lunedì 30 settembre 2013

THE BIG BROTHER OF SOCIAL MEDIA

DI MARCELLO FOA
blog.ilgiornale.it

Ho scritto questo articolo per il Corriere del Ticino usando il mio computer. Quando l’ho finito l’ho mandato via email alla redazione. I lettori l’hanno letto il giorno dopo. Qualcun altro, però, l’ha letto prima di loro, o comunque era in grado di intercettarlo, già pochi minuti dopo l’invio; eppure non era il direttore del Corriere del Ticino, né il redattore a cui l’ho indirizzato. E’ qualcuno che non conosco, che non abita in Svizzera, che opera lontano, dall’altra parte dell’Oceano. Io non sono un terrorista, non sono ricercato, pago regolarmente le tasse; insomma, sono un normalissimo cittadino. Eppure qualcuno sa tutto di me. Sa a chi telefono, perché ha accesso ai dati del mio smartphone. Sa a chi scrivo e soprattutto cosa scrivo perché riesce a intercettare le mie email. Sa cosa leggo perché riesce a monitorare tutti i miei movimenti su internet. Ogni volta che faccio un acquisto online costui prende nota di tutto, mi osserva quando opero sul mio conto di Internet banking, dunque sa quando guadagno, qual è la mia ricchezza privata.

Usando Facebook l’intrusione è ancora più pervicace: perché attraverso Facebook l’utente, gioiosamente, mette a nudo la propria vita privata. Indica chi sono i suoi amici, pubblica le proprie foto tanto più se divertenti, insolite, bizzarre, persino intime senza rendersi che un giorno (e penso soprattutto ai ragazzi) potrebbero essere usate contro di lui. Dice dov’è andato in vacanza, chi ha visto, persino cosa ha mangiato. E non si rende conto che tutto quello che viene pubblicato su Facebook non può più essere cancellato, perché anche quando non lo rende visibile al pubblico, resta impresso in un’immensa memoria, sospesa su qualche nuvola virtuale, a cui egli non ho accesso. Perde il controllo del proprio passato e del proprio presente. Come mai prima d’ora in uno Stato Occidentale.

Da inviato speciale sono stato in Unione Sovietica, nella Ddr, in Cina, in diversi Paesi autoritari o dittatoriali. In quanto giornalista sapevo di essere seguito. Quasi sempre il mio interprete o il mio autista era una spia, incaricato di annotare tutto quello che facevo. Una volta in albergo una manina misteriosa ha aperto il mio computer e ha copiato tutti i dati dal mio hard disk; come 007 non era un granché perché ha lasciato un indizio che mi ha permesso di scoprire subito l’intrusione. Il senso di oppressione era costante e per questo ogni volta che tornavo in Europa provavo una sensazione, spesso euforica, di libertà. Sapevo che a casa mia, nel mio Paese, nessuno avrebbe potuto frugare nella mia vita privata e professionale. Oggi, invece, non è più così.

La realtà svelata dall’ex tecnico della Cia Edward Snowden è sempre più sconvolgente. Microsoft, Apple, Yahoo, Google, Facebook, Blackberry eccetera collaborano – volontariamente o sotto costrizione – con la National Security Agency (Nsa), la superagenzia dei servizi segreti americani, accordando un accesso esclusivo ai loro sistemi. E’ come se ci fosse una sorta di porta segreta di cui solo loro possiedono le chiavi.

Oggi un agente segreto non avrebbe più bisogno di aprire il mio computer e scaricare il mio hard disk. Il processo, in gran parte, è automatico. Ogni tanto, a mia insaputa, i miei dati possono essere prelevati e trasmessi altrove. Il problema è che tutto questo non accade in uno Stato totalitario, ma in Paesi che sono democratici e nell’ambito di un processo dalle conseguenze ù

potenzialmente devastanti.
Un principio fondamentale è stato silenziosamente ribaltato usando il grimaldello della lotta al terrorismo. Prima solo chi era gravemente sospettato di aver commesso dei crimini veniva intercettato e seguito; oggi si mettono sotto controllo tutti nel tentativo di scoprire un manipolo di pericolosi eversivi. E non abbiamo nessuna garanzia, nessuna tutela su come, da chi e per quali fini siano usati informazioni private, talvolta intime, a cui nessuno in democrazia e in stato di diritto dovrebbe avere accesso. Le implicazioni sono colossali, i rischi enormi, la sproporzione tra il male e la cura evidente. Quando si può sapere tutto di te, nessuno può sentirsi davvero al sicuro.

Possiamo ancora dirci davvero liberi?


Marcello Foa
Fonte: http://blog.ilgiornale.it/
Link: http://blog.ilgiornale.it/foa/2013/09/27/sei-sicuro-di-essere-ancora-libero/

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12380

La dimensione Umana della Politica



Se alla dimensione politica si privilegia la dimensione umana, non si può costruire più nulla”. Così si è pronunciato ieri il Capo dello Stato e ancora una volta con questa sua frase ha ammesso lo stato di umiliazione e sofferenza in cui versa l’intero nostro Paese a causa dell’odio e della “ragion politica”. Come può la politica prevalere sulla dimensione umana?!? È esattamente il contrario è quando la politica prevale sulla dimensione umana che non si può costruire nulla di buono se non l’interesse di una parte.

La Politica dovrebbe invece essere baluardo e sigillo indelebile del nostro essere Umani all’interno di una Comunità organizzata e non mera divisione e lotta per la sopraffazione. Dovrebbe saper rappresentare le nostre doti migliori e invece fino ad oggi abbiamo assistito ad un degrado interiore che si é espresso nella politica e nella vita istituzionale. Un precipizio profondo in cui in troppi hanno gettato il proprio animo strappandolo alla sua naturale appartenenza a quella luce universale da cui proviene per sacrificarlo sull’altare delle prevaricazioni, dello scontro, del rancore, dell’odio, del pregiudizio, della calunnia. Su queste false “ragioni” si sono fondati i Governi italiani che si sono succeduti negli ultimi 15 anni. E anche oggi appare grottesco e ridicolo al tempo stesso voler tenere in piedi un Governo che ha appena aumentato l’Iva, che si propone di aumentare le accise sui carburanti e tutto questo per cosa? Per fare bella figura con l’Europa, per lo 0,1 % di sforamento sul debito.Mi chiedo come sia possibile, tra l’altro, che pure quelle che vengono chiamate “parti sociali”, che non si sa più davvero se rappresentano effettivamente qualcuno, e parlo di Sindacati e Confindustria possano continuare anche loro a fare da sponda a questo Governo di ventriloqui della BCE. Ma vi pare davvero possibile che voi possiate continuare a fare i leccapiedi dell’Eurozona sulla pelle del Popolo? Vi pare possibile che un Popolo e una nazione intera possa temere un Commissariamento di organismi europei che nessuno ha eletto privando di fatto il nostro Paese delle sue prerogative di Stato indipendente e sovrano? Vi chiedo: come potete in nome dello SPREAD continuare a spingere nel baratro migliaia di aziende, incentivare il suicidio di piccoli imprenditori, far licenziare i lavoratori padri e madri di famiglia, mantenere in perenne disoccupazione e privi di prospettive i giovani, inaridire la nostra agricoltura, abbandonare a se stessi i nostri allevatori e artigiani, continuare ad aumentare la pressione fiscale, incattivire la pubblica amministrazione, continuare a sfornare regole e leggi per ostacolare chiunque osi solo esistere al di là di ciò che voi vorreste che fosse, ovvero una “batteria” di cui nutrirvi con avidità. È di oggi la notizia che il 26,5% degli italiani non pagano le spese condominiali, le bollette, il canone tv, il bollo auto, le multe. Ma vi stupite? Cosa pensate di poter prendervi anche la Vita delle persone per mantenere le vostre speculazioni? Non solo è così ma se andiamo avanti di questo passo sarà sempre peggio perché nessuno avrà intenzione di vivere ai limiti dell’indigenza magari dopo che lavora 18 ore al giorno o che ha lavorato una vita intera per pagare le vostre gabelle!!
Se non vi rendete conto che è urgente pacificare gli animi anziché comportarvi come i farisei in Galilea alla ricerca di qualcuno da sacrificare per liberarvi dei vostri peccati, allora non farete altro che riscrivere un’altra tragica pagina di storia dell’Umanità che dopo duemila anni sembra non aver capito nulla e si comporta peggio di allora.
Tasse e sacrifici umani! Ma se pensate che tutto questo possa compiersi come allora vi illudete.
Sappiate che una forza immensa si è messa in moto, che Ciascun Cuore colmo di luce e di amore presente nel nostro Paese, sente una Chiamata dal profondo del suo animo e la Luce e la Grazia a cui esso appartiene si sta facendo spazio nelle tenebre e nell’obnubilazione della mente. È un lento inesorabile cammino verso il nostro destino di gloria, volontà, amore e responsabilità. Tutto cambia e tutto muta. Il vecchio lascia spazio a ciò che di nuovo giunge in questo mondo. L’Italia Nuova è viva e cammina lentamente e inesorabilmente nel presente per costruire un futuro prospero e carico di opportunità per tutti gli Uomini di buona volontà. fonte PIN


