Perquisizioni in casa dei no-vax
È di pochi giorni fa la notizia che alcuni individui (5 donne e 3 uomini) dal carattere piuttosto bellicoso, hanno subito una perquisizione da parte della Polizia. Otto persone piuttosto arrabbiate nei confronti del sistema, che pare si stessero organizzando per creare una "rete" a livello nazionale con lo scopo di allestire azioni violente. Sono stati individuati in quanto si scambiavano messaggi in una chat su Telegram denominata “I guerrieri”.
Fermo restando che io non credo a niente di ciò che viene annunciato nei cinegiornali della nostra epoca, in questo caso la storia è così ridicola che potrebbe pure essere vera. Questi volevano organizzare una rivoluzione contro il sistema utilizzando una chat per comunicare fra di loro!
Perché vi parlo di questo episodio? Prima della fine dell’anno pubblicherò un libro dal titolo Manuale di insurrezione, nel quale – come potete ben immaginare – tratto dell’insurrezione INTERIORE che deve accadere dentro ognuno di noi, se vogliamo finalmente uscire dalla condizione che affligge l’umanità da millenni. In realtà, i capitoli del libro li ho già condivisi nei mesi scorsi all’interno del mio gruppo privato di FB; nella versione cartacea ci saranno ovviamente correzioni e aggiunte, ma il tronco del testo resterà il medesimo.
Già a partire dall’Introduzione rendo chiaro che:
In una società dove i cittadini devono essere in possesso di un pass anche solo per partecipare a un convegno scientifico e comunicano fra di loro attraverso i cellulari, l’insurrezione non può verificarsi con le stesse modalità del passato. Scordatevi la Carboneria e la Rivoluzione Francese. [... ...]
Nella misura in cui si insorge interiormente, si diviene anche capaci di trovare nuove forme di dissenso sociale, che non ci facciano finire in prigione, ma allo stesso tempo lascino un segno nell’anima delle persone. [... ...]
Nella società del controllo non si può organizzare nulla di segreto, in quanto non esiste più il segreto. Ogni volta che scarichiamo un’app sul nostro cellulare diamo il consenso affinché nulla di ciò che facciamo sia più segreto. Con la legge sulla privacy abbiamo perso ogni diritto al segreto, autorizzando con una firma sia le aziende che le strutture pubbliche a utilizzare i nostri dati. Come sempre... tutte le volte che ci pare di aver acquisito un diritto, lo stiamo invece perdendo. E stiamo parlando unicamente del controllo ufficiale, ossia di quello che noi stessi autorizziamo, ma esiste un controllo non ufficiale che è letteralmente onnipervasivo. Leggetevi i libri di Marco Pizzuti o Enrica Perucchietti se volete avere un’idea del posto dove siete finiti.
Qual è l’unico luogo dove possiamo tenere un segreto? Il Cuore, naturalmente. Ma questo è un altro discorso.
Come ben sapete, non voglio dirvi di lavorare solo interiormente e di stare zitti all’esterno. Ho sempre difeso coloro che manifestano il dissenso, ma metto sempre l’accento sul fatto che IL PROGRESSIVO RISVEGLIO INTERIORE VI CONDURRÀ NATURALMENTE VERSO FORME ALTERNATIVE DI DISSENSO, che non siano quindi i soliti scontri di piazza con la polizia – i quali sono manipolabili dallo stesso sistema che si vuole combattere – ma non siano nemmeno quelle vomitevoli manifestazioni di ragazzi distanziati e con la mascherina che abbiamo visto nei mesi passati.
Il lavoro interno non esclude il lavoro esterno. Mentre lavoriamo su noi stessi, dobbiamo anche far sapere agli altri cittadini e a chi ci governa che siamo contrari alla “green passera” (si chiama così la nuova versione che ti chiedono le ragazze più accorte prima di acconsentire a un rapporto sessuale).
