martedì 31 maggio 2016

LA CIVILTA' CHE CI UCCIDE

Le parole di un'anziana a capo di una comunità "oriana" (vedica) che si riconosce nelle tradizioni degli antichi popoli del Nord Europa, sono state raccolte dall'antropologo, biologo e viaggiatore G. Sidorov. Tra l'altro, la donna è laureata (e ciò spiega i termini da lei usati nella conversazione).
Ecco le sue riflessioni:

"... Non è un segreto che l'aria nelle grandi città è avvelenata dai gas di scarico, che si respira male e d'estate diventa ancora più difficile viverci. L'aria avvelenata distrugge la salute dei bambini. ammazza gli anziani. Ma il paradosso è questo: la terra e le case sono più care nei centri delle megalopoli. Pazzesco, ma è la verità! Il prestigio è più importante della salute.
Ma davvero, si tratta solo del prestigio?
L'acqua nelle città, anche in quelle più piccole, è avvelenata dal cloro e non solo.

Per di più, l'acqua è destrutturata. Ricordiamoci da dove l'acqua arriva nella rete idrica. Passa attraverso i depuratori, e nei depuratori arriva dalle rete fognaria.
L'acqua nelle città si muove in circolo. L'acqua dei bagni, degli ospedali, degli scarichi vari va nei depuratori e poi di nuovo nelle rete idrica. Le perdite dell'acqua si recuperano tramite le prese dalle fonti o dai fiumi dalle acque già mezzo avvelenate dagli scarichi. Ecco quale acqua scorre nei nostri rubinetti.
L'acqua "usata" non può essere depurata del tutto, perché l'acqua ricorda l'INFORMAZIONE. L'informazione delle feci, del sangue, del pus, dei detersivi, di ogni rifiuto. L'azione dei tubi e delle pompe distrugge i cristalli naturali dell'acqua, al 50% tale acqua perde le sue qualità di solvente.
Quindi, non può più diluire e asportare le tossine che incontra negli organismi dell'uomo e degli animali.

Ma non è tutto: questa acqua destrutturata, semi-plastificata, passando per i tubi dell'acquedotto ASSORBE tutta l'informazione che incontra sul sul cammino.
Con questa acqua sarebbe meglio non lavarsi e, tanto meno, non berla. La gente non è non lo sappia, lo sa. Ma nulla cambia nei loro cervelli programmati. L'aria, l'acqua portano la morte...
I muri dei palazzi anch'essi portano una morte lenta.
Il cemento, i mattoni, il vetro e il metallo rappresentano una materia morta che sottrae agli esseri viventi la loro energia e la assorbe. E' per questo che in queste case ci si sente meno bene rispetto alla case di legno; si tratta del deflusso della forza vitale.

...Nelle costruzioni di cemento armato c'è sempre una componente di ferro. Di per se, il ferro è neutro per la nostra salute, meno nocivo rispetto all'amianto, calce o cemento. Il ferro a livello atomico, è presente nel nostro sangue, ma nelle città diventa anch'esso per noi nocivo.
Le città moderne vivono consumando grandi quantità dell'energia elettrica. Sotto la terra scorrono le potenti linee della trasmissione dell'elettricità. E quanti cavi e fili ci sono nelle case?! Un'infinità. E la corrente scorre ovunque. Intorno ai conduttori sorge il campo elettromagnetico. E se mettiamo in questo campo un altro conduttore, sorgerà la differenza di potenziale che genererà un nuovo campo elettromagnetico.

Qual'è la conclusione?
Tutto il cemento armato cittadino, ovvero la sua armatura, irradia i campi elettromagnetici che danneggiano le cellule viventi, distruggono il materiale genetico dei nostri cromosomi. Questo è ciò che conosce anche la scienza.
C'è di più. La concentrazione di una grande quantità dell'energia elettrica, i segnali radio/TV, le antenne dei cellulari creano sopra di noi una potente cupola elettromagnetica, una sorta di scudo energetico.
Questo scudo non solo distrugge le cellule che si trovano sotto, deforma anche le ANIME delle generazioni nascenti.
Tu devi sapere che dopo la fusione delle cellule maschile e femminile si crea un'ancora materiale che richiama verso la Terra un'anima. Che deve superare quel potente scudo elettromagnetico delle città.

L'anima umana è una sostanza dalle frequenze diverse da quelle artificiali, ma lo stesso, passando attraverso la materia rozza, in qualche modo si deforma.
Ora capisci la tragedia delle megalopoli? Più alto è il grattacielo più spesso è lo strato di ferro saldato sopra le teste degli uomini. Ed è più difficile per i segnali che gestiscono la costruzione degli aminoacidi e delle proteine arrivare all'apparato genetico. Arrivano attraverso le finestre, i condotti, la ventilazione... Ecco perché i bambini nati negli appartamenti agiati sono così diversi da quelli che sono nati nei villaggi: gli ultimi crescono meglio, sono più sani...
...Così, molti "beni" della nostra civiltà sono un cavallo di Troia...".

http://www.aum.news/…/995-blaga-tsivilizatsii-kotorye-nas-u…

Olga Samarina




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QUESTA E' LA MIA VITA. CHI PIU' RICCO DI ME?

Ero stanco di tirare a sopravvivere in quella città infernale. Così, un giorno, decisi di alzare il culo da quello stato di apatia e di letargica rassegnazione per dare coerenza alle mie vere ragioni di uomo e agli autentici bisogni del mio cuore.
Oggi vivo in un posto straordinario della Calabria ionica, fra ulivi e agrumeti, lontano dalla pazza folla, coltivando un piccolo appezzamento di terra; un paradiso che pacifica ogni mia esigenza e disseta ogni mio desiderio di bellezza. 

La tragi/commedia del posteggio, il gratta sosta, l’ekopass, sanzioni amministrative, vigili come aguzzini, caos, orrore e inquinamento, sono le immagini sbiadite di un incubo che ho rimosso da tempo, per fare posto alla passione, alla solidarietà, alla cortesia e alla grazia di persone semplici e colme di sentimenti.
Adesso respiro a pieni polmoni l’ossigeno della libertà, mentre dalla finestra del mio studio osservo il bagliore della luna riflettersi sul mare, come in un sogno ad occhi aperti. 

Desideravo ritrovare l’autonomia di un tempo, fonte di libertà e decoro, e la salutare e appagante fatica dell’uomo contadino in una condizione d’autenticità, e di qualità della vita.
Ed è così che, di punto in bianco, ho deciso di ribaltare la mia realtà e tranciare di netto ogni rapporto con quel mondo metropolitano, asfittico e caotico, che mi stava risucchiando dentro il suo vortice di rassegnazione; la migliore scelta che mai abbia potuto fare nella mia vita e per i miei figli.
Per un buon 70% sono autosufficiente, e per il resto mi avvalgo di alcune piccole botteghe di paese e dei vari mercatini che periodicamente transitano nelle vicinanze. 
 
Io, per fare un esempio pratico, ho un piccolo pollaio e posso contare su 4/5 uova al giorno. Con gli avanzi del pranzo e della cena, alimento le mie galline in aggiunta di alcune particolari erbe che trovo in collina. Consumo verdura di stagione che coltivo nell’orto e altre selvatiche che raccolgo in campagna. Produco l’olio necessario per il fabbisogno famigliare e frutta in genere, che siano arance, mandarini, limoni, mandorle, more, fichi, mele, cachi e tanto altro. Giò prepara confetture di ogni genere, conserve, limoncello, nocino, grappe, e riempie boccaci di ogni ben di Dio che consumiamo durante l’anno. Produco inoltre del buon vino e un ottimo aceto. 
 
E poi arriva la stagione dei funghi, dei carciofini, dell’origano, del finocchietto, della cicoria amara, delle erbe aromatiche, delle lumache, etc! Con altri amici ci scambiamo, in forma di baratto, i più diversi prodotti della terra. Io spesso in cambio della farina di grano cedo olio d’oliva, e arance per carciofi. Ho molta pratica con la manualità e difficilmente mi avvalgo di qualcuno esterno al mio ambito per la soluzione di un qualsiasi problema. In caso contrario, visto il sentimento di solidarietà che ancora è vivo e vegeto in questa piccola comunità, non avrei che l’imbarazzo della scelta.
Non faccio uso di riscaldamento, condizionatore e diavolerie de genere! 

Mi sono ambientato e ne ha giovato la mia salute, risparmiandomi dai dolori articolari, emicranie, raffreddori, gastriti e affini, e da tutte quelle nevrosi, stati d’ansia e depressione che caratterizzano l’individuo omologato delle società occidentali. Ho giusto un camino e una stufa a legna sulla quale si cucina, e un forno per panificare. Bevo acqua di sorgente e il mio impianto elettrico è alimentato da alcuni pannelli solari.
Vi potrei raccontare mille e mille altre cose ma penso che quanto descritto, basti per comprendere i vantaggi di essere in gran parte autosufficiente. In tutto questo (un impegno che mi ruba solo qualche ora al giorno), trovo lo spazio per scrivere, per comporre e per leggere. Se il tempo è all’acqua, mi diverto ad intagliare il legno, a suonare con gli amici e ai piccoli lavori di manutenzione della casa. 
 
