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Visualizzazione dei post da dicembre, 2014

La Mente “mente”

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La parola “io” rappresenta, a seconda di come viene usata, il più grande errore o la verità più profonda. Nell’uso convenzionale, essa non solo è una delle parole adoperate più spesso nel linguaggio (insieme alle altre a essa collegate: “Me”, “mio”, e “me stesso”), ma anche una delle più fuorvianti. Nell’uso comune “io” rappresenta l’errore essenziale, una errata percezione di chi siete, un senso illusorio di identità. Questo è l’ego. La buona notizia è: se potete riconoscere l’illusione come tale, essa si dissolve. Il riconoscimento dell’illusione è anche la sua fine. La sua sopravvivenza è legata al fatto che la confondete con la realtà. Quando vedete quello che non siete, la realtà di chi siete emerge spontaneamente. Quello a cui vi riferite quando dite “io” non è quello che voi siete. Spesso quando dite o pensate “io” non siete voi che parlate ma è qualche aspetto di quella costruzione mentale, il “sé egoico”. Una volta risvegliati, invece, userete ancora la paro

Olio di Cannabis , una medicina a portata di tutti

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Da anni, c’è chi si impegna affinché venga riconosciuto il prodotto della cannabis piu’ efficace: tutti gli usi dell’ olio di cannabis . Olio di cannabis. E’ un estratto molto concentrato dell’omonima pianta, che viene utilizzato appositamente per uso medicinale nei paesi dove è consentito. L’ olio di cannabis, facile e poco costoso da produrre, ha delle proprietà straordinarie, essendo utile per curare una lunga lista di malattie. Ottenuto dai fiori, non bisogna confonderlo con  l’olio ottenuto dai semi di canapa , ottimo per uso alimentare e molto nutriente, ma non medicamentoso. Con l’utilizzo di diversi tipi di solventi (come l’alcol o l’etere) si può separare la resina dalle infiorescenze di cannabis,  ottenendo un prodotto molto concentrato perfetto per l’uso terapeutico. I solventi utilizzati per l’estrazione possono essere tossici, bisogna quindi seguire alcune avvertenze per non lasciare residui nel prodotto finale. L’olio si può diluire a seconda degli usi di cui s

IL PROGRAMMA DEGLI ILLUMINATI

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(QUESTO DOCUMENTO FU TRASCRITTO E TENUTO SECRETATO DAI DETENTORI DEL GOVERNO OCCULTO (CHIAMATI ILLUMINATI) LA VERICITA’ DI QUANTO LEGGERETE SARA A VOSTRA DISCREZIONE TUTTAVIA LE COSE CHE SONO SCRITTE SONO IN FASE DI REALIZZAZIONE E LE POTETE OSSERVARE NELLA REALTA) Un’illusione che sarà, cosi vasta da sfuggire alla loro percezione. Coloro che la vedranno, saranno percepiti come folli. Noi creeremo fronti separati per impedire loro di vedere la connessione con noi. Ci comporteremo come se non fossimo collegati al mantenimento dell’illusione. Il nostro obbiettivo sarà raggiunto una goccia alla volta così da non fare cadere mai il sospetto su di noi. Questo impedirà loro di vedere i cambiamenti cosi come si verificano. Noi staremo sempre sopra al campo relativo della loro esperienza conoscendo i segreti dell’assoluto. Noi lavoreremo sempre insieme e saremo legati dal sangue e dalla segretezza. La morte arriverà su chi parla. Manterremo la durata della loro vita breve

QUANDO GUARDI A LUNGO NELL’ABISSO, L’ABISSO TI GUARDA DENTRO.

E’ quello che ho fatto, e ho sbagliato. Ventun’anni. Ero istruttore di vela, surf e maestro di sci. A Folgarida, allora colonizzata dalle giovani belle mogli degli industriali di Carpi, io e un altro maestro venivamo pagati per scoparle. Arrivai a un tale punto di nausea che una sera rifiutai un rapporto a tre, due donne, che non è esattamente una schifezza. D’estate la spiaggia e le onde, e ancora ragazze, donne, ecc. Poi di colpo lasciai tutto e a inizio anni ’80 andai a vivere a Londra. No, non la vostra Londra, ma quella di Ken Loach, quella del sadismo sociale allucinante di Hayek, Friedman e Thatcher. Vagavo per quelle periferie a occhi spalancati, non potevo credere alla disperazione, alla violenza, alla morte della speranza che mi si paravano davanti a ogni marciapiede, pub, casa disfatta. Umani ammucchiati in sacchi a pelo come cadaveri che puzzavano di piscio peggio che maiali, donne devastate dai pugni dei mariti alcolizzati che ti pregavano in ginocchio di dargli 10

