martedì 5 giugno 2018

MA CHI SONO I “PATRIOTI EUROPEI”?

Sono innanzi tutto degli autorazzisti che odiano il proprio Paese e relativo popolo. Essi credono fermamente nella teoria dell’austerità espansiva e, senza capire nulla di economia che non sia il terrapiattismo neoliberista, credono nella purificazione dal “peccato” del debito pubblico attraverso il dolore della macelleria sociale e la sadica applicazione delle “riforme strutturali” per il ripristino della durezza del vivere. Essi credono che solo mostrando di saper soffrire con orgoglio, i nostri aguzzini si commuoveranno e ci concederanno “più flessibilità”, cioè una boccata di ossigeno prima di rimettere la testa sotto l’acqua.
Essi, palesemente affetti da sindrome di Stoccolma, credono fermamente che siamo noi la causa della sofferenza che gli altri ci infliggono e ce la meritiamo. Perché siamo mafiosi, corrotti ed evasori fiscali e non siamo biondi e ariani come quegli altri. Ovviamente essi ignorano i 30 mila lobbisti che stazionano a Bruxelles che hanno, come unico obiettivo, la corruzione degli eurodeputati con budget da miliardi di euro per fare approvare le leggi che LORO stessi scrivono. Essi ignorano che l’alcolista capo della Commissione Europea è stato presidente per molti anni di un paradiso fiscale e che in realtà corruzione e sommerso sono distribuite equamente un po’ ovunque.
Essi credono fermamente che sia giusto che i bambini greci muoiano in massa di stenti perché la Grecia avrebbe truccato i conti. Pertanto questi bambini vanno sacrificati, come era d’uso nelle religioni pre-colombiane, per placare col loro sangue innocente l’ira dei mercati.
Essi appoggiano incondizionatamente leggi e “riforme” ad esclusivo vantaggio dello 0,01% della popolazione più abbiente pur non facendone parte. Sono essenzialmente masochisti e sadici allo stesso tempo.
I “patrioti europei” odiano i più deboli (con la sola eccezione degli immigrati ma solo fin tanto che riescono a sfruttarli come schiavi e a mostrarli come esempio per rendere schiavi anche gli altri), in particolare odiano i pensionati. Essi hanno coniato lo slogan “fai un favore allo Stato, uccidi un pensionato”.
Essi credono in un solo Dio: i mercati, per i quali bisogna sacrificarsi soffrendo l’inferno in Terra pur di guadagnare la loro “fiducia”, mostrata dall’apprezzamento delle agenzie di rating e dalla riduzione dello “spread”.
Essi odiano la democrazia, odiano il suffragio universale. Essi sogghignano e plaudono quando un kapò da Berlino ci minaccia che “i mercati ci insegneranno a votare in modo corretto”.
Essi sognano un superstato Orwelliano, senza diritti e senza Costituzioni, che sia governato dai mercati col pilota automatico. Gli storici e i criminologi del futuro dibatteranno a lungo sul loro profilo psicologico.

Movimento Roosevelthttp://altrarealta.blogspot.it/