Ma la cosa straordinaria e irrinunciabile, sta nel potere disporre della mia vita, senza padroni e padroncini fra le palle che mi dicano cosa fare e come fare. Un tempo tutto e solo mio, che organizzo come meglio credo o come vuole il cielo. Tempo per i miei figli, per la mia donna, tempo per i miei cani e amici! Non ho cartellini da timbrare – nessun vigile in agguato pronto ad estorcermi denaro e colpirmi al cuore del portafogli per liberare la sua frustrazione di schiavo – niente acqua contaminata, né aria infetta, né stridenti rumori di ruote ferrate di tram mattutini che annunciano rabbiosi un nuovo giorno di guerra. 
 
E poi le albe, i tramonti, il vento, e le stelle grosse come limoni – e la libertà e l’amicizia e le risate, i canti e la baldoria – e poi l’estate, il mare, e la magia della natura che pacifica ogni cuore e paura.
Chi è più ricco di me? Chi più di me può assaporare fino in fondo il significato della Vita e della Felicità? E non posseggo denaro né ho potere! Non ho barche, fuoriserie, castelli o servitù – ma ho la volontà, la passione, e ho la terra – ho la caparbietà e la forza per combattere questo mondo insensato e malato. Un mondo che ha violato e profanato ogni principio e regola e che oggi brancola nel buio della sua ottusità incamminandosi lungo quel baratro incommensurabile che sancirà la sua disfatta. 
 
Mi nutro di odori, di profumi, di sapori e colori, di emozioni perdute e di magiche atmosfere del passato che in forma di istantanee, stampo del mio cuore e codifico nella mia mente arricchendo quella sacra memoria che trasmetterò ai miei figli e nipoti. 

Vivo così sull’onda di una passione appagante e rigenerante, che riverso su ogni azione e pensiero, godendo di ogni attimo della mia giornata come fosse eterno, meravigliandomi ancora come un bambino delle continue scoperte che la natura benevola puntualmente mi dispensa – immagino così nuove avventure, eccitato da ciò che sarà domani, sempre diverso e misterioso - lontano dalla pazza folla e dalla frustrante frenesia omologante di caotiche metropoli -quei “non luoghi” dove il Sistema necrofilo testa con successo, tutte le sue allucinazioni, per poi diffonderle e renderle fruibili in ogni angolo del pianeta.


Gianni Tirelli
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TTIP: MORIREMO DI DEMOCRAZIA

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lunedì 30 maggio 2016

Beppe Grillo "Reddito universale per tutti!"

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Il Governo Italiano in carica dice che la crisi economica è passata, quindi il Reddito di Cittadinanza non serve agli italiani. Che poi questi ultimi siano in difficoltà, non interessa ai vari che hanno chiuso a chiave in un cassetto, il provvedimento del MoVimento 5 Stelle volto a migliorare le condizioni generali della società civile italiana.
Sono sfide con cui sapevamo di doverci misurare, ed i nemici del popolo ormai sono ben visibili e distinguibili!... Il Reddito di Cittadinanza lo faremo Noi molto e spero presto!

Nei prossimi anni in Italia mancheranno centinaia di migliaia di posti di lavoro...sostituiti dall'automazione!... Tutto deve essere improntato al Futuro di questo Paese! Una ricerca inglese ha stabilito che il 60% dei lavori saranno sostituiti dai robot entro i prossimi 10 anni!Il progresso tecnologico è esponenziale!
Il lavoro, anche quello di tipo intellettuale, tende a sparire, forse non si è ancora capito!...
Cosa faranno i cittadini senza un lavoro?

Serve ridare dignità alla Gente oltre che la libertà di scegliere come meglio vivere in questa terra!... Non serve "l'elemosina bloccata" ma un "Reddito di cittadinanza"...
che possa far dire alla Gente... "Posso Fare anch'io... ci sono anch'io"!


Solo un Governo Pentastellato farà il bene della Collettività!...
Daremo alla Gente un "Reddito UniVersale" non legato al lavoro, in modo che ognuno possa fare nella propria vita, ciò che ha sempre voluto e desiderato.

Cordialmente Luca.


 http://www.beppegrillo.it/listeciviche/forum/2016/05/propongo-un-reddito-universale-per-tutti-gli-italiani-come-in-svizzera.html

sabato 28 maggio 2016

SI ERSE DI FRONTE ALLA UE, E DETTO’ LA REALE SOLUZIONE ALLA STRAGE DEI BARCONI. FU IGNORATO.


‘Belle anime di sinistra’, voi sapete quanto vi stimo, all’incirca come una cloaca di un treno. Fate schifo oggi tutti con la mano sul cuore, gli occhi dal lucido al furente, di fronte a questa strage dei poveri senza fine sui fondali del mare che separa la disperazione senza nome di chi vi ha fatto la maglietta che indossate, o di chi vi ha dato il Coltan per i vostri cellulari, e la bella vita degli europei. Con voi ipocriti ho chiuso da tempo, fin dal mio “Per un Mondo Migliore”, che naturalmente voi ignoraste perché vi chiedeva di RIPENSARVI, stronzi.

Per voi, per le vostre Feste dell’Unità coi banchetti per i Poveri, i vostri Nanni Moretti, le vostre idiote bandiere della pace, o il vostro Benigni, il consiglio è sempre lo stesso: kill yourselves.

Ci fu un uomo che si erse in data 17 febbraio 2011 di fronte a quell’Europa che oggi fa un emerito cazzo per le stragi, quella che scrisse il Trattato di Lisbona senza un singolo Capitolo Sociale (Barnard denunciò), e questo uomo ebbe il coraggio di dettare quella che E’ LA SOLUZIONE SISTEMICA alla tragedia dei poveri che dall’Africa fuggono via mare. Dettò al Financial Times parole di un vero Illuminato, io ne rimasi stupefatto. Eccole in sintesi, scritte, ripeto, quattro anni fa!:

“Il caos Libico, e il ritorno del radicalismo islamico ci porteranno ondate di rifugiati senza precedenti, disperazione che alimenterà altro terrorismo e radicalismo, coi criminali che ne traggono vantaggio”

“Possiamo arginare questo disastro con tre pilastri: Vera assistenza economica a quei Paesi, fratellanza politica e inclusione sociale.”


“In pratica che significa? Soprattutto un piano di aiuti per creare OCCUPAZIONE in quei Paesi. Inutile dire che chiedo che la UE aumenti il suo budget per le risorse necessarie a questo piano per i posti di lavoro in loco.”

“La nostra partnership coi Paesi nord africani deve includere: progetti di sviluppo marittimo per loro, di sviluppo stradale, piani energetici di energia rinnovabile, aiuti allo sviluppo della loro piccola-media impresa, e la creazione di un grande progetto di Istruzione superiore Euro-Mediterranea.”

“Ma dovremmo andare anche molto oltre: parlo di un vero Piano Marshall sponsorizzato dalla UE, dal Fondo Monetario Internazionale, dalla Banca Mondiale, e dalle maggiori potenze economiche. Questo piano Marshall oltre all’occupazione, dovrebbe portare una forte stabilità a quei Paesi, e deve essere nell’ordine di miliardi di euro, non meno. Qui la cooperazione degli USA è vitale, anche perché dobbiamo abolire le barriere doganali che sbarrano la strada allo sviluppo del Mediterraneo del Sud.”

“Tutto ciò porterebbe vera sostanza al principio di partenariato alla pari fra UE e Nord Africa. Anche le politiche di sicurezza devono essere sviluppate assieme, così che le nazioni nord africane divengano produttori di stabilità.”

“Torno a sottolineare l’importanza estrema degli aiuti all’istruzione superiore dei giovani Africani. Non solo ciò aiuterebbe a impedirne la radicalizzazione politica e religiosa causata dalla povertà, ma devono essere portati avanti da un gigantesco Programma Erasmus Euro-Mediterraneo che offra una speranza ai giovani svantaggiati del Nord Africa. Gli sarà offerta l’opportunità di studiare e di formarsi in UE.”

“Di certo questa mia proposta non dimentica che si chiederà alle Nazioni sopraccitate di migliorare la loro governance, di attenersi alla legalità internazionale dei Diritti, rispettare i diritti delle donne, degli individui e delle minoranze…”

Parole illuminate di un politico che incredibilmente aveva capito già anni fa che la soluzione al dramma della disperazione dei Poveri del Sud è e deve essere SISTEMICA, non cerottini come il volontariato, gli aiuti spicci, la pietà delle ‘belle anime’, e i battibecchi politici fra porci. Un uomo che parla in PRIMO LUOGO DI UN PIANO MARSHALL PER L’ISTRUZIONE E PER L’OCCUPAZIONE, di uno sforzo storico per sradicare in modo SISTEMICO le cause della disperazione, povertà e fuga da quei Paesi. E ora ve lo presento. No, non è uno di quei preti Don qui e Don là che stanno con mezzo culo su Marx e mezzo culo in Vaticano. No, non è un intellettuale di discendenza illuminista. No, non è un filosofo della Marta Marzotto o del San Raffaele. No…

Il testo fu firmato da Franco Frattini, Ministro degli Esteri di Berlusconi nel 2011. La UE lo ignorò brutalmente.

Frattini... Yes, kill yourselves popolo PD, popolo Bertinotti, popolo M5S. Just do us all a favour: kill yourselves.

