LA MEDIOCRITA' PREVALE
LA SOCIETA’ CACCIA VIA I PIU INTELLIGENTI...
E’ un interessante (e lunga) intervista con Serghej Saveliev, paleoneurologo, evoluzionista, biologo (accademia delle scienze della Russia). Traduco qui solo alcuni brani:
- Come e perché il cervello si è evoluto?
Il cervello si è evoluto non pensare bene, per creare delle opere d’arte o risolvere i problemi matematici, il cervello si è evoluto per risolvere efficacemente i problemi biologici. Abbiamo le gambe lente, le unghie scarse, una brutta anatomia (camminiamo, come i dinosauri, su due zampe), il nostro unico vantaggio confronto alle altre specie è il cervello più grande e complesso.
... In alcuni milioni di anni il cervello ha raggiunto il peso massimo: 1650 g, 300 g in più rispetto all’uomo moderno.
- Come e perché ha iniziato a rimpicciolirsi?
Il cervello cresceva finché le persone dovevano occuparsi soltanto dei problemi biologici, aveva iniziato a perdere il peso quando l’umanità incontrò i problemi sociali (circa 100 000 anni fa).... come evidenzia la storia, per la socializzazione il grande cervello non serviva. Un individuo ottuso ma socializzato si integrava meglio di un qualsiasi individualista. Nel corso dell’evoluzione l’umanità sacrificò i talenti e le qualità individuali a favore dei vantaggi biologici: cibo, riproduzione, dominio.
- Il peso del cervello influisce sulle capacità della persona?
Nei 75% dei casi una persona che ha un grande cervello ha quattro volte più chances di diventare un genio o di possedere un talento, rispetto alla persone dal cervello piccolo. E’ un fatto, statisticamente accertato.
- Perché il lavoro intellettuale ci è così difficile?
Il cervello è una cosa strana. Come funziona? Quando voi riposate (guardate la TV) il cer5ello consuma il 9% dell’energia dell’organismo. Se iniziate a pensare, il consumo cresce e sale a 25%. E noi abbiamo dietro alle spalle 65 milioni di anni della lotta per il cibo, per l’energia. Il cervello lo sa e non crede di avere il cibo per domani, perciò non vuole, categoricamente, pensare (tra l’altro, per lo stesso motivo la gente mangia senza avere la fame).
Nel corso dell’evoluzione sono sorti dei meccanismi di difesa per non pensare. Quando voi lavorate intensamente, pensate, il vostro organismo produce delle sostanze irritanti: volete mangiare, andare in bagno, avrete un milione di altre cose da fare – qualsiasi cosa, pur di non pensare.
E se vi coricate sul divano con un buon cibo, il cervello va in visibilio. Inizia subito a produrre la serotonina (che differenza dall’LSD solo perché una molecola ha una posizione leggermente diversa). Produce la dopamina, le beta endorfine, gli ormoni della felicità.
Gli sforzi intellettuali non sono sostenuti, l’organismo oppone resistenza. Il cervello è grande non per lavorare a tutta forza, ma per risolvere il problema dell’energia. Quando avete un problema biologico, iniziate a lavorare, e non appena l’avete risolto, staccate e andate sul divano.
- Funzionano sempre tutte le parti del cervello?
No. Quando guardate il cinema, funzionano i lobi occipitali, quando ascoltate la musica, funzionano le aree temporali. Cambia la circolazione che nutre o area dell’udito, o quella visiva, oppure l’area motoria. Se non vi date dei compiti intellettuali, diversi, facendo solo lo sport, il sangue circolerà soltanto nelle aree motorie, e non in quelle associative delle corteccia, e lì inizierà prima la sclerosi. La vecchietta potrà essere graziosa e allenata, ma marasmatica...
- Possiamo dire che le capacità di una persona sono nel suo cervello?
Si, e non si possono né allargare ne aumentare, possono essere solo realizzate. Per esempio, un pittore ha dei lobi occipitali 5-6 volte più grandi (dal numero dei neuroni) rispetto ad una persona media. Vedrà più colori e dettagli, e non potrete mai capirlo sulle materia che riguardano la pittura. Le persone con capacità diverse non si capiscono. E più sono sviluppate le loro capacità, più questo è difficile.
- Come avviene la selezione evolutiva, adesso?
Una selezione negativa iniziata 10 milioni di anni fa è ancora in corso. La società caccia via non solo degli elementi asociali, ma anche quelli più intelligenti. Guardate i destini dei grandi scienziati, filosofi, pensatori: pochi ne hanno avuto felice. Come le scimmie, siamo ancora in concorrenza. Se arriva una personalità dominante, occorre eliminarla perché è una minaccia per ognuno. Le mediocrità prevalgono, e qualsiasi talento deve essere isolato. Ecco perché a scuola i bravi studenti sono spesso derisi, perseguitati... e così per tutta la vita. Chi rimane? Delle mediocrità, perfettamente inserite e socializzate. ...
- Una persona non può avere un grande intelletto ed essere molto accettata socialmente?
Molto raramente. Se una persona cerca delle soluzioni che non esistono ancora nella società o nella natura, questo esclude l’alto livello dell’adattamento alla società. Anche da genio riconosciuto, non si inserirà. Il grande livello della socializzazione, d’altra parte, non lascia tempo per pensare. Queste persone aumentano la loro popolarità e la dominanza con le parole, non con le azioni innovative.
http://hbr-russia.ru/biznes-i-obshchestvo/fenomeny/a11262/…
E’ un interessante (e lunga) intervista con Serghej Saveliev, paleoneurologo, evoluzionista, biologo (accademia delle scienze della Russia). Traduco qui solo alcuni brani:
- Come e perché il cervello si è evoluto?
