L’ENERGIA SESSUALE, FONTE PRIMORDIALE DI OGNI GENERE DI CREAZIONE
Cos’è il sesso e cos’è l’amore? “Il sesso è una funzione biologica” dice Wikipedia. Per molti si tratta di un evento meccanico, che consiste nello stimolarsi per produrre piacere. Questa è una forma di sessualità rozza e primitiva, anche se la più diffusa. Gli animali sono esseri sessuali. Solo l’uomo ha il privilegio di poter sperimentare qualcosa di sublime: non il semplice incontro di corpi, ma l’incontro di anime. Questo è l’Amore!
Viviamo in un mondo dove l’essere coincide con l’apparire, in cui si dà grande risalto al sesso, alla sessualità, alla presenza e alla prestanza fisica; curiamo ciò che appare agli altri e trascuriamo quello che non si può vedere. Inoltre la gente ha paura di amare, perché l’amore rende infelici e porta con sé bugie e schiavitù. Costringe a un’infinità di compromessi, di strategie, di meccanismi al limite della realtà.
Dai reperti archeologici ritrovati, risalenti a migliaia di anni fa, emerge quanto il mondo femminile fosse ritenuto sacro. La donna, allora, era connessa ai ritmi del pianeta. Donava la vita, sapeva curare, medicare e guarire. La sessualità era libera e non esisteva la coppia in quanto tale. Non esisteva il possesso neppure della terra, che era di tutti, a maggior ragione di un uomo o di una donna. La gioia e la felicità era assicurata a tutti grazie alla libertà sessuale.
Questa, però, era la preistoria: con il passare degli anni e delle civiltà tutto è cambiato. La donna, considerata sacra, è stata convinta di essere colei che ha commesso il peccato originale. Nel corso dei millenni la sua sessualità libera è stata repressa, considerata malefica e pericolosa, al punto che milioni di donne sono state arse vive come streghe nei secoli più bui. Un olocausto mai riconosciuto e dichiarato.
Il risultato di questo scempio è stato rendere sia la donna che l’uomo confusi, smarriti, completamente soggiogati ai dogmi delle religioni, insoddisfatti e dominati dai sensi di colpa. Costretti ad accettare il principio della monogamia come unica possibilità di vivere l’amore.
Secoli di favole e storielle hanno educato le donne a credere nel sogno dell’unico uomo con cui vivere felici e contente. Secoli di repressione della parte femminile hanno illuso gli uomini di avere potere e supremazia, pronti a uccidere e a ritenersi padroni di qualcosa che non era di loro proprietà. Eppure, più amiamo e accettiamo noi stessi, più possiamo comprendere che le storie non devono per forza durare per sempre, e che il lieto fine non è stare insieme per tutta la vita, bensì amare in totale libertà. Quando l’amore è un desiderio consapevole, non si esaurisce semplicemente con l’atto sessuale fine a se stesso, ma libera un flusso di energia vitale che raggiunge anche gli angoli più reconditi del nostro essere e favorisce l’unione del mondo visibile con quello invisibile. E’ un atto che dona salute, creatività e ispirazione.
"L’energia sessuale è la forma di energia più potente di cui l’uomo può disporre. Essa è la spinta creativa è l’energia creativa per eccellenza. A seconda di come viene diretta, si può creare un Universo, un neonato, oppure si possono creare opere del genio umano: dipinti, scritti, musiche, intuizioni scientifiche e filosofiche. Può essere utilizzata per incrementare la propria attitudine ad amare e a soccorrere l’umanità". Ad esempio, tutta l’arte che l’umanità è stata in grado di esprimere è originata dall’energia sessuale correttamente incanalata verso i chakrasuperiori dell’uomo, anziché verso quelli inferiori. I chakra del cuore, della gola e della testa consentono lo sviluppo di maggior amore, creatività, genialità e intuizione. Perversione, fanatismo e guerre sono invece il risultato della medesima energia incanalata verso i chakra inferiori. L’essere umano, anziché mettere l’energia sessuale al servizio della propria volontà, ne è completamente succube.