BIG CALM


Paolo Barnard

venerdì 27 maggio 2016

Quindi in Austria Hanno Barato sul Serio, Questo è Un Argomento Decisivo per Uscire dall’Europa

Quindi in Austria Hanno Barato sul Serio, Questo è Un Argomento Decisivo per Uscire dall’Europa

A me piace stare ai fatti, se possibile verificarli. E sta emergendo un enorme imbroglio dalle elezioni presidenziali Austriache.

da l’Ultimaribattuta.it


Tutti ad applaudire la vittoria dei Verdi in Austria, Ue in primis, principalmente per lo scampato pericolo nazionalista. Ma una serie di dati getta un’ombra sul successo elettorale di Alexander Van der Bellen con il 50,3% dei voti.

Anzitutto nell’ormai famoso collegio “Waidhofen an der Ybbs” si è registrata la principale anomalia: l’affluenza al voto, infatti, è stata del 146,9%. Più i votanti degli aventi diritto: 13.262 quelli che si sono recati alle urne contro i soli 9.026 che ne avrebbero avuto realmente il diritto. Guarda caso, l’esito uscito dalle urne in questo collegio è stato tutto in favore di Van der Bellen, che ha ottenuto il 52,7% (6.621 voti) contro il 47,3% del candidato di destra, Hofer (5.938 voti). Falla nel sistema del conteggio o errore più o meno volontario nella compilazione dei dati?

Ancora non è dato saperlo: si sa però che l’eccesso di democrazia si è verificato anche nello scrutinio di Linz, capoluogo dell’Alta Austria. Nella città di 191 mila persone ha votato addirittura il 598% di aventi diritto al voto. Il mistero sul “Sondersprengel”, che significa “seggio elettorale speciale”, sarebbe stato giustificato con l’arrivo non solo delle schede degli elettori ammalati o comunque impossibilitati a recarsi ai loro seggi normali, ma anche di quelle inviate per posta.

Proprio questa modalità di votazione, però, è sotto la lente di ingrandimento dal momento che è stata la protagonista della vittoria verde. Come è stato denunciato quiinfatti, a ricorrere al voto per posta non sono solo gli austriaci che si trovano all’estero per motivi di lavoro o di studio. La percentuale di chi davvero risiede fuori dal Paese sul totale dei circa 700mila voti postali è scesa negli anni a circa il 10% del totale: la percentuale restante è composta da chi sceglie di votare da casa, senza recarsi alle urne. Eppure dei 740 mila per corrispondenza (700 mila sono quelle compilate correttamente) lunedì mattina gli scrutatori si sono trovati a contarne 760 mila: altro eccesso di democrazia che ha portato al trionfo dei Verdi, per un soffio.


Non finisce qui: al termine dei conti del secondo turno sono state conteggiate circa 145.222 schede nulle. Se a tutto questo aggiungiamo che Wilhelm Heissenberger, sindaco di Unterrabnitz-Schwendgraben, comune austriaco di 634 abitanti, ha confessato di aver taroccato 12 schede elettorali. Certo una piccolissima percentuale che però inserita nel quadro generale dovrebbe quantomeno invitare ad un riconteggio serio e ragionato.

Cosa sarebbe successo se avesse vinto la destra di Hofer in queste condizioni?L’Unione europea avrebbe fermato tutto, Angela Merkel si sarebbe recata a Vienna a incitare le piazze e gli Stati Uniti avrebbero cavalcato la condanna di una vittoria troppo sospetta. E invece no, in Austria hanno vinto i Verdi. E vissero tutti felici e conten

Il Direttore, Maurizo Blondet fa anche notare un altra cosuccia:


…..L’Austria è un piccolo paese ma sorvegliato speciale dopo Haider, quindi destinatario di attenzioni special, non escluse le minacce. Infatti ha stupito il fatto che la vittima dei brogli, Hofer e il suo partito, abbia detto che non contesterà lo spoglio. Qui le ipotesi sono due. Una, il partito di Hofer e Stracher non ritiene valga la pena di fare una battaglia per contestare una carica, come quella del presidente della repubblica, che è ornamentale; l’altra,che abbia ricevuto minacce. Molto convincenti. “Ricordati la fine di Haider”, eccetera.

Come sapete il sottoscritto non è mai stato un sostenitore dell’uscita dell’Italia dall’Euro o dall’Europa. Bene, ora lo sono. Eccome se lo sono, e mi rendo conto ogni giorno di più di avere fatto la scelta giusta ad andarmene da questo continente in putrefazione.


http://www.rischiocalcolato.it/2016/05/quindi-austria-barato-sul-serio-un-argomento-decisivo-uscire-dalleuropa.html

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giovedì 26 maggio 2016

ATTRAVERSO L'EGO LA SOCIETA' TI CONTROLLA E MANIPOLA

Dapprima viene la madre, e all’inizio la madre rappresenta tutto il mondo. Poi alla madre si uniscono gli altri, e il mondo continua a crescere. E più il mondo cresce, più l’ego diventa complesso, perché vi si riflettono le opinioni di molte altre persone. L’ego è un fenomeno di accumulazione, un sottoprodotto della vita vissuta con gli altri. Se un bambino vive completamente solo, non accadrà che in lui cresca un ego. Ma questo non aiuta affatto. Egli rimarrà come un animale, ma non vuol dire che arriverà a conoscere il suo autentico sé, per nulla!

Il reale può essere conosciuto solo attraverso il falso, quindi l’ego è necessario. Bisogna passarci attraverso. E’ una disciplina. Il reale può essere conosciuto solo attraverso l’illusione. Non potete conoscere la verità direttamente. Prima dovete conoscere ciò che non è vero. Prima dovete scontrarvi con il falso: questo incontro, vi aiuterà a conoscere la verità. Se conoscete il falso in quanto tale, la verità sorgerà in voi. L’ego è una necessità; è una necessità sociale, è una conseguenza della società. E la società è tutto ciò che vi circonda: non siete voi, ma quello che vi sta intorno. Tutto, eccetto voi, è la società. E tutti riflettono. Andrai a scuola e il maestro rifletterà chi sei. Diventerai amico di altri bambini, e gli altri bambini rifletteranno chi sei. Pian piano, tutti quanti aggiungono qualcosa al tuo ego, e tutti cercano di modificarlo, in modo tale che tu non divenga un problema per la società.

Gli altri non si preoccupano di te. Il loro unico interesse è la società. La società si preoccupa di se stessa, e così dev’essere. A loro non importa che tu divenga un conoscitore di te stesso. A loro importa che tu divenga una parte efficiente del meccanismo della società: devi adattarti allo schema. Quindi, cercano di darti un ego compatibile con la società. Ti insegnano una morale. La morale comporta il darti un ego compatibile con la società. Se sei immorale, in un modo o nell’altro, sarai sempre un disadattato.

Ecco perché si mettono i criminali in prigione: non perché abbiano fatto qualcosa di sbagliato; non perché la prigione possa aiutarli a migliorare, anzi… Semplicemente essi non sono compatibili. Sono fonte di problemi. Hanno ego particolari, che la società non approva. Se la società li approvasse, tutto andrebbe bene.

Un uomo ammazza qualcuno: è un assassino. Lo stesso uomo, in tempo di guerra, uccide migliaia di persone… e diventa un grande eroe. La società non è disturbata da un delitto, però il delitto deve essere commesso negli interessi della società: in questo caso è pienamente accettato. La società non si preoccupa della moralità. La moralità presuppone semplicemente che tu ti debba adattare alla società. Se la società è in guerra, la morale cambia. Se la società è in pace, esiste una morale diversa.

La morale è politica sociale. E’ diplomazia. E ogni bambino deve essere allevato ed educato in maniera tale, da rientrare negli schemi della società, in quanto ad essa interessa solo avere componenti efficienti. Alla società non interessa che tu raggiunga la conoscenza di te stesso. La società crea un ego, perché l’ego può essere controllato e manipolato. Mentre il sé non potrà mai essere né controllato né manipolato. Nessuno ha mai sentito parlare di un società che controlli il sé: non è possibile.


Il bambino ha bisogno di un centro. La società gliene da uno, e il bambino a poco a poco si convince che quello sia il suo vero centro o ego. Un bambino torna a casa e se è risultato il primo della classe, tutta la famiglia è felice. Viene abbracciato, baciato e lodato. In questo modo gli si sta dando un ego, un ego sottile. E se invece il bambino torna a casa deluso, sconfitto, con un brutto voto, allora nessuno gli fa complimenti ed egli si sente rifiutato… la prossima volta ci metterà più impegno, perché il suo centro, il suo ego è stato scosso.

L’ego è sempre agitato, è sempre in cerca di alimento, in cerca di qualcuno che gli faccia delle lodi. E’ per questo motivo che chiedete continuamente attenzione. Noi prendiamo dagli altri l’idea di chi siamo. Essi danno forma al nostro centro. Ma questo centro è falso, perché ognuno porta in sé il proprio vero profondo centro. E nessun altro può metterci voce… non sono affari loro! Nessun altro gli può dare forma… veniamo al mondo con quel centro. Siamo nati con esso.

Quindi, tu hai due centri: un centro che ti è dato dall’esistenza stessa, che è il tuo vero Sé; e l’altro creato dalla società, ossia l’ego, che è invece falso. Attraverso di esso la società ti controlla: devi comportarti in un certo modo, perché solo in questo caso la società ti apprezza. Devi camminare in un certo modo, devi ridere in un certo modo, devi assumere un certo comportamento, avere una morale, un codice. Solo così la società ti apprezzerà, e se ciò non accadrà, il tuo ego ne sarà sconvolto. E quando l’ego viene scosso, tu non sai più dove sei, non sai più chi sei.


