Scienziati scoprono 130 geni alieni nel nostro DNA, non siamo al 100% umani
In seguito ad anni di studi sul Dna umano dei ricercatori del “Centro ricerca e studio Genoma” del Massachussetts hanno fatto una scoperta strabiliante, infatti nel genoma di 2 umani su 3 è stato possibile trovare ben 130 geni di natura non umana.
Secondo il Dr. Philip Label la presenza di questi geni, di natura aliena nel genoma umano è possibile soltanto attraverso un meccanismo chiamato “Trasferimento Genico Orizzontale”..
Secondo il Dr. Philip Label la presenza di questi geni, di natura aliena nel genoma umano è possibile soltanto attraverso un meccanismo chiamato “Trasferimento Genico Orizzontale”..
Il Trasferimento genico orizzontale, attuato sperimentalmente, si basa sullo stesso meccanismo con la quale organismi unicellulari, come batteri, possono evolvere rapidamente dentro le nostre cellule integrando il loro genoma al genoma umano, generalmente un evento del genere nell’uomo può avere esiti patogeni, a causa della proliferazione e della sintesi di proteine strutturali da parte del genoma batterico, in questo caso invece, i Geni in questione cosiddetti Alieni sembrano sostituirsi a quelli umani per rimanerci, rimpiazzandone la funzione senza causare alcun esito patogeno, anzi, migliorando le qualità strutturali della cellula.
I geni totali scoperti in ogni singola cellula sono ben 130, espressi in misura variabile a seconda della tipologia cellulare, senza dubbio secondo i ricercatori non si tratta di geni Terrestri, in quanto mai riscontrati in nessun organismo unicellulare o pluricellulare sulla terra, il Dr. Laber ha chiarito nell’intervista sotto perchè si tratta secondo loro di geni alieni.
Il Dr. Philip Label ha dichiarato:
“Il meccanismo del trasferimento genico orizzontale è stato alla base dell’evoluzione dell’uomo per millenni, nel corso della nostra evoluzione abbiamo integrato molteplici genomi da parte di altri organismi terrestri, è un pò l’esempio del Mitocondrio della cellula, che oggi ha una funzione importantissima nel nostro organismo per la respirazione cellulare, ma che un tempo non era presente, e siamo riusciti ad acquisirlo solo tramite questo meccanismo di trasmissione, non è un esempio di trasmissione genomica, ma è l’esempio esatto. La cosa estremamente strana è che generalmente è possibile risalire al genoma di origine attraverso le nostre ricerche, questa volta abbiamo vagato in una stanza buia per anni, solo confrontando i nostri dati con quelli forniti dall’INU (Istituto Nazionale Ufologia) siamo riusciti a capire che si trattava di geni alieni, di origine extraterrestre, pensiamo di essere alla base di un momento cruciale della nostra evoluzione, dove l’evoluzione non sarà più una questione soltanto terrestre, ma comprenderà anche altre realtà, per ora non sappiamo altro, ma continueremo le nostre ricerche per il sapere dell’umanità”.
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