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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

UNA QUESTIONE DI VIRUS O UNA QUESTIONE DI DINDINI?

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L’intera pandemia Covid rimane una pagliacciata da teatro delle beffe Parassitismo economico e allineamento ideologico dei dipendenti pubblici alle ambedue e contraffatte narrazioni governative ITALIANI ALLINEATI E SPIANATI DI FRONTE AI PROVVEDIMENTI RESTRITTIVI Il contenuto del video che vado a trascrivere e riassumere oggi (inserito in fondo), pur con un linguaggio colorito e piccante, è carico di argomenti seri, come quello del parassitismo lavorativo di una larga fetta degli italiani, un parassitismo che li porta ad essere tendenzialmente amici del Covid, delle mascherine e di tutto il resto, li porta ad essere solidali coi diktat governativi e a disertare le manifestazioni contro i lockdown, differenziandosi sensibilmente rispetto agli altri popoli europei che stanno reagendo sempre più compatti e battaglieri contro i provvedimenti liberticidi in corso. In Italia ci sono 3.2 milioni di dipendenti della Pubblica Amministrazione che rappresentano almeno in parte la causa di questo a

Ma dove sono finiti i giovani?

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Vi racconto un frammento della mia storia. Nel 1984/85 frequentavo la prima liceo a Torino. Una mattina di novembre arrivo davanti a scuola e alcuni ragazzi più grandi mi dicono: «Oggi non si entra. C’è il picchetto. E se il preside non ci ascolta da domani inizia l’occupazione! Tu che fai ragazzino? Sei un primino vero?» Che ero un “primino” ce l’avevo scritto in faccia. Ho sempre dimostrato molto meno della mia età. Se a cinquant’anni può anche fare piacere, vi assicuro che quando hai quattordici anni è una tragedia! Non che avessi particolari problemi, ero semplicemente piccolo... e se avessi deciso di iniziare a farmi la doccia tutti i giorni avrei anche potuto tentare l’accoppiamento con esponenti dell’altro sesso. Ma non successe. Le scuole superiori sono un posto particolare, perché chi frequenta la prima classe è praticamente ancora un bambino che arriva dalla terza media (peraltro, una terza media degli anni ’80, non di oggi) mentre chi frequenta quarta o quinta è quasi un uo

LA MULTA O IL MANGANELLO?

LA MULTA O IL MANGANELLO? Quando le persone si assembrano per protestare, molte fra di loro vengono multate. Di recente è successo a Torino, ma è già successo in passato sia a Torino che in altre città. Come ho fatto notare in un commento su Twitter, stiamo parlando della repressione del dissenso attraverso le multe. Serve a scoraggiare altro dissenso. Chi vorrebbe protestare non lo fa più, perché pensa: «Hai visto che succede a chi vuole protestare in questo periodo? Possiamo solo aspettare che passi la pandemia!» Sappiate che la repressione attraverso le multe è peggio... molto peggio delle manganellate della polizia. Quelle poi passano, mentre le multe colpiscono te e la tua famiglia in maniera pesante, soprattutto in un periodo in cui molti lavorano poco o niente (e ovviamente sono proprio questi che protestano di più). La polizia che si scontra con dei manifestanti, con tanto di lacrimogeni, manganellate, feriti... sembra proprio brutto da vedere ed è davvero una cattiva pubblicit

NO-VACCINI NO-VACCINI E NO-VACCINI

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Paradossale legame tra vittime e carnefici Dobbiamo rasserenare i popoli e non demolirli con la paura e con la disfatta economica La medicina non fa nulla di positivo per la salute della gente TUTTI GLI ITALIANI IN GINOCCHIO E IN FILA PER I VACCINI GUARENTI E SALVATORI, QUALI CHE ESSI SIANO Non so chi abbia pronunciato l’altro ieri 20 febbraio in televisione la frase, o meglio l’auspicio “Vaccini-Vaccini-Vaccini!” in una delle solite reti di Mediaset, ma poco importa il suo nome. È il concetto che conta, e si tratta di un concetto ormai diffuso e condiviso tra tutta la popolazione di qualunque ceto, razza e professione, salvo i pochi, i rari e i coraggiosi che usano il cervello e il ragionamento in piena libertà e autonomia, rischiando di essere messi da parte e massacrati dai benpensanti e dagli adepti del pensiero unico, quelli che stanno sotto le gabbane del solito presidente, del nuovo premier dei miracoli e del santissimo papa Francesco. Chiaro che io faccio parte di questa rara m