La società crea un ego, perché l’ego può essere controllato e manipolato. Mentre il sé non potrà mai essere né controllato né manipolato. Nessuno ha mai sentito parlare di un società che controlli il sé: non è possibile.

OSHO

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mercoledì 25 maggio 2016

AUSTRIA ; HANNO VINTO I BROGLI


Al Brennero si chiude e al voto hanno vinto i brogli ma il problema vero è un altro: cosa ci aspetta?


Abbiamo rischiato di svegliarci e trovare il filo spinato al Brennero, invece è tutto a posto. Con l’elezione di Alexander Van der Bellen a presidente austriaco i timori sono svaniti e infatti ieri mattina non solo al valico sono arrivati i già annunciati poliziotti extra per rafforzare i controlli ma gli operai hanno anche ricominciato i lavori per la pensilina che fungerà da gabbiotto (quello che i ghostbusters del pericolo neofascista chiamano muro), alla faccia delle promesse del ministro degli Interni, Wolfgang Sebotka ad Angelino Alfano. Il primo contingente di rinforzo della polizia austriaca, una quarantina di agenti in tutto, è infatti arrivato in mattinata ma già entro domani il numero raddoppierà e diverrà un presidio fisso di controllo.

Le autorità austriache hanno dislocato agenti di polizia vicino al casello di Schönberg, dove gli automobilisti che viaggiano sull’autostrada devono pagare il pedaggio, mentre altri agenti sono dislocati sulla strada statale da Gries am Brenner (prima località dopo il confine italo-austriaco) a Innsbruck per controllare i veicoli in transito. E come anticipato, con l’arrivo del primo contingente di rinforzo sono stati anche accelerati i lavori per la costruzione dei gabbiotti di controllo sull’autostrada al valico di frontiera, mentre nell’area di servizio autostradale Rosenberger, a 200 metri dalla frontiera italiana, stanno intanto procedendo i lavori per l’allestimento del “management di confine”: gli operai stanno posando travi in ferro sulle quali dovrebbe poggiare la copertura della struttura. Tutte scelte fatte da un governo di coalizione tra Socialdemocratici e Popolari non dall’FPO, contro cui il neo-presidente non ha detto una sola parola nemmeno in campagna elettorale.
Ora, ciò che dovevo dire riguardo al senso politico di questo voto l’ho già detto due giorni fa. Però due paroline sui brogli ci stanno proprio bene. Sì avete letto giusto, brogli. In Austria ne parlano apertamente molti giornali, a partire dalla testimonianza di questo simpaticone

che di nome fa Wilhelm Heissenberger ed è sindaco di Unterrabnitz-Schwendgraben, comune austriaco di 634 abitanti, il quale ha ammesso candidamente di aver falsificato 12 schede elettorali. E che dire di Linz, dove la commissione elettorale ha comunicato una partecipazione al voto superiore al 500%, anomalia presente purtroppo anche in altre circoscrizioni. Ce lo mostra questo grafico,
Boom_8
dal quale si desume che a Waidhofen, comune con 11.500 abitanti nella Bassa Austria, l’entusiasmo fosse tale da aver raggiunto il 146%. Cose che succedono, d’altronde. E che dire del direttore della Commissione elettorale austriaca, il quale domenica sera ha dichiarato in televisione come fossero state consegnate 740mila schede elettorali per corrispondenza, ricordando come normalmente circa 700mila di queste vengano utilizzate o compilate correttamente. Sapete quante erano le schede lunedì mattina? Più di 760mila. Altro strano fenomeno di molitiplicazione, succede. Ci sono poi le anomalie. Devo premettere che, come moltissimi, ho imputato – sbagliando – al voto estero la vittoria di Van der Bellen, perché come tutti per voto postale io intendo quello dei cittadini espatriati aventi diritto. E’ così anche in Austria, di fondo ma con gli anni la percentuale di chi davvero risiede fuori dal Paese pare sia scesa a circa il 10% del totale, il resto è rappresentato da gente che ha scelto la formula della posta invece della camminata fino al seggio. Ci sta, forse la proporzione è un po’ altina ma ci sta. Come appare plausibile che negli ospizi e in altre strutture socio-sanitarie e di assistenza, il candidato verde abbia ottenuto un plebiscito bulgaro.
Ma al di là dei casi particolari, c’è da dire che anche a livello centrale qualche dubbio salta fuori. In molti non ci hanno fatto caso ma ieri pomeriggio, il ministro dell’Interno, Wolfgang Sobotka, ha compiuto una gaffe clamorosa. Presentatosi con oltre mezz’ora di ritardo sulle attese all’appuntamento per la proclamazione del vincitore con i dati ufficiali, si è limitato a fornire numeri di preferenze con fare decisamente imbarazzato e ha chiuso il suo intervento con la frase “la comunicazione dell’esito avverrà mercoledì”. Immediatamente viene da pensare che ci fosse necessità di un riconteggio, visto che al secondo turno erano emersi qualcosa 145.222 voti nulli. E invece no, pochi istanti e viene comunicato che il vincitore è Alexander Van der Bellen con un scarto di circa 31mila voti, pari al 50,3% delle preferenze. Strano. Come è strano il fatto che a fronte del 90% delle municipalità austriache che avevano scelto Hofer, la stragrande maggioranza del voto postale espresso nelle medesime vedesse vincente il candidato verde. Mah. forse chi si oppone all’FPO sa che sono dei pericolosi nazisti e preferisce votare per posta, temendo di essere ucciso al seggio o lungo il tragitto. Queste due grafiche
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Wien2
rappresentano il sostegno a Hofer e Van Der Bellen nella municipalità di Vienna al primo e al secondo turno: doping postale? Chissà. C’è da dire che attorno all’ora di pranzo il fibrillo era parecchio. Questa grafica
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è del sito del ministero dell’Interno austriaco e alle 13 vedeva questa situazione: Hofer al 56%. Attorno alle 15, invece, accadeva un po’ di tutto e in quasi contemporanea. Il ministero dell’Interno rivedeva le sue proiezioni come ci mostra questa grafica,
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ridimensionando il distacco tra i due contendenti ma un sito ufficiale dell’Ue, proprio citando fonti del ministero dell’Interno austriaco, dichiarava quanto segue.
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Per non farci mancare nulla, alle 14.47 accadeva questo,
Boom
ovvero sempre il ministero dell’Interno di Vienna metteva a tacere il sito della municipalità di Salisburgo che si permetteva addirittura di aggiornare i dati in maniera pubblica. Perché questa necessità di silenziare i dati? Forse perché alle 14.03, ovvero un’ora dopo che la proiezione del ministero dell’Interno dava Hofer al 56%, erano già state scrutinate 444.716 schede inviate per posta, quindi oltre la metà e il risultato parziale era il seguente: Hofer 39,6% e Van der Bellen 60,4%. Guarda caso, tutti gli analisti avevano calcolato sui giornali di domenica mattina che per poter sperare di vincere, il candidato verde doveva superare quota 60%. Insomma, un plebiscito postale. 
Direte voi, è stato Hofer stesso ad ammettere la sconfitta, addirittura prima della farsesca comunicazione dei dati ufficiali da parte di Sobotka, quindi nessun complotto. Infatti, non c’è un complotto ma un voto farsa fin dall’inizio, pilotato per far spaventare e avere un fantasma da sventolare per due settimane tra un turno e l’altro. Perché, altrimenti, una sola è l’alternativa: qualcuno o qualcosa ha fatto sapere alla dirigenza dell’FPO di non azzardarsi a chiedere il riconteggio, che le cose andavano bene così e che tanto con un presidente neo-eletto e un governo non stabilissimo, le legislative non tarderanno ad arrivare e allora si potrà fare sul serio. Ora no. Prima del Brexit, no.
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E’ accaduto questo? Perché pur accettando che il carattere austriaco non sia fumantino, non riesco a concepire l’atteggiamento di totale remissione messo in campo da Hofer di fronte alle palesi incongruenze presenti nel voto. Era a tanto così, a un millimetro dalla presidenza della Repubblica per l’FPO e non chiede di ricontare anche i voti di un singolo paesino? Temo sia una pantomima ma questo non mi fa certo stare più tranquillo, né mi fa arrabbiare: dal caso Florida del 2000, è palese che le cosiddette democrazie avanzate – le stesse che mandano gli osservatori Osce nei seggi dei Pasei africani o dell’Est – utilizzino brogli sistematici, soprattutto dove è in vigore il voto elettronico, manipolabile ancor meglio di quello postale (casualmente, Erdogan vuole introdurlo in Turchia perché “è più veloce e fa risparmiare”). Mi induce però a riflettere: cosa ci aspetta davvero? A cosa ha fatto da prodromo lo psico-dramma farsesco andato in scena tra domenica e lunedì in Austria? Prova generale di qualcosa?
http://www.rischiocalcolato.it/2016/05/al-brennero-si-chiude-al-voto-vinto-brogli-problema-vero-un-altro-cosa-ci-aspetta.html
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martedì 24 maggio 2016

Che fine ha fatto RAZ DEGAN ?

Raz Degan, israeliano, classe 1968, divenne celebre negli anni 90′, grazie ad un fortunato spot del Jagermeister, che riscosse grandissimo successo e rese molto noti sia lui che il prodotto. L’aspetto fisico bello e affascinante fece il resto, portandolo ben presto alla ribalta sul piccolo schermo e al cinema. Ha partecipato, tra le varie esperienze televisive, a “Ballando con le stelle 6”, prima di approdare nel 2010 a Mistero. Quest’ultimo è stato l’ultimo programma a cui ha preso parte. A livello cinematrografico ha recitato in oltre una decina di film, tra i tanti menziono “Squillo”, sotto la regia di Carlo Vanzina nel 1996, e “Barbarossa”, per Renzo Martinelli nel 2009. E poi è sparito di circolazione. Come mai?



