Essere solo è la tua natura.

Essere solo è la tua natura.
Sei nato solo, solo morirai.
E stai vivendo da solo senza capirlo, senza esserne pienamente consapevole.
Tu fraintendi l'essere solo con la solitudine; è semplicemente un fraintendimento.
Tu basti a te stesso: il periodo di transizione è un po' doloroso e difficile a causa delle vecchie abitudini, ma non durerà a lungo. E il modo per renderlo corto, sopportabile, è goderti il tuo essere da solo, sempre di più. Puoi rendere il tuo essere solo sempre più forte. Così tutto il tuo sforzo deve essere molto positivo. Nutri e alimenta il tuo essere solo con tutto ciò che hai, riversaci il tuo amore, e sarai sorpreso di scoprire che tutti quei vuoti di tristezza e di irritabilità non verranno più, perché non avrai più energia per loro e non sarai più disposto a dare loro il benvenuto.

Infatti, solo una persona che vive benissimo il suo essere solo è in grado di entrare in relazione, perché il suo non è un bisogno. Quella persona non è un mendicante, non ti chiede nulla, nemmeno la tua compagnia. È una persona che dona. Condivide semplicemente, forte della sua abbondanza di gioia, di pace, di silenzio, di beatitudine. È allora che l'amore ha tutto un altro aroma, allora è una condivisione. E se entrambe le persone conoscono la bellezza dell'essere soli, allora l'amore raggiunge il suo punto più alto, cosa che molto raramente è stata possibile. È allora che l'amore giunge fino alle stelle.
Essere soli non significa che non puoi avere relazioni. Significa semplicemente che dovrai entrare in relazione in una maniera completamente differente, che non crea sofferenza e tristezza, che non crea conflitti, che non è uno sforzo -- diretto o indiretto -- di dominare l'altro, di renderlo schiavo. Perché non deriva dalla paura, è solo vita.
Osho, The New Dawn
http://altrarealta.blogspot.it/

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