LA GUERRA DEI CONTADINI
È curioso.
Esattamente 500 anni fa, nel 1524, i contadini tedeschi sono insorti contro i “signori” feudali.
La plebe contro i patrizi.
Marx non era nato, ma la lotta di classe era già in atto.
Thomas Müntzer, pastore protestante e uno dei leader delle proteste, scriveva:
«I signori e i prìncipi sono l'origine di ogni usura, d'ogni ladrocinio e rapina; essi si appropriano di tutte le creature: dei pesci dell'acqua, degli uccelli dell'aria, degli alberi della terra (Isaia 5,

Le proteste sfociarono in una guerra sanguinosa che portò a centomila morti e alla formulazione dei 12 articoli del manifesto di Memmingen, antesignano della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo, con una serie di rivendicazioni da parte dei contadini tra cui la liberazione dalla servitù della gleba (art.3), diminuzione delle corvé (art.6), revisione di canoni, servizi al signore locale in libertà e dietro pagamento in denaro (art.7).
Precisamente 500 anni dopo (1524-2024), i contadini tedeschi sono tornati nelle strade e nelle piazze.
Nel 2023 si erano già attivati olandesi, belgi, polacchi, ungheresi, slovacchi. Oggi il livello della protesta si è alzato.
Lunedì 15 gennaio gli agricoltori invaderanno Berlino in massa.
Evidentemente più di qualcuno si è reso conto che “questa transizione ecologica sa di transazione economica”.
Fa balla’ l’oeucc…
Roccocantautore
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