PREPARATEVI ALLA VERA CRISI, CI SONO TUTTI I SEGNALI


E’ impressionante il numero di persone verso cui nutro una stima incredibile che se ne sono già andate o si stanno organizzando per andarsene dall’Italia.
Amici universitari e d’i
nfanzia hanno fatto già i bagagli da tempo e sono contentissimi della loro scelta: per loro l’Italia è oramai soltanto un posto di vacanza.
A questi si aggiungono altre persone conosciute nella vita professionale e privata.
Della perdita di competenze ed intelligenza ci si preoccupa poco.
Tempo fa (anno 2009 circa) parlavo con un ex collega il quale sosteneva che la crisi finanziaria è comunque una cosa gestibile, poiché chi ha in mano le leve del comando opererà tutti i taroccamenti possibili, aiutato inoltre dal lato immateriale della materia in oggetto.


La vera crisi, sosteneva, è quella legata alla perdita di competenze, al tessuto produttivo vero e creativo che viene ostacolato, bloccato, immobilizzato da una burocrazia sempre più viscosa, organizzata in modo da far sprecare inutilmente un sacco di energie ed avere illusoriamente tutto sotto controllo.
Il pensiero appena espresso, che condivido, è quello che è successo o sta succedendo. Governanti od aspiranti tali stanno gestendo la crisi soltanto dal punto di vista finanziario, poiché per loro è quello il problema numero uno.
Come viene gestita? Sostanzialmente è una gestione taroccata, condotta sul lato della percezione del problema:
- negare sempre la situazione attuale ed annunciare che il peggio sta per finire
- sovvenzionare aziende o modelli di business (ovviamente legati al proprio entourage di amici e clientele) che dovrebbero già essere estinti
- rischiare la distruzione della moneta pur di non aumentare i tassi di interesse (il cui aumento spazzerebbe via aziende e addirittura Stati interi, ingozzati di debiti)


Nel frattempo aziende e imprenditori fanno le valigie e portano altrove la propria conoscenza organizzativa e creativa (la quale necessita comunque di tempo per riadattarsi al nuovo territorio).
I politicanti ed i burocrati hanno la convinzione che risolto il lato finanziario (sono convinti della riuscita dei taroccamenti), basti una leggina per fare ritornare le aziende e renderle produttive dal giorno dopo.
Non avendo per la maggior parte mai avuto altre esperienze fuori dal mondo della pubblica amministrazione, ignorano del tutto il processo cognitivo legato all’organizzazione di un’impresa come ad esempio la scelta delle persone idonee e competenti da assumere (che necessitano di tempo per apprendere e diventare produttive).

Un’azienda che se ne va, non torna domani mattina e qualora in futuro tornasse non troverebbe le stesse condizioni di conoscenza che ha lasciato (le persone che vi lavoravano si devono riadattare, cambiare per un analogo posto o acquisire altre competenze). La perdita di conoscenza non viene recuperata in tempi brevi. E sicuramente non viene ripristinata senza parecchio sacrificio/investimento di tempo e senza una buona dose di tenacia/dedizione.
E qua veniamo al secondo punto che io reputo molto importante: l’etica del lavoro delle persone.
Decenni di espansione continua dello Stato hanno creato e stanno creando un esercito di persone con un’etica del lavoro molto più blanda e fiacca rispetto al passato.


L’ex collega di cui parlavo all’inizio è un perito che si è fatto il culo negli anni ’70, ha sviluppato delle competenze incredibili nel suo campo, ha aperto diverse società ed è titolare di diversi brevetti internazionali. Ha una grinta incredibile, trasmette energia ed adora il suo lavoro, non guarda l’orologio per vedere se è ora di andare a casa. Prima finisce poi se ne va. Molto disponibile a spiegarti le cose e a condividere la propria conoscenza. Non ha invidia verso altri, in poche parole si sente realizzato.


Rimango spesso colpito invece dall’opposto di queste qualità che vedo in parecchie persone (soprattutto giovani):
scarsità di dedizione
pretesa di diritti senza avere fatto nulla
saccenza e super-ego al massimo, mancanza di umiltà (“io ho studiato, sicuramente valgo più i quello che non ha il titolo di studio”, confondono la qualifica con la competenza)
mancanza di conoscenze di base elementari (“l’ho studiato a scuola, ma adesso non me lo ricordo. Vado su Google a vederlo.”)
poca propensione al sacrificio, divertimento al primo posto
L’etica del lavoro non è minimamente paragonabile a quella di qualche decennio fa. Cosa è cambiato?


Lo Stato e tutti i sociopatici che conquistano le istituzioni hanno nel profondo del loro cuore un desiderio di controllo che li consuma. Odiano il fatto che le persone siano dotate di libero arbitrio e possano scegliere col proprio cervello cosa fare nella propria vita.
Per cui si sono organizzati per colpire il cervello delle persone e riempirglielo di idiozie.
Tramite la scuola pubblica hanno attuato una strategia dell’ignoranza, uno svuotamento dell
a cultura e delle conoscenze di base, ottenuto tramite proliferazione di titoli di studio farlocco fatti di abbondante nozionismo e di poca conoscenza pratica. Aggiungiamo a questo una continua predicazione di buonismo di Stato, di solidarismo coi soldi altrui.

