VADIM ZELAND: LA GENTE NON SE NE ACCORGE DI AMMALARSI E DI MORIRE NELLA MANIERA PIU’ STUPIDA
(Estratto dall’articolo di Zeland “la cultura di una morte lenta”).
La gente non se ne accorge di ammalarsi e di morire in maniera stupida, a causa dell’assenza di un’elementare cultura della nutrizione. Da quando sono apparsi questi tre componenti: la farina bianca, la margarina e il lievito, la cultura del cibo è finita ed è iniziato il Matrix.
- Per l’informazione: la farina banca è un’assurdità, gli elementi più preziosi si trovano nel guscio e nei germoglio del grano; la farina è una parte morta che contiene soprattutto la fecola.- Il fegato è contaminato da una sostanza simile al grasso industriale, la fecola si deposita come muco e le pareti intestinali sono coperti da un sedimento.
- La margarina è prodotta per idrogenazione che introduce gli acidi grassi trans, nocivi per la salute. Sono molto tossici e si depositano nell’organismo provocando una serie di pericolose malattie: stress, arteriosclerosi, cardiopatie, obesità, ecc.
- Lieviti artificiali sono i funghi estranei all’organismo. I lieviti stessi durante la cottura muoiono, ma le loro spore no. Sono capaci di mescolarsi al sangue e quindi, di arrivare a qualsiasi organo. Nel corso della sua attività vitale secernano le micotossine, reprimendo la flora sana e favorendo la flora patogena, l’organismo diventa una facile preda dei batteri e dei virus, si creano delle condizioni ideali per lo sviluppo delle cellule cancerogene.
Questi componenti fanno parte del pane, il nostro cibo quotidiano. E come se fosse la base dello schema del nutrimento del Matrix, l’importante é porre le fondamenta per privare la gente di buon senso, così smette di riflettere su che cosa tutto ciò serve. Il bestiame nelle fattorie non riflette su ciò che mangia e perché.
La differenza sta nel fatto che le persone da soli si creano una fattoria, e inventano altre tecnologie alimentari, per corrispondere di più agli obiettivi del Matrix. Il Matrix ha disposto così, lo ricordo ancora una volta: le cellule devono essere colme di elementi ubbidienti. Questi elementi non devono essere perfettamente sani, non devono avere l’energia libera, e devono essere leggermente deficienti, per non capire dove si trovano. Sia l’energia sia la volontà devono bastare per eseguire delle dei compiti assegnati, né più né meno.
I principi elementari di una cultura della nutrizione:
1. Il tipo di alimentazione deve essere costante, non va cambiato spesso; per esempio, senza necessità non si dovrebbe saltare da una cucina nazionale all’altra. E’ legato soprattutto alla microflora intestinale che si adatta alla digestione di un certo tipo di cibo. Qualsiasi passaggio deve essere graduale. Se dovete passare al cibo vivo, non si può farlo in fretta perché l’organismo inizierà a disintossicarsi.
2. La cucina deve essere varia ma i piatti devono essere semplici. Meglio mangiare di più, ma una cosa sola. Per esempio, il cervello consuma più di un quarto d’energia del corpo, per il suo funzionamento serve la lecitina che c’è nella cioccolata ma è assente nella frutta e ortaggi, ecco perché vogliamo la cioccolata. Ma perché mangiarla se i fagioli ne sono pieni?
3. Il cibo deve procurare piacere, se questo manca, il cervello non produce la serotonina e la cercherà tra gli stimoli artificiali. Se ciò che mangiate è sano ma non è buono, avrete voglia di qualcosa di schifoso ma gustoso, e questo continuerà finché il cervello non avrà la sua porzione di piacere. Il cibo vivo può e deve essere buono.
4. Escludete gli stimolatori e rilassatori artificiali. La depressione e gli attacchi di panico sono delle malattie di nuova generazione, provocati dai componenti chimici nel cibo. La chimica provoca lo stato alterato della coscienza, in misura diversa ma sempre. Possiamo fare la domanda: cosa c’è di artificiale nel caffè e nella cioccolata? Se sono ecologici e sani, non accadrà niente, ma oggi è difficile trovare il caffè e la cioccolata naturali. E’ un grande business, le piantagioni sono irrorati dai pesticidi, e poi la chimica viene aggiunta anche nei prodotti finali. Uno stimolatore migliore e sicuro sono i chicchi crudi di cacao selvatico, e l’effetto si sente subito. Si possono masticare o fare la cioccolata.
5. I prodotti devono essere naturali, senza OGM, lieviti, chimica, sintetica. In un supermercato ce ne saranno 1-5% di prodotti naturali, anche se la realtà ora sta cambiando. Nutrirsi di prodotti di lunga conservazione è una follia, non c’è nulla di peggio delle tossine sintetizzate. La natura in miliardi di anni dell’evoluzione aveva previsto tutto ma non questo.
