IL MONDO PARALLELO DI LETTA, FATTO DI PAROLE E FRASI FATTE


La favola del mediano sognatore: il sogno bello di Enrico Letta.
di Sergio Di Cori Modigliani


Una quindicina di anni fa era uscita una canzone di Ligabue che si chiamava "una vita da mediano". Era stato un bel successo meritato, con un'idea di fondo davvero azzeccata, perchè usava il calcio, la nostra grande passione popolare, come metafora della eroica condizione umana esistenziale.
Ascoltando, questa mattina, le parole di Enrico Letta, mi è tornata in mente questa bella canzone italiana.
Il nostro premier è ormai lanciato verso un mondo parallelo, tutto suo, un mondo fantascientifico in cui le parole e le frasi vivono di vita propria senza aver nessun corrispettivo con la realtà dei fatti, un mondo anche bello e poetico, perchè si può uscire di casa sotto un violento temporale d'autunno e passeggiare la mano nella mano con la propria amata sostenendo "certo che la primavera e il tiepido sole sono davvero insostituibili" e non ci si bagna neppure, un mondo bellissimo dove basta parlare, enunciando una frase ad effetto, e non viene richiesta mai la immediata corrispondenza della realtà dei fatti; un mondo dove si dice alla moglie "cara, esco e vado alla banca a farmi dare un prestito" e quando si ritorna a casa la compagna non fa neppure domande perchè ciò che conta è la frase e non l'esito dell'incontro.
Quella bella coppia in amore, quella sera, a cena, consumerà una cena di frasi, condita di parole e virgole.
Un mondo che avrebbe potuto essere descritto dalla poderosa penna di Kurt Vonnegut, perchè siamo nella pura fantascienza.
Il nostro flebile premier, questa mattina, ci ha parlato dal suo mondo parallelo e ha annunciato la sua lieta novella dalla metafora calcistica "finalmente non siamo più costretti a giocare in difesa come abbiamo fatto nel 2013 ottenendo dei grandi risultati positivi (???) e abbiamo la opportunità di andare a Bruxelles e giocare la partita in attacco".
Bellissimo. E' un po' come il governo del fare.
Dopo è andato a pranzo con la moglie portandosi appresso il pallottoliere per contare i goal.
Peccato che abbia sbagliato ruolo nell'immagine di sè, il che aggiunge catastrofe a sconcerto.
Lui, infatti, vorrebbe fare il mediano nella vita, ma in realtà (cioè in questo mondo) fa il portiere.
Se ne sta lì tutto il giorno cercando disperatamente di non prendere goal, il che non gli riesce neppure bene.
Ma lui è convinto di essere un mediano, nonostante indossi i guanti, la sua casacca sia diversa da quella degli altri e sulla schiena gli abbiano stampato il numero uno. Enrico Letta, invece, è convinto di essere un mediano, come dice la canzone "tu stai lì sempre nel mezzo, finchè ce n'hai, finchè ce n'hai, stai sempre lì sempre nel mezzo": è la sua grande passione, è la sua idea di sè: stare in mezzo, ad ogni costo.
Lui è convinto che per lui è fatta.
Perchè ha parlato.
Basta quello, nel suo mondo parallelo funziona così: si coniuga una frase e quella diventa realtà.
I fatti non lo riguardano, lui vive in quel bel mondo fatato, dove si mangiano favole e frasi fatte.
Tre giorni fa, sempre da quel mondo parallelo, aveva detto "il governo è molto più solido e adesso rilanceremo la crescita, il lavoro e faremo le riforme, visto che posso contare su una maggioranza molto ampia; le larghe intese adesso diventeranno efficienti ed efficaci". Bellissimo.
Poi è andato al cinema e in Ucraina, per un viaggio di Stato.
Come nelle favole di Walt Disney, mentre il nostro mediano sognatore spiegava agli ucraini che noi italiani siamo diventati servi dei russi e quindi ciccia (loro staranno fuori dall'Europa perchè Putin ha detto niet) è arrivato il personaggio disneyano che mette paura ai bambini: il buon Brunetta.
