non è un libro sacro



Quello che resta, è un’altra storia-molto diversa da quella che ci hanno insegnato.


Si può scrivere un libro su Dio utilizzando una lingua che non contiene neppure il termine Dio? Si può parlare di eternità utilizzando una lingua che non contiene neppure il termine eternità? Si può parlare di creazione dal nulla usando una lingua che non possiede neppure un verbo con quel significato?

La lingua ebraica non prevede quei termini; la lingua ebraica biblica non li conosce…
Siamo quindi sicuri che l’Antico Testamento sia un libro che parla di Dio?




E se invece gli antichi autori ci avessero voluto raccontare una storia che non ha nulla a che fare con il Dio della religione? È possibile leggere le bibbie che possediamo utilizzando un metodo rispettoso del testo, chiaro, semplice, efficace e soprattutto utile a farci comprendere che cosa è in realtà quel testo?

Si è possibile, lo si può e lo si deve fare al fine di capire cosa è stato inventato nei secoli.

La divinità spiritualmente intesa non è presente nell’Antico Testamento.
In particolare nella Bibbia non c’è Dio e non c’è culto rivolto a Dio. Ecco perché il titolo afferma che la Bibbia non è un Libro Sacro.

Chi è intervenuto nei secoli modificando la Bibbia?
Siamo vittime di un grande inganno?

Guarda questo video e in merito alla Bibbia verificherai molte cose tra cui:
Abbiamo solo una delle bibbie possibili
Non sappiamo nulla su chi e quando l’ha scritta
Ci è stata nascosta la vera natura dell’Albero della Vita
Noi siamo degli OGM
Dio si stanca, si sporca e ha fame
11 libri Biblici sono ufficialmente scomparsi
La creazione dell’uomo intesa come atto divino è falsa
Il Peccato Originale è solo una favola
Il Dio biblico non era il padre di Gesù
Come si costruisce una religione



L'Invenzione di Dio
La Bibbia non è un Libro Sacro - Conferenza + Intervista Esclusiva
€ 23.5


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martedì 20 ottobre 2015

LA SPAGNOLA 20 milioni di morti

Fonte: Dr. Rebecca Carley
Tratto dal libro di I. Honorof, E. McBean, Vaccination The Silent Killer (ovvero Vaccinazione il killer silenzioso) pag. 28.
Sono molto poche le persone che si rendono conto del fatto che la peggiore epidemia che abbia mai colpito l’America, la cosiddetta Influenza Spagnola del 1918 sia stata causata dalla massiccia campagna di vaccinazione portata avanti in tutta la federazione [statunitense].
I dottori hanno detto alla popolazione che la malattia era causata dai germi. I virus non erano ancora noti ai tempi altrimenti sarebbero stati incolpati loro. Germi, batteri e virus, assieme ai bacilli ed ad un piccolo numero di altri organismi invisibili sono i capri espiatori sui quali i medici amano far ricadere la colpa delle cose che non comprendono. Se un medico compie un errore nel formulare una diagnosi e prescrivere la terapia, e uccide il suo paziente, può sempre dare la colpa ai germi, ed affermare che l’infezione del suo paziente non era stata precedentemente diagnosticata e che quindi era venuto da lui troppo tardi.
Se torniamo indietro al 1918, il periodo nel quale esplose l’influenza, noteremo come essa esplose subito dopo la fine della prima guerra mondiale quando i nostri soldati stavano ritornando a casa da oltre oceano. Questa fu la prima guerra nella quale tutti i vaccini allora noti furono somministrati obbligatoriamente a tutti i militari. Questo guazzabuglio di veleni farmacologici e di proteine putride di cui i vaccini erano composti, causò una tale diffusione di malattia e di morte tra i soldati che era un comune soggetto di discussione il fatto che i nostri uomini venivano uccisi più dalle iniezioni dei medici che dalle pallottole delle armi da fuoco.
Molti furono resi invalidi e tornarono a casa o finirono in un ospedale militare, come dei rottami senza speranza, prima ancora di avere visto un girono di battaglia. La percentuale di malattie e morti tra i soldati vaccinati fu quattro volte maggiore rispetto ai civili non vaccinati. Ma questo non fermò i promotori dei vaccni. I vaccini sono sempre stati un grande business, e così si continuò ostinatamente ad utilizzarli.
Fu una guerra più breve di quanto non avessero pensato i produttori di vaccini, durò solo un anno per noi, e così ai produttori dei vaccini restarono una quantità di vaccini inutilizzati e andati a male che volevano vendere ricavandoci un buon profitto. E così essi fecere ciò che fanno usualmente, fecero una riunione a porte chiuse e progettarono tutto lo sporco programma, un’operazione di vaccinazione federale (mondiale) che utilizzasse tutti i loro vaccini, raccontando alla popolazione che i soldati stavano tornando a casa con molte terribili malattie contratte in paesi stranieri e che era un dovere patriottico di ogni uomo donna o bambino di proteggersi correndo ai centri di vaccinazione e facendo tutte le iniezioni.
La maggior parte della gente credette ai propri medici ed agli ufficiali governativi, e fece quanto fu loro consigliato. Il risultato fu che la quasi totalità della popolazione si sottopose alle iniezioni senza essere sfiorata dal dubbio, e fu solo una questione di ore prima che la gente iniziasse ad agonizzare e morire, mentre molti altri collassarono colpiti da malattie di una tale virulenza che nessuno aveva mai visto niente del genere prima d’allora.
Tali malattie avevano tutte le caratteristiche delle malattie contro le quali le persone erano state vaccinate, la febbre alta, i brividi, il dolore, i crampi, la diarrea, etc. della febbre tifoidea, la congestione alla gola ed ai polmoni simile a quella della polmonite e tipica della difterite, il vomito, il mal di testa, la debolezza e il tormento dell’epatite causata dai vaccini contro la febbre della giungla, e la manifestazione di piaghe sulla pelle causata dai vaccini contro il vaiolo, insieme alla paralisi causata dall’insieme dei vaccini, etc.