Se potesse parlare l’organismo avrebbe detto: “Se mi farai morire di fame, mi carichi di lavoro fisico, se mi farai stare al caldo o al freddo, mi picchierai e mi taglierai, lo sopporterò... ma se mi avvelenerai, starò male io e starai male tu, stupido. E tutto ciò finirà male.”
http://altrarealta.blogspot.it/
La gente non se ne accorge di ammalarsi e di morire in maniera stupida, a causa dell’assenza di un’elementare cultura della nutrizione. Da quando sono apparsi questi tre componenti: la farina bianca, la margarina e il lievito, la cultura del cibo è finita ed è iniziato il Matrix.
- Per l’informazione: la farina banca è un’assurdità, gli elementi più preziosi si trovano nel guscio e nei germoglio del grano; la farina è una parte morta che contiene soprattutto la fecola.- Il fegato è contaminato da una sostanza simile al grasso industriale, la fecola si deposita come muco e le pareti intestinali sono coperti da un sedimento.
- La margarina è prodotta per idrogenazione che introduce gli acidi grassi trans, nocivi per la salute. Sono molto tossici e si depositano nell’organismo provocando una serie di pericolose malattie: stress, arteriosclerosi, cardiopatie, obesità, ecc.
- Lieviti artificiali sono i funghi estranei all’organismo. I lieviti stessi durante la cottura muoiono, ma le loro spore no. Sono capaci di mescolarsi al sangue e quindi, di arrivare a qualsiasi organo. Nel corso della sua attività vitale secernano le micotossine, reprimendo la flora sana e favorendo la flora patogena, l’organismo diventa una facile preda dei batteri e dei virus, si creano delle condizioni ideali per lo sviluppo delle cellule cancerogene.
Questi componenti fanno parte del pane, il nostro cibo quotidiano. E come se fosse la base dello schema del nutrimento del Matrix, l’importante é porre le fondamenta per privare la gente di buon senso, così smette di riflettere su che cosa tutto ciò serve. Il bestiame nelle fattorie non riflette su ciò che mangia e perché.
La differenza sta nel fatto che le persone da soli si creano una fattoria, e inventano altre tecnologie alimentari, per corrispondere di più agli obiettivi del Matrix. Il Matrix ha disposto così, lo ricordo ancora una volta: le cellule devono essere colme di elementi ubbidienti. Questi elementi non devono essere perfettamente sani, non devono avere l’energia libera, e devono essere leggermente deficienti, per non capire dove si trovano. Sia l’energia sia la volontà devono bastare per eseguire delle dei compiti assegnati, né più né meno.
I principi elementari di una cultura della nutrizione:
1. Il tipo di alimentazione deve essere costante, non va cambiato spesso; per esempio, senza necessità non si dovrebbe saltare da una cucina nazionale all’altra. E’ legato soprattutto alla microflora intestinale che si adatta alla digestione di un certo tipo di cibo. Qualsiasi passaggio deve essere graduale. Se dovete passare al cibo vivo, non si può farlo in fretta perché l’organismo inizierà a disintossicarsi.
2. La cucina deve essere varia ma i piatti devono essere semplici. Meglio mangiare di più, ma una cosa sola. Per esempio, il cervello consuma più di un quarto d’energia del corpo, per il suo funzionamento serve la lecitina che c’è nella cioccolata ma è assente nella frutta e ortaggi, ecco perché vogliamo la cioccolata. Ma perché mangiarla se i fagioli ne sono pieni?
3. Il cibo deve procurare piacere, se questo manca, il cervello non produce la serotonina e la cercherà tra gli stimoli artificiali. Se ciò che mangiate è sano ma non è buono, avrete voglia di qualcosa di schifoso ma gustoso, e questo continuerà finché il cervello non avrà la sua porzione di piacere. Il cibo vivo può e deve essere buono.
4. Escludete gli stimolatori e rilassatori artificiali. La depressione e gli attacchi di panico sono delle malattie di nuova generazione, provocati dai componenti chimici nel cibo. La chimica provoca lo stato alterato della coscienza, in misura diversa ma sempre. Possiamo fare la domanda: cosa c’è di artificiale nel caffè e nella cioccolata? Se sono ecologici e sani, non accadrà niente, ma oggi è difficile trovare il caffè e la cioccolata naturali. E’ un grande business, le piantagioni sono irrorati dai pesticidi, e poi la chimica viene aggiunta anche nei prodotti finali. Uno stimolatore migliore e sicuro sono i chicchi crudi di cacao selvatico, e l’effetto si sente subito. Si possono masticare o fare la cioccolata.
5. I prodotti devono essere naturali, senza OGM, lieviti, chimica, sintetica. In un supermercato ce ne saranno 1-5% di prodotti naturali, anche se la realtà ora sta cambiando. Nutrirsi di prodotti di lunga conservazione è una follia, non c’è nulla di peggio delle tossine sintetizzate. La natura in miliardi di anni dell’evoluzione aveva previsto tutto ma non questo.
Se potesse parlare l’organismo avrebbe detto: “Se mi farai morire di fame, mi carichi di lavoro fisico, se mi farai stare al caldo o al freddo, mi picchierai e mi taglierai, lo sopporterò... ma se mi avvelenerai, starò male io e starai male tu, stupido. E tutto ciò finirà male.”
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