lunedì 25 settembre 2017

Ricorda questo nome: RAY DALIO

QUESTO DOVREBBE GHIACCIARVI IL SANGUE PER GENERAZIONI. RAY DALIO.

Iniziate così. Chiedetevi che personalità deve avere un Direttore della FBI americana. La Federal Bureau of Investigation, cioè il reale Principe delle Tenebre della politica interna degli Stati Uniti d’America dall'assassinio di JFK e anche prima. Come dev’essere nell’anima uno che ne regge il potere assoluto? La risposta è più che ovvia: non può essere un umano, deve essere una macchina senza scrupoli, un androide di spietata logica, occhi vitrei, implacabile. Oggi questo uomo si chiama James Comey.

Ora ascoltate. E se vi dicessi che un siffatto micidiale androide fu anni prima assunto in un’organizzazione che lo ha fatto... collassare? Che razza di apocalittico luogo deve essere quello dove una macchina spietata come un Direttore della FBI americana non ce la fa, vacilla e fugge?

Welcome to Bridgewater. Welcome to Ray Dalio.

Bridgewater è un Hedge Fund. Un Hedge Fund è un fondo d’investimento dove i multimiliardari del Pianeta mettono fortune con lo scopo, da una parte di proteggerle da rischi, ma paradossalmente dall’altra di azzardare scommesse finanziarie mozzafiato per decuplicare i guadagni. Bridgewater è oggi il più potente Hedge Fund del mondo. Perché? Il motivo è semplice ma centrale a questo racconto dell’orrore che sarà la vita da incubo dei vostri figli e dei loro figli con certezza. Il motivo è che Bridgewater sembra avere poteri sovrannaturali. Indovina sempre, fa spuntare miliardi da rami secchi, e anche quando sembra fallibile come ogni cosa esistente sulla Terra, no, Bridgewater dopo poco rivince. Sempre.

Ray Dalio è il suo Guru, padrone, è il suo… tutto. E tutto – incluso l’apocalittica sede, come vi si lavora, come hanno stritolato James Comey, e cosa stritolerà i vostri figli e i loro figli – è Ray Dalio.

Ora stacchiamoci per pochi secondi da quanto sopra. Vi devo dire come ci sono arrivato. La mia vita dopo 32 anni di giornalismo investigativo è diventata un radar. Il giornalismo investigativo non è il giornalismo che fanno tutti, quando tutti stanno sulla notizia di cui tutti parlano e con cui imbottiscono giornali, Tv, Web. Il giornalismo investigativo è un radar che mentre tutti sono a cianciare sulle news di cui tutti parlano, lui invece capta un segnale sperduto, gli s’incolla e lo segue.

E’ la mia vita, ed il motivo per cui chi conosce il mio lavoro ritrova in mie cose di 15-20 anni fa ciò che è divenuto realtà adesso. Fu una notte che il mio radar captò un segnale, nel bel mezzo della bufera mondiale sulle elezioni USA del 2016, e qui nel pollitalico pollaio nel bel mezzo del referendum. Lessi in un luogo oscuro una dichiarazione di Ray Dalio che parlava... dell’Amigdala, cioè della minuta porzione del cervello umano che si pensa gestisca le emozioni. E Dalio ne parlava, a lungo, nel corso di quella che invece doveva essere una nota sui Mercati per gli investitori. Il mio radar, e vi giuro non so spiegarvi come ciò mi accada, iniziò a lampeggiare furiosamente. Non potevo staccare il pensiero da quelle parole di Ray Dalio, m’inseguivano, e sentivo ansia. Quando questo mi capita nel giornalismo, è il segnale netto che sono incappato nella notizia delle notizie, o perlomeno in una di esse.

Ma che razza di viaggio lisergico è il gestore dell’Hedge Fund più miliardario del Pianeta che invece di parlare agli investitori di Spread, Tassi, Bull Markets, Trends, Meccanismi di Trasmissione monetaria o Credit Defaults, parla di… Amigdala cerebrale?

Clicco su Google ‘Bridgewater’, apro il loro sito e ho la conferma del mio radar. Lì dentro sta succedendo qualcosa d’indicibile, ma indicibilmente orrendo, perché di certo sarà il modello del lavoro dei vostri figli e dei loro figli, di certo spazzerà via tutto ciò che dal 18esimo secolo si è aggregato attorno alla parola Lavoro, tutto, leggi, filosofie, diritti, organizzazioni, tutto.