L'on. Renato Brunetta ha chiesto, e ottenuto, un incontro ufficiale con l'Innominabile al quale gli ha comunicato che "questo governo è illegale". (a questo punto, di solito, il cielo diventa oscuro e si sente il rumore dei tuoni in lontananza che annunciano la tempesta, mentre Brunetta sghignazza e i bambini nascondono la testa sotto la giacca del papà che li ha portati al cinema).
Brunetta, infatti, ha spiegato che "il governo delle larghe intese non ha nessun rapporto reale con i numeri prodotti dalle urne, quindi è costituzionalmente inaccettabile, dato che le intese non possono più essere considerate "larghe" essendosi ristrette, sia per la scissione di Lista Civica sia per quella, ben più ampia e poderosa, di Forza Italia, la quale essendo passata all'opposizione non appoggia il governo. Quindi chiediamo l'apertura ufficiale della crisi di governo".
Personalmente, sono d'accordo con Brunetta.
La sua affermazione è ineccepibile, non fa una grinza.
Ha ragione.
O meglio, nel mondo dei fatti lui ha ragione.
Dal suo mondo parallelo, il nostro mediano sognatore ha biascicato qualche mugugno incomprensibile che nella sua mente equivaleva a un'azione d'attacco.
Nel mondo nostro, invece, l'arbitro ha convalidato l'autogoal.
Siccome lui non sa neppure fare il portiere, quando tirano in porta si scansa per non farsi del male.
Brunetta (di solito piuttosto arzillo e spiritoso) questa volta è stato, invece puntiglioso e rigoroso.
Conti alla mano, con il pallottoliere appresso, ha fornito i numeri.
E alla fine, l'arbitro (cioè Napolitano) ha ammesso che le cifre erano quelle.
Ha chiamato con un marchingegno ad alta tecnologia il nostro Letta, uno strumento che ha soltanto l'Innominabile e gli consente di comunicare con il mondo parallelo, e gli ha detto "lunedì devi andare alle camere, devi presentare un programma e chiedere la fiducia per il governo che andrà subito votata".
Il mediano sognatore, allora (che seguita a non aver capito il suo ruolo) ha rilasciato la dichiarazione che preannuncia la vibrante azione d'attacco dell'Italia in campo economico, politico e lavorativo.
Intanto, nel mondo nostro, l'Istat pubblicava i nuovi dati.
Il mediano sognatore, 6 settembre 2013: "grazie all'azione del governo stiamo dando lavoro a tanti giovani".
Dati ufficiali Istat (questa mattina): disoccupazione giovanile sale al 42%, aumento del 2% rispetto a giugno.
Il mediano sognatore, 10 maggio 2013: "la grande vittoria di Bruxelles rilancia la crescita e l'occupazione, visto che abbiamo ottenuto ben 1,5 miliardi di euro da mettere subito a disposizione per le start up e le open source che daranno vita a nuove imprese giovanili".
Dati ufficiali commissione europea 10 novembre 2013: "bocciata la legge di stabilità, scoperto l'inghippo dei conti truccati per cui non c'è il 3% come previsto e di conseguenza annullamento di quel 1,5 miliardi".
(ma nessuno in Italia l'ha sottolineato).
Così, lunedì il mediano sognatore va a chiedere la fiducia insieme a un altro sognatore: Alfano.
Costui è convinto che i voti li ha presi lui, è finito nel mondo parallelo di Letta ma ancora non lo sa.
Ha dichiarato ieri mattina, insieme alla Lorenzin e alla De Girolamo, che "i sondaggi danno la nuova prestigiosa formazione politica Nuovo Centro Destra di un buon 16/18% che ci identifica come il punto di riferimento principale dei moderati italiani". Era davvero contento come una pasqua. Non hanno spiegato bene chi ha fatto i sondaggi, quando e come, ma non ha importanza. Ciò che conta sono le parole, non i fatti.
Ha perfettamente ragione Renato Brunetta: questo governo è illegale.
Rappresenta e interpreta un mondo parallelo.
Renato Brunetta invece, rappresenta una parte di questo mondo reale.
Un mondo che a me non piace, che contesto e che combatto, ma so che esiste. E' vero.
Preferisco affrontare una realtà cruda piuttosto che vivere nelle illusioni di una favoletta per bambini.
E' così che si diventa cittadini adulti.
Siamo ormai al delirio, in piena fantascienza.(Fonte)

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