venerdì 20 novembre 2015

STATI UNITI D'AMERICA: UN DANNO PER L'ITALIA


Racconto su alcuni aspetti, sul perché ho in odio il potere americano. Abbiamo adorato l’America, con i suoi grattacieli, le strade illuminate piene di auto, il ponte di Brooklyn, i suoi film, attraverso il grande rock che ha divulgato ovunque, così come il cinema e le sue star.
Le vacanze, le esplorazioni, le ricerche, cosa non hanno fatto e dato gli americani. Ma qualcosa ha iniziato a rovinare il bello che appariva in superficie, con danni dal basso funzionamento gestionale del potere. Ci hanno dato tanto e ci stanno ritorcendo con cattiveria ogni espansione che abbiamo ricevuto. Io sono nata nel pieno degli anni 70, quando lo statalismo era nel fiore del suo sistema. Papà operaio, anche i miei vicini di casa, tutti operai ed ogni tanto si vedevano in quelle terre sperdute, vuote, con pochi abitanti, dei manifesti rossi attaccati ai muri esterni delle case. L’agendina di papà dove segnava se sul cantiere aveva fatto 8 ore, 7 ore, 9 ore, 10 ore, era con la copertina del sindacato con la falcia ed il martello. Nella mia zona hanno sempre votato comunista a quei tempi, a parte qualche signora che preferiva il segno della croce cristiana, sullo scudo della democrazia cristiana. Io sono del '73 eppure ricordo queste tendenze di quegli anni: 75, 76, 77, 78, 79 … quando poi nell’80 arrivarono nuove teorie, nuove inclinazioni, nuove forme di politica e commercio. Reagan e Casa Bianca, commercio, mode, film, canzoni, marketing, nuovi metodi che iniziarono a portare un sistema nuovo che privatizzava, che rendeva ricchi tanti di noi. Un commercio che modificava tante situazioni. Ci fu una svolta non solo nelle teorie economiche, ma avviarono, inserirono subito nuove mode, nuove forme di vita sociale, dove gli antichi sapori, dove la taranta che si ballava in casa ed altre usanze venivano sostituite dai telefilm come Dinasty, Dallas e tanti altri continui successi.
Arrivavano le patatine, i pop corn, le big babol, i gadget, le partite di altri sport, il palco con la boxe, tanti giocattoli diversi, il cubo magico, la barbie, i robot.
Gli aerei, nuovi aeroporti, viaggi dalla calabria in america, in brasile, in australia, in canada ecc.
Un cambiamento avvenuto in pochissimo tempo, attaccandoci immediatamente alle nuove tendenze che facevano glamour.