SALUTI E AUGURI NATALIZI A CHIUNQUE CI CREDE ANCORA

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considerazioni natalizie dall'ovest : potrei scegliere Torino, come Cuneo, Alba o Bra perché le conosco bene tutte e in tutte ho visto lo stesso declino di cui tu narri. Il capoluogo fassiniano ha però il malaugurato primato di piddiotismo e aiuto sconsiderato ad ogni etnia che non sia quella italica. Padri italiani dormono in macchine targate BR al limite DE, le vetture EX – che nuove circolano per i viali, oltre che sporchi, intasati dal marciume delle foglie che la società dei rifiuti, dopo aver raddoppiato la TARI, non si sogna di aspirare – sono rare, alcune targate Principato di Monaco, altre provenienti dalla Svizzera e appartenenti ai ricchi torinesi il 5%, che vengono a riscuotere il pizzo degli esosi affitti dei negozi in centro città. Quei negozi che, come a Trieste, sia per crisi che per avidità dei proprietari dei muri, chiudono inesorabilmente. Ho visto un po’ di massa natalizia assiepata nei franchising francesi, tedeschi, outlet che offrono il peggio dei prodotti

MI SENTO STRANIERO

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mi sento straniero in questo mondo... per me il Natale non ha nessun senso lo guardo con distacco come si guarda il festeggiamento di qualche tribu' persa nell amazzonia.. mi sento straniero in questo mondo... non vado mai al cimitero a visitare delle tombe...contatto direttamente cuore a cuore chi mi è caro mi sento straniero in questo mondo... non credo nel contagio nè nei virus malvagi mi sento straniero in questo mondo... non cerco nessuno quando sono triste o depresso, cerco me stesso mi sento straniero in questo mondo... non ho fiducia nei medici nè nelle strutture ospedaliere non credo nella medicina ufficiale... non seguo la massa mi sento straniero in questo mondo... non guardo le partite di calcio e non lo seguo mi sento straniero in questo mondo... non credo ai preti ne' nel papa.. non vado in chiesa a pregare cerco il contatto con il Divino direttamente non ho bisogno di intermediari mi sento straniero in questo mondo... non credo nel matrimonio , le

La leggenda del Dreamcatcher L'ACCHIAPPASOGNI

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La leggenda del dream catcher (acchiappasogni) è una delle più belle e suggestive della mitologia indiana. Nonostante oggi sia diffusa tra tutti i popoli Indiani del Nord America, si crede abbia avuto origine nelle terre degli Oneida. Poi si sarebbe diffusa tra gli altri popoli nativi subendone variazioni e arricchimenti. LA LEGGENDA DEL DREAM CATCHER SECONDO LA CULTURA DEI CHEYENNE Molto tempo prima che arrivasse l’uomo bianco, in un villaggio cheyenne viveva una bambina il cui nome era Nuvola Fresca. Un giorno la piccola disse alla madre, Ultimo Sospiro della Sera:” quando scende la notte, spesso arriva un uccello nero a nutrirsi, becca pezzi del mio corpo e mi mangia finché non arrivi tu, leggera come il vento e lo cacci via. Ma non capisco cosa sia tutto questo”. Con grande amore materno Ultimo Sospiro della Sera rassicurò la piccola dicendole: “le cose che vedi di notte si chiamano sogni e l’uccello nero che arriva è soltanto un’ombra che viene a salvarti” Nuvola fresca rispos

Discorso di scioglimento dell’Ordine della Stella d’Oriente.

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Krishnamurti mentre parla  della  dissoluzione dell’Ordine della Stella L’Ordine della Stella d’Oriente fu fondato nel 1911 per proclamare la venuta del Maestro del Mondo e Krishnamurti fu nominato Capo dell’Ordine. Il 3 agosto 1929, a Ommen, in Olanda, all’apertura dell’Assemblea Annuale dell’Ordine, di fronte a 3000 seguaci, Krishnamurti sciolse l’Ordine della Stella con il discorso che segue. “Questa mattina parleremo della dissoluzione dell’Ordine della Stella. Molti ne saranno felici e altri ne saranno rattristati. Ma non si tratta di gioirne nè di rattristarsene, perché è inevitabile, come vi spiegherò. Forse ricorderete la storiella del demonio che passeggia per la via con un amico; a un certo punto, davanti a loro, un uomo si china a raccogliere qualcosa per terra, lo guarda e se lo mette in tasca. L’amico chiede al demonio: “Che cosa può aver raccolto quell’uomo?” “Ha trovato un pezzo di verità”, risponde il demonio. “Ah, è un brutto affare per te, allora!” osserva l’am

Caro Stato, io smetto di pagare le tasse...

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CARO STATO, IO NON MI AMMAZZO: SMETTO DI PAGARE LE TASSE! LA LETTERA SFOGO DI UN PICCOLO IMPRENDITORE. “ECCO PERCHE’ MI RIFIUTI DI MANTENERE UNA CLASSE POLITICA DI PARASSITI” Caro Stato, io smetto di pagare le tasse Pubblichiamo la lettera-sfogo di un piccolo imprenditore: “Non sono un ladro né un evasore, ma mi rifiuto di continuare a contribuire al mantenimento della classe politica parassitaria che ci governa”. La stessa che “tassa dopo tassa mi ha portato allo stremo” Mi chiamo  Barresi Giuseppe , lavoratore e prima ancora padre e nonno di famiglia, dichiaro apertamente di non riuscire più a pagare , con i miei incassi, tutte quelle tasse che lo Stato mi chiede. Mi appello ai principi dello stato di necessità e della  capacità contributiva  proporzionale al proprio  reddito , stabiliti rispettivamente dagli Art. 54 c.p. e 53 Cost. per legittimare il mio  rifiuto categorico di continuare a contribuire , attraverso le tasse, alle spese per il mantenimento dei privilegi della cla