STIAMO SBAGLIANDO TUTTO
Dopo l’articolo di Rampini, sarà molto più difficile dar credito alle affermazioni di Monti, Merkel, Sarkozy, Papademos. E agli autorevoli avalli di un Napolitano.
Nella teoria di riferimento di Rampini, la MMT, molte cose sono tuttavia ancora non espresse o non ammesse o non focalizzate, come l’illogicità di creare fiat currency mediante indebitamento, e la sostanziale non corrispondenza delle vigenti regole contabili a sistemi monetari basati su mezzi monetari come gli attuali.
Autore: Rampini, Federico
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Data di pubblicazione: 21.02.2012 15:00
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Una rivoluzione intracapitalista nel paese dove, ai piani alti, si pensa più che in Europa. La Repubblica, 21 febbraio 2012
Se il deficit non è un peccato la rivoluzione copernicana dei nuovi economisti Usa – Galbraith junior: la crisi non si cura con l´austerity
...........Il nuovo Verbo che sconvolge i dogmi degli economisti, assegna un ruolo benefico al deficit e al debito pubblico. È un attacco frontale all´ortodossia vigente. Sfida l´ideologia imperante in Europa, che i “rivoluzionari” della Modern Monetary Theory (o Mmt) considerano alla stregua di un vero oscurantismo. Quel che accade in questi giorni a Roma e Atene, l´austerity imposta dalla Germania, per i teorici della Mmt non è soltanto sbagliata nei tempi (è pro-ciclica: perché taglia potere d´acquisto nel bel mezzo di una recessione), ma è concettualmente assurda.
Un semplice esercizio mette a nudo quanto ci sia di “religioso” nella cosiddetta saggezza convenzionale degli economisti. Qualcuno ha provato a interrogare i tecnocrati del Fmi, della Commissione Ue e della Banca centrale europea, per capire da quali Tavole della Legge abbiano tratto alcuni numeri “magici”. Perché il deficit pubblico nel Trattato di Maastricht non doveva superare il 3% del Pil? Perché nel nuovo patto fiscale dell´eurozona lo stesso limite è stato ridotto a 0,5% del Pil? Chi ha stabilito che il debito pubblico totale diventa insostenibile sotto una soglia del 60% oppure (a seconda delle fonti) del 120% del Pil? Quali prove empiriche stanno dietro l´imposizione di questa cabala di cifre? Le risposte dei tecnocrati sono evasive, o confuse.
La Teoria Monetaria Moderna fa a pezzi questa bardatura di vincoli calati dall´alto, la considera ciarpame ideologico. La sua affermazione più sconvolgente, ai fini pratici, è questa: non ci sono tetti razionali al deficit e al debito sostenibile da parte di uno Stato, perché le banche centrali hanno un potere illimitato di finanziare questi disavanzi stampando moneta. E non solo questo è possibile, ma soprattutto è necessario. La via della crescita, passa attraverso un rilancio di spese pubbliche in deficit, da finanziare usando la liquidità della banca centrale. Non certo alzando le tasse: non ora.
Se è così, stiamo sbagliando tutto. Proprio come il presidente americano Herbert Hoover sbagliò drammaticamente la risposta alla Grande Depressione, quando cercò di rimettere il bilancio in pareggio a colpi di tagli (stesso errore che fece Franklin Roosevelt nel 1937 con esiti nefasti).
Paolo Barnard che ha portato in Italia gli economisti della MMT che si sta svolgendo a Rimini, non lo fila nessuno. Peccato, è uno dei pochi che stimo e sostengo.
RispondiEliminaCiao I am
RispondiEliminaBarnard non è sostenuto dalla stampa e dal potere di regime ma è molto ammirato sul web, personalmente gli riconosco una visione globale e un atteggiamento concreto per la risoluzione dei problemi del giorno d' oggi..