I medici furono sconcertati, e dissero che non conoscevano la causa di questa strana e mortale malattia, e che certamente non avevano alcuna cura. Avrebbero dovuto sapere che la causa nascosta furono le vaccinazioni, perché la stessa cosa successe ai soldati dopo avere ricevuto le iniezioni vaccinali nelle caserme. I vaccini per la febbre tifoidea causarono una forma ancora peggiore della stessa malattia, che chiamarono para-tifoide. Quindi cercarono di sopprimere i sintomi di questa malattia con un vaccino più forte, che causò a sua volta una malattia ancora più perniciosa, che uccise e rese disabili una gran quantità di uomini.
La combinazione di tutti quei vaccini tossici che fermentavano assieme nel corpo, causò tali violente reazioni che i medici non riuscirono ad affrontare quella situazione. Il disastro si diffuse rapidamente negli accampamenti. Alcuni ospedali militari furono riempiti esclusivamente di soldati paralizzati, e furono considerati infortuni di guerra, anche se avvenuti prima hce abbandonassero il suolo Americano. Ho parlato con alcuni dei sopravvvissuti a questo massacro vaccinale quando ritornarono a casa dagli accampamenti dopo la guerra, ed essi mi raccontarono degli orrori, non della guerra in sé stessa e delle battaglie, ma delle malattie diffuse negli accampamenti.
I medici non volevano che la diffusione di questa malattia causata dai vaccini si ritorcesse contro di loro, e così di misero d’accordo tra di loro per chiamarla Influenza Spagnola. La Spagna era un luogo molto lontano, ed alcuni dei soldati erano stati lì, così l’idea di denominarla Influenza Spagnola sembrò un’ottima scelta per incolpare qualcun altro. Gli Spagnoli si risentirono del fatto questo flagello mondiale aveva preso la denominazione da loro. Essi sapevano che la malattia non aveva avuto origine nel loro paese.
Venti milioni di persone morirono in tutto il mondo di quell’epidemia influenzale e sembrò toccare tutti i paesi che furono raggiunti dalla vaccinazione. La Grecia e poche altre nazioni, che non accettarono il vaccino, furono le uniche a non essere colpite dall’influenza. Questo non dimostra forse qualcosa?
A casa (negli U.S.A.) la situazione era la stessa; gli unici che sfuggirono all’influenza furono quelli che rifiutarano le vaccinazioni. La mia famiglia ed io fummo tra i pochi che persistettero nle rifiutare le forti pressioni della propaganda, e nessuno di noi ebbe l’influenza, nemmeno uno po’ di raffreddore, a dispetto del fatto che i malati erano tutto intorno a noi, e nel mezzo del periodo più freddo dell’inverno.
Tutti sembravano averla presa. L’intera città era prostrata, tutti malati o morenti. Gli ospedali erano chiusi perché i dottori e gli infermieri erano stati colpiti dall’influenza. Tutto era chiuso, le scuole, gli uffici, le poste, tutto insomma, Nessuno andava per strada. Era come una città fantasma. Non c’erano medici per prendersi cura degli ammalati, e così i miei genitori andarono di casa in casa facendo il possibile per aiutare le persone colpite dalla malattia. Passarono tutto il giorno e parte della notte per alcune settimane al capezzale dei malati, e tornavano a casa solo per mangiare e per dormire.
Se i germi o i virus o i batteri, o qualsiasi altro piccolo organismo fosse stato la causa di quella malattia, essi avrebbero avuto moltissime opportunità di attaccarsi ai miei genitori e colpirli con la malattia che aveva prostrato il mondo intero. Ma i germi non erano la causa di quella o di qualche altra malattia, e così non ne furono colpiti. Ho parlato con poche altre persone dopo di allora, che dicevano di essere sopravvissute all’influenza del 1918, e così ho chiesto loro se si erano vaccinate, e tutte quante mi hanno riferito di non avere mai creduto nella validità dei vaccini e che non ne avevano fatto nemmeno uno. Il buon senso ci mostra che tutti quei vaccini tossici iniettati insieme nelle persone non potevano fare a meno di causare un pesante avvelenamento dei corpi, e l’avvelenamento di un qualche tipo é usualmente la causa della malattia.
L’influenza del 1918 fu la più devastante che abbiamo mai affrontato, e nel tentativo di debellarla furono usate tutte le sostanze conosciute nell’armamentario medico; ma l’aggiunta di questi farmaci, ognuno dei quali rappresenta un veleno, non fece altro che intensificare la condizione di iper-avvelenamento dei malati, in maniera tale che il trattamento della malattia uccise in realtà più di quanto non fece l’influenza stessa.
Tradotto da: Fonte – www.losai.eu
http://ununiverso.altervista.org/blog/libro-shock-abbiamo-barattato-orecchioni-e-morbillo-contro-cancro-e-leucemia/#