Et voilà hai ottenuto un prototipo di persona molto legata alle istituzioni ed amante della pianificazione dall’alto.
Se a questo sommiamo il fatto che il modello di successo continuamente propinato da televisione e giornali è un mix di gioventù, ricchezza, tempo libero e voglia di divertimento e di viaggi, ma chi glielo fa fare ad un giovane di sacrificarsi per formarsi una professionalità che gradualmente col tempo lo renderà competente e ricercato? Meglio tirare a campare cercando di infiltrarsi nello stato e sperare di ottenere a sbafo un po’ di grasso che cola (per la verità sempre meno) o ambire ad una fortuita svolta nella propria vita (lotto, superenalotto, macchinette, scommesse online, ci sarà pure un perché lo Stato continua a fare pubblicità a queste forme di auto-tassazione?)

“No, questa crisi pur essendo dello stesso tipo, non è come quella del ’29. E’ peggio! E peggio sarà la Depressione a seguire. Ma non solo per la maggior dimensione del guaio combinato dagli Inflazionisti: a parte la zavorra di parassiti, tromboni, cortigiane, imbroglioni, nani e burattini che oggi grava sul sistema, è proprio la grinta che manca nella gente, la disponibilità a tirarsi su le maniche e tornare a lavorare. Non è solo un problema di errori madornali di politici presuntuosi e ignoranti, che non conoscono la Storia. La gente di oggi non ha neanche idea della grinta degli operai di allora e della loro voglia di lavorare.“


Tirando le conclusioni:
- la crisi finanziaria è soltanto un aspetto (e a mio avviso neppure il più importante) di un problema di più vaste dimensioni
- la maggior parte delle persone neppure percepisce il problema, quello che l’hanno percepito, stanno facendo i bagagli (non che all’estero sia tutto rose e fiori, ma una cosa è certa, gli Stati tendono a considerare i propri cittadini come una loro proprietà. Spesso invece all’estero si è considerati come una risorsa e non una proprietà, come portatori di idee nuove).
- l’etica del lavoro viene e verrà sempre più distrutta: allo Stato non interessa avere persone autonome e pensanti, ma dei droidi da comandare. Le persone libere ed intelligenti mettono a repentaglio la struttura di potere esistente (“Senti cerebroleso, mi sembra che sei un po’ un deficiente nel continuare a rifare gli stessi errori, facciamo che provo io a governare e a cambiare? Anzi, meglio ancora, facciamo che smetti di fare leggi idiote che mi rompono continuamente i coglioni e mi fanno perdere un sacco di tempo della mia preziosa vita?”)
- la distruzione dell’etica del lavoro porta alla diminuzione della creazione della ricchezza. Anche per gli Stati saranno guai seri. Per la serie ci sono sempre delleconseguenze inattese.
- il processo è lento e la massa critica coinvolta (decenni di formazione culturale) è tale per cui i tempi di reazione per ottenere un cambio di direzione saranno semmai molto lunghi, scordatevi la leggina fatta dell’Illuminato di turno che sistema subito i problemi.
La vera crisi addavenì.


DI MATTEO BERINGHI

Tratto da: movimentolibertario.com

domenica 29 settembre 2013

il Paese nelle mani di oscuri cenacoli massonici




L’interesse dell’Italia sarebbe quello di votare il prima possibile.L’attuale Parlamento si è macchiato di crimini politici gravissimi rieleggendo sul Colle, dopo patetica manfrina e ben recitato gioco delle parti, un signore di quasi novanta anni che ha consegnato il Paese nelle mani di oscuri cenacoli massonici di ispirazione ultrareazionariache si esprimono per bocca di Monti prima e Saccomanni poi (entrambi apprendisti al cospetto del Venerabile Draghi).

Non contento di avere favorito l’aggravarsi di una crisi alimentata da alcune scellerate scelte di politica macroeconomica (do you remember “l’austerità espansiva” teorizzata dal prof. Alesina e spernacchiata dal premio nobel Paul Krugman?), Napolitano ha contestualmente ferito a morte la dignità della Giustizia, investendo la Corte Costituzionale (i cui membri in parte nomina alla faccia del “conflitto di interessi”) di un problema che lo riguardava sul piano personale, figlio di alcune improvvide telefonate intercorse tra lo stesso Presidente della Repubblica con uno dei principali indagati nel processo sulla trattativa Stato-mafia, ovvero l’inquieto ex vicepresidente del Csm Nicola Mancino alla continua ricerca di “prestigiose rassicurazioni”.

.Napolitano ha irrimediabilmente sfregiato la carica che immeritatamente ricopre, dilatando a dismisura e arbitrariamente i poteri che la Costituzione gli attribuisce, e facendosi rieleggere per un nuovo settennato (caso unico nella storia d’Italia) sulla scia di un imprecisata “catena emergenziale” che aveva provveduto ad escludere con teatrale sdegno solo pochi giorni prima della consumazione dello scempio: “La rielezione del Presidente della Repubblica, disse King George, “non è nello spirito della Costituzione. Parlarne è semplicemente ridicolo”.
La Repubblica italiana è ostaggio della protervia di un Presidente che ha accentrato tutti i poteri imponendo in Italia la supremazia di un modello bizantino dal sapore medievale. Nel Paese si respira un clima autoritario e di paura, favorito dalla continua apertura a scopo intimidatorio di processi per “vilipendio” nei confronti di chi dovesse osare, specie sul web, discutere la “somma autorevolezza di cotanto Padre della Patria che continuamente si sacrifica per impedire che il Paese sprofondi nel baratro”.

Per inciso, se il Paese è già nel baratro, come si premunirà di certificare la storia, è proprio perché ce l’ha portato Giorgio Napolitano. Questo clima di surreale tensione e censura sfocia poi perfino nella involontaria comicità. Ricordate le intemerate dei presidenti delle Camere Grasso e Boldrini volte a rendere impronunciabile in Aula il solo nome del divino Giorgio? Il corpo elettorale ha le sue responsabilità per la situazione creatasi. Era chiaro, dopo l’arrivo di Monti al potere, che ogni voto concesso durante le ultime elezioni politiche al Pd, al Pdl o al Centro, avrebbe favorito la stabilizzazione di un Sistema che si tiene insieme per ragioni che nulla hanno a che vedere con l’interesse generale o con il tanto sbandierato “bene del Paese”. Pur con tutti i suoi limiti, i suoi isterismi e le sue ambiguità, il Movimento di Grillo, al quale non abbiamo mai fatto sconti, sembra avere capito con chiarezza che nessun nuovo Rinascimento potrà baciare l’Italia fino a quando questo povero lembo di terra rimarrà prigioniero della brama di potere e di comando del primo ex comunista salito sul Colle più alto. Non è molto ma non è neppure troppo poco.
Napolitano impedirà con tutte le sue forze un possibile rapido ritorno alle urne perché un eventuale nuovo Parlamento, finalmente libero e sovrano, potrebbe spezzare con impeto il tragico giogo quirinalizio che tuttora lo paralizza. Una liberatoria messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica, certamente desideroso di restare abbarbicato al comando fino alla soglia dei cento anni, ridarebbe slancio e dignità ad una nuova classe dirigente veramente desiderosa, come dopo la caduta del fascismo, di tagliare definitivamente i ponti con un passato doloroso da dimenticare in fretta.


Francesco Maria Toscano Link

GLI ATTACCHI AL M5S SARANNO SEMPRE PIU' DURI


UN PIANO PER DANNEGGIARE L'IMMAGINE DEL M5S CON DENUNCE DI STUPRO E COCAINA NELLE GIACCHE?



