PERICOLO PARABENI
Cosmetici a base di parabeni, probabili case del tumore al seno
Quali sono i parabeni – Fate un esperimento: la
prossima volta che andate al supermercato soffermatevi davanti agli
scaffali dedicati all’igiene personale e leggete un po’ di
etichette di deodoranti che ritardano la sudorazione, dentifrici
che mantengono la protezione per 24 ore, struccanti, ma anche
detergenti intimi, shampoo, creme solari e doposole. Molte di esse
riporteranno probabilmente alcuni di questi componenti:
metilparabene (methylparaben, E218),
etilparabene (ethylparaben, E214),
propilparabene (propylparaben, E216) e
butilparabene (butylparaben). Più raramente
isobutilparabene (isobutylparaben),
isopropilparabene (isopropylparaben),
benzilparabene (benzylparaben).
Le sostanze sopra citate sono parabeni, ossia composti
dell’acido 4-idrossibenzoico, chiamato anche acido
p-idrossibenzoico o acido para-idrossibenzoico, e sono ampiamente
utilizzate per la loro efficacia e per il basso costo
nell’industria cosmetica, oltre che come conservanti alimentari.
Secondo alcuni studiosi, i prodotti a base di parabeni dovrebbero
essere utilizzati con molta parsimonia: producono effetti simili
agli estrogeni, gli ormoni femminili, rischiando di minacciare
l’equilibrio endocrino del corpo e per questo, da anni, sono al
centro di un dibattito che li vede corresponsabili del tumore al
seno.
Gli ultimi studi – Recentemente, i ricercatori del
Genesis
Breast Cancer Prevention Center dell’Ospedale
universitario di South Manchester hanno pubblicato
uno studio che ha preso in esame 160 campioni di
tessuti di 40 donne che tra 2005 e 2008 hanno subito una
mastectomia a causa del tumore al seno. Sono stati rinvenuti alti
livelli di parabeni nel 99 per cento del campione, in particolare
di n-propilparaben.
Secondo la ricerca, non si può definire con certezza
una diretta correlazione tra deodoranti e altri prodotti per
l’igiene personale e la presenza di parabeni nei tessuti, dato che
7 pazienti su 40 hanno dichiarato di non averne mai fatto
uso.
Philippa D. Darbe, oncologa della Facoltà di Scienze
Biologiche, Scienze Biomediche e Farmaceutiche
dell’Università di Reading, afferma che “Non c’è
alcun legame provato tra il cancro al seno e i parabeni presenti in
qualsiasi prodotto per l’igiene personale; tuttavia, l’assenza di
prove non è sufficiente e sono necessarie ulteriori
ricerche. […] Personalmente, ho sempre pensato che il problema
non riguardi solo i parabeni; il che non vuol dire non ipotizzare
che svolgano un ruolo nella malattia, ma piuttosto che il quadro
generale coinvolga anche altri elementi e non solo i
parabeni”.
La posizione dell’Europa – Il 25 ottobre 2011
è stata avviata dalla Grecia
un’interrogazione al Parlamento europeo per vietare i
parabeni nei prodotti cosmetici secondo il principio di precauzione
come è già accaduto in Danimarca, dove è
vietato l’utilizzo di propilparaben e butilparaben nei prodotti
destinati a bambini di età inferiore ai 3 anni. La risposta
è riportata su un file di Word con
la data di oggi, 19 gennaio 2012, ed è stata per ora
negativa: non si intende vietare l’uso dei parabeni nell’UE anche
se esiste la consapevolezza del fatto che propilparaben e
butilparaben sono stati aggiunti alla seconda edizione della
Lista
SIN, acronimo che sta per “Substitute It Now!”,
“Sostituiscilo adesso!”, comprendente 378 sostanze chimiche
estremamente problematiche incluse nel REACH,
la Regolamentazione della Comunità Europea delle sostanze
chimiche e del loro utilizzo sicuro.
Adesso che faccio, non compro
più cosmetici? – Cosa può fare il
consumatore, qualora volesse applicare da solo il principio di
precauzione? Intanto ricordarsi di leggere sempre l’etichetta e di
evitare i prodotti che riportano gli elementi sopra citati. Le
alternative sono possibili anche al supermercato e sono
rappresentate da alcune (notissime) linee di cosmetici, tra l’altro
biologici, ecologici e non testati sugli animali, che riportano
sulla confezione la dicitura “senza parabeni”. Per trovare tutte le
marche adatte, basta inserire nel motore di ricerca la chiave
“cosmetici senza parabeni”.