La prima cosa che dà il primo sentore di ciò che verrà, è che questo Ray Dalio è l’esatto contrario dei suoi omologhi, cioè dei Blankfein, Soros, Fink, Mustier, Cuccia, Agnelli, che, com’è noto, passano o passarono la vita a ‘giocare a Dio’. Dalio passa la sua vita nella convinzione di essere talmente fallato, che solo un orwelliano lungo processo di aggregazione, limatura ed eliminazione dei suoi errori e dei suoi autoinganni potrà portare lui ad essere una Macchina infallibile, e Bridgewater al successo eterno.

E infatti Dalio aspira a morire nella carne solo dopo che la sua mente sarà stata trasformata in una Macchina, in una Machine, ma proprio alla lettera, perché Ray sostiene, ripeto, che solo un orwelliano lungo processo di aggregazione, limatura ed eliminazione degli errori e degli autoinganni, e quindi solo eliminando le falle umane di cui lui e noi tutti siamo zeppi per causa dell’Amigdala emotiva, cioè divenendo Machines, si ottiene l’efficiente vittoria perpetua nella competizione.

Ma ATTENTI: Dalio, come si evince dal paragrafo sopra, prepara non solo la sua mutazione in Machine, ma la mutazione in Machines di chiunque respiri e lavori, e lavorerà soprattutto. E non solo a Bridgewater. Egli, ella, dovrà essere trasformato, e per prima cosa non deve avere l’Amigdala delle emozioni. Dalio non solo prepara, ma ha già pronto tutto il progetto di trasformazione, pronto, attivo, vero. E qui sta il fatto agghiacciante su quanto di agghiacciante ho già detto:

Il mondo che conta, dalla Fiat Crysler alla General Motors, dalla Sony Corp. alla Carrefour, dall’ENI a Google, da Goldman Sachs a Banca Intesa… lo stanno guardando e… hanno capito. Hanno capito che l’apocalittico disegno di Ray Dalio è un “MONEY WINNER”, cioè vince nella gara dei soldi, e va copiato. Sarà copiato alla stessa velocità con cui si sparge un incendio dopo un anno di siccità. Colerà a pioggia dai colossi dell’impiego ai gruppi minori fino all’azienda nostrana, e, come detto sopra, segnerà nella Storia dell’umanità la fine del mondo del lavoro così come lo conosciamo, incenerendone ogni diritto o umanità rimasti. E vincerà anche perché il modello Ray Dalio-Bridgewater frantuma la Storia del lavoro umano senza violare un singolo diritto sindacale, una singola legge, una singola Costituzione!

A chi a questo punto scrolla il capo e pensa ‘ma figurati!’, ricordo che nel 1946, l’epoca delle radio gracchianti e dei telefoni a rotella, un uomo di nome George Orwell predisse un altro dei vostri ‘ma figurati!’, e cioè che l’umanità fosse spiata da un Grande Fratello in ogni sua mossa. Settant’anni dopo Edward Snowden rivelò al mondo che il Grande Fratello NSA esisteva davvero. Voi che ‘ma figurati!’, voi che la notizia è Trump o la spaccatura del PD e leggere il Fatto Q, chiudete questa pagina. Vi è inutile, poi piangeranno i vostri discendenti.

Ed ecco che è giunto il momento di guardare il PERCORSO che Ray Dalio ha pensato per arrivare al mondo dove ogni essere umano con una mansione lavorativa dovrà vivere nella carne, e morire, solo dopo che la sua mente sarà stata trasformata in una Macchina che aggrega, lima ed elimina i suoi errori e i suoi autoinganni, senza Amigdale emotive di mezzo (vi ricordo che parlo di ciò che ha fatto collassare uno come James Comey, ora capo dell’FBI).

La home di Bridgewater.com – che è un mostro di Mercati, derivati, profitti, speculazioni mondiali sulle Borse, e clienti colossali – è piena di foglie, alberi, magliette, jeans, ragazzi in riunioni rilassate, sorrisi. Attenti: sembra la home di una clinica di psicoterapia, di un famoso centro di riabilitazione psicologica per giovani alcolisti, o tossicodipendenti, o problematici, o emotivamente instabili. Una clinica nel verde sereno. Cosa significa?