Raz Degan censurato: ne parla in una intervista a Vanity Fair

Cercando il suo nome su Google, non appaiono risultati recenti. Tra i primi che saltano fuori, c’è un’interessante intervista rilasciata a Vanity Fair un anno fa, dove affronta pure la vicenda della sua “epurazione televisiva”. Interrogato dal giornalista sulla sua “sparizione”, l’attore risponde così:
«La mia carriera andava piuttosto bene, facevo cinema, Tv. Ma mi mancava un perché. Ho cominciato a fare ricerche, a interessarmi alla vita in maniera più profonda. Avrei voluto condividere con il pubblico televisivo quello che avevo imparato, ma i tempi della Tv sono troppo rapidi. Non riuscivo a esprimermi»
“Stai parlando di Mistero?” Gli chiede l’intervistatore. E l’intervista prosegue:
«Credevo che usando la mia popolarità avrei potuto trattare temi importanti, molto più grandi di me, come i messaggi subliminali, il signoraggio (il reddito che gli Stati guadagnano dall’emissione di denaro, ndr). Ma i media sono controllati, pieni di stronzate. Viviamo in una dittatura: controllano quanti soldi puoi prendere in banca, dove puoi viaggiare. Poi ti danno un telecomando per farti credere che sei libero solo perché puoi scegliere quale canale guardare». (fonte)

Censurato perché ha tentato di spiegare al pubblico il signoraggio e altre vicende scomode

Raz Degan ha pagato con la censura i suoi buoni propositi, a differenza della maggioranza degli altri “vip”, che nel migliore dei casi “fanno finta di niente”, si godono la posizione di privilegio, la bella vita, e se ne fregano del resto.
A Raz Degan vanno i nostri ringraziamenti e solidarietà, e se dovesse leggere questo articolo, ci teniamo a fargli sapere che molte persone, nonostante la censura del sistema, sono a conoscenza di quanto ha fatto, o tentato di fare, e del fatto che così facendo, ha compromesso la sua carriera, e nutrono grande stima per questo. Verrà un giorno che questo comportamento, riceverà i riconoscimenti che merita. E magari il tuo nome resterà nella storia, ricordato per essere tra i pochi coraggiosi in un mondo di pavidi ben prezzolati.
Se Raz Degan avesse taciuto, avrebbe probabilmente continuato a recitare e condurre trasmissioni, ricevendo sempre più popolarità. In una società come questa, le persone come Raz Degan, sono moderni eroi. Grazie!


Veritanwo

http://veritanwo.altervista.org/che-fine-ha-fatto-raz-degan-articolo-shock/

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sabato 21 maggio 2016

COTTARELLI E IL MONDO AL CONTRARIO: “IL MACIGNO. PERCHÈ IL DEBITO PUBBLICO CI SCHIACCIA”


Carlo Cottarelli, mister “spending review” fortunatamente allontanato dal governo italiano senza, per altro, una reale inversione nel programma di austerità voluto dall’Unione Europea per l’Italia, ha pubblicato un libro per la Feltrinelli (il che, ai tempi andati, sarebbe già stato paradossale) dal titolo eloquente: “Il macigno. Perché il debito pubblico ci schiaccia e come si fa a liberarsene”.

Ebbene, a volte la verità, seppur infilata come polvere al di sotto di mille tappeti, risbuca all’improvviso quando meno ce lo si aspetta. La verità sulla natura del macigno, e perché questo ci pesa e non lascia dormire sereno Carlo Cottarelli, lo stesso Cottarelli la sa. E ce la spiega persino nel paragrafo Debito Pubblico e Moneta.

Il “debito pubblico” è un “macigno” perché e solo perché “è espresso in moneta estera”: il nostro debito pubblico italiano infatti “è denominato in euro, la nostra moneta, ma anche una moneta che non possiamo stampare a piacere. Quindi è come se il debito fosse denominato in valuta estera”.

Buongiorno Cottarelli.

venerdì 20 maggio 2016

Quelli dell’Artemisia Annua

Attualmente al 10 dicembre 2015 sono presenti 452 studi che dimostrano l’efficacia terapeutica dell’Artemisia Annua, come potete constatare sul database dell’Università di Washington.

PERCHE’ L’ARTEMISIA ANNUA E’ COSI’ POTENTE CONTRO IL CANCRO


Il componente attivo dell’Artemisia Annua efficace contro il cancro è l’Artemisina. Uno studio condotto dall’Università della California, ha concluso: “In generale i nostri risultati mostrano che l’artemisinina ferma il fattore di trascrizione ‘E2F1′ e interviene nella distruzione delle cellule tumorali del polmone, il che significa che controlla la crescita e la riproduzione delle cellule del cancro”.

L’Artemisina inoltre è così efficace perché colpisce selettivamente le cellule tumorali senza danneggiare le cellule normali, a differenza della chemioterapia. Infatti l’Artemisina colpisce le cellule contenenti eccessive quantità di ferro liberando radicali liberi intracellulari che distruggono le cellule, e le cellule tumorali contengono molto più ferro della media.


Il ferro si deposita nelle cellule tumorali con speciali recettori che aiutano nella divisione cellulare. Le cellule normali hanno anche questi recettori , ma le cellule tumorali li hanno in grandi quantità e quindi possono essere una combinazione bersaglio di ferro e Artemisinina, causando l’arresto della crescita cellulare e l’apoptosi in molte linee cellulari tumorali.

TESTIMONIANZA DI GUARIGIONE CON FERRO E ARTEMISINA

Su questo aspetto abbiamo raccolto la testimonianza di Amedeo Gioia docente romano che così ha scritto:

“Io sono la prova vivente che la cura con l’artemisia annua funziona, operato due volte di cancro alla vescica esame istiologico G3 e TNM: pT2, invitato a fare delle infiltrazioni di chemio l’oncologo le ha ritenute inutili in quanto i carcinomi avevano colpito anche la prostata e l’ilio (intestino). Ricoverato in urologia al San Filippo Neri per l’asportazione di vescica, prostata ed un tratto dell’intestino, avrei continuato a vivere con le sacchette per l’orina e feci. Ho rifiutato la chemioterapia e mi hanno dimesso dandomi una settimana, massimo due mesi di vita. Mio figlio ha scoperto che esisteva questa pianta, che distrugge le cellule cancerogene, ed e’ riuscito a trovarla in soluzione alcolica (tipo fernet) e ho incominciato ad assumerla, Una correzione nel caffe’ la mattina, un bicchierino dopo pasto ed uno dopo cena. Dopo 48 ore non avevo più dolori e dopo sei giorni orinavo quasi normale (prima ogni 1/2 ora e con dolore). Per controllo ho fatto un’ecografia, esame del sangue per le marche tumorali ed una TAC. Risultato non ho più nulla”.

E in un post sul suo profilo Facebook continua qualche giorno dopo:



COSA DICONO I MEDICI SULL’ARTEMISIA

Per il Dott. Len Saputo si tratta addirittura di una bomba intelligente contro il cancro: infatti è economica, si assume facilmente durante la giornata e si è dimostrata efficace su ogni tipo di cancro. Il problema, come afferma lo stesso dottore americano, è che le istituzioni non sono aperte a scardinare il sistema oncologico tradizionale che si basa sulla chirurgia-chemioterapia-radioterapia.

Uno studio dell’Università di Washington diretto dai dottori Narenda Singh e Henry Lai ha dimostrato che l’artemisia si è rivelata efficace nella distruzione del 75% delle cellule tumorali resistenti alle radiazioni nel cancro al seno in sole 8 ore, ed ha raggiunto addirittura il100% dopo soltanto 24 ore.

Come afferma il Dott. Massimo Bonucci, medico specializzato in Oncologia Medica a Roma: “Inoltre sia l’artemisinina che i suoi composti hanno dimostrato di avere effetti anti-angiogenetici, interruzione della migrazione, modulazione della risposta recettoriale nucleare, anti-infiammatori, anti-metastatici e perturbazione di molte vie di trasduzione del segnale. Queste caratteristiche rendono i composti dell’artemisinina interessanti candidati farmaci chemioterapici anti cancro.”

Questi composti sono potenti promettenti composti antitumorali che producono effetti collaterali significativamente inferiore rispetto ai tradizionali agenti chemioterapici. Attualmente non è approvata come anti-cancro perché non ci sono studi clinici ma solo in vitro. Poiché è almeno 20 anni che si conoscono queste proprietà eccezionali antitumorali, ci si chiede come sia possibile che non la sia voglia approvare? Forse ci sono interessi economici? Il fatto è che un’azienda farmaceutica americana sta cercando di brevettare un composto a base di artemisina e fintanto che non sarà pronto non è conveniente approvarla, dato che da una pianta non ci si guadagna molto rispetto ai guadagni enormi invece che può fruttare la chemioterapia.