Con il governo sempre più appeso a un filo, parte la conta all’interno dei partiti per capire quanti appoggerebbero un nuovo mandato nelle mani di Enrico Letta. E ilMovimento 5 Stelle non è esente alle grandi manovre in vista del probabile voto di fiducia di settimana prossima. “Oggi l’Italia è come quel Cile: Pinochet lo si attacca e si vede chi resta in piedi, non ci si scende a patti”, scrive sulla sua pagina Facebook il deputato Cinque Stelle Alessandro Di Battista.

“Chi parla di governi di scopo o di Letta bis non è per forza un mascalzone, è semplicemente un cretino. Mi pare fosse Dumas figlio a dire che ‘sono meglio i mascalzoni dei cretini perché i primi a volte si riposano. Io la penso come lui, per questo il Pd è peggio del Pdl“. E su Twitter attacca Luis Alberto Orellana, collega di partito al Senato, che si era mostrato possibilista nei confronti dell’ipotesi di un Letta bis: “Io ti voglio bene Luis, ma quando la smetti di sparare cazzate? Non ti è bastato vedere cosa sia il Pd?”

Al di là delle schermaglie in vista di una sempre più vicina crisi di governo, Di Battista si dice preoccupato per possibili attacchi studiati per danneggiare l’immagine dei Cinque Stelle. “Abbiamo tutti contro, per un Movimento che li vuole mandare a casa è un orgoglio. Io prevedo attacchi sempre più mirati, magari a qualcuno di noi un po’ più in vista”, spiega il deputato sempre su Facebook. “Il sistema fa questo. Pezzi di Stato deviati fanno questo.

Ti mandano qualche ragazza consenziente che poi ti denuncia per stupro, ti nascondono una dose di cocaina nella giacca che hai lasciato incustodita in una birreria, tirano fuori una storia del tuo passato che nemmeno tu ricordi più”. Il motivo di questi piani tramati ai danni dei Cinque Stelle sarebbe occultare il buon lavoro del movimento in parlamento.

“Questo succederà se continuiamo ad andare così bene, perché andiamo bene, perché se non andassimo bene saremmo già tornati alle urne”, precisa Di Battista. “Stanno ricominciando – avverte – Mi è bastato leggere qualche giornale, buoni ormai solo per incartare gli sgombri o accendere il fuoco. Ricominceranno a mentire, a porre l’attenzione su quisquilie mentre la Telecom (come preannunciato da Beppe Grillo anni fa) viene venduta agli spagnoli da morti di fame subentrati a delinquenti legalizzati. Si parla di ‘parentopoli‘ del M5S quando le banche che finanziano i Partiti (a questi ladri indecenti non gli bastano neppure i rimborsi elettorali, no chiedono prestiti alle banche) mandano a casa dipendenti”. E conclude: “Questa è l’Italia, lo sappiamo. Non ci lamentiamo né facciamo le vittime ma combattiamo“.

FONTE: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/28/m5s-di-battista-chi-parla-di-letta-bis-e-cretino-e-attacca-orellana/726547/

I 5 FALSI MITI più diffusi DELLA MEDICINA

Riguardo la salute, ci sono più falsi miti oggi di quanti ce ne siano mai stati nel corso della storia. In larga misura, ciò è dovuto alla mancanza di educazione del pubblico e ad un’espansione del potere delle corporation che, in nome del profitto e con l’aiuto dei media e dalla medicina convenzionale, promuovono falsi miti per raggiungere obiettivi specifici e malevoli.

FALSO MITO #1

LA MEDICINA CONVENZIONALE E IL SISTEMA SANITARIO AIUTANO I PAZIENTI
myth1wIl falso mito sulla salute più radicato al giorno d’oggi è l’errata convinzione che la medicina ufficiale e il sistema sanitario siano d’aiuto ai malati. Non c’è niente di più lontano dalla verità.
La libertà delle persone di scegliere cure naturali, medicine alternative e metodi di prevenzione delle malattie, presto potrebbe essere minacciata dai lobbisti delle corporation, che sono pronte a fare qualunque cosa per proteggere la loro ricchezza a spese della vostra salute.
I promotori della medicina convenzionale affermano che tutti gli studi condotti, le approvazioni dei farmaci e le procedure chirurgiche e terapeutiche sono basate su prove scientifiche. Ma è veramente scienza quella? Oggi ciò che passa per “scienza” è una collezione di falsi miti, mezze verità, disonestà intellettuali e notizie fraudolente che aiutano a servire interessi maggiori. La scienza ormai non è più vera scienza.
Il 90% delle malattie (cancro, diabete, depressione, malattie cardiache, ecc.) sono facilmente prevenibili attraverso dieta, nutrizione, luce solare e attività fisica. Nessuna di queste soluzioni è mai promossa dalla medicina convenzionale perché non porta guadagno.
Nessun farmaco cura effettivamente o risolve le cause che stanno alla base della malattia. Anche i medicinali che sembrano funzionare, in realtà sono efficaci solo sui sintomi, solitamente al prezzo di interferire con altre funzioni fisiologiche generando così effetti collaterali. Non esiste farmaco che ne sia privo.
Nell’attuale sistema sanitario, non ci sono incentivi finanziari per nessuno che faccia realmente guarire i pazienti (compagnie farmaceutiche, ospedali, dottori, ecc.). I profitti si trovano infatti solo nella costante debilitazione, non nel benessere o nella prevenzione.
Quasi tutti i programmi di “prevenzione” che esistono attualmente (come le mammografie gratuite o altri programmi di screening) non sono altro che modi per reclutare pazienti, aumentare il numero delle diagnosi e di conseguenza fare profitti. Consigliano screening gratuiti per impaurire la gente e spingerla ad accettare cure innecessarie che portano solo ulteriori malattie. La mammografia ne è un buon esempio. La chemioterapia un altro.
Nessuno ha il benchè minimo interesse per la vostra salute al di fuori di voi stessi. Nessuna corporation, nessun dottore, nessun governo ha la volontà di farvi stare realmente bene. Nel mondo occidentale, tutto è al servizio degli interessi finanziari dei poteri forti. Gli unici individui sani, consapevoli e che pensano in modo critico, sono liberi al 100% da farmaci e cibi processati.

