sabato 30 novembre 2013

La democrazia rappresentativa è ormai sepolta

COLPO DI STATO GIA' REALIZZATO IN ITALIA: BILDERBERG, TRILATERAL, ROCKEFELLER, ASPEN, LETTA, ANNUNZIATA, DASSU': REGIA DI GIORGIO NAPOLITANO

Napolitano a Palazzo Chigi prima ha piazzato l'inqualificabile Mario Monti previa nomina di senatore a vita; e poi Enrico Letta (esponente di spicco dell'Aspen Institute Italia): entrambi i due politicanti sono affiliati alle organizzazioni terroristico-mafiose Bilderberg e Trilateral (finanziate dal clan Rockefeller).

Il colpo di Stato è stato quasi invisibile, ma doloroso, uno strappo netto con i brandelli di democrazia vaganti nel Belpaese, dopo che il Trattato di Lisbona (firmato nel 2007 da Prodi e D'Alema, senza alcun mandato del popolo sovrano) in punta di diritto ha stracciato nel 2009 la Costituzione repubblicana italiana. Ora giocano a fingere di revisionare l'articolo 138 della medesima carta costituente, nient'altro che un cadavere, un simulacro per nascondere i giochi di potere eterodiretti dall'estero.

Nessuno ha osato fiatare nella casta - eticamente moribonda - dei politicanti al timone per conto straniero. In fondo, a ben scrutare, quanto è piccolo il mondo. La giornalista Lucia Annunziata, già direttore responsabile della rivista Aspenia (Aspen Institute finanziato in Italia e nel mondo dall'illuminato criminale David Rockefeller) è affiliata al Bilderberg? Per la cronaca: L'Huffington Post il cui editore è De Benedetti (già membro del Bilderberg e residente in Svizzera), padrone del partito sinistroide e sionista (ex quotidiano) La Repubblica e del settimanale L'Espresso, ha pubblicato recentemente un depistaggio sulla strage di Ustica degno di Cossiga.

Singolare coincidenza su Aspenia ha scritto anche l'attuale capo del Quirinale Giorgio Napolitano (per esempio: Aspenia numero 27, anno 2004: "Mission: Italy, di Richard Gardner": già ambasciatore USA ai tempi dell'omicidio del presidente ALDO MORO, ndr). Il direttore editoriale di Aspenia era una certa Marta Dassù, sottosegretario nel governo Monti nominato dallo stesso Napolitano e non dal popolo "sovrano" nonché attuale viceministro degli esteri con la Bonino (alla voce Soros).

L'Italia è uno Stato privo di sovranità dove comanda la Nato, e dove ormai il governo - esemplificativo il caso Monti (un “esperto” già al soldo di multinazionali estere) e poi il governo Letta - non viene eletto dalla popolazione ma calato, o meglio, imposto ai sudditi da una cricca di potere, col pretesto di imperscrutabili e indefinite crisi economiche, tali da incutere perenni timori nella popolazione civile.

La democrazia rappresentativa è ormai sepolta nel Belpaese. E’ in atto un progressivo svuotamento che comporta un mantenimento solo apparente di forme democratiche che coprono una sostanza oligarchica, vale a dire il governo dei custodi per conto straniero. E’ in questo tipo di processo che ricoprono un ruolo di primo piano le élites militari, unite a quelle dei servizi di sicurezza, ossia il potere repressivo. E’ in questa situazione che si incardinano i rapporti tra potere politico e potere militare, tra governo visibile e governo invisibile. Per creare un impero bisogna cooptare le classi dirigenti delle nazioni sottomesse come l’Italia.

In uno studio pubblicato dalla Kennedy School of Government si descrive come ogni mese vada in scena a Washington una riunione tra rappresentanti dei principali media nazionali, del governo, del Congresso e dei servizi segreti, per determinare il margine di manovra sulle informazioni da pubblicare, ossia cosa e quanto mettere in circolazione per distrarre la già passiva opinione pubblica.

Al "popolo sovrano" non resta che soccombere o fare una rivoluzione nel segno dell'etica, usando la forza vincente della nonviolenza per spazzare via tutti i parassiti e gli invasori che infestano la nostra patria.

G.L