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Visualizzazione dei post da marzo, 2018

Obbligo vaccini: una manovra del Big Pharma. Parla il candidato al Nobel

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Dietro i vaccini obbligatori Big Pharma e il terrorismo mediatico. L'obbligo è dannoso e pericoloso. Lo spiega Giulio Tarro pruricandidato al Nobel in medicina“Non siamo un Paese scandinavo o anglosassone, manchiamo di conoscenza scientifica e allora qualcuno pensa al nostro posto, il Grande fratello, Big Pharma”, dice ridendo il virologo e professore Giulio Tarro, più volte (anche di recente) candidato al Nobel per la Medicina, allievo di Albert Sabin, presidente della Commissione sulle biotecnologie della virosfera all’Unesco e autore di numerose ricerche presso le università statunitensi tra cui alcune sul rapporto tra virus e tumori. Una vera autorità nel campo. Napoletano, con un esperienza internazionale, dotato di una proverbiale ironia, ci ha parlato delle sue analisi e di come bisognerebbe approcciarsi al tema al di là delle bufale dei media. “L'obbligo vaccinale di massa non ha alcun senso. E' controproducente. E' chiaro che la vaccinazione è un fatto posi

"In Emilia spesi 12 milioni di euro per l'accoglienza dei profughi"

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Secondo la Corte dei Conti, nel 2016, gli immigrati alloggiati nelle strutture dell'Emilia-Romagna erano 12.259 e quindi, secondo il consigliere leghista Alan Fabbri ogni mese mediamente "sono stati spesi oltre 12 milioni di euro per sedicenti profughi" "Più di 55 euro al giorno per ogni richiedente asilo, in pratica 1.600 euro in un mese, come uno stipendio di un lavoratore qualificato. Tanto è arrivata a costare l'accoglienza dei sedicenti profughi nel nostro territorio, tra i più esosi d'Italia nel business immigrazione". Sono queste le cifre snocciolate da Alan Fabbri, capogruppo della Lega Emilia-Romagna, e di cui si parla nella delibera della Corte dei conti dello scorso 7 marzo relativa alla gestione della 'Prima accoglienza per gli immigrati'. "Cifre sproporzionate a cui va aggiunta la gestione delle domande d'asilo costate in media 200 euro l'una. Tutto ovviamente pagato con i soldi dei contribuenti. La Corte dei conti, ad

Le religioni e il loro errore basilare

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Le parole di Osho: Le religioni e il loro errore basilare Osho, Sei contro tutte le religioni? Quali sono i loro errori fondamentali? Sì, sono contro tutte le cosiddette religioni perché non sono affatto religioni. Io sono per la religione, ma non per le religioni. La vera religione può essere solo una, proprio come la scienza. Non c'è una fisica musulmana, una indù o una cristiana; sarebbe una cosa insensata. Ma questo è proprio ciò che hanno fatto le religioni: hanno fatto della terra un manicomio. Se la scienza è una, allora perché non dovrebbe essere una anche la scienza dell'interiorità? La scienza esplora il mondo oggettivo e la religione esplora quello soggettivo. Il loro lavoro è lo stesso, sono solo la loro direzione e dimensione a essere differenti. In un'era più illuminata non ci sarebbe nemmeno la religione; ci sarebbero solo due scienze: la scienza oggettiva e quella soggettiva. La scienza oggettiva ha a che fare con le cose, quella soggettiv

Osho parla dell'AUM

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L’apatia è uno degli ostacoli più grandi, ma scompare cantando l’Aum. Esso crea dentro di te lo Shivalinga, l'anello energetico a forma di uovo. E, quando la tua percezione si affina, puoi addirittura vederlo. Se riesci a salmodiare l’Aum per alcuni mesi, ad occhi chiusi, meditando, potrai vedere dentro di te che il tuo corpo è scomparso: esisterà solo una bio-energia, un fenomeno elettrico, la cui forma sarà quella dello Shivalinga. Quando accade, l’apatia scompare. A quel punto, ti troverai a un livello di energia alta, potrai spostare montagne, sentirai che parlare non basta: si deve fare qualcosa. E il livello di energia è così elevato, che in quel preciso istante puoi fare qualcosa. Un uomo titubante, indeciso, incerto, si trova in uno stato di sanshaya: dubita. Non è uno stato contrapposto alla fiducia, in quanto la fiducia è sempre rivolta verso qualcuno. Qui si tratta della fiducia in te stesso: non ti fidi di te stesso, questa è la differenza. Quindi, qualunque cosa

NON ASPETTARE, ALZATI E METTITI IN VIAGGIO

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Perché aspetti? Aspetti che la vita ti faccia un miracolo? Che le circostanze cambino in tuo favore ? ...aspetti chi? perche? quanto aspetti? Se non ti alzi e diventi il tuo Dio... non puoi sperare che qualcosa cambi. Se non cominci, niente si compierà. Se non bussi, nessuna porta si aprirà. Se non percorri la tua strada nessuna mappa ti porterà da nessuna parte. I miracoli accadono solo quando fai il primo passo verso la tua realizzazione... verso un tuo sogno. Nessuno ti porterà un pacco regalo, nessuno ti renderà felice.. se non tu stesso. Perciò alzati.. mettiti in viaggio, il viaggio della tua felicità.. Naviga il mare delle tue emozioni. Vivi ! ...non rimandare niente... non aspettare nessuno. La tua mano è capace di disegnare i tuoi sogni, di scrivere il tuo destino. Colette Haddad La via del Transurfer  http://altrarealta.blogspot.it/