FALSO MITO #2

I VACCINI PREVENGONO LE MALATTIE E MIGLIORANO L’IMMUNITÀ
myth2wIl termine “immunizzazione”, spesso usato come sostituto per “vaccinazione”, è falso e dovrebbe essere legalmente perseguito. La ricerca medica ha stabilito chiaramente che l’iniezione diretta di proteine estranee al corpo e di altre sostanze tossiche (in particolar modo il mercurio, verso cui il sistema immunitario mostra notoriamente ipersensibilità) rendono l’organismo più predisposto – e non meno – a sviluppare future patologie. I vaccini fanno l’opposto di immunizzare: anzi, di solito impediscono lo sviluppo dell’immunità, dopo un contagio avvenuto naturalmente.
Le autorità stimano che i problemi di salute legati ai vaccini abbiano una frequenza 100 volte superiore a quella riportata dalle agenzie governative. La differenza è dovuta al fatto che i dottori non hanno nè l’obbligo nè l’incentivo di denunciare gli effetti avversi. Con i movimenti anti-vaccinazioni che ora diffondono la verità su internet, la comunità medica è in stato di massima allerta e difende le sue posizioni. I produttori di vaccini consigliano alla classe medica di non dare modo ai pazienti e ai loro parenti di pensare che i rischi possano essere maggiori dei benefici, quando in realtà la verità è precisamente l’esatto opposto.
Il confronto tra rischi e benefici è una ponderazione importante per qualsiasi persona che debba decidere se vaccinarsi o no. Contrariamente alla credenza popolare e alla pubblicità, le malattie infantili in un paese sviluppato non sono così pericolose come siamo portati a credere: anche se ci si ammala, non vuol dire che si debba per forza morire… È un fatto scientificamente provato che i vaccini furono introdotti quando il rischio di mortalità per le patologie era già sceso sotto il livello di guardia.
Durante gli ultimi 200 anni, le principali conquiste nel contrastare le malattie sono state un miglior cibo e acqua potabile più pulita… non certo i vaccini. Hanno contribuito anche una maggior igiene e le migliorate condizioni di vita. Ciò viene confermato anche da pubbliche ricerche a revisione paritaria, le quali provano che non sono stati i vaccini a salvarci.
Tutti i vaccini contengono agenti sterilizzanti, neurotossine, immunotossine e composti cancerogeni. Alcuni contengono la formaldeide, un cancerogeno trovato nella quasi totalità dei vaccini; neurotossine come il glutammato monosodico (MSG), il cloruro di potassio, il thimerosal (sodio-etilmercurio-tiosalicilato), agenti sterilizzanti come il Triton X-100, l’octoxynol-10, il polisorbato 80; immunotossine come laneomicina, il fosfato monopotassico, il sodio desossicolico, per nominarne alcuni dei tanti.
Non è una coincidenza che più informati si è, minori siano le possibilità che ci si vaccini: ciò contraddice nettamente la convinzione errata di quei medici che credono che i genitori non facciano vaccinare i figli perchè poveri, poco istruiti o male informati. Man mano che le reali finalità dei vaccini diventano sempre più evidenti, chi è pienamente conscio del pericolo non guarda più ai vaccini nello stesso modo.

FALSO MITO #3

È ASSOLUTAMENTE NECESSARIO ABBASSARE IL COLESTEROLO CATTIVO
myth3wbUno dei più importanti falsi miti sulla salute propagandati nella cultura occidentale è l’uso improprio del termine “colesterolo cattivo”, inventato dai media e dalla comunità medica. Un pubblico poco informato scientificamente è stato ingannato a credere anche alla falsa correlazione tra colesterolo elevato e malattie cardiovascolari.
Al contrario, il colesterolo è vitale alla nostra sopravvivenza e l’abbassarlo artificialmente può avere effetti dannosi, in modo particolare quando invecchiamo.
Siamo diventati una cultura così ossessionata dal mangiare cibi con basso contenuto di colesterolo e grasso che molti esperti della salute si stanno chiedendo quali possano essere le conseguenze.
Possiamo veramente mantenere un regime alimentare così distante da quello dei nostri antenati senza subirne gli effetti negativi sulla nostra salute? Molti ricercatori sono propensi a rispondere “NO” a questa domanda. I dati correnti suggeriscono che un basso livello di colesterolo precede lo sviluppo di un cancro.
La “noddy-science” (letteralmente, “scienza degli stupidi”, n.d.t.), offerta dagli uomini di marketing ad un pubblico tendenzialmente poco preparato scientificamente, ha portato molte persone a credere che dovremmo sostituire certi cibi con altri prodotti studiati appositamente per aiutare a “ridurre il colesterolo”. Naturalmente tutto questo ha un prezzo e richiede, a chi se lo può permettere, di pagare un prodotto “speciale” quattro o cinque volte in più rispetto al costo ordinario. Ma tutti questi sforzi per abbassare il nostro colesterolo sono giustificati? Anzi, è salutare abbassare il colesterolo?
Il colesterolo, che sia trasportato da LDL o HDL, è esattamente lo stesso. Il colesterolo è semplicemente un ingrediente necessario per uno sviluppo efficiente della salute e per il mantenimento e il funzionamento delle nostre cellule, il quale deve essere regolarmente consegnato in tutto il corpo. La differenza sta solo nei “trasportatori” (le lipoproteine HDL e LDL) e, anche in questo caso, entrambi i tipi sono essenziali affinché i collegamenti e le consegne nel corpo umano funzionino efficacemente.
I problemi possono verificarsi invece quando la capacità di carico delle lipoproteine LDL (che portano colesterolo ai tessuti) sia maggiore rispetto alla potenziale capacità delle HDL disponibili. In questo caso, la quantità di colesterolo “consegnato” nel corpo potrebbe aumentare, lasciando meno risorse a disposizione per riportare al fegato quello in eccesso.

FALSO MITO #4

GLI SCREENING E I TRATTAMENTI MEDICI PREVENGONO LA MORTE
myth4wbAnche se promossi regolarmente dalla comunità medica, gli esami di screening possono portare poco beneficio e addirittura mettere a rischio la salute di persone già malate. Questo concetto è valido per quasi tutti i tipi di screening medici, sia per il cancro che per molte altre malattie.
Gli screening medici costituiscono un rischio immenso, non solo per il danno causato dalle tecniche di screening sul corpo umano, ma soprattutto a causa della natura stessa dei protocolli successivi.
Le procedure solitamente incoraggiano i pazienti ad proseguire nelle indagini sottoponendosi a tecniche ancor più invasive, che ne debilitano ulteriormente la salute e aumentano la precentuale dei decessi.
In uno studio svedese su 60.000 donne, il 70% dei tumori individuati con la mammografia non erano affatto tumori. Questi “falsi positivi” non solo causano dispendio finanziario e stress emozionale, ma possono anche condurre ad biopsie invasive e non necessarie. Di fatto, dal 70 all’80% di tutte le mammografie positive non mostravano alcuna presenza di cancro in seguito alla biopsia.
L’esame del sangue per individuare il tumore alla prostata (PSA) cerca uno specifico antigene, una proteina prodotta dalla ghiandola prostatica. Alti livelli di PSA sono apparentemente associati ad un cancro alla prostata. Il problema è che l’associazione non è sempre corretta, e quando lo è, il cancro alla prostata non è necessariamente mortale (solo nel 3% dei casi il decorso termina con il decesso). L’esame del PSA porta solitamente a sovradiagnosi, biopsie e trattamenti che hanno impotenza e incontinenza come effetti collaterali. Biopsie ripetute possono diffondere cellule cancerogene all’interno della traccia lasciata dall’ago, o causare un versamento delle cellule tumorali direttamente nel flusso sanguigno o nel sistema linfatico.
La copertura informativa di molte malattie si focalizza troppo sulle terapie e non abbastanza sulla prevenzione, una tendenza che può rivelarsi rischiosa nel lungo periodo per quelle persone che non sanno come prendersi cura della propria salute. Di solito, la classica storia diffusa dai media include terapie già in corso di svolgimento, perchè lo stile narrativo si presta molto meglio a questo genere di commedia. Le notizie che riguardano la prevenzione e che descrivono persone che fanno esercizio fisico costante e che mangiano correttamente, non attirano abbastanza l’attenzione del pubblico.
Se questo errato approccio alla salute dovesse continuare, fra centinaia di anni l’umanità potrebbe guardare indietro alla odierna “medicina moderna” e pensare: “Come possono aver avuto un’ideologia così primitiva ed essersi sbagliati così grossolanamente? Quanto grande doveva essere la disumanità dei governi che hanno permesso all’industria medica di uccidere persone con false credenze e idee dettate da interessi economici? Perché il governo non li ha fermati? Chi erano le persone responsabili della protezione di quei cittadini?”
L’educazione preventiva richiede un aumento d’investimenti nella ricerca di nuovi approcci dietetici, comportamentali, socio-economici, ambientali e medici per la prevenzione delle malattie croniche. I bambini di oggi, futuri adolescenti e adulti, hanno diritto a scelte di maggior responsabilità e consapevolezza per il loro benessere, motivate da corrette applicazioni teorico-pratiche.
Devono sapere che le terapie mediche e il sistema farmaceutico potrebbero non salvaguardare la loro salute nel futuro. Sono imprescindibili anche sostanziali investimenti economici nella prevenzione e la definizione di politiche programmatiche che influenzino gli organi direttivi nel campo della salute e dell’educazione.
Qualsiasi indugio o fallimento nel risolvere questi problemi nei prossimi dieci anni porterà solamente ad un ulteriore deterioramento della salute umana e del sistema sanitario. Una leadership adeguata e una comunicazione efficace sulla necessità delle misure preventive possono ancora invertire la tendenza alla proliferazione degli screening, ribaltando questa falsa concezione a beneficio di una maggior salute della popolazione.

