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BRUNETTA si autoaumenta lo stipendio

Quello che è venuto fuori è di una gravità inaudita. Renato Brunetta, in qualità di Presidente dell’utilissimo CNEL, si è appena auto-aumentato lo stipendio da 250mila a 310mila euro l’anno. E, insieme a lui, quello di tutti i suoi dirigenti. Il tutto letteralmente raddoppiando la spesa per le retribuzioni dell’ente da 850mila euro a 1 milione e mezzo di euro, senza contare i quasi 200.000 per consiglieri, collaboratori e staff. Ovviamente con soldi pubblici. Cioè nostri. Non solo.  L’adeguamento ha anche valore retroattivo. Significa che Brunetta e dirigenti riceveranno anche gli arretrati a partire dal primo agosto di quest’anno. Lo ha raccontato il “Domani” e denunciato, tra gli altri, Nicola Fratoianni.  Lo stesso Brunetta che ha contrastato e bocciato in ogni modo il salario minimo a 9 euro - NOVE - si è appena aumentato lo stipendio di 60.000 euro l’anno. Eccole, le priorità della destra. Non aumentare gli stipendi (miseri) degli italiani, figuriamoci.  Ma aumentare...

Il sogno di Licio Gelli

La separazione delle carriere era il sogno di Licio Gelli. È diventata un cavallo di battaglia di Berlusconi. E oggi è l’obiettivo principale del governo Meloni. Alessandro Di Battista  La separazione delle carriere era il sogno di Licio Gelli. È diventata un cavallo di battaglia di Berlusconi. E oggi è l’obiettivo principale del governo Meloni. Nel 2026 andremo a votare su una riforma che prevede anche questo: la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri. È evidente che questa riforma non migliorerà minimamente il sistema giustizia, non aiuterà i cittadini ad avere tempi più veloci e soprattutto non aiuterà i magistrati a combattere la corruzione. L’obiettivo profondo e a lungo termine della riforma è un altro. In tutti i Paesi dove è stata introdotta la separazione delle carriere — subito o dopo qualche anno — i pubblici ministeri sono finiti sotto il controllo dell’esecutivo, cioè del Ministero della Giustizia. Per provare a convincerci che questa riforma sia g...

La verità sulla medicina che ti sconvolgerà

La medicina è sempre stata un pilastro della sopravvivenza umana. Dagli antichi guaritori che utilizzavano erbe e rimedi naturali, fino ai colossi farmaceutici di oggi, l'evoluzione dell'assistenza sanitaria racconta una storia di saggezza, potere e controllo. Sebbene la medicina moderna abbia portato progressi innegabili, il percorso intrapreso è stato tutt'altro che naturale. Al centro di questa trasformazione c'è il passaggio dalla guarigione con la natura al profitto derivante dalla malattia. 💥 Ippocrate e la filosofia originale della guarigione Molto prima di pillole e iniezioni, Ippocrate , il padre della medicina, insegnava che "Fa' che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo". La sua filosofia enfatizzava la prevenzione, l'alimentazione e l'innata capacità del corpo di guarire se stesso. Gli antichi guaritori di tutte le culture si affidavano a piante, minerali, digiuno e pratiche di vita per ristabilire l'equilib...

ECONOMIA DI GUERRA

Ordini miliardari: pure se arriva la pace sarà economia di guerra di Gianni Dragoni Europa Germania, Francia, Gran Bretagna e Italia: l’investimento in armi sosterrà la produzione per anni: con tanti saluti al Welfare Più armi, più posti di lavoro. L’impennata prevista delle spese militari in Europa spinge le industrie ad accelerare i piani di aumento della produzione messi a punto in seguito alla guerra Russia-Ucraina. Il settore va verso un boom dell’occupazione, molte aziende dicono di avere difficoltà a trovare le competenze necessarie. La crescita più forte è in Germania, seguono Francia e Gran Bretagna. L’Italia pesa meno, ma cresce anch’essa. Rheinmetall, l’industria degli armamenti terrestri che ha avuto il boom maggiore in questi anni, punta ad assumere 30 mila persone nei prossimi tre anni, ha detto l’ad Armin Papperger in un’intervista ad Handelsblatt. Rheinmetall ha 9,8 miliardi di ricavi annui e 40 mila addetti, ha fabbriche anche in Ucraina, dai c...

L’EFFETTO PLACEBO

L’EFFETTO PLACEBO: QUANDO LA MENTE CONTROLLA IL CORPO Tra i fenomeni più affascinanti studiati dalla medicina moderna vi è senza dubbio l’effetto placebo. Con questo termine si indica una risposta positiva del corpo a un trattamento privo di principi attivi, come una pillola di zucchero o una sostanza neutra. Il solo fatto di credere di ricevere una cura efficace è in grado, in molti casi, di produrre miglioramenti reali, tangibili e misurabili. Da semplice curiosità clinica, l’effetto placebo si è trasformato nel corso dei decenni in una delle prove più evidenti della potenza della mente umana nel modulare i processi fisiologici del corpo. Uno degli esperimenti più sorprendenti condotti in ambito medico riguarda un gruppo di pazienti che dovevano sottoporsi a un intervento chirurgico minore. Lo studio, condotto da un’équipe di ricercatori interessati alla correlazione tra mente e percezione del dolore, prevedeva una particolare condizione: i pazienti credevano di ricevere un’anestesia...

NUOVE POVERTÀ

Le nuove povertà urbane: lavoratori che dormono in auto o roulotte Hanno un lavoro, uno stipendio e una routine — ma non una casa. È la nuova povertà urbana che cresce silenziosa in Italia: lavoratori poveri costretti a vivere in auto, roulotte o camper parcheggiati ai margini delle città. “Lavoro otto ore, poi dormo in macchina” Andrea, 43 anni, operaio metalmeccanico a Milano, guadagna 1.350 euro al mese. “Per risparmiare — ha raccontato a Repubblica — dormo in macchina da un anno. Ho una doccia in palestra e mangio dove capita. All’inizio mi vergognavo, poi ho capito che non ero solo.” Le associazioni stimano centinaia di casi simili a Roma, Torino e Bologna: padri separati, badanti, rider, addetti alla logistica, persone che hanno perso la casa ma non la dignità. Un problema europeo In Francia, la Fondation Abbé Pierre parla di 150.000 lavoratori senza alloggio stabile. Come Sylvie, infermiera di Marsiglia: “Mi alzo presto, mi trucco, mi vesto come tutti — ha raccontato a France In...

DOPO LA MORTE secondo il bardo

DOPO LA MORTE SECONDO IL TESTO TIBETANO DEI MORTI - IL BARDO THODOL • “Bardo” è un termine tibetano che significa «intervallo», «stato intermedio».    • Secondo il testo, dopo la morte la coscienza entra in uno stato intermedio che può durare fino a 49 giorni, durante i quali può rinascere o, in casi favorevoli, ottenere una liberazione.    • Lo scopo del Bardo Thodol è guidare la coscienza del defunto attraverso questi passaggi — mediante insegnamenti pronunciati da un lama o recitati — in modo che possa riconoscere la propria natura e, idealmente, evitare rinascite sfavorevoli.   I passaggi principali (i “bardos” post-morte) Nel Bardo Thodol si distinguono principalmente tre bardos post-morte (o stati intermedi) attraverso i quali la coscienza passa, se non raggiunge la liberazione immediata.  1. Chikhai Bardo – Il momento della morte (Il bardo della dissoluzione e della Luce Chiara) 👉 Durata: dal momento della morte fino a poche ore dopo. 👉 Esperien...