E’ possibile ordinare l’estratto idroalcolico di artemisia annua e le fiale di ferro direttamente in farmacia. Puoi consultare il gruppo Facebook Quelli dell’Artemisia Annua dove puoi trovare tante informazioni utili (indirizzi per l’acquisto, posologia e testimonianze) con persone che hanno provato e stanno provando l’artemisia annua.


http://www.dionidream.com/artemisia-annua-cancro/

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Salmone d’allevamento, ‘Evitatelo come la peste’

Ormai è sempre più difficile pescare salmone selvatico, dato che lo stock dell’Atlantico è in estinzione e quello del Pacifico è in declino. Il salmone che finisce sulle nostre tavole è, quasi sempre, salmone d’allevamento intensivo, che, spiega Slow Food, “non costituisce una buona alternativa, né per noi, né per ambiente ed ecosistemi“. Lo scienziato americano David O. Carpenter in un articolo del 2004 affermava che “bisogna evitare il salmone come la peste” e una dottoressa norvegese, Anne-Lise Bjørke Monsen, ha rischiato la carriera per averne sconsigliato il consumo a bambini e mamme. Secondo l’associazione, la cui missione è “ridare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi” ci sono almeno 10 motivi per cui non dovremmo mangiaresalmone d’allevamento. Eccoli di seguito:

1) Negli allevamenti intensivi i reflui non vengono mai lavati via e si lasciano semplicemente cadere attraverso le reti. Pensateci, è come se non cambiaste mai la sabbietta al vostro gattino… Il risultato sono migliaia di tonnellate di escrementi e rifiuti che si depositano nel fondale intorno agli allevamenti che non vengono mai rimossi.

2) 600 000 salmoni che nuotano in una zuppa di muco ed escrementi alimentano le mutazioni di agenti patogeni che si diffondono dall’Atlantico fino al nostro supermercatino sotto casa.

3) Uno scienziato statunitense dopo un lungo studio sugli allevamenti intensivi di salmone ha dichiarato ai media: «Si dovrebbe evitare il salmone di allevamento come la peste».
David O. Carpenter


4) I salmoni di allevamento spesso sono colorati di rosa per imitare i salmoni selvaggi. I produttori utilizzano Salmo Fan per ottenere il colore che il mercato richiede. Come fanno? Aggiungono il colorante nel mangime, facile

5) Ad aprile 2013, la Norvegia ha ottenuto il consenso dell’Unione Europea per aumentare le quantità di Endosulfano nei mangimi. Sapete che cosa sia? Un pesticida mega tossico bandito in numerosi Paesi.

6) Se il mangime dato ai salmoni contiene derivati animali (soprattutto dai maiali) il salmone affumicato è Kosher?

7) Foche, uccelli e leoni di mare spesso rimangono intrappolati nelle reti che delimitano gli allevamenti

8) Una cosa che vi ripetiamo sempre: gli allevamenti intensivi non sono assolutamente efficienti e per ottenere un kg di salmone ne servono almeno 5 di altri pesci. E contribuiscono largamente alla riduzione degli stock ittici che sta portando all’estinzione di molte specie.

9) Ovunque ci siano allevamenti di salmone intensivi si è registrato un calo drastico dei salmoni selvatici

10) I medici norvegesi consigliano alle mamme in attesa di evitare il salmone a causa dell’alto livello di tossine contenute in quelli da allevamento intensivo. Sostanze conosciute per provocare danni allo sviluppo del cervello nei bambini. La dottoressa Anne-Lise Bjørke Monsen ha rischiato la sua carriera per aver divulgato questa informazione. Ma dal momento che migliaia di persone mangiano salmone convinti che faccia bene alla loro salute dovrebbero invece conoscere tutti i rischi collegati

Fonte: http://www.tzetze.it/redazione/2015/02/salmone_dallevamento_scienziato_usa_evitatelo_come_la_peste/


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mercoledì 18 maggio 2016

DISASTRO ECOLOGICO IMPRESSIONANTE








Ultimo avviso all’umanità: 
"Attenzione: è iniziata la morte dei mari!" 

...anno dopo anno, abbiamo registrato spiaggiamenti di cetacei, morie impressionanti ed improvvise di pesci, calamari giganti emersi dal profondo degli oceani e poi defunti sulle spiagge e poi ancora foche e uccelli acquatici trovati morti a centinaia e a migliaia su tutte le spiagge del pianeta. Per meglio capire il fenomeno abbiamo fatto una ricerca dal 1800 ad oggi per documentarci su questi disastri ecologici. Abbiamo scoperto che soprattutto a partire dal 1900 si sono registrate improvvise morie di pesci in molti mari della Terra, ma questi eventi erano attribuibili ad inquinamenti locali, esperimenti nucleari in atolli oceanici e ad improvvise variazioni di temperatura delle acque dell’Oceano Pacifico lungo la corrente di Humboldt. Tutto però collocabile ad eventi ben definiti localmente e avvenuti in maniera episodica e non continuativa. Uno o due fenomeni di consistenti morie di pesci ogni decennio al massimo. Dal 1980 ad oggi invece abbiamo notato che questi eventi nefasti hanno cominciato ad essere più frequenti, fino a passare negli ultimi 10 anni non più come fatti episodici, ma costanti in cui spiaggiamenti di cetacei, risalita e morte di creature abissali, stragi di milioni di pesci sulle spiagge di tutto il mondo si sono manifestati in un crescendo preoccupante anno dopo anno, mese dopo mese.

Si calcola che per questi motivi, molti dei quali attribuibili al surriscaldamento delle acque della Terra e all’inquinamento di origine antropica, gli abitanti di questo pianeta dal 2000 ad oggi hanno perso circa il 20% del pescato potenziale. Se poi aggiungiamo la rapina dei mari attraverso la pesca intensiva e criminale, si calcola che l’umanità abbia distrutto un altro 30% dell’alimentazione proveniente dai mari.

Viene spontanea la domanda: “ Ma fino a quando i mari del pianeta potranno garantire cibo alla crescente umanità? Cosa avverrà quando i mari avvelenati e caldi non sosterranno più la pesca e la vita delle sue creature? “ Qualcuno se lo è chiesto?

Intanto i mass media in questi giorni affrontano il problema dell’impressionante disastro ecologico lungo le coste del Cile, come un fatto di scarso interesse, come una curiosità effimera. In prima pagina invece impazzano notizie su quanto ha detto, fatto e mangiato Renzi ed altri politici italiani, sui capricci di questo o quell’altro parlamentare o vip del cinema. I nostri mass media dimostrano che sui questi disastri, che minano alla base il futuro dell’umanità, hanno una profonda insensibilità, nonché impreparazione, e superficialità. Questo fatto invece preoccupa molto perché contro queste anticipazioni di disastri globali non abbiamo nessuno dei “big” della politica nostra e internazionale capace di pensare come fermare questa inesorabile corsa verso l’ecocatastrofe.

Noi cosa possiamo fare, oltre che informare il pubblico su questi reali rischi presenti e futuri? Al massimo continuare a fare la nostra parte e, in questo caso, raccontando la “parabola” scientifica del “Ventunesimo giorno”. La conoscete? Gli studenti universitari delle facoltà scientifiche - naturalistiche la conoscono bene, perché è anche un tema di studio, peccato che non sia altrettanto per i nostri giornalisti e politici. Allora eccovi la storia, che ha una base scientifica provata, e che ci riguarda drammaticamente molto da vicino:

"Accade che in limpido lago ricco di vita acquatica, dalla quale traggono beneficio alcuni paesi costieri, un giorno in una sua insenatura appaiono dei giaciti d’acqua, portati da qualcuno. Che bello! Esclamano le persone. Un anziano del villaggio però non è altrettanto felice della presenza di questi vegetali acquatici, quindi invita le autorità locali a controllare il fenomeno. Viene deriso dagli amministratori dei comuni ai quali si è rivolto. Anzi, gli dicono, che questi giacinti d’acqua con i loro fiori rappresentano un’attrazione turistica. Il giorno seguente i pochi metri quadrati di superficie del lago coperti da questa vegetazione acquatica, si raddoppiano e così, giorno dopo giorno. Il solito anziano del villaggio si reca ancora dagli amministratori e dice loro: “ Sapete che queste piante assorbono l’ossigeno del lago sottraendolo ai peschi di cui poi noi ci nutriamo? Perché non limitate la loro crescita?” - Anche questa volta la risposta che riceve è la solita: “ Ma che vuoi saperne tu? Chi sei per dirci queste stupidaggini? I giacinti d’acqua rendono più bello il nostro lago” – Intanto giorno dopo giorno, in progressione geometrica, i giacinti d’acqua si raddoppiano. Si arriva così al 29esimo giorno quando questa vegetazione ha coperto esattamente metà lago. A quel punto il solito personaggio mette in allerta autorità e cittadini dicendo loro che la superficie lacuale il giorno dopo sarebbe potuta finire completamente ricoperta di vegetazione e così il lago si sarebbe eutrofizzato uccidendo tutti i suoi pesci. Nessuno, ancora una volta, lo prende sul serio. Il giorno dopo tutto il lago viene coperto e soffocato dai giacinti d’acqua e così tutti i pesci muoiono asfissiati."

Oggi se non proprio al 29imo ci troviamo tra il 27esimo e il 28esimo giorno. Il problema è che con l’insensibilità dei nostri politici e con la “distrazione” di molti scienziati presto arriveremo al 29esimo giorno e allora non ci sarà più spazio per evitare la catastrofe.