Una metafora utilizzata dal Tantra dice che "il corpo è come un tamburo": cosa può farlo suonare più o meno forte?
«Non dipende dal battacchio, ma dalla struttura stessa del tamburo, e anche dalla consapevolezza che quel corpo ha di essere uno strumento o, addirittura, un’intera orchestra - spiega Sara Padovano, sessuologa e psicoterapeuta - Il piacere che proviamo quindi non dipende tanto dal partner, quanto da noi stessi: più ci conosciamo e abbiamo consapevolezza profonda di chi siamo e del nostro corpo, più il nostro suono sarà forte, e il piacere intenso»
Ma cos’è il Tantra? Si sente o si legge spesso dichiarare che il sesso tantrico è un’esperienza unica, una filosofia di vita, una dottrina che, in realtà, non ha nulla a che fare con le posizioni sessuali del Kamasutra. Il sesso tantrico permette al corpo e alla mente di liberarsi e di provare sensazioni intense, profonde, di vera e propria estasi. Si tratta di una pratica nata in India intorno al 400 a.C. con lo scopo di favorire la conoscenza e la maturazione di sé. A quel tempo, la sessualità veniva infatti utilizzata per unirsi all’altro e per accedere all’essenza della natura di una persona. La parola "tantra", di origine sanscrita, significa principio, essenza, sistema; veniva usata per indicare una serie di insegnamenti spirituali e le tradizioni esoteriche nate nelle culture religiose indiane. Col passare del tempo, il termine ha cominciato a indicare quell’insieme di pratiche e di rituali sessuali "esoterici" che hanno affascinato la fantasia degli occidentali e dei media.
Secondo il Tantra l’amore è sacro, in quanto l’uomo è la manifestazione terrena di un Dio (Shiva) e la donna di una Dea (Shakti). Perciò, quando una coppia è in unione tantrica amorosa sta avvenendo anche un incontro tra due divinità: quella che rappresenta l’energia maschile e l’altra, che rappresenta quella femminile. Il Tantra diventa quasi una meditazione a due, un invito alla scoperta di una dimensione sacra dei rapporti erotici, in modo che il corpo, l’anima e la coscienza vibrino all’unisono. Si può definire un inno alla vita e alla natura, la celebrazione del “qui e ora”, dove nessun aspetto viene tralasciato: l’interno e l’esterno, la gioia, la tristezza, la risata, il pianto, la rabbia, la fiducia, il dubbio, ombre e luce, tutto viene accolto.
Il Tantra non è né un corso di educazione sessuale, né un metodo contraccettivo. Nel Tantra ritroviamo l’innocenza del bambino, impariamo a giocare con la persona che amiamo senza rispettare nessuna scaletta, che ci priverebbe del vivere a pieno il momento presente. L’essere nel presente porta a un’apertura dell’anima. Il rapporto diventa vero e genuino, in quanto entrambi possono mostrarsi per quelli che sono realmente, senza nulla da dimostrare, nulla da difendere né da proteggere. Due esseri umani che stanno semplicemente vivendo una relazione autentica. Il tempo, gli anni o altre condizioni, non hanno più nessun valore, solo il momento presente ha importanza. Più accettiamo il rischio di essere semplicemente noi stessi, vivendo nel momento presente, più la nostra relazione si trasforma diventando forte, appagante e fiorente. Il Tantra è una profonda esperienza spirituale, in quanto ci riconnette con l’Assoluto, ricongiunge il nostro microcosmo con il Macrocosmo, la Terra con il Cielo, la sessualità con la conoscenza divina. Ci mostra un cammino spirituale che garantisce, se praticato costantemente, l’illuminazione.
Ognuno si apre completamente all’energia dell’altro. L’uomo che si avvicina a una donna lo fa con un atteggiamento quasi di adorazione, di contemplazione, perché solo attraverso la porta femminile potrà tendere all’infinito. La donna, dal canto suo, dovrà predisporsi a un collegamento di energia fra sesso e cuore. Tutto questo non si può ottenere in un solo giorno, è un processo che necessita di grande impegno.
