lunedì 24 settembre 2018

Pensioni e reddito di cittadinanza

Pensioni e reddito di cittadinanza "esclusi gli stranieri, facendo deficit", e pace fiscale per le "persone in difficoltà". In un'intervista al Fatto Quotidiano Luigi Di Maio ribadisce le priorità a cinque stelle sulla manovra. E sulla misura principe, il reddito di cittadinanza appunto, conferma le voci circolate in questi giorni sulle coperture:


"Troveremo risorse facendo deficit. E la manovra farà salire le pensioni minime a 780 euro e darà il reddito di cittadinanza a tutta la platea, esclusi gli stranieri. Le cifre non le dico. Ma il tema non è tanto il deficit, ma le misure per far crescere il Pil. Il Portogallo è arrivato ad avere un rapporto tra deficit e Pil del 7 per cento, ma ha abbassato il debito grazie alla crescita".

Quanto alla pace fiscale invece, il vicepremier non vuole apparentamenti o paragoni con un condono che, sostiene, "per noi è inaccettabile:"


"Il condono fino a un milione di euro per noi è inaccettabile. I furbi non vanno premiati, e infatti a fine settembre nel decreto fiscale verrà previsto il carcere per chi evade. Abbiamo chiesto agli uffici i dati per individuare le persone in difficoltà, dai piccoli imprenditori alle famiglie. E su quelli costruiremo soglia e platea della pace fiscale. E non ci saranno scudi fiscali o rientri di capitali esteri".

Sugli screzi degli ultimi giorni tra M5s e Mef infine, il vicepremier ribadisce la fiducia al ministro Tria, rimarca la linea pentastellata - "nelle viscere dello Stato ci sono dirigenti che ci remano contro" - e fa scudo attorno a Casalino:

"C'è grande ipocrisia. Tutti ci arrabbiamo e capita di dire parolacce in conversazioni private. Ma la gente in queste ore ferma Casalino e gli dice: 'Andate avanti'. Ha capito il merito del problema"



Il Fatto Quotidiano

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