SULLE COSTE DEL CILE UN DISASTRO ECOLOGICO IMPRESSIONANTE



Dall’inizio del 2016, si è registrata nella zona centromeridionale del Cile una proliferazione anomala di micro-alghe, in particolare nella regione di Los Lagos, che ha portato prima alla morte per asfissia di 40mila tonnellate di salmone, ovvero circa il 12 per cento della produzione annuale del Paese. La “marea rossa”, così viene chiamata, ha nelle ultime settimane provocato ancora una moria di sardine e di frutti di mare, coinvolgendo soprattutto la regione di Los Lagos, nelle zone di Puerto Mont e dell’isola di Chiloé, e la regione dell’Araucania. Sono morti anche mammiferi marini come foche e delfini. E’ questa la più grande marea rossa della storia. Così tante alghe non si erano mai viste nel Sud del Cile, dove le fioriture algali sono un fenomeno naturale. La causa di questo fenomeno per gli scienziati è attribuibile sia i cambiamenti climatici che El Niño che questa volta si è manifestato con una forza estremamente forte, tale da aver condizionato il clima in molte aree del pianeta.

Non solo un disastro ecologico, ma anche economico per tutto il Cile, infatti migliaia di pescatori sono disperati perché impossibilitati a pescare e, quindi, a guadagnare. A causa di ciò su molti porti del Cile stanno esplodendo violente manifestazioni di piazza, che chiedono al governo indennità economiche per superare la crisi.



Filippo Mariani - Accademia Kronos



http://paolodarpini.blogspot.it/2016/05/ultimo-avviso-allumanita-attenzione-e.html?m=1
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LA CASEINA ATTIVA IL CANCRO



T. Colin Campbell, il ricercatore americano definito
"una delle 25 persone più influenti nel campo dell'alimentazione", illustra, in questo dvd, i sorprendenti risultati di una ricerca monumentale attesa da oltre 27 anni da medici e specialisti. The China Study, studio condotto sotto la gestione congiunta della Cornell University, dell'Università di Oxford e dell'Accademia cinese di medicina preventiva, raccogliendo, elaborando e incrociando una mole impressionante di dati, ci mostra, con criteri scientifici ed epidemiologici di difficile contestazione, che una dieta costruita prevalentemente o totalmente su cibi naturali e vegetali è in grado di prevenire o curare gran parte delle malattie.

Oltre al seminario formativo del Dott. Colin Campbell, per la prima volta in Italia e in esclusiva europea, il cofanetto (dvd+libro) contiene una sua intervista esclusiva e testimonianze straordinarie di specialisti e personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo


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The China Study
Il più importante e completo studio su alimentazione e salute - Videocorso formativo + Intervista Esclusiva
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domenica 15 maggio 2016

«LA UE ha gli stessi obiettivi di Hitler»

Dichiarazione shock dell’ex sindaco di Londra, Johnson: «LA UE ha gli stessi obiettivi di Hitler»


Si sono registrate oggi dichiarazioni molto forti dell’ex sindaco di Londra Boris Johnson, che attualmente guida il movimento per l’uscita della Gran Bretagna dalla Ue con il referendum del prossimo 23 giugno: nel corso di un’intervista al Sunday Telegraph, il politico conservatore ha dichiarato che l’Unione europea sta seguendo, com metodi diversi, gli stessi passi di Adolf Hitler per realizzare un superstato a guida tedesca.

“L’Unione Europea persegue «con metodi diversi» lo stesso obiettivo di Hitler: creare un super Stato Europeo sotto un’unica autorità”, ha detto l’ex sindaco conservatore di Londra, Boris Johnson, in un’intervista al “Sunday Telegraph”.
«Napoleone, Hitler e altre diverse persone ci hanno provato, ed è finita tragicamente. L’Ue è un tentativo di fare lo stesso con metodi diversi», ha dichiarato Johnson, sostenitore dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione.

Tuttavia, ha proseguito, i «disastrosi» fallimenti di Bruxelles hanno alimentato le tensioni tra gli Stati membri epermesso alla Germania di accrescere il proprio potere, di acquisire l’economia italiana e di «distruggere» la Grecia.
“Alla base, quello che manca è l’eterno problema, non c’è una fedeltà sottostante all’idea d’Europa. Non c’è una singola autorità rispettata o compresa da tutti. E questo causa un enorme vuoto democratico“.

E’ probabile che Johnson nel fare queste dichiarazioni, abbia letto in precedenza quanto aveva scritto a proposito della UE un ex dissidente sovietico: Vladimir Bukovsky, il quale aveva affermato di temere che Unione Europea stava gradualmente trasformandosi in un’altra Unione Sovietica. In un discorso tenuto a Bruxelles qualche settimana fa, Bukovsky aveva definito la UE un “mostro” che deve essere abbattuto al più presto, prima che si trasformi in un vero e proprio stato totalitario. 


Questa impressione era stata in precedenza condivisa anche da un altro ex dissidente sovietico, Anatolliy Golitsyn, il quale, disertore del KGB sovietico, nel 1984 avvertì in anticipo che ci sarebbe stata una “falsa liberazione” dell’Unione Sovietica e dell’Europa dell’Est, e che ciò sarebbe stato accolto con grande entusiasmo dall’Occidente e avrebbe portato alla fusione della Comunità Europea con alcuni paesi dell’ex Unione Sovietica, esattamente ciò che è successo di lì a poco.
Johnson è uno dei leader della campagna per il “no” alla Ue, mentre David Cameron è a capo dello schieramento per il “sì”. I due campi al momento sono al 50% ciascuno nei sondaggi. Un sondaggio pubblicato oggi indica però che Johnson è considerato più credibile di Cameron sul tema dell’Europa. Il 45% degli intervistati dice di fidarsi più Johnson che di Cameron, solo il 21% afferma di considerata il premier più credibile del suo rivale, secondo un sondaggio ComRes per il Sunday Mirror e l’ Independent.(fonte Afp)
A queste dichiarazioni si sono contrapposte le critiche dello schieramento favorevole al mantenimento del Regno Unito nella UE ed in particolare David Cameron il quale ha lanciato il suo ammonimento sulle conseguenze cui la GB andrebbe incontro nell’uscire dalla UE: “…se il 23 di Giugno voteremo per uscire dalla UE sarà un voto per avere i prezzi più alti, meno posti di lavoro, minore crescita economica ed una sicura recessioe. Di questo non ha bisogno il Regno Unito”, ha detto Cameron.
Ai cittadini britannici spetterà di decidere, per quanto è già noto che tutti i principali media del paese sono controllati dai gruppi finanziari che sono oltremodo interessati alla permanenza del Regno Unito nella UE ed a questo fine stanno conducendo una grande campagna di “pressione e di convincimento” sull’opinione pubblica britannica. Questo non potrà non influire sull’esito del voto.
Fonte: Telegraph.co.uk


http://www.controinformazione.info/dichiarazione-shock-dellex-sindaco-di-londra-johnson-la-ue-ha-gli-stessi-obiettivi-di-hitler/#

http://alfredodecclesia.blogspot.it/2016/05/dichiarazione-shock-dellex-sindaco-di.html?spref=fb


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vedi anche

venerdì 13 maggio 2016

24 USI DEL TARASSACO COME RIMEDIO E COME CIBO IN CUCINA



Dato che l’intera pianta è commestibile, esistono moltissimi modi per usare il tarassaco in cucina.

Foglie di tarassaco saltate con aglio.

Ricco di minerali e vitamine il tarassaco è un ottimo e sano alimento da aggiungere ad ogni pasto. Fai rosolare le foglie con dell’aglio (zenzero o capperi) in modo da rimuovere il gusto amaro. Anche immergerle nell’acqua bollente per 20 o 30 secondi aiuta a rimuovere il sapore acre, evita le foglie molto mature.

Pesto di tarassaco e semi di zucca

Questo nutriente pesto è perfetto per cucinare una pasta semplice o spalmarlo su un panino vegetariano. Poiché le foglie di tarassaco sono leggermente pungenti, è importante mischiarle insieme a semi di zucca tostati limone e parmigiano per contrastarne il forte sapore.

Fiori di tarassaco in tempura.

Prima di friggere i fiori, bisogna immergerli nella pastella rimuovendo le foglie, i fiori avranno un gusto leggermente dolce.

Aceto di erbe

Godetevi un aumento del vostro benessere grazie all’uso di questo aceto alle erbe come condimento per insalate, zuppe, stufati e salse. Oppure potreste utilizzarlo come bevanda tonica e rivitalizzante diluendolo semplicemente con acqua.

Lasciate a macerare i fiori di tarassaco per quattro settimane in aceto di sidro di mele, poi filtratelo per ottenere l’aceto alle erbe. Conservatelo in un luogo buio al massimo per un anno.

Risotto vegetariano.


I fiori di tarassaco sono perfetti per un risotto, hanno un grande impatto visivo donando al piatto un gusto dolce e delicato, che ben si sposa con i classici ingredienti del risotto.

Kimchi

Questo tradizionale piatto coreano dal sapore aspro e dal retrogusto piccante solitamente viene preparato con il cavolo, una valida alternativa potrebbe essere il tarassaco. Gli ingredienti che completano la preparazione comprendono alcuni fermentati che ci aiutano a mantenere il nostro intestino sano.

Muffins.

Preparati con farina integrale, farina d’avena, miele (o malto per una scelta vegana) e petali di tarassaco, sono perfetti da servire in accompagnamento a minestre, zuppe e vellutate di asparagi o piselli.

Sorbetto.

Un fresco sorbetto preparato con dei fiori di tarassaco appena raccolti è l’ideale per una merenda estiva in giardino. Oppure può essere un ottimo dessert da servire dopo uno dei piatti qui descritti.