http://altrarealta.blogspot.it/

lunedì 19 ottobre 2015

Le “Marocchinate”, La Parte Censurata Della Nostra “Liberazione”

Sui libri di storia che fanno studiare nelle nostro scuole non c’è scritto niente.
Nessun tribunale internazionale si è mai interessato alla vicenda, e nessun soldato è mai stato punito per “crimini di guerra” o contro l’umanità.

Stiamo parlando delle cosiddette “marocchinate“. Con questo termine vengono chiamati gli stupri di massa, gli abusi e le feroci torture subite dal popolo italiano nel 1944, quando inquadrati nel “Corpo di spedizione francese in Italia” sbarcarono in Italia i soldati marocchini, passati alla storia come liberatori.

Gli “alleati” avevano bisogno di soldati per scacciare i tedeschi dall’Italia, e pensarono bene di assoldare le truppe marocchine, con una promessa: il diritto di preda: tra i cosiddetti Goumiers fu distribuito un volantino, redatto dai francesi, che recitava quanto segue: (fonte: Wikipedia)

« Soldati! Questa volta non è solo la libertà delle vostre terre che vi offro se vincerete questa battaglia. Alle spalle del nemico vi sono donne, case, c’è un vino tra i migliori del mondo, c’è dell’oro. Tutto ciò sarà vostro se vincerete. Dovrete uccidere i tedeschi fino all’ultimo uomo e passare ad ogni costo. Quello che vi ho detto e promesso mantengo. Per cinquanta ore sarete i padroni assoluti di ciò che troverete al di là del nemico. Nessuno vi punirà per ciò che farete, nessuno vi chiederà conto di ciò che prenderete »

(Traduzione dell’associazione nazionale vittime civili)


Ed è proprio così che andarono le cose. Le truppe marocchine scacciarono i tedeschi, e ne combinarono di tutti i colori. Furti nelle abitazioni, violenze, omicidi, feroci stupri di gruppo ai danni prevalentemente di donne e bambini, ma anche di uomini.

Le violenze non durarono solamente 50 ore; andarono ben oltre al lasso temporale di anarchia concesso dai francesi alle truppe marocchine, anche se certamente quelle ore furono le più terrificanti, con i soldati marocchini che spadroneggiavano come predatori, saccheggiando, picchiando, stuprando, uccidendo.

