LE RIVOLUZIONI ARABE NON SERVIVANO A DEMOCRATIZZARE QUEI PAESI
Ecco i bei risultati della campagna di Libia e del sostegno alle finte rivoluzioni arabe
Ondate di violenza nei Paesi arabi come reazione ad un filmetto stupido su Maometto. E subito folle agitate – non seriamente bloccate dalle forze dell’ordine locali – avviano violenze, uccidono l’ambasciatore USA in Libia e premono per occupare l’ambasciata statunitense in Egitto.
Gheddafi. Mubarak, Saddam Hussein, Ben Ali in Tunisia, Assad in Siria o Saleh in Yemen le avrebbero tenute sotto controllo. Non avrebbero nemmeno consentito che si radunassero o che qualcuno le aizzasse… Erano governanti violenti e antidemocratici, ma non è che siano stati sostituiti con democrazie pacifiche…
La differenza netta è che si è portato in prima linea il sentimento antioccidentale di ampi strati radicalizzati di alcuni paesi islamici. Che ora diventano facile e pericolosa massa di manovra di oscuri poteri. Non più frenati dai regimi precedenti.
E allora basta poco – in questo caso il filmetto che parla male di Maometto – per fare in modo che il fuoco che cova sotto la cenere si trasformi in incendio. E questo incendio diventi contrasto di culture, scontro violento di civiltà, il conflitto mondiale emergenziale da usare per mantenere il potere e grandi apparati militari, di sicurezza e di controllo.
E l’occidente è pronto: partono i marines, arrivano i droni e le grandi e armatissime navi militari, per contrastare le operazioni di Al Qaeda… Al Qaeda chi? Ma ormai è evidente che è solo lo spettro sanguinario di una strategia della tensione internazionale accuratamente pianificata. E certamente non dai poveri fanatici sanguinari che se ne fanno strumento.
Le rivoluzioni arabe non servivano a democratizzare quei paesi, ma a trasformarli nella linea del fronte dello scontro di civiltà previsto dal professore del potere Samuel Huntington venti anni fa.
Facciamo un riassunto semplice:
il radicalismo islamico avanza nei paesi dell’Islam, diffuso da gruppi di sheik e mullah fanatici e indottrinati da forze oscure, sostenuti dai soldi degli emiri petroliferi del golfo e protetti dai servizi occidentali;
i regimi di origine laica ideologica che si oppongono a questa onda fondamentalista vengono eliminati con colpi di stato truccati da rivoluzioni democratiche e organizzati dai servizi e dagli eserciti occidentali, sempre con il sostegno dei soldi degli emiri petroliferi;
si alimentano atti di provocazione, come questo "strano" filmetto che ora viene maliziosamente attribuito ad ambienti ebraici; altre provocazioni seguiranno per fomentare le masse arabe alla ulteriore radicalizzazione dei loro regimi e dello scontro con un occidente e con un Israele visti come nemici assoluti…
Al Qaeda, eterodiretto da sempre, partecipa alla radicalizzazione accrescendone il contenuto di violenza con bombe ed attentati sanguinari, aumentando il clima di tensione anche in occidente…
Ecco, il terzo conflitto mondiale, quello tra occidente e Islam, è pronto… Il fronte islamico è sufficientemente radicale, vociante e sanguinario da giustificare un occidente iperarmato, con uno strapotere degli organismi di sicurezza ed un clima emergenziale che consente di controllare meglio le masse in fase di risveglio… Basterà aumentare il livello di provocazione e la crisi si può ingigantire a volontà…
Non dobbiamo cadere in questo gioco, non dobbiamo farci convincere dal teatrino sanguinario dei media, delle dichiarazioni di Obama di cordoglio e di vendetta, identiche a quelle di Bush… Non dobbiamo farci imbrogliare da chi dice che con le armi si porta la pace…
Se anche i nostri governanti andranno in quella direzione manteniamoci liberi dentro e diffondiamo la conoscenza che porta la libertà…
Un pensiero di sostegno e di conforto alle vittime, arabe ed americane, degli scontri e alle loro famiglie. Inconsapevolmente stritolate da qualcosa di oscuro e di lontano dalle loro vite quotidiane. Ed anche per l’Ambasciatore USA Stevens, anche lui certamente vittima di un gioco di specchi nel quale pensava forse di svolgere un ruolo in qualche modo positivo.
Un pensiero d’amore anche per le masse occidentali e islamiche, tenute nell’ignoranza e alimentate con orridi sentimenti, per metterle le une contro le altre..
Che lo Spirito della Terra ci aiuti a ricostruire l’armonia tra i suoi figli.
i droni sono rappresaglia, mi ricordano Kappler
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