giovedì 21 luglio 2011

AL DI LA DELLA SOPPRESSIONE ESPRESSIONE

Nella grande maggioranza dei casi noi sopprimiamo le nostre emozioni per fuggire da
esse. Noi teniamo la nostra attenzione lontano da esse abbastanza a lungo in modo da
poterle spingerle indietro e dentro. Hai probabilmente sentito l’espressione “il Tempo
Guarisce Ogni Ferita”. E’ discutibile. Per molti di noi, ciò che veramente significa è,
“Dammi abbastanza tempo, ed io posso sopprimere qualunque cosa.”
Ammesso che, ci siano alcune volte quando la soppressione può essere una scelta
migliore rispetto all’espressione- per esempio: quando sei al lavoro, ed il tuo capo od un
tuo collega ti dicono qualcosa su cui tu non sei d’accordo, non è il momento adatto per
rispondergli.
E’ la soppressione abituale che è non salutare e non produttiva.
Noi fuggiamo le nostre emozioni guardando la televisione, andando al cinema, leggendo
i libri, bevendo, usando sia delle medicine prescritte e non, facendo esercizio fisico,
ed in un’ intera gamma di altre attività progettate per aiutarci a distogliere la nostra
attenzione lontano dai nostri dolori emozionali abbastanza a lungo in modo da poterle
spingere indietro e dentro.
Sono sicuro che tu saresti d’accordo che molte voci della lista non sono inadatte in o
per se stesse. E’ solo che noi tendiamo a seguire queste attività o ad usare queste
sostanze per eccedere, e poi perdiamo il controllo

Il Metodo Sedona - Parte 1
Noi le usiamo come una compensazione per la nostra inabilità a trattare con i nostri
conflitti interiori emotivi. L’eccessiva fuga è così prevalente nella nostra cultura che
questa ha fatto generare molte industrie che prosperano.
Quando arriva il momento di essere etichettati come adulti, siamo così bravi a
sopprimere che la maggior parte del tempo è del tutto una seconda natura. Noi
diventiamo così bravi o migliori a sopprimere quanto originariamente lo eravamo a
lasciar andare. Infatti, abbiamo soppresso così tanta della nostra energia emotiva che noi
siamo tutti un po’ come delle bombe a tempo ambulanti.
Spesso, neanche sappiamo che abbiamo soppresso le nostre vere reazioni emotive
finché non è troppo tardi: il nostro corpo mostra segni di malattie derivate da stress, le
nostre spalle sono bloccate dentro le nostre orecchie, il nostro stomaco è attorcigliato,
oppure siamo esplosi dicendo o facendo qualcosa che ora rimpiangiamo.
La soppressione è un lato dell’oscillazione del pendolo di ciò che di solito facciamo con
le nostre emozioni. L’altro lato dell’oscillazione del pendolo è l’espressione. Se siamo
arrabbiati, urliamo; se siamo tristi, piangiamo. Mettiamo le nostre emozioni in azione.
Abbiamo lasciato uscire fuori un po’ di vapore dalla nostra pentola a pressione interiore,
ma non abbiamo spento il fuoco. Spesso ciò ci fa’ sentire meglio rispetto alla
soppressione, in particolar modo se abbiamo bloccato la nostra abilità di esprimere.
Spesso ci sentiamo meglio dopo, ciò nonostante, l’espressione ha anche i suoi difetti.
Una buona terapia è generalmente basata sull’aiutarci ad entrare in contatto per poi
esprimere le nostre emozioni. E le relazioni sane e durature, certamente non potrebbero
sopravvivere se noi non esprimessimo chiaramente come ci sentiamo. Ma cosa succede
quando noi esprimiamo noi stessi in modo inadatto fuori da una situazione terapeutica ?
Cosa succede ai sentimenti della persona a cui noi li abbiamo appena espressi ? Inadatte
espressioni spesso possono condurre a disaccordi più grandi,
a conflitti e ad una intensificazione reciproca di emozioni che può andare fuori controllo.
Nè la soppressione né l’espressione è un problema in o per se stesso. Esse sono
semplicemente due estremità differenti dello stesso spettro di come noi di solito
maneggiamo le nostre emozioni.
Un problema sorge quando noi non ci sentiamo in controllo riguardo ciò che sta
avvenendo, e molte volte ci ritroviamo a fare l’opposto di ciò che intendevamo.
Molto spesso ci ritroviamo bloccati su una parte dello spettro o sull’altra. Questi sono i
momenti quando noi abbiamo bisogno di trovare la libertà di lasciare andare.
La Terza Alternativa: Rilasciare
Il punto di mezzo e la naturale alternativa verso l’inadatta soppressione ed espressione è
il rilasciare, o lasciare andare - ciò che noi chiamiamo il Metodo Sedona. Esso è
l’equivalente dell’abbassare il calore ed incominciare in modo sicuro a svuotare i
contenuti della tua pentola a pressione interiore. Siccome ogni sentimento che è stato
soppresso sta cercando di sfogarsi, rilasciare è semplicemente un momentaneo fermare
l’azione interiore di resistere queste emozioni interne in modo che tu possa permettere
loro di uscire, cosa che scoprirai faranno facilmente con il loro stesso vapore.
Mentre usi il Metodo Sedona, scoprirai che sarai in grado di essere libero sia di
sopprimere che di esprimere quando è appropriato, e scoprirai di optare molto più spesso
per una via di mezzo, la terza scelta del lasciare andare. Questo è un qualcosa che tu
già sai come fare.
Sebbene tu sia diventato probabilmente un esperto a sopprimere e/o ad esprimere, anche
così, tu stai sempre lasciando andare. Il vero ridere, per esempio, è uno dei modi in cui
lasci andare spontaneamente, ed i benefici del ridere nell’area della salute e
dell’eliminazione dello stress sono ben documentati.

tratto da Sedona di hale dwoskin