Riporto dalla pagina di Wikipedia dedicata alle marocchinate:
Il Presidente dell’Associazione Nazionale Vittime delle “Marocchinate” Emiliano Ciotti fa una stima dello stupro di massa:
« Dalle numerose documentazioni raccolte oggi possiamo affermare che ci furono un minimo di 20.000 casi accertati di violenze, numero che comunque non rispecchia la verità; diversi referti medici dell’epoca riferirono che un terzo delle donne violentate, sia per vergogna o pudore, preferì non denunciare. Facendo una valutazione complessiva delle violenze commesse dal “Corpo di Spedizione Francese”, che iniziò la proprie attività in Sicilia e le terminò alle porte di Firenze, possiamo affermare con certezza che ci fu un minimo di 60.000 donne stuprate, e ben 18.000 violenze carnali. I soldati magrebini mediamente stupravano in gruppi da 2 (due) o 3 (tre), ma abbiamo raccolto testimonianze di donne violentate anche da 100,200 e 300 magrebini »


Le testimonianze sono atroci, capaci di far accapponare la pelle ancora oggi, dopo 70 anni.

Su Wikipedia sono disponibili sommarie informazioni sui fatti alle voci marocchinate, Goumiers ebattaglia di Montecassino. Facendo ricerche sul web (cercate “marocchinate” e le altre voci correlate) potete trovare ulteriore materiale.

Riportiamo questa significativa testimonianza da Wikipedia:

Il sindaco di Esperia (comune in provincia di Frosinone) affermò che nella sua città 700 donne su un totale di 2.500 abitanti furono stuprate, e alcune di esse, in seguito a ciò, morirono. Con l’avanzare degli Alleati lungo la penisola, eventi di questo tipo si verificarono altrove: nel Lazio settentrionale e nella Toscana meridionale.

Lo scrittore Norman Lewis, all’epoca ufficiale britannico sul fronte di Montecassino, narrò gli eventi:
« Tutte le donne di Patrica, Pofi, Isoletta, Supino, e Morolo sono state violentate… A Lenola il 21 maggio hanno stuprato cinquanta donne, e siccome non ce n’erano abbastanza per tutti hanno violentato anche i bambini e i vecchi. I Marocchini di solito aggrediscono le donne in due – uno ha un rapporto normale, mentre l’altro la sodomizza. »
(Norman Lewis nel libro Napoli ’44[2])


Il popolo italiano, stremato dalla guerra, dopo aver subito le violenze degli “oppressori” tedeschi, dovette subire anche quelle dei “liberatori“, che per 50 lunghissime ore scatenarono l’inferno, dettero sfogo ad una violenza disumana.

Merita menzione il blog dell’Associazione nazionale vittime delle Marocchinate:http://vittimemarocchinate.blogspot.it che riporta testimonianze sconvolgenti; di seguito ve ne riporto una, breve ma significativa:

Tre soldati(marocchini) hanno completato il loro turno di esercitazione e si avviano verso la baracca della mensa.
Parlano tra di loro, Lorenzo esce allo scoperto e li saluta in arabo.
I tre restano sorpresi, poi, sorridendo, si avvicinano al bambino ed uno di essi lo carezza sui fianchi e sulle cosce. Lorenzo allora comprende il suo fatale errore ed inizia a correre urlando: “Mario resta
nascosto, dopo scappa via ed avverti mia madre”.
I tre non capiscono le parole di Lorenzo, ma lo inseguono e si allontanano da dove è nascosto Mario che attraverso il foro del recinto riesce a uscire e mettersi in salvo.
Arriva a casa di Lorenzo, ma la porta è chiusa, Fedora non è ancora tornata.
Si siede sul primo gradino ed aspetta piangendo.
Trascorre un’ora.
Un contadino di Cardito trova Lorenzo seminudo, ricoperto di sangue, abbandonato in un viottolo
di campagna, non lontano dal campo dei marocchini.
Lo porta in Ospedale.
Il referto riporta: stato di choc, ferite lacero contuse sul viso, sulle gambe e sulla schiena,
lacerazioni nella zona anale da penetrazioni multiple, lacerazioni delle corde vocali da penetrazione
orale, i denti completamente rotti per evitare morsi difensivi .
Da qual giorno Lorenzo non disse più una parola

Fonte: brano tratto dal libro Canapa – estratto dal blog dell’Associazione nazionale vittime delle marocchinate.

A cura di Alessandro Raffa per nocensura.com

http://lastella.altervista.org/le-marocchinate-la-parte-censurata-della-nostra-liberazione/

http://altrarealta.blogspot.it/