Molti di voi diranno “nulla di nuovo, tanti di questi mostri economici hanno siti zeppi di natura e sorrisi, è il solito ‘spin’ all’americana” (spin è l’inganno/truffa/abbindolare). No, questo non è affatto il solito ‘spin’ all’americana. La risposta è di una facilità sbalorditiva: Bridgewater lo è davvero una clinica, Ray Dalio più che sul denaro oggi lavora sulla psiche, e lì si è sviluppato quello che di certo è il più agghiacciante progetto di robotizzazione della personalità del dipendente nella storia dell’umanità. Dalio non può ancora ordinare al genere umano una modifica del codice DNA che elimini dai cervelli dei feti l’Amigdala delle emozioni. Ma può spegnerla con la sua filosofia applicata, perché per lui, ripeto, una Machine non è una Machine se ha emozioni, e solo le Machines eliminano gli errori, gli autoinganni e solo le Machines portano al successo eterno, secondo Dalio. Dipendente, sarai una Machine.

Questo uomo lo ripete fino all’ossessione: “I cervelli umani sono macchine. Il mondo è una macchina. L’economia è una macchina. Se nutriamo queste macchine con un’immensa mole di dati, se eliminiamo l’emotività che porta a scelte irrazionali in politica ed economia, queste macchine non sbaglieranno quasi più”. Machines.

PAUSA, RICORDATE MENTRE LEGGETE: QUESTO CHE APPARE ED E’ UN INCUBO DEL FUTURO DEI DIPENDENTI, SARA’ ADOTTATO ALLA VELOCITA’ DI UN’EPIDEMIA DA TUTTI I MAGGIORI DATORI DI LAVORO DEL MONDO, E A CASCATA ANCHE DAI MEDI E PICCOLI, PERCHE’ E’ UN INCREDIBILE “MONEY WINNER”. CREDETE CHE JOHN ELKANN NON LO ABBIA GIA’ ASSORBITO?

Ray Dalio ripete ossessivamente i suoi tre Mantra supremi:

TRASPARENZA

VERITA’ RADICALE

RELAZIONI INTENSE.

La narrativa che corre nel mondo di questi tre temi del boss di Bridgewater non è compresa, a volte addirittura è scambiata per un innovativo approccio al mondo dell’impiego. Ma no, sono tre punture di cianuro studiate con abilità che definire maligna è riduttivo.

Il Dalio-assioma, si è detto, è che ogni componente del pianeta umano può essere visto come una Machine. La Machine vince perché l’accumulo di dati incrociati e analizzati la rende invincibile, dice Ray. La Machine del mondo del lavoro è fatta di umani però (non nel mondo metalmeccanico dove il robot disintegrerà l’operaio per l’eternità fra pochissimo), ma gli umani devono essere conformati alla Machine. L’Amigdala del cervello umano, però, mette i bastoni fra le ruote con l’emotività, l’emotività PERSONALIZZA i dipendenti. Essi allora, continua il Credo-Dalio, vanno totalmente spersonalizzati. Ma oggi non è lecito usare i sistemi di spersonalizzazione di Stalin, e allora come si spersonalizzano oggi i dipendenti nel mondo post orwelliano per ottenere macchine che ottimizzano il profitto?

Si usano pifferai magici che formulino parole e pratiche che incantano: Ray Dalio ne è il maestro.

La TRASPARENZA di Ray Dalio suona una bellissima cosa al lavoro, ma a Bridgewater essa significa che esiste un sistema dove ogni singolo minuto di lavoro in ufficio è filmato e registrato, e tutto ciò è reso disponibile in una videoteca a chiunque nell’azienda, dal barista a Dalio. Il dipendente sa di essere trasparente perché non può nascondere neppure un colpo di tosse di disapprovazione senza che tutta l’azienda possa vederlo. Ray Dalio ha dato ordine a tutti i suoi dipendenti di sfidare di continuo gli altri con giudizi o polemiche, anche se i fatti riguardano comparti dove lui/lei non sono affatto coinvolti.

Questo porta al Dalio-concetto di VERITA’ RADICALE. Chi lavora in un luogo e sa che ogni sua mossa e parola è filmata/registrata e verrà vista da tutti, e sa che vi saranno di continuo riunioni dove ogni singolo dipendente è incoraggiato a sfidare gli altri in base a quei filmati, bè, chi lavora in un posto così non può che essere coercito a reagire con altrettante intrusioni e attacchi ad altri, la distorta VERITA’ RADICALE di Ray. Ma è verità, sincerità, o è l’essere maciullati senza sosta in una pubblica arena giornaliera per ogni respiro fatto e parola detta, in continue riunioni di critica, confronto, giudizio, esposizione in pubblico?