L’uomo ha bisogno della donna e la donna dell’uomo… questa è una legge della natura.
Tina Camardelli
http://altrarealta.blogspot.it/
Viviamo in un mondo dove l’essere coincide con l’apparire, in cui si dà grande risalto al sesso, alla sessualità, alla presenza e alla prestanza fisica; curiamo ciò che appare agli altri e trascuriamo quello che non si può vedere. Inoltre la gente ha paura di amare, perché l’amore rende infelici e porta con sé bugie e schiavitù. Costringe a un’infinità di compromessi, di strategie, di meccanismi al limite della realtà.
Dai reperti archeologici ritrovati, risalenti a migliaia di anni fa, emerge quanto il mondo femminile fosse ritenuto sacro. La donna, allora, era connessa ai ritmi del pianeta. Donava la vita, sapeva curare, medicare e guarire. La sessualità era libera e non esisteva la coppia in quanto tale. Non esisteva il possesso neppure della terra, che era di tutti, a maggior ragione di un uomo o di una donna. La gioia e la felicità era assicurata a tutti grazie alla libertà sessuale.
Questa, però, era la preistoria: con il passare degli anni e delle civiltà tutto è cambiato. La donna, considerata sacra, è stata convinta di essere colei che ha commesso il peccato originale. Nel corso dei millenni la sua sessualità libera è stata repressa, considerata malefica e pericolosa, al punto che milioni di donne sono state arse vive come streghe nei secoli più bui. Un olocausto mai riconosciuto e dichiarato.
Il risultato di questo scempio è stato rendere sia la donna che l’uomo confusi, smarriti, completamente soggiogati ai dogmi delle religioni, insoddisfatti e dominati dai sensi di colpa. Costretti ad accettare il principio della monogamia come unica possibilità di vivere l’amore.
Secoli di favole e storielle hanno educato le donne a credere nel sogno dell’unico uomo con cui vivere felici e contente. Secoli di repressione della parte femminile hanno illuso gli uomini di avere potere e supremazia, pronti a uccidere e a ritenersi padroni di qualcosa che non era di loro proprietà. Eppure, più amiamo e accettiamo noi stessi, più possiamo comprendere che le storie non devono per forza durare per sempre, e che il lieto fine non è stare insieme per tutta la vita, bensì amare in totale libertà. Quando l’amore è un desiderio consapevole, non si esaurisce semplicemente con l’atto sessuale fine a se stesso, ma libera un flusso di energia vitale che raggiunge anche gli angoli più reconditi del nostro essere e favorisce l’unione del mondo visibile con quello invisibile. E’ un atto che dona salute, creatività e ispirazione.
"L’energia sessuale è la forma di energia più potente di cui l’uomo può disporre. Essa è la spinta creativa è l’energia creativa per eccellenza. A seconda di come viene diretta, si può creare un Universo, un neonato, oppure si possono creare opere del genio umano: dipinti, scritti, musiche, intuizioni scientifiche e filosofiche. Può essere utilizzata per incrementare la propria attitudine ad amare e a soccorrere l’umanità". Ad esempio, tutta l’arte che l’umanità è stata in grado di esprimere è originata dall’energia sessuale correttamente incanalata verso i chakrasuperiori dell’uomo, anziché verso quelli inferiori. I chakra del cuore, della gola e della testa consentono lo sviluppo di maggior amore, creatività, genialità e intuizione. Perversione, fanatismo e guerre sono invece il risultato della medesima energia incanalata verso i chakra inferiori. L’essere umano, anziché mettere l’energia sessuale al servizio della propria volontà, ne è completamente succube.
Una metafora utilizzata dal Tantra dice che "il corpo è come un tamburo": cosa può farlo suonare più o meno forte?