Intanto questi americani al potere, hanno iniziato a diffondere ovunque anche la droga.
Credo che in italia con le droghe abbiano pilotato un attentato alla gioventù molto florida, molto forte, capace. Hanno iniziato a spegnere le nostre aperture mentali per non essere superati.
Tanti morti di eroina, tanti rovinati dall’eroina e dal suo costo. Siringhe, overdose, io ricordo, anche se abitavo in campagna che si sentivano queste drammatiche situazioni dei giovani che si rovinavano con le droghe. Periodaccio e di depistaggio. Periodo che ci ha fatto perdere il senso dell’essere cittadini e di iniziare a sentirci solo con noi stessi. Da li siamo diventati uni-persona-singolare e non più cittadini con gli altri.
Un silenzio ha piegato il nostro senso di vita sociale.
Siamo spariti dai gruppi. Io l’ho notato tra le nostre famiglie, non più cene ed inviti, ma solo una televisione accesa.
Ho perso mamma ed i miei zii da allora.
Oggi un po’ ci siamo ripresi, ma per pochi minuti ci si vede ed ognuno torna subito a casa sua, però per fortuna quando ci ritroviamo viviamo con affetto, questo ancora persiste nei nostri profondi cuori.
L'America iniziava anche a fare guerre, dove voleva prelevare il petrolio a gratis e trarne più degli altri.
L’America ci ha distrutto in questo. Essendo proprio una potenza mondiale, ha potuto organizzare ciò.
Ci ha tolto la nostra essenza, per abbassare il quoziente d’intelligenza, di libertà e l’autonomia e la libera autorità politica.
Voleva solo essa dominare il mondo e ci ha messo ko nel pensiero stesso.
Ci ha tolto la chiave del pensare e del costruire diritti e doveri.
La colpa è dei nostri politici, ma quando si sono opposti, li hanno messi nei guai, tipo con “mani pulite” o ammazzati come il caso Moro, il caso Maiorana e chissà quanti altri. L’attacco nel Kosovo al quale abbiamo insieme a loro lanciato bombe o così oppure anche d’alema avrebbe fatto la fine di craxi.
Ecco il mio odio motivato verso il potere americano, loro non hanno una vista verso di noi come persone umane, ma come se fossimo burattini elettronici di un videogioco.
Non gliene frega niente, del nostro esserci e del nostro esistere e del benessere, ma chissà perché invece gliene frega del nostro malessere.
Come si fa non prendere in odio esseri del genere. Almeno se noi li odiamo abbiamo una motivazione, loro a che motivo, quale motivazione hanno per scegliere il malessere per noi, distruggendo il benessere.
A che proposito? Per non essere scavalcati e tolti dal loro potere?
Sono dei vigliacchi, perché potrebbero stare sul loro trono come dei re, se si facessero volere bene e stimare. Una dimostrazione sono le star, bastano dei grandi successi, un concerto straordinario che tutti i fans sono in festa ed urlano di gioia verso le pop star, con ardore e stima.
A volte penso che veramente forse esiste una razza aliena, altrimenti un essere umano normale non avrebbe raggiunto tanta cattiveria verso tutto il mondo.
A quale motivo devono rovinare civiltà di popoli, che cambiano, evolvono, crescono nel loro tempo, nel loro status, nel loro territorio. Ogni popolo evolve e si adatta al proprio ambiente e al modo di vedere la vita. Loro invece devono depistare, distruggere, deformare luoghi, culture, storie, poteri, ricchezze.
Perché hanno tutto, pensano di essere nel tutto della ragione suprema e dominante al giusto modo.
Ma chi li vuole? Chi li cerca? Chi li ha chiamati!!!
Dobbiamo appellarci, a costo di restare senza petrolio, senza altre comodità e modernità.
Ma cosa ce ne può importare di loro, sopravviviamo di quello che abbiamo.
Ritorniamo nel nostro artigianato e nelle nostre produzioni.
Nelle nostre libertà di pensiero.
Rifiutiamo ogni provenienza americana, ognuno le proprie cose, si tenessero le loro per se stessi.
Facciamo rientrare i nostri compatrioti con valigie piene di oro e brillanti e seminare qui da noi i diamanti che hanno sudato.
La mafia qui non c’è più, non è come prima, quindi possono investire qui da noi che nessuno li minaccia.
Caso strano gli americani politicanti, per gli attentati degli jihadisti, si prestano a fare ricerca, mentre per sconfiggere la nostra mafia, non si sono mai offerti, gli andava bene: la vendita della droga e delle armi, dalle nostre parti.
Oppure no? Mettetevi allora a setacciare anche da noi ogni malavita, se volete sconfiggere il nemico, bastarda america politicante.
Per colpa loro abbiamo perso uno sviluppo che poteva farci crescere in ogni ambito: artistico, chimico, ingegneristico, filosofico, scientifico, potevamo aver superato mille barriere e vivere da pascià in ogni famiglia.
Invece sempre schiavi del lavoro, del denaro, del potere degli altri, del tempo. Sempre sotto pressione, sotto disagi pilotati. Siamo sbattuti da un sistema conflittuale ad un altro. Messi in una lavatrice che gira a mille per stordirci.
Io sono stata disturbata dal male e per questo sono oggi ribelle, offesa, urtata, nemica del loro opprimere. Mi armo come un riccio, di aghi taglienti contro ogni loro scelta.
Non voglio essere ancora soffocata, ma i dintorni peggiorano sempre e restano solo grida di lamento contro la loro ingiusta e crudele disumana azione che va contro ogni semplice essere umano di ogni parte del mondo che a loro interessa come fonte di ricchezza.
Questo è il mio odio dispiaciuto e senza armi, ma fatto solo di pensieri che riflettono come in uno specchio passivo il loro male.


Mirella Di Santo