Io non pretendo che siate astuti come membri dei servizi segreti israeliani, ma nemmeno stupidi come un ferro da stiro: se decidete di dirottare un aereo, magari non usate una chat per mettervi d’accordo sulle armi da utilizzare o su come vestirvi quel giorno!
Salvatore Brizzi
[Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi]
http://altrarealta.blogspot.it/
Fermo restando che io non credo a niente di ciò che viene annunciato nei cinegiornali della nostra epoca, in questo caso la storia è così ridicola che potrebbe pure essere vera. Questi volevano organizzare una rivoluzione contro il sistema utilizzando una chat per comunicare fra di loro!
Perché vi parlo di questo episodio? Prima della fine dell’anno pubblicherò un libro dal titolo Manuale di insurrezione, nel quale – come potete ben immaginare – tratto dell’insurrezione INTERIORE che deve accadere dentro ognuno di noi, se vogliamo finalmente uscire dalla condizione che affligge l’umanità da millenni. In realtà, i capitoli del libro li ho già condivisi nei mesi scorsi all’interno del mio gruppo privato di FB; nella versione cartacea ci saranno ovviamente correzioni e aggiunte, ma il tronco del testo resterà il medesimo.
Già a partire dall’Introduzione rendo chiaro che:
In una società dove i cittadini devono essere in possesso di un pass anche solo per partecipare a un convegno scientifico e comunicano fra di loro attraverso i cellulari, l’insurrezione non può verificarsi con le stesse modalità del passato. Scordatevi la Carboneria e la Rivoluzione Francese. [... ...]
Nella misura in cui si insorge interiormente, si diviene anche capaci di trovare nuove forme di dissenso sociale, che non ci facciano finire in prigione, ma allo stesso tempo lascino un segno nell’anima delle persone. [... ...]
Nella società del controllo non si può organizzare nulla di segreto, in quanto non esiste più il segreto. Ogni volta che scarichiamo un’app sul nostro cellulare diamo il consenso affinché nulla di ciò che facciamo sia più segreto. Con la legge sulla privacy abbiamo perso ogni diritto al segreto, autorizzando con una firma sia le aziende che le strutture pubbliche a utilizzare i nostri dati. Come sempre... tutte le volte che ci pare di aver acquisito un diritto, lo stiamo invece perdendo. E stiamo parlando unicamente del controllo ufficiale, ossia di quello che noi stessi autorizziamo, ma esiste un controllo non ufficiale che è letteralmente onnipervasivo. Leggetevi i libri di Marco Pizzuti o Enrica Perucchietti se volete avere un’idea del posto dove siete finiti.
Qual è l’unico luogo dove possiamo tenere un segreto? Il Cuore, naturalmente. Ma questo è un altro discorso.
Come ben sapete, non voglio dirvi di lavorare solo interiormente e di stare zitti all’esterno. Ho sempre difeso coloro che manifestano il dissenso, ma metto sempre l’accento sul fatto che IL PROGRESSIVO RISVEGLIO INTERIORE VI CONDURRÀ NATURALMENTE VERSO FORME ALTERNATIVE DI DISSENSO, che non siano quindi i soliti scontri di piazza con la polizia – i quali sono manipolabili dallo stesso sistema che si vuole combattere – ma non siano nemmeno quelle vomitevoli manifestazioni di ragazzi distanziati e con la mascherina che abbiamo visto nei mesi passati.
Il lavoro interno non esclude il lavoro esterno. Mentre lavoriamo su noi stessi, dobbiamo anche far sapere agli altri cittadini e a chi ci governa che siamo contrari alla “green passera” (si chiama così la nuova versione che ti chiedono le ragazze più accorte prima di acconsentire a un rapporto sessuale).
Io non pretendo che siate astuti come membri dei servizi segreti israeliani, ma nemmeno stupidi come un ferro da stiro: se decidete di dirottare un aereo, magari non usate una chat per mettervi d’accordo sulle armi da utilizzare o su come vestirvi quel giorno!
Salvatore Brizzi
[Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi]
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