«Non dipende dal battacchio, ma dalla struttura stessa del tamburo, e anche dalla consapevolezza che quel corpo ha di essere uno strumento o, addirittura, un’intera orchestra - spiega Sara Padovano, sessuologa e psicoterapeuta - Il piacere che proviamo quindi non dipende tanto dal partner, quanto da noi stessi: più ci conosciamo e abbiamo consapevolezza profonda di chi siamo e del nostro corpo, più il nostro suono sarà forte, e il piacere intenso»
Ma cos’è il Tantra? Si sente o si legge spesso dichiarare che il sesso tantrico è un’esperienza unica, una filosofia di vita, una dottrina che, in realtà, non ha nulla a che fare con le posizioni sessuali del Kamasutra. Il sesso tantrico permette al corpo e alla mente di liberarsi e di provare sensazioni intense, profonde, di vera e propria estasi. Si tratta di una pratica nata in India intorno al 400 a.C. con lo scopo di favorire la conoscenza e la maturazione di sé. A quel tempo, la sessualità veniva infatti utilizzata per unirsi all’altro e per accedere all’essenza della natura di una persona. La parola "tantra", di origine sanscrita, significa principio, essenza, sistema; veniva usata per indicare una serie di insegnamenti spirituali e le tradizioni esoteriche nate nelle culture religiose indiane. Col passare del tempo, il termine ha cominciato a indicare quell’insieme di pratiche e di rituali sessuali "esoterici" che hanno affascinato la fantasia degli occidentali e dei media.
Secondo il Tantra l’amore è sacro, in quanto l’uomo è la manifestazione terrena di un Dio (Shiva) e la donna di una Dea (Shakti). Perciò, quando una coppia è in unione tantrica amorosa sta avvenendo anche un incontro tra due divinità: quella che rappresenta l’energia maschile e l’altra, che rappresenta quella femminile. Il Tantra diventa quasi una meditazione a due, un invito alla scoperta di una dimensione sacra dei rapporti erotici, in modo che il corpo, l’anima e la coscienza vibrino all’unisono. Si può definire un inno alla vita e alla natura, la celebrazione del “qui e ora”, dove nessun aspetto viene tralasciato: l’interno e l’esterno, la gioia, la tristezza, la risata, il pianto, la rabbia, la fiducia, il dubbio, ombre e luce, tutto viene accolto.
Il Tantra non è né un corso di educazione sessuale, né un metodo contraccettivo. Nel Tantra ritroviamo l’innocenza del bambino, impariamo a giocare con la persona che amiamo senza rispettare nessuna scaletta, che ci priverebbe del vivere a pieno il momento presente. L’essere nel presente porta a un’apertura dell’anima. Il rapporto diventa vero e genuino, in quanto entrambi possono mostrarsi per quelli che sono realmente, senza nulla da dimostrare, nulla da difendere né da proteggere. Due esseri umani che stanno semplicemente vivendo una relazione autentica. Il tempo, gli anni o altre condizioni, non hanno più nessun valore, solo il momento presente ha importanza. Più accettiamo il rischio di essere semplicemente noi stessi, vivendo nel momento presente, più la nostra relazione si trasforma diventando forte, appagante e fiorente. Il Tantra è una profonda esperienza spirituale, in quanto ci riconnette con l’Assoluto, ricongiunge il nostro microcosmo con il Macrocosmo, la Terra con il Cielo, la sessualità con la conoscenza divina. Ci mostra un cammino spirituale che garantisce, se praticato costantemente, l’illuminazione.
Ognuno si apre completamente all’energia dell’altro. L’uomo che si avvicina a una donna lo fa con un atteggiamento quasi di adorazione, di contemplazione, perché solo attraverso la porta femminile potrà tendere all’infinito. La donna, dal canto suo, dovrà predisporsi a un collegamento di energia fra sesso e cuore. Tutto questo non si può ottenere in un solo giorno, è un processo che necessita di grande impegno.
L’uomo ha bisogno della donna e la donna dell’uomo… questa è una legge della natura.
Tina Camardelli
http://altrarealta.blogspot.it/
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