venerdì 27 febbraio 2015

Criminali!!! I Governi i veri terroristi!


Doppio drammatico suicidio in Grecia per il taglio alle pensioni. E il dramma continua...

"Una notifica giudiziaria" sull'unico introito familiare ha portato una mamma pensionata e il figlio al gesto estremo

Il dramma umanitario in Grecia continua a un livello che purtroppo non scuote minimamente le fredde coscienze delle burocrazie di Berlino, Francoforte e Bruxelles. Una donna di 67 anni e suo figlio di 27 anni si sono suicidati, lanciandosi dal quinto piano del loro palazzo: la mamma è morta sul colpo, il figlio due ore dopo in ospedale. La tragedia è avvenuta a Chalkida, nell'isola di Euboia nella Grecia orientale. Lo riporta KTG.

La comunità locale è sotto shock, anche se tutti sapevano che la famiglia stesse combattendo con gravi problemi economici. I media locali riportano che la madre riceveva una pensione di disabilità e che era stata tagliata ed era costretta a rivolgegrsi costantemente ai centri di accoglienza del comune. “Non era in grado di pagare l'affitto negli ultimi 3 anni e mezzo", lo riporta LamiaReport.gr, che scrive anche come “il padrone di casa conoscesse dei problemi finanziari della famiglia e li ha aiutati finanziaramente”. Sempre secondo i media locali, i poliziotti che sono entrati nell'appartamento hanno trovato “una notifica giudiziaria, probabilmente in relazione con il taglio della pensione”, l'unico reddito della famiglia.

Secondo le ultime notizie, la famiglia ha cercato di rientrare in possesso della pensione di disabilità, ma le autorità jhanno rigettato la richiesta. Nel tragitto verso l'ospedale, il giovane ha ripetutamente detto ai paramedici: “eravamo disperati” e i vicini parlano di una donna “molto orgogliosa”. Si tratta dell'ennesimo caso, in un paese in cui il tasso di suicidi è aumentato del 43% dallo scoppio della crisi.

Il dramma umanitario prosegue nella Grecia sotto commissariamento della Troika. Un commissariamento che dopo l'accordo di venerdì prosegue per altri quattro mesi, dopo la firma di venerdