L’infinita propaganda nei filmoni americani, una prova della loro coscienza sporca

Bandiere, divise, buoni e cattivi: sono i film di guerra patriottici, spesso di vera propaganda. Non per questo sono da buttare. Anzi, in mezzo ce ne sono anche di belli. E sì, sono tutti americani.

Il film di guerra è un genere tutto americano. Anche altri si sono cimentati, ma, un po’ come il musical, gli americani hanno saputo portarlo ai massimi livelli. Spesso, diciamolo, esagerando un po’ col patriottismo e sconfinando del cinema di propaganda, che è sempre esistito in tutte le nazioni – pensiamo alla Germania nazista, ma anche in Italia, in Russia, in Francia o altrove – ma che gli USA, hanno saputo sfruttare al meglio. Insomma parliamo di quei film, spesso ottimi dal punto di vista cinematografico, dove però l’America ne esce sempre come buona e perfetta e tutto il resto del mondo cattivo e pieno di problemi. A volte sono i russi, più spesso gli arabi, a volte i vietcong, l’importante è che ci sia una bandiera americana alle spalle e un bravo soldato pronto a morire per la Libertà!

Se invece andiamo a vedere la storia degli Stati Uniti possiamo arrivare alla conclusione che su 240 anni di storia 223 anni sono stati in guerra, i Russi non si avvicinano minimamente a questi dati, eppure loro sono visti sempre come i cattivi numero uno nei loro film, quelli che voglio “sottomettere il mondo” ma in realtà se ci basiamo sui reali fatti gli Americani sono gli unici ad aver occupato senza scrupoli territori e costruito le loro basi NATO. Chi è veramente che ha sottomesso il mondo? Ecco perché cercano l’approvazione dei popoli con i loro bei filmoni!
Ma ricordate un film resta un film 
la realtà è tutta un’altra storia!

di La verità di Ninco Nanco




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