ACCORDO DI CAEN IN PROGRAMMA LA CESSIONE DELLE NOSTRE ACQUE TERITORIALI

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Con l'accordo di Caen Gentiloni svende le acque italiane (e il petrolio) alla Francia? Negli ultimi giorni di vita del governo Gentiloni, ecco che arriva silenzioso un ultimo colpo di coda che bastona il nostro Paese a favore dei vicini francesi ROMA - Negli ultimi giorni - si spera - di vita del governo Gentiloni, ecco che arriva silenzioso un ultimo colpo di coda che bastona il nostro Paese a favore dei vicini francesi: il governo di fatto il 25 marzo regalerà alla Francia parte delle nostre acque territoriali, e con queste alcuni i ricchissimi giacimenti di petrolio scoperti al largo della Sardegna. Sono in molti a non sapere di cosa stiamo parlando: nel marzo 2015 Italia e Francia firmarono il cosiddetto accordo di Caen, in cui venivano appunto revisionati i nostri confini marittimi. L'accordo, derivante da un negoziato cominciato nel 2006 e terminato sei anni più tardi, secondo il ministero degli Esteri sarebbe stato «necessario al fine di definire i confini marittimi

CHEMIOTERAPIA OSSIA GAS MOSTARDA

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Origine storica della chemioterapia Innanzitutto è necessario occuparsi di guerra chimica, la cui paternità va attribuita al chimico tedesco Fritz Haber. ebreo, nato a Bratislava, da genitori ebrei. Allo scoppio della Grande Guerra il dott. Haber dirige il prestigioso Kaiser Wilhelm Institute a Berlino e il suo laboratorio chimico ha un ruolo centrale nello sforzo bellico: sviluppa gas irritanti utili per stanare dalle trincee i soldati nemici. Tra tutti i gas studiati uno solo emerge per caratteristiche utili allo scopo: il cloro. Questo gas dal colore gialloverde è estremamente tossico ed è caratterizzato da un odore soffocante che penetra violentemente nelle vie respiratorie. Il 22 aprile 1915 l’esercito tedesco scarica oltre 146 tonnellate di gas di cloro (detto dicloro o diossido di cloro) a Ypres in Belgio: le truppe francesi, britanniche e canadesi prese alla sprovvista cadono come mosche cercando di proteggersi le vie aeree con banali fazzoletti. Fu una vittoria straordinar

Non dite mai: “Mi è indifferente”

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Non dite mai: “Mi è indifferente”. Non dimostrate la vostra indifferenza, non è l’indice dell’indipendenza. L’indifferenza è la paralisi dell’anima. Che cosa provate voi, quando vi dicono “Non me ne frega...?" Provate il freddo e il vuoto, dentro. Diventate più piccoli, protestate. Più delle volte, dentro di voi... perché al vostro interlocutore ciò è “indifferente". Poche parole, ma come entrano nell’anima... Restano come una spina nel cuore, a marcire, ricordandoci di se, ogni tanto. Un uomo non può vivere senza una certezza di essere necessario per qualcuno, di essere amato. Si chiude in se, deperisce, muore. Il peggior comportamento che possiamo avere verso la gente non è quello di odiarla, ma di essere indifferenti. In questo c’è l’essenza della disumanità. Vi prego, non dite mai “mi è indifferente”. (Ivam Okhlobystin, attore, regista, scrittore) Olga Samarina‎  LA RUSSIA ESOTERICA E SCIENTIFICAhttp://altrarealta.blogspot.it/  

Terapia della morte ? no, no, se ne salva il 2,3%..

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Terapia della morte ? no, no, se ne salva il 2,3%...(?) Una grande ricerca scientifica, inserita nel più grande database medico ufficiale al mondo ( www.pubmed.gov ), è quella a firma di Grame Morgan (professore associato di radiologia al Royal North Shore Hospital di Sidney), Robyn Ward (professore oncologo all’University of New South Wales), Michael Barton (radiologo e membro del Collaboration for Cancer Outcome Research and Evaluation del Liverpool Health Service di Sidney). Il professore Ward fa anche parte del comitato che stila le raccomandazioni sull’efficacia dei farmaci per il Governo australiano (Therapeutic Goods Authority of the Australian Federal Department of Health and Aging). Tale ricerca (“The contribution of cytotoxic chemotherapy to 5-year survival in adult malignancies”, Il contributo della chemioterapia citotossica alla sopravvivenza a 5 anni dei tumori in adulti) è stata pubblicata su una delle più prestigiose riviste di oncologia del mondo: la Clinical Oncolo

A CHI SERVE LA CRISI?

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http://altrarealta.blogspot.it/ A chi serve la crisi? A chi servono i morti di fame?  ASCOLTATE E SCOPRITELO

NIENTE E' PER SEMPRE..

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Arnold Schwarzenegger ha pubblicato una foto mentre dorme per strada, sotto la sua famosa statua di bronzo, e tristemente ha scritto: "come sono cambiati i tempi"... Il motivo per cui ha scritto la frase non era solo perché era vecchio, ma perché quando era governatore della California, ha aperto quell'hotel con la sua statua. L' Amministrazione Dell'hotel ha detto ad Arnold "in qualsiasi momento puoi venire e avrai sempre una stanza per te". Quando Arnold si è dimesso come governatore e un giorno voleva rimanere in hotel, l'amministrazione ha rifiutato di dargli una stanza sostenendo che avrebbe dovuto pagare, visto che l'hotel era quasi pieno. Ha preso un sacco a pelo e si è messo sotto la statua spiegando ciò che voleva trasmettere: " quando ero in una posizione importante, mi riempiva sempre di complimenti, e quando ho perso questa posizione, si è dimenticato di me e non ha mantenuto la promessa. Non fidarti della tua posizione o della