"Voglio sottolineare che quando sei zombie, non sei consapevole di esserlo. Ti adegui a quello che fanno gli altri, a quello che fa la società, a quello che fa la massa. [...] sembrano uguali a noi, mentre non lo sono. Il loro deterioramento è interiore, possono vivere guardando, ad esempio, 24 ore su 24 il cellulare, con la testa bassa, ipnotizzati dallo smartphone, perennemente connessi ai social. Guardatevi intorno... riconoscerete senz'altro questi zombie. Sono tutti coloro che incontriamo ogni giorno, per strada, nel portone, nell'ascensore. Forse, se ci guardassimo allo specchio, scopriremmo di esserlo anche noi". Mingo, dal 1° capitolo de "Gli Zombie Hanno il Culo Pesante". «Non conosco niente di più incoraggiante che l’innegabile capacità dell’uomo a elevare la sua vita con uno sforzo consapevole». Henry David Thoreau Max: Qui ci riferiamo a tutti i “non viventi” che si lamentano, si giustificano, rassicurano che un giorno faranno o smettera