ANCHE LA SPAGNA IN PIAZZA
MADRID. A partire dalle 12 di oggi, domenica 10 febbraio, decine di migliaia di persone stanno manifestando a Madrid, in Plaza Colón, contro il governo socialista di Pedro Sanchez. Secondo gli organizzatori erano presenti in piazza circa cinquantamila persone.
Si tratta della prima grande manifestazione delle destre convocata contro il governo Sanchez, che ha appena compiuto otto mesi di vita. La manifestazione ha anche un altro primato: è la prima grande manifestazione convocata unitariamente dai tre partiti della destra, il Partido Popular (PP), Ciudadanos e Vox.
La destra spagnola vuole far cadere il governo Sanchez
Vox è il partito di estrema destra che è passato nel giro di pochi giorni dall’essere una forza politica senza rappresentanza ad ottenere quasi l’11% alle elezioni regionali in Andalusia. Andalusia dove, proprio poche settimane fa, ha preso il via un governo delle destre formato da questi tre partiti. L’obiettivo di questi tre partiti è ripetere questa formazione anche nel resto della Spagna, dove a maggio ci saranno elezioni amministrative e regionali, oltre alle Europee.
“Per una Spagna unita, elezioni subito”
La manifestazione è stata convocata contro il governo socialista sotto lo slogan: “Por una España unida. Elecciones ya” (per una Spagna unita, elezioni subito). Hanno aderito anche organizzazioni di estrema destra come Falange de las Jons ed España 2000, ed anche i neofascisti (simpatizzanti dell’italiano Casa Pound) di Hogar Social Madrid.
“La legislatura è finita”
Durante la protesta, i leader dei tre partiti politici hanno decretato “la fine della legislatura” ed hanno chiesto al capo del governo, Pedro Sanchez, di rompere qualsiasi relazione con i partiti indipendentisti catalani. Inoltre hanno chiesto di convocare elezioni politiche immediatamente. Dal palco è stato ripetutamente sottolineato il valore di una “Spagna unita” e l’attaccamento alla bandiera nazionale. La posizione dei tre partiti spagnoli relativamente alla Catalogna è di “mano dura”. Vox chiede addirittura la sospensione dell’autonomia della regione.
Condanna alla politica di dialogo con gli indipendentisti
La manifestazione era stata convocata mercoledì scorso a seguito della decisione del governo Sanchez di nominare un “coordinatore” che facesse da mediatore in un tavolo di trattative con i partiti indipendentisti catalani. Una richiesta che veniva proprio dai partiti indipendentisti catalani.
L’esecutivo socialista, nato nell’estate 2018 come governo di minoranza grazie al voto favorevole dei partiti nazionalisti catalani, è appeso a un filo in questi giorni: i partiti indipendentisti che siedono nel Parlamento di Madrid avevano minacciato di votare contro se Sanchez non avesse accettato la figura del “coordinatore”. Inoltre, il 12 febbraio, inizierà il processo ai leader indipendentisti in prigione e questo ha riacutizzato la crisi fra Madrid e Barcellona.
Giorni difficili per Pedro Sanchez
La destra ha fin da subito tuonato contro la decisione del governo Sanchez di aprire il tavolo di trattative, accusando apertamente il leader socialista di essere un “traditore”. Negli ultimi giorni in realtà le trattative fra governo e indipendentisti sono fallite, ma la destra ha deciso di continuare sulla strada della piazza e la manifestazione non è stata annullata.
https://www.itagnol.com/2019/02/manifestazione-destra-spagnola-piazza-colon-madrid/
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