lunedì 20 novembre 2017

Lo psicofarmaco è terribile come la castrazione ....


Nel mio lavoro tutti i ricoveri obbligatori che mi arrivavano li rigettavo, così sono stato anche indagato. Quanti artisti per equivoci medici hanno passato molti anni della loro vita nei manicomi? Ad esempio Van Gogh, o Artaud sono stati internati, e molti altri ancora…


e quante donne…


Poi per le donne ci sono problemi particolarissimi. In manicomio ho trovato una donna che era lì da vent’anni (aveva 40 anni quando l’ho conosciuta). Da giovane aveva subito un abuso sessuale da parte del padre. La famiglia voleva coprire lo scandalo così negò tutto e lo psichiatra fece una diagnosi di delirio. Quella ragazza ha passato vent’anni all’interno di un manicomio finché io non sono riuscito a liberarla. Le donne sono state massacrate a tanti livelli. Szasz diceva ad esempio che il termine isterico, è stato totalmente inventato per tenere sotto controllo il femminile e la sua forza.

Nel mio lavoro clinico ho osservato che molti pazienti arrivano in seduta già con una prescrizione di psicofarmaci. Inoltre, la maggior parte delle Cliniche e Ospedali fanno largo uso di psicofarmaci nella loro terapia. Pensa possano essere utili alla terapia, al dialogo?

Io penso che gli psicofarmaci non servano a nulla, se non ad intossicare l’organismo.

Ho sempre lottato e discusso con le persone che ho incontrato nei manicomi al fine di togliere dalla loro vita gli psicofarmaci. Per un problema psicologico servono analisi e dialogo, come aveva ben sottolineato Freud con il suo lavoro. Il problema psicologico non richiede intossicazione e non richiede il drogarsi. Il farmaco è una droga legalizzata.

Edelweiss Cotti era lungimirante a tal proposito e tolse subito gli psicofarmaci dai suoi istituti. Senza psicofarmaci le persone sono lucide, discutono e sono avvantaggiate nella cura.

Gli psicofarmaci sono dannosi punto e basta.


Nelle cliniche psichiatriche di oggi le persone giovani vengono sottoposte a grandi quantità di psicofarmaci. A causa di questi sopraggiunge a volte il tremito parkinsoniano perché intossicano le vie nervose. Inoltre più prendono psicofarmaci, più si riducono male; più si riducono male, più gli psichiatri dicono che sono inguaribili, più la situazione peggiora.

Io ho visto persone che da anni prendevano psicofarmaci e che sono venute con me in parlamento europeo a difendere i loro diritti. Le persone spesso vengono messe nell’impossiblità di vivere in queste cliniche o negli ospedali.

Lo psicofarmaco è terribile come la castrazione, l’elettroshock, la lobotomia, ed altre nefandezze perpetuate nei manicomi.


Io, Cotti, ed altri, abbiamo detto che non bisogna sistemare la psichiatria, ma bisogna proprio eliminarla. La psichiatria è un metodo di controllo terribile e violento. Bisogna aprire un dialogo filosofico e socratico con le persone. Quella di Freud fu una grande rivoluzione. Si passò dal paziente-oggetto al paziente-soggetto interagendo reciprocamente attraverso la dialettica.
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