lunedì 22 maggio 2017

La Grecia è stata colonizzata

La Grecia si prepara a sottoscrivere la sua condanna a morte. Una fine lenta e inesorabile, sancita dai creditori e dalla Troika che continuano a imporre misure lacrime e sangue per punire le malefatte degli ellenici. Assieme alla vendita a prezzi di sconto di asset fondamentali, il Governo Tsipras ha ufficialmente scelto di diventare il passacarte dei falchi dell'austerità. È stato infatti ratificato dal Parlamento l'accordo tecnico che prevede la cosiddetta "agenda globale di riforme": 140 provvedimenti che dovranno essere obbligatoriamente attuati. Il popolo, però, è allo stremo delle forze e si sta mobilitando nelle piazze e nelle strade per dire (ancora una volta, dopo il referendum) basta a questi assurdi tagli e a questa colonizzazione mascherata dai memorandum d'intesa.

I prossimi step che i greci dovrebbero fare sono riforme asfissianti su: occupazione, crediti deteriorati, banche in generale e mercati finanziari. La Troika vuole anche cambiare il mercato dell'energia attraverso la solita ricetta delle liberalizzazione e privatizzazioni selvagge. Ma non basta, si metteranno mano anche alle tasse e alle pensioni, sforbiciando per quest'ultime in maniera lineare e senza alcun raziocinio. Si parla di un taglio fino al 18% a partire dal 2019 e una riduzione del reddito non imponibile di un terzo a partire dal 2020.

Ora la palla passa all'Eurogruppo del 22 maggio, che dovrebbe presentare il suo piano per il taglio al debito ellenico (in una minima percentuale, per permettere ai creditori di spremere lo spremibile) e così da concedere i famosi aiuti. Se non è una colonizzazione questa, di cos'altro si può parlare?


M5S Europa


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