FALSO MITO #5

IL FLUORO PREVIENE LA CARIE DENTARIA
myth5wcLa fluorizzazione dell’acqua è una menzogna. Bere anche una minima quantità di fluoruro è pericoloso per la salute: non è MAI stato dimostrato che il fluoruro prevenga la carie dentaria.
In verità questa è la più grande frode scientifica mai promossa da governi nazionali ed internazionali. Il fluoruro è stato collegato a patologie quali ad osteoporosi, cancro e malattie autoimmuni: perfino in piccole quantità può bloccare il 50% degli enzimi adibiti alla riparazione del DNA.
Il fluoruro aggiunto alla nostra acqua è un prodotto di scarto della lavorazione di fertilizzanti a base di alluminio e fosfato. Per di più il fluoruro che viene aggiunto non è fluoruro di calcio, presente naturalmente nell’acqua, ma è fluoruro di sodio, che è qualcosa di sostanzialmente differente – differenza che porta con sé pessime notizie. Infatti, ad eccezione di alcune relazioni redatte da chi lo vende, tutta una serie di studi prova che il fluoruro di sodio non protegge i denti, ma al contrario danneggia le ossa e altre parti del corpo, inclusa la tiroide.
  • Il programma tossicologico del National Cancer Institute ha scoperto che il fluoruro è un “equivocal carcinogen”, cioè scatena un aumento di neoplasie dovute a reazioni chimiche correlabili alla sua presenza.
  • Bere acqua fluorizzata raddoppia la probabilità di una frattura dell’anca negli anziani, sia uomini che donne.
  • L’infertilità delle donne aumenta proporzionalmente alla fluorizzazione dell’acqua. Alcuni scienziati della Food and Drug Administration (FDA) hanno segnalato una stretta correlazione tra la diminuzione della fertilità nelle donne tra i 10 e i 49 anni e l’aumento dei livelli di fluoruro nell’acqua.
  • Non sta scritto da nessuna parte che il fluoruro riduca effettivamente l’incidenza delle carie dentali. Nessun rapporto di causa-effetto o di correlazione tra i livelli di fluoruro nell’acqua e le carie dentali sono mai stati constatati in alcuno studio.
  • Il fluoruro attacca anche la ghiandola pineale, la quale controlla il nostro orologio interno, procura un sonno riposante, collabora con le ghiandole surrenali per gestire lo stress, mantiene il timo in condizioni ottimali e monitora 24 ore su 24 lo stato del sistema endocrino. Il fluoruro calcifica la nostra ghiandola pineale trasformandola in una “pietra” non funzionante.
  • Il governo classifica il fluoruro di sodio come uno scarto pericoloso per l’ambiente. Chiunque se ne occupi deve indossare un equipaggiamento adeguato a maneggiare materiali pericolosi. Scaricarlo nei fiumi è un crimine.
Molte delle originali prove fasulle a sostegno dell’innocuità del fluoruro, anche a basso dosaggio, vennero elaborate dagli scienziati che lavoravano allo sviluppo della bomba atomica: fu a loro infatti, che venne segretamente ordinato di fornire delle prove valide da sfruttare nelle controversie processuali elevate dai cittadini in difesa dai danni del fluoruro. I documenti mostrano che le prime cause contro il programma atomico degli Stati Uniti non vertevano sulle radiazioni, ma sui danni del fluoruro.
In quest’epoca, sembra che le persone più sane sul pianeta siano coloro che abbiano smesso di credere alle norme ciarlatane della della medicina convenzionale in favore di una più naturale concezione della salute. La prova è davanti ai nostri occhi. Trovate le 5 persone più sane che conoscete e scoprirete che solitamente non condividono i falsi miti sulla salute promossi dalla medicina convenzionale. La vostra longevità e il vostro sano invecchiamento dipendono da questo.
Il Dr. Marco Torres, autore dell’articolo, è ricercatore, scrittore e portavoce dei consumatori per uno stile di vita sano. È laureato in Salute Pubblica e Scienze Ambientali ed è un conferenziere professionista su temi quali la prevenzione di malattie, tossine ambientali e politiche sanitarie.
Hearthaware blog
Fonte originale in lingua inglese: preventdisease.comTraduzione a cura di: Helius per Hearthaware blog
Reblogging link: Hearthaware |  I 5 falsi miti più diffusi della medicina

venerdì 27 settembre 2013

Telecom, l’anima venduta al “diavolo”.

Il gotha economico italiano, quello di apparato, quello per intenderci che vive di rendita dopo aver comprato a due lire interi asset industriali dallo Stato ai tempi della grande svendita-svalutazione di Romano Prodi è in ALLARME ROSSO.
La Telecom, l’ultimo baluardo del grande intrallazzo pubblico-privato rischia di cadere in mani straniere. Così dopo avere per anni sostenuto e avallato un’assurda globalizzazione da cui avremmo dovuto trarre, secondo loro, vantaggi incommensurabili, anche i Signori dei salotti buoni del Bel Paese cominciano ad avere i brividi.
Benvenuti nell’urgente realtà di un Paese sotto assedio cari Signori che fino ad oggi avete fatto i maggiordomi alle grandi famiglie di speculatori mondiali pensando di essere salvati in cambio dei vostri servigi. Non lo sapevate? Se “vendete l’anima al diavolo” prima o poi il conto arriva e non c’è modo per evitare di pagarlo.