Marmellata.

Questa deliziosa marmellata è dolce come il miele. Potete spalmarla sul pane tostato o sulle fette biscottate o su qualsiasi altra cosa vi suggerisca la fantasia. Conservatela in un contenitore ermetico al massimo per due settimane (ma non durerà così a lungo…).

Sciroppo per pancake e waffle.

Amate i pancake con lo sciroppo ma quello del supermercato è “dolciastro” e pieno di additivi e conservanti? Vi serviranno solo tre ingredienti per fare un delizioso sciroppo: fiori di tarassaco, limone e zucchero (oppure miele o malto).

Torta ai fiori di tarassaco.

Una torta deliziosa e un po’ tropicale a base di sciroppo di fiori di tarassaco, petali di tarassaco, ananas, noci e cocco; Il tutto arricchito da una spolverata di cannella.

Biscotti.

Possiamo fare dei fantastici biscotti con tarassaco, miele e avena

Caffè di radice di tarassaco.

Come abbiamo già detto, nessuna parte di questa meravigliosa pianta dovrebbe essere sprecata. Dopo aver utilizzato la parte verde e i fiori, fate seccare le radici, in seguito ad un leggera tostatura e macinatura otterrete una sana alternativa al caffè dal gusto ricco e profondo.

Tè freddo al tarassaco e lime.

Questa bevanda è così naturalmente rinfrescante e buona che anche i bambini la ameranno. Mischiate i fiori di tarassaco col succo fresco di lime, qualche foglia di stevia (o altro dolcificante) e qualche foglia di lampone rosso per ottenere un tè perfetto.

Vino.

Può sembrare sorprendente, ma con questa pianta possiamo fare il vino… Vi servirà un contenitore con una capacità di circa quattro litri che dovrete riempire di fiori di tarassaco da far fermentare insieme ad acqua, scorze di limone e uva passa per almeno due mesi.

Grappa Danese.

Se il vino non vi soddisfa, forse una buona grappa sarà più convincente… La grappa con i fiori di tarassaco ha un gusto fresco e leggermente dolce. Ottima da servire insieme a cioccolato e torte dolci. Oppure potete aromatizzate la birra con le radici di tarassaco per un drink leggermente piccante ideale per accompagnare piatti dal sapore robusto.


http://www.dionidream.com/tarassaco-usi-benefici/

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Succo di Tarassaco
Integratore alimentare con 100% succo di pianta fresca per la naturale funzione di stomaco e fegato
Voto medio su 2 recensioni: Da non perdere
€ 10.9

ELEONORA CIMBRO, 18000 EURO AL MESE LOTTA PER LA MANCANZA DI UNA PARRUCCHIERA IN PARLAMENTO!



Cari Italiani, ecco 18.000 Euro al mese ben spesi: la deputata ELEONORA CIMBRO e la sua eroica lotta contro una delle peggiori piaghe sociali che affligge il nostro Paese: la mancanza di una parrucchiera in Parlamento !!
Nel famoso film di Roberto Benigni, la peggiore piaga che affligge Palermo è “il traffico”.
Grande gag, esilarante. Ma è un film comico !!!
Questa, invece fa davvero: il Paese è allo sbando, la gente non arriva a fine mese, suicidi, crisi, emergenze, disoccupazione eccetera, ma per questa qual è la priorità? La parrucchiera in Parlamento !!
E per questo la paghiamo pure!
Ma vaffanculo, va……
- ma poverina lavora dalla mattina alla sera...SEEEMPRE



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giovedì 12 maggio 2016

La Via del Guerriero di Pace

il Film Primo tempo
https://youtu.be/iVnhq8Xebgw

Il Film Secondo tempo
https://youtu.be/BWHYfGOGmAY

All'inizio del dicembre 1966, durante il mio primo anno all'Università della California di Berkeley, nella mia vita si verificò una straordinaria serie di eventi. Cominciò tutto alle tre e venti di un mattino, quando inciampai per la prima volta in Socrate ad una stazione di servizio aperta tutta la notte... Quell'incontro casuale e le avventure che seguirono erano destinati a trasformare la mia vita".

Così esordisce Dan Millman descrivendo il suo primo incontro con Socrate (nome scelto dall'autore stesso in riferimento all'antico filosofo), l'uomo che gli avrebbe cambiato la vita. Fino a quel momento, la vita di Dan era trascorsa in maniera tranquilla e serena, tra sport e studio. Cresciuto in una famiglia amorevole, Dan non si rende conto che deve ancora imparare a vivere veramente. Socrate gli mostra la sua via, quella del Guerriero di Pace, e prende a cuore la crescita psico-spirituale del ragazzo fino a insegnargli a vedere la vita con saggezza, serenità e con l'atteggiamento di un vero guerriero di pace..

La Via del Guerriero di Pace è un best-seller tradotto in quattordici lingue che ha venduto oltre un milione di copie. Basato sulla storia personale dell'autore, ex atleta già campione del mondo, il libro mostra come, dopo un incontro straordinario e "fortuito" con un grande essere, Dan veda trasformarsi completamente la propria vita e comprenda che il destino dell'uomo è infinitamente più grande di ciò che la mente umana può concepire.


La Via del Guerriero di Pace
Un libro che cambia la vita
Voto medio su 16 recensioni: Da non perdere
€ 13.9

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«VERONESI? UN MEDICO DEMONIACO»

Eleonora Brigliadori ribadisce il suo 'no' alla chemioterapia. Poi attacca le lobby dei farmaci. 

Brigliadori


All’indomani della scomparsa di Karina Huff, uccisa da un tumore al seno, Eleonora Brigliadori su Facebook aveva definito i cicli di chemio e radio un «veleno inutile», forte della sua esperienza di auto-guarigione da un carcinoma al fegato che l’aveva colpita nel 1996 e che se n’è andato quando, racconta, il virus dell’epatite l’ha metabolizzato. Le sue parole hanno scatenato critiche e insulti, che però non fanno cambiare idea all’attrice e conduttrice, seguace dell‘antroposofia di Rudolf Steiner: «Quattro cretini, sono molte di più le persone che mi raccontano le loro storie e mi fanno i complimenti». Le idee della Brigliadori sono poco convenzionali e c’è chi le ritiene pericolose, di sicuro sono il frutto di un percorso iniziato nel 1989 che l’ha portata a sconfiggere un brutto male e a ritenere che ci siano lobby che hanno l’obiettivo di nascondere tutto ciò che si nasconde dietro le malattie e i farmaci.


DOMANDA: Prima di tutto chiariamo una cosa. È una seguace della controversa Nuova Medicina Germanica di Ryke Geer Hamer?

RISPOSTA: L’ho conosciuta nel 2004, otto anni dopo la mia auto-guarigione dal cancro, quando avevo da tempo iniziato un percorso di conoscenza su questo tema. Ma al metodo del dottor Hamer, che segue le cinque leggi biologiche, ho pensato mancasse qualcosa, quindi ho integrato la sua lezione con quella di Rudolf Steiner.

D: Come nascono i tumori?

R: Hanno origine da un conflitto interno, da un evento inaspettato vissuto dalla persona e che si manifesta sia nell’area cerebrale corrispondente, sia nell’organo innervato da questa area. In questo Hamer ha ragione e lo ha dimostrato con i suoi studi.

D: Può spiegare meglio?

R: Aristotele diceva ‘verum scire est scire per causas’. Occorre prima di tutto capire la causa del male, ma questo i medici non lo dicono. Ogni tumore ha una causa diversa, ma spesso è la paura. Chi non fuma può morire di cancro ai polmoni se circondata da fumatori, se si convince che sia il fumo a fare venire il cancro e continua ad attivare la paura di ammalarsi. Per la chemio è lo stesso: aumenta la paura e porta la gente a morire. Soprattutto perché in quello stato non riesce più a guarire.

D: Quindi conferma, la chemioterapia è dannosa?

R: Esatto, le cosiddette metastasi sono la prova. Come si può pensare che una ‘cura’ che fa cadere i capelli possa aiutare a guarire? Chissà, forse sono viva perché amo i miei capelli… E Umberto Veronesi è un medico che usa un metodo sapendo che è sbagliato… L’ho visto chiedere consigli a un famoso medico omeopata e poi invece ai pazienti propina la chemio, solo per i suoi sporchi interessi. È un agire demoniaco, perché spaccia l’idea che dopo cinque anni senza tumore ci si possa ritenere guariti e invece in moltissimi casi il male si ripresenta. Guarire significa aver compreso i nessi causali di una malattia e liberarsi dalla paura. La medicina invece finge di non sapere.

D: Allora come dovremmo curare il cancro?

R: Hamer ha individuato le cause, ma non ha ancora trovato soluzioni valide. Tutti le stanno cercando senza tenere presente la parte spirituale perché non sono in grado di osservarla, cosa che invece ha fatto Steiner: il tumore è un tentativo di creare un nuovo organo, e nasce da un modo sbagliato di pensare alla vita e all’uomo stesso. Occorre curare attraverso lo spirito, risolvere i nostri conflitti sociali, siano con il partner, con il figlio o sul lavoro…bisogna rimettere a posto la visione del mondo. Una malattia organica ha cause psichiche mentre una malattia psichica ha cause organiche: questo ci insegna la medicina antroposofica. Per questo io insegno a meditare, a portare l’organo cerebrale in stato di quiete. Meditare è come pilotare l’Io alla scoperta delle nostre forze interne.

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