Ma certo che questo porta a RELAZIONI INTENSE, nel Dalio-gergo. Intense perché ti devastano ogni secondo, e ogni secondo devi poter attaccare o difenderti perché tutta l’azienda ha visto e udito ciò che hai ‘respirato’ detto o registrato in video e audio. Questo dal lunedì, alle 08:00 alle 20:00, fino al venerdì. E peggio, orrendamente peggio…

Questa psicotizzante pratica, viene detto ai dipendenti, gli serve per imparare che solo un orwelliano lungo processo di aggregazione, limatura ed eliminazione dei propri errori e dei propri autoinganni li potrà portare ad essere una Macchina infallibile, cioè li porterà al successo eterno che è prerogativa delle Machines. L’Amigdala va polverizzata dalla Storia, e se possibile dalla biogenetica in futuro. L’emozione è il nemico della Machine e del successo in ogni sfera del vivere. Questo viene detto ai dipendenti.

Così Ray Dalio SPERSONALIZZA del tutto un dipendente, che gli diventa Machine, perfetta Machine per i suoi profitti che fanno record mondiale. E così faranno i datori di lavoro di tuo figlio e del figlio di tuo figlio.

Il Wall Street Journal tempo fa scrisse che in realtà a Bridgewater si udivano singhiozzi convulsi di dipendenti nascosti nei bagni, unici luoghi dove le registrazioni sono vietate. La risposta di Ray Dalio fu “Talvolta i sentimenti di chi lavora con noi vengono toccati. Ma questo è causato dall’Amigdala. La cose non sono come appaiono: i nostri dipendenti vedono le proprie debolezze e si emozionano. Ma poi prendono fiato, si calmano e diventano razionali”, yes, the Machines.

Ma i dipendenti non possono perdere il posto di lavoro, e si adattano. John Elkann o Benetton o l’imprenditore di Siena lo vedono, hanno questo potere di ricatto sui sottoposti, e capiscono il ‘genio’ di Ray.

Poi è già ultra noto che Bridgewater sta sviluppando un software che riproduce i Princìpi di Ray Dalio e prende il nome di PriOs (cortesia di David Ferrucci ex leder del progetto di Intelligenza Artificiale della IBM). PriOS, alla morte di Ray, diventerà l’Amministratore Delegato o Presidente dell’azienda,supervisionerà ogni singola mossa o voce umana, interagirà sui Tablet che i dipendenti sono costretti per contratto a tenere accesi per dirigerli o criticarli o sentire le loro voci, o registrare le loro critiche ai colleghi e trasmetterle a quei colleghi, o correggere le loro voci, ma sempre…

… sempre secondo i Princìpi di Ray Dalio: Tu sei nato Macchina e grazie a questo sei destinato alla perfezione.

PriOs sarà l’AD di Fiat Crysler, di Benetton, di Rizzoli RCS, di Tods, di Pirelli, di ENI, di Poste Italiane, della RAI e Mediaset, di Ipercoop,… sarà il tuo datore di lavoro anche a Perugia o Vicenza, perché ripeto…

… QUESTO CHE APPARE ED E’ UN INCUBO DEL FUTURO DEL LAVORO, SARA’ ADOTTATO ALLA VELOCITA’ DI UN’EPIDEMIA DA TUTTI I MAGGIORI DATORI DI LAVORO DEL MONDO, A CASCATA DAI MEDI E PICCOLI, PERCHE’ E’ UN INCREDIBILE “MONEY WINNER”. CREDETE CHE JOHN ELKANN NON LO ABBIA GIA’ ASSORBITO? CREDETE CHE IL TOTOLARE DELL’AZIENDA DI BERGAMO, LATINA O PESCARA NON LO ASSORBIRA’?

Ray Dalio aveva undici anni, 11, quando iniziò a interessarsi di Mercati. Oggi è l’uomo più potente del mondo…

… ma non solo per i 150 miliardi di dollari che gestisce ogni giorno…

Soprattutto perché ha disegnato gli algoritmi che renderanno tuo figlio e il figlio di tuo figlio e il figlio del figlio di tuo figlio degli psicotizzati servi del profitto, privi di Amigdala, senza vita di emozioni, perché non si torna a casa dopo 5 o 6 giorni passati così e poi si è capaci di amare. Saranno la Ray-Machines per generazioni.

MACHINES.

Think, pensate. Paolo Barnard vi ha avvisato 20 anni prima. Paolo Barnard vi avvisò 20 anni fa del TTIP (WTO allora), della Globalizzazione, di chi ha pensato al Job Act.

Se per caso riesci a sollevare l’encefalo dalla Raggi o da Travaglio, ricordati di queste righe.

Ricorda questo nome: Ray Dalio.

Paolo Barnard
http://altrarealta.blogspot.it/