La Mente “mente”
La parola “io” rappresenta, a seconda di come viene usata, il più grande errore o la verità più profonda. Nell’uso convenzionale, essa non solo è una delle parole adoperate più spesso nel linguaggio (insieme alle altre a essa collegate: “Me”, “mio”, e “me stesso”), ma anche una delle più fuorvianti. Nell’uso comune “io” rappresenta l’errore essenziale, una errata percezione di chi siete, un senso illusorio di identità. Questo è l’ego. La buona notizia è: se potete riconoscere l’illusione come tale, essa si dissolve. Il riconoscimento dell’illusione è anche la sua fine. La sua sopravvivenza è legata al fatto che la confondete con la realtà. Quando vedete quello che non siete, la realtà di chi siete emerge spontaneamente. Quello a cui vi riferite quando dite “io” non è quello che voi siete. Spesso quando dite o pensate “io” non siete voi che parlate ma è qualche aspetto di quella costruzione mentale, il “sé egoico”. Una volta risvegliati, invece, userete ancora la paro