Siete stati vili e ignavi, non avete avuto il minimo scrupolo quando avete costretto la politica ad abbassare la testa, l’avete dileggiata con i vostri giornali, aggredita con la vostra spavalda retorica da saputelli cresciuti nei collegi svizzeri. Voi avete avallato ogni sopruso messo in atto dai gruppi di potere che a Bruxelles come a Roma hanno i loro burocrati fantocci.
Avete inneggiato al rigore, al libero mercato, avete umiliato voi stessi e un’intera classe imprenditoriale fatta per la maggior parte di piccole realtà. Lo avete fatto sperando di cavarvela. Ma anche voi non siete altro che una parte di un ingranaggio diabolico che si muove con l’obiettivo di piegare gli Stati nazionali ad ogni sorta di angheria e restrizione per ottenere fino all’ultima goccia di risorsa e di energia. Sapevate bene che i “sacrifici” che chiedevate in nome della stabilità non erano per il bene del vostro Paese, ma solo per alimentare e nutrire, esattamente come in un rituale sacrificale, il demone a cui avete venduto la vostra anima e promesso quella di tutto il Popolo italiano. In cambio volevate solo continuare a fare i vostri affari. Ma adesso tocca anche a voi e sappiate, ma lo sapete, che nel frattempo di cose ne sono successe.

Ogni giorno che passa, piccole aziende, imprenditori, lavoratori, professionisti, artigiani, agricoltori, allevatori, artisti, educatori e chiunque abbia fino ad ora dato un contributo allo sviluppo economico e sociale del nostro Paese si trova a fare i conti con lo schiacciasassi della burocrazia dello Stato che si muove ormai solo per tributare al Demone Eurozona l’energia vitale degli italiani. Una macchina infernale che in cambio di qualche briciola di potere, schiaccia chiunque vi si trovi di fronte.
Un sistema messo all’opera per devitalizzare il Paese che si realizza con la vile complicità di settori dello Stato e delle banche le quali con famelica indifferenza continuano a lucrare sui risparmi degli italiani e sul debito pubblico.
Il tutto è condito con gli agguati del fisco e degli enti di previdenza e con la lunga mano fredda della Pubblica Amministrazione che ogni minuto affoga nella sua melma di regole chiunque cerchi di respirare un po’ di futuro, un po’ di realizzazione. Chiunque osi realizzare un suo scopo che vada al di là del mettersi in fila chiedendo l’elemosina o abbassando la testa in cambio di uno stipendio sempre più misero. Nessuno deve farcela perché chiunque provi a mettere a disposizione della comunità e di se stesso, idee, talento, entusiasmo viene messo di fronte alle conseguenze. Senza soluzione di continuità arriva puntuale e inesorabile il gelo della burocrazia, delle centinaia di migliaia di regole (138.101), fatte solo per ottenere più denaro. E’ una sensazione di morte e desolazione quella che offre questo Stato a chi si permette di Essere anziché credere di essere. Costoro vengono assaliti dallo stesso gelo che anticipa la presenza dei Dissennatori in Harry Potter. Quelli che si nutrono del soffio vitale degli umani.

La conseguenza nella migliore delle ipotesi è la RESA INCONDIZIONATA. Nessuno se la sente di iniziare qualunque impresa, di realizzare qualunque progetto o idea quando si trova dinnanzi un reticolo così fitto di pericoli, inganni, regole e cavilli infiniti dove il rischio di rimanere intrappolati è certo e il prezzo da pagare è altissimo. Qualcuno è arrivato a pagarlo con la sua stessa vita. Quelli ad esempio che da 30 anni hanno lavorato in proprio, che non hanno una laurea ma sanno fare il loro mestiere, quelli che si sono preoccupati di più di andare la mattina alle 5 sul cantiere piuttosto che compilare chili di moduli e di carta per essere in “regola” con lo Stato. Sono migliaia queste persone che da un momento all’altro si sono trovate senza ordini, con le banche e gli stipendi da pagare, ed Equitalia alle porte. Ebbene sono migliaia e migliaia e non ce la farete mai a far credere che siano tutti malvagi e delinquenti. Ai più fortunati tra questi non rimane che la svendita delle proprie aziende che vengono acquisite a pochi spiccioli da gruppi finanziari stranieri.
Italia via dello shopping. Ma non come ai bei tempi in cui dettavamo le regole della moda al mondo (ormai quasi nessuna firma è italiana e quelle che lo sono vengono massacrate vedi: Bulgari, Dolce e Gabbana ecc..), oggi il tutto assomiglia di più ad un grande mercatino delle occasioni. Una piazza del mercato con le carcasse di un Bel Paese che fu, sparse a caso sulle bancarelle e uno stuolo di avvoltoi che gira intorno.

Nella peggiore delle ipotesi poi per questi piccoli che hanno osato senza laurea costruire dal nulla con anni di sacrificio le loro aziende, c’è la SOLUZIONE FINALE ovvero il completo inesorabile fallimento e con esso la fine della loro esistenza. Restano corpi vuoti in attesa di morire.
Non funziona più il giochino di mettere gli uni contro gli altri, imprenditori e autonomi da una parte e dipendenti dall’altra perché sono tutti sulla stessa barca. Per ogni imprenditore o professionista che viene distrutto dallo schiacciasassi “Eurozona” sono decine i posti di lavoro che vanno in fumo e le prospettive di trovarne di alternativi sono pressoché nulle.
Ma di tutto questo meglio non parlarne. Pochi giorni fa c’è stato un altro suicidio di un piccolo imprenditore schiacciato dalle imposte e dalla vergogna di un fallimento, ma i giornali hanno l’ordine di non parlarne più.
Cosa fa il Governo? Nulla. Parla, chiacchiera, discute di percentuali dello 0,1 del debito, della paura delle sanzioni europee, cerca di fare bella figura con i “grandi” (sic!!!) mentre i cittadini di qualunque categoria sono sempre più privi di forze, esanimi e stanchi si trascinano in una quotidianità di sopravvivenza anche con una sorta di disconnessione inconscia dal circostante per evitare di sprofondare.
Adesso però che l’ombelico del mondo degli affari nostrano (Telecom) è sotto assedio allora qualcosa si muove. Beh si potrebbe dire meglio tardi che mai, anche se temo che anche la nostra rete di telecomunicazioni nazionali non avrà scampo. Il gotha degli affari nazionali è totalmente senza coraggio, è stato complice dello scempio che si è perpetrato contro il Paese. Un’Italia delle piccole imprese falcidiata dalla totale mancanza di una politica economica di sostegno, di progettazione, di incentivo e che ha rinunciato alla sua Sovranità monetaria, economica e sociale. Avete consentito agli speculatori di fare man bassa con i piccoli e credevate di essere dispensati?
L’Italia avanti di questo passo è destinata ad essere completamente svuotata della sua economia, dei suoi risparmi, delle sue infrastrutture e industrie e i suoi cittadini sono destinati ad essere asserviti e resi sempre più schiavi e privati di ogni diritto con la scusa della loro sicurezza, ma soprattutto senza via di scampo dalle regole che impongono di pagare un debito falso e costruito in modo spregiudicato di cui nessuno ha capito la reale esistenza e ragione. Questo è il vero intento oscuro del MES, del Fiscal Compact, della BCE e dell’intero sistema Euro messo in piedi con il Trattato di Lisbona. Solo in pochi hanno avuto il coraggio di ribellarsi e hanno ripreso ossigeno e crescono. L’Ungheria è un esempio. Chi ha avuto coraggio di staccarsi dal giogo europeo e multinazionale è stato premiato in termini di crescita, sviluppo e pace sociale. Oggi le banche italiane ti dicono: “se la tua azienda fosse in Ungheria allora sì che potremmo finanziarti”.