Il cervello si è evoluto non pensare bene, per creare delle opere d’arte o risolvere i problemi matematici, il cervello si è evoluto per risolvere efficacemente i problemi biologici. Abbiamo le gambe lente, le unghie scarse, una brutta anatomia (camminiamo, come i dinosauri, su due zampe), il nostro unico vantaggio confronto alle altre specie è il cervello più grande e complesso.
... In alcuni milioni di anni il cervello ha raggiunto il peso massimo: 1650 g, 300 g in più rispetto all’uomo moderno.
- Come e perché ha iniziato a rimpicciolirsi?
Il cervello cresceva finché le persone dovevano occuparsi soltanto dei problemi biologici, aveva iniziato a perdere il peso quando l’umanità incontrò i problemi sociali (circa 100 000 anni fa).... come evidenzia la storia, per la socializzazione il grande cervello non serviva. Un individuo ottuso ma socializzato si integrava meglio di un qualsiasi individualista. Nel corso dell’evoluzione l’umanità sacrificò i talenti e le qualità individuali a favore dei vantaggi biologici: cibo, riproduzione, dominio.
- Il peso del cervello influisce sulle capacità della persona?
Nei 75% dei casi una persona che ha un grande cervello ha quattro volte più chances di diventare un genio o di possedere un talento, rispetto alla persone dal cervello piccolo. E’ un fatto, statisticamente accertato.
- Perché il lavoro intellettuale ci è così difficile?
Il cervello è una cosa strana. Come funziona? Quando voi riposate (guardate la TV) il cer5ello consuma il 9% dell’energia dell’organismo. Se iniziate a pensare, il consumo cresce e sale a 25%. E noi abbiamo dietro alle spalle 65 milioni di anni della lotta per il cibo, per l’energia. Il cervello lo sa e non crede di avere il cibo per domani, perciò non vuole, categoricamente, pensare (tra l’altro, per lo stesso motivo la gente mangia senza avere la fame).
Nel corso dell’evoluzione sono sorti dei meccanismi di difesa per non pensare. Quando voi lavorate intensamente, pensate, il vostro organismo produce delle sostanze irritanti: volete mangiare, andare in bagno, avrete un milione di altre cose da fare – qualsiasi cosa, pur di non pensare.
E se vi coricate sul divano con un buon cibo, il cervello va in visibilio. Inizia subito a produrre la serotonina (che differenza dall’LSD solo perché una molecola ha una posizione leggermente diversa). Produce la dopamina, le beta endorfine, gli ormoni della felicità.
Gli sforzi intellettuali non sono sostenuti, l’organismo oppone resistenza. Il cervello è grande non per lavorare a tutta forza, ma per risolvere il problema dell’energia. Quando avete un problema biologico, iniziate a lavorare, e non appena l’avete risolto, staccate e andate sul divano.
- Funzionano sempre tutte le parti del cervello?
No. Quando guardate il cinema, funzionano i lobi occipitali, quando ascoltate la musica, funzionano le aree temporali. Cambia la circolazione che nutre o area dell’udito, o quella visiva, oppure l’area motoria. Se non vi date dei compiti intellettuali, diversi, facendo solo lo sport, il sangue circolerà soltanto nelle aree motorie, e non in quelle associative delle corteccia, e lì inizierà prima la sclerosi. La vecchietta potrà essere graziosa e allenata, ma marasmatica...
- Possiamo dire che le capacità di una persona sono nel suo cervello?
Si, e non si possono né allargare ne aumentare, possono essere solo realizzate. Per esempio, un pittore ha dei lobi occipitali 5-6 volte più grandi (dal numero dei neuroni) rispetto ad una persona media. Vedrà più colori e dettagli, e non potrete mai capirlo sulle materia che riguardano la pittura. Le persone con capacità diverse non si capiscono. E più sono sviluppate le loro capacità, più questo è difficile.
- Come avviene la selezione evolutiva, adesso?
Una selezione negativa iniziata 10 milioni di anni fa è ancora in corso. La società caccia via non solo degli elementi asociali, ma anche quelli più intelligenti. Guardate i destini dei grandi scienziati, filosofi, pensatori: pochi ne hanno avuto felice. Come le scimmie, siamo ancora in concorrenza. Se arriva una personalità dominante, occorre eliminarla perché è una minaccia per ognuno. Le mediocrità prevalgono, e qualsiasi talento deve essere isolato. Ecco perché a scuola i bravi studenti sono spesso derisi, perseguitati... e così per tutta la vita. Chi rimane? Delle mediocrità, perfettamente inserite e socializzate. ...
- Una persona non può avere un grande intelletto ed essere molto accettata socialmente?
Molto raramente. Se una persona cerca delle soluzioni che non esistono ancora nella società o nella natura, questo esclude l’alto livello dell’adattamento alla società. Anche da genio riconosciuto, non si inserirà. Il grande livello della socializzazione, d’altra parte, non lascia tempo per pensare. Queste persone aumentano la loro popolarità e la dominanza con le parole, non con le azioni innovative.
http://hbr-russia.ru/biznes-i-obshchestvo/fenomeny/a11262/…
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