venerdì 1 aprile 2016

Crolla l’Occupazione Italiana


Verso la Bancarotta: Crolla l’Occupazione Italiana ( Non Basta Defiscalizzare una Tantum)


Finiti i soldi (della collettività) finita la festa.


Esattamente nel momento in cui si chiude la finestra dei generossissimi incentivi del governo per le nuove assunzioni (comunque licenziabili nei primi anni di attività con poca spesa), e poi ovviamente (colpa dei tedeschi neh?) si scopre che una buona fetta degli incentivi è stata ottenuta con vere e proprie truffe all’italiana, quindi i dati sulle assunzioni a tempo indeterminato tanto strombazzati dal Cazzaro in parte sono stati frutto di truffe ai danni dei contribuenti. Ovvero nessuna assunzione.
C’è chi ha fatto il furbo anche sulla decontribuzione sulle assunzioni a tempo indeterminato. Per ora su un campione mirato di 338 aziende controllate, in 64 casi, cioè quasi il 20%, il ministero del Lavoro ha deciso di revocare il bonus, recuperare le somme già corrisposte e denunciare alla procura gli imprenditori per truffa ai danni dello Stato. Truffa indirizzata a risparmiare ben 8.060 euro all’anno di contributi per tre anni su ogni lavoratore che figurava essere un neoassunto a tempo indeterminato, ma che in realtà non lo era, trattandosi spesso di ex dipendenti licenziati e poi riassunti dopo più di sei mesi (per aggiurare il vincolo di legge che il lavoratore non abbia avuto già un contratto a tempo indeterminato nei precedenti sei mesi). Per ora siamo solo a un primo campione indagato al 15 febbraio scorso, ma le verifiche proseguiranno. Spiega infatti Danilo Papa, direttore generale delle Attività ispettive del ministero, che c’è un primo livello di controlli attraverso l’incrocio automatico delle aziende che ricevono il bonus con i lavoratori cui lo stesso fa capo e poi un secondo livello, mirato appunto, su tutti i casi sospetti.
Dopo la crescita di gennaio 2016 (+0,3%, pari a +73 mila), a febbraio la stima degli occupati diminuisce dello 0,4% (-97 mila persone occupate). La diminuzione di occupati coinvolge uomini e donne e si concentra tra i 25-49enni. Il tasso di occupazione, pari al 56,4%, cala di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente.
Il calo occupazionale è determinato dai dipendenti (-92 mila i permanenti e -22 mila quelli a termine), mentre registrano un lieve recupero gli indipendenti (+17 mila)…..
…..La stima dei disoccupati a febbraio è in lieve aumento (+0,3% pari a +7 mila), sintesi di una crescita tra gli uomini e un calo tra le donne. Il tasso di disoccupazione è pari all’11,7%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a gennaio.
A febbraio la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni aumenta dello 0,4% (+58 mila). La crescita è determinata prevalentemente dalle donne e riguarda gli over 25. Il tasso di inattività sale al 36,0% (+0,2 punti percentuali)…..
Bel risultato di guano per un provvedimento da 5 miliardi di euro.
La lezione è la seguente:
  1. Incentivi una tantum non servono a nulla se non a provocare truffe. Gli effetti a lungo termine sono nulli, e i costi per i contribuenti altissimi senza prospettiva di un rientro attraverso l’aumento del PIL
  2. I soli incentivi alle assunzioni non servono per definizione. Se le condizioni di contesto ovvero, fiscalità, burocrazia e stato di diritto non migliorano non si può aumentare la produttività per lavoratore. E dunque più occupati a parità di PIL significa MINORE produttività (e i tedeschi godono)
Quindi avanti così amici miei, Verso la Bancarotta.
Siate consapevoli, siate preparati. (e portate via le balle al più presto)

http://www.rischiocalcolato.it/2016/04/verso-la-bancarotta-crolla-loccupazione-italiana-non-basta-defiscalizzare-tantum.html
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