Certo oggi l’Ungheria è un Paese a moneta sovrana, che piano piano ha ripagato il suo debito e ha cacciato fuori dal Paese faccendieri e speculatori, dove c’è uno Stato di Diritto, e dove chi governa ha a Cuore il proprio Popolo. E guai a chi cerca di far passare questo Paese come non democratico perché è tutto il contrario. Lì i cittadini hanno avuto la possibilità di eleggere con coraggio, libere elezioni e con una legge elettorale davvero democratica, chi si è messo al Servizio del proprio paese. In Italia al Governo ci sono invece maggiordomi che pur di mantenere il posto sono disposti a tutto, non solo a svendere interi pezzi di Paese, ma anche i propri concittadini. E adesso che sono toccati nel vivo, il massimo che riescono a fare è bisbigliare tra di loro sulle ingiuste decisioni dei loro padroni.
Armando Siri PIN

Giorgio Napolitano, il più odiato dagli Italiani




E’un politico a vita e non ha mai lavorato in vita sua, ed è anche il più odiato dagli Italiani.
Giorgio Napolitano (Napoli, 29 giugno 1925) è un politico italiano, undicesimo Presidente della Repubblica Italiana, in carica dal15 maggio 2006. In precedenza era stato presidente della Camera dei deputati nell'XI Legislatura (subentrando nel 1992 a Oscar Luigi Scalfaro, salito al Quirinale) e ministro dell'Interno nel Governo Prodi I, nonché deputato dal 1953 al 1996 e senatore a vita dal 2005(nominato da Carlo Azeglio Ciampi) fino alla sua elezione alla prima carica della Repubblica. È il primo Capo dello Stato a essere stato membro del Partito Comunista Italiano. 

Quest’uomo ha sempre avuto un pessimo rapporto con la trasparenza e la democrazia. Non è degno quindi di appartenere al Popolo Italiano. Quest’uomo è stato denunciato per alto tradimento per aver violato e stracciato numerose volte la Costituzione. Ecco alcune sue chicche:

1956: I carri armati sovietici che sparano sulla folla inerme a Budapest portano pace, libertà e democrazia.
1970: Legge Mosca (legge infame). Fra i beneficiari Giorgio Napolitano
2004: beccato dalla televisione tedesca a Bruxelles, per un volo low cost di 80 euro, riceve un rimborso di ben 800 euro.
2009: ratifica l’infame e criminale Trattato di Lisbona
2011: nomina senza merito Mario Monti, un servo di Rockefeller, senatore a vita, affossando ancora di più l’Italia.
2011: nomina, contro la volontà del popolo Italiano, Mario Monti capo del governo. Favorisce così il furto verso il popolo Italiano e si dimostra di essere il primo nemico dell’Italia.
2012: febbraio. Napolitano buffone, questo l’epiteto datogli dai sardi contrari alla sua visita.

2912: in luglio finisce nel tritacarne in merito alla trattativa Stato-mafia, scoppia una violenta polemica sull’uso delle intercettazioni riguardanti il Presidente della Repubblica, e che succede?
Che agli italiani viene fatta immediatamente una operazione-memoria: dimenticate Napolitano, ecco a voi il vero mostro. Ecco a voi il mafioso. Eccolo: è Silvio Berlusconi.

Napolitano buffone, questo l’epiteto datogli dai sardi contrari alla sua visita.
Non c’è che dire, quest’uomo, questa perla di saggezza come il nostro presidente appare essere agli occhi dei suoi adulatori, scopre improvvisamente che parte della popolazione gli è ostile. Toh! Che Novità?
Napoleone Colajanni dalle file del PCI nella corrente migliorista lo descriveva così:

“… è un uomo vile e un cane da grembo”. Che fosse pure un cane da riporto degli USA e il loro Governatore di fiducia per la colonia Italia non avevamo dubbi; che fosse un personaggio assolutamente privo di coscienza e umanità l’ha dimostrato coinvolgendo l’Italia nel massacro libico; che fosse un bugiardo compulsivo e manipolatore è ovvio a chiunque ascolti i suoi discorsi vani ed ipocriti che trasudano menzogna ad ogni sillaba, soprattutto quando si riempe la bocca con parole come Patria, Libertà, e Costituzione, mentre è il primo a farne strame, considerando che ha appena consegnato, grazie ad un colpo di Stato (eterodiretto naturalmente), il Paese nelle mani dei suoi referenti della massoneria finanziaria planetaria del Bilderberg Group.
Napolitano rappresenta il peggio della nazione elevato al quadrato, è una nullità tronfia e roboante, come uomo è un miserabile vigliacco e codardo, un servo sciocco, senza un briciolo di dignità”.
Eppure ancora in mezzo a questa agorà politica troviamo persone che si inchinano a questo infame, ormai svuotato e reso cieco dalla dissennata protervia con cui usa parole come “libertà”, “costituzione”, “diritti” delle quali ha perso coscienza del lor significato.

“LA FALSITA’ DI NAPOLITANO MASSONE COMUNISTA – Tale e tanta è la protervia, l’arroganza, la scarsità senile del nostro presi-dente della repubblica delle banane italiana, Napolitano, che alla cerimonia di inaugurazione di un monumento in onore a Alexander Dubcek si è sentito in dovere di rendere omaggio a quello che fino a qualche anno era suo nemico che avrebbe sicuramente eliminato in un lager in Siberia. All’epoca dell’invasione comunista della Cecoslovacchia da parte dei sovietici, il nostro benemerito presi-dente era a uno dei personaggi più influenti del Partito Comunista Italiano (PCI). Epoca nella quale migliaia di persone in quella terra e nell’europa dell’Est sparirono proprio perché contrarie a quella invasione. Stranamente non risulta in nessuna testata giornalistica un discorso contro tale invasione, come non risulta nessuna parola a favore di Alexander Dubcek pronunciata da Napolitano. Ma anzi sappiamo tutti come la pensasse sui Paesi comunisti del Patto di Varsavia. Dell’invasione Russa in Ungheria e quindi della Primavera di Praga. Adesso, con la morte che gli tocca la spalla, il vecchio presi-dente scarsamente senile con la coscienza di un massone, cerca la mediazione terrena per salvarsi l’anima di fronte a quello che con un colpo solo gli stacchera la vita da quel corpo che ha tradito gli italiani. Ed ecco quindi vederlo rendere omaggio a Dubcek. Però leggendo poi una seconda parte del discorso: “I rappresentanti della repubblica slovacca e della repubblica italiana si siano ritrovati in un giudizio che valorizza, come è giusto, la personalità di Dubcek, che è stato davvero un campione degli ideali di libertà e anche di autonomia e di indipendenza nazionale”, viene da pensare che nella realtà il suo ideale è rimasto comunista come lo era allora, altrimenti come potrebbe capire e definire Dubcek “un campione degli ideali di libertà” proprio lui che era a capo del partito più estremista e filo-sovietico e che l’avrebbe sicuramente fatto fucilare”.
Peccato che in Italia siano pochi quelli che hanno l’ardire di protestare una persona del genere, poiché nel consesso generale saranno considerati dei manifestanti che disturbano, che alterano il sistema predatore al quale ci siamo invischiati.


http://ondasud.blogspot.it/2012/10/giorgio-napolitano-presidente-della.html