mercoledì 14 maggio 2014

ORTO SINERGICO



L’ idea di creare un orto sinergico si ricollega al filone della Permacoltura (coltura permanente, eterna, equilibrata ed inesauribile, non consumistica) ed alle ricerche relativamente recenti sull’ impoverimento del suolo a causa dell’ abuso-uso agricolo meccanico-chimico da parte dell’ uomo..


COSA NON FUNZIONA NELLE MODERNE COLTIVAZIONI ?

Gli attuali metodi di coltivazione ISOLANO le piante artificialmente in zone monoqualitative ed in filari massimizzati sul terreno, e le incoraggiano ARTIFICIALMENTE nello sviluppo, scavando e modificando il terreno naturale, usando fertilizzanti sulle piante desiderate, usando diserbanti sulle piante ritenute dannose, usando pesticidi contro più piccole forme di vita animale ritenute potenzialmente dannose per le piante desiderate;

il risultato e’ quello di avere nei supermercati frutta e verdure visivamente perfette, ma inconsistenti dal punto di vista del gusto (con minori quantità di elementi nutritivi utili contenuti), oltre che parzialmente tossiche per la salute umana (veleni occasionalmente non rilevati, non ancora proibiti, o tollerati in basse dosi dalla legge).

L'ORTO SINERGICO (orto permanente)

A differenza delle usuali coltivazioni agricole industriali, in un orto sinergico le PIANTE PERENNI CONVIVONO CON le PIANTE STAGIONALI, e la stessa verdura e’ presente CONTEMPORANEAMENTE A DIVERSI STADI (persino decomposta a nutrire uno stesso esemplare in fiore).

La copertura dell’ orto sinergico e’ una copertura organica permanente, messa per promuovere meccanismi naturali di autofertilizzazione ed autoaerazione.

LA RIVOLUZIONE NATURALE

- Gli organismi presenti in un suolo spontaneamente nell’ orto sinergico non sono visti come un pericolo, ma come un pregio da coltivare nel modo migliore a supporto del massimo sviluppo agricolo (sinergia).

Solitamente in questo tipo di orti l’ irrigazione viene applicata con la tecnica ”a goccia” (tubi forati sotto la pacciamatura, interrati, o meglio ancora poggiati, sul terreno delle piante), senza sprecare quantità d’ acqua nell’ aria o sulle foglie, oltre che senza rischiare di slavare sostanze nutritive utili dal corpo della pianta o dal terreno… in questo modo si risparmia molta acqua...

I DANNI DELL'ARATURA

La natura lasciata a sé stessa e’ in grado di produrre frutti abbondanti senza diminuire la fertilità della terra … soltanto quando l’ uomo comincia a coltivare si verifica la diminuzione progressiva della fertilità, che poi rende necessaria la fertilizzazione esterna artificiale (tradizionale o chimica).

Nell’ orto sinergico quindi NON SI ZAPPA NE SI ARA il terreno, e non si concima con concimi organici ne’ (ovviamente) chimici.

Evitando lavorazioni artificiali e seminando una gran varietà di piante la fertilità del terreno aumenta anno dopo anno.

Quando ariamo la terra provochiamo sempre un ingresso nel sottosuolo (ricco di Humus e forme vitali ANAEROBICHE utili) di una grande quantità di ossigeno che ”BRUCIA” subito la stragrande maggioranza dei microorganismi che popolavano il terreno.

VANTAGGI

I principi dell’agricoltura sinergica sono:

- non arare ne zappare

- non compattare il suolo

- non concimare

- piantare e seminare insieme almeno tre specie diverse di piante.

Per avere la sinergia ottimale di solito si seminano insieme:

1) almeno una LEGUMINOSA (legumi), come i ceci, le lenticchie, i fagioli, i piselli.

Le leguminose, tramite un batterio che cresce nelle loro radici, HANNO LA CAPACITA’ DI FISSARE L’ AZOTO ATMOSFERICO NEL SUOLO (principale nutrimento di tutte le piante).

2) almeno una LILIACEA (intorno agli altri due tipi di piante), come l’ aglio, la cipolla, il porro, lo scalogno (piccola cipolla rossa allungata, detta anche ”cipolla romana”).

Le liliacee TENGONO LONTANI I BATTERI per le loro caratteristiche chimico-biologiche.

3) almeno una verdura comune al centro della zona seminata, mantenendo una giusta distanza minima tra le piante (perchè non si ”soffochino” reciprocamente).

PIU SAPORE NEL RACCOLTO

I prodotti dell’ orto sinergico sono proporzionali alla bontà del suolo iniziale, ma eccellono in qualità ed intensità di sapori, inoltre aumentano esponenzialmente (seppur lentamente, negli anni) anche in quantità del raccolto.

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