Quali sono i parabeni – Fate un esperimento: la
prossima volta che andate al supermercato soffermatevi davanti agli
scaffali dedicati all’igiene personale e leggete un po’ di
etichette di deodoranti che ritardano la sudorazione, dentifrici
che mantengono la protezione per 24 ore, struccanti, ma anche
detergenti intimi, shampoo, creme solari e doposole. Molte di esse
riporteranno probabilmente alcuni di questi componenti:
metilparabene (methylparaben, E218),
etilparabene (ethylparaben, E214),
propilparabene (propylparaben, E216) e
butilparabene (butylparaben). Più raramente
isobutilparabene (isobutylparaben),
isopropilparabene (isopropylparaben),
benzilparabene (benzylparaben).
Le sostanze sopra citate sono parabeni, ossia composti
dell’acido 4-idrossibenzoico, chiamato anche acido
p-idrossibenzoico o acido para-idrossibenzoico, e sono ampiamente
utilizzate per la loro efficacia e per il basso costo
nell’industria cosmetica, oltre che come conservanti alimentari.
Secondo alcuni studiosi, i prodotti a base di parabeni dovrebbero
essere utilizzati con molta parsimonia: producono effetti simili
agli estrogeni, gli ormoni femminili, rischiando di minacciare
l’equilibrio endocrino del corpo e per questo, da anni, sono al
centro di un dibattito che li vede corresponsabili del tumore al
seno.
Gli ultimi studi – Recentemente, i ricercatori del
Genesis
Breast Cancer Prevention Center dell’Ospedale
universitario di South Manchester hanno pubblicato
uno studio che ha preso in esame 160 campioni di
tessuti di 40 donne che tra 2005 e 2008 hanno subito una
mastectomia a causa del tumore al seno. Sono stati rinvenuti alti
livelli di parabeni nel 99 per cento del campione, in particolare
di n-propilparaben.
Secondo la ricerca, non si può definire con certezza
una diretta correlazione tra deodoranti e altri prodotti per
l’igiene personale e la presenza di parabeni nei tessuti, dato che
7 pazienti su 40 hanno dichiarato di non averne mai fatto
uso.
Philippa D. Darbe, oncologa della Facoltà di Scienze
Biologiche, Scienze Biomediche e Farmaceutiche
dell’Università di Reading, afferma che “Non c’è
alcun legame provato tra il cancro al seno e i parabeni presenti in
qualsiasi prodotto per l’igiene personale; tuttavia, l’assenza di
prove non è sufficiente e sono necessarie ulteriori
ricerche. […] Personalmente, ho sempre pensato che il problema
non riguardi solo i parabeni; il che non vuol dire non ipotizzare
che svolgano un ruolo nella malattia, ma piuttosto che il quadro
generale coinvolga anche altri elementi e non solo i
parabeni”.
La posizione dell’Europa – Il 25 ottobre 2011
è stata avviata dalla Grecia
un’interrogazione al Parlamento europeo per vietare i
parabeni nei prodotti cosmetici secondo il principio di precauzione
come è già accaduto in Danimarca, dove è
vietato l’utilizzo di propilparaben e butilparaben nei prodotti
destinati a bambini di età inferiore ai 3 anni. La risposta
è riportata su un file di Word con
la data di oggi, 19 gennaio 2012, ed è stata per ora
negativa: non si intende vietare l’uso dei parabeni nell’UE anche
se esiste la consapevolezza del fatto che propilparaben e
butilparaben sono stati aggiunti alla seconda edizione della
Lista
SIN, acronimo che sta per “Substitute It Now!”,
“Sostituiscilo adesso!”, comprendente 378 sostanze chimiche
estremamente problematiche incluse nel REACH,
la Regolamentazione della Comunità Europea delle sostanze
chimiche e del loro utilizzo sicuro.
Adesso che faccio, non compro
più cosmetici? – Cosa può fare il
consumatore, qualora volesse applicare da solo il principio di
precauzione? Intanto ricordarsi di leggere sempre l’etichetta e di
evitare i prodotti che riportano gli elementi sopra citati. Le
alternative sono possibili anche al supermercato e sono
rappresentate da alcune (notissime) linee di cosmetici, tra l’altro
biologici, ecologici e non testati sugli animali, che riportano
sulla confezione la dicitura “senza parabeni”. Per trovare tutte le
marche adatte, basta inserire nel motore di ricerca la chiave
“cosmetici senza parabeni”.
http://www.lifegate.it/persone/stile-di-vita/parabeni_e_tumore_al_seno
http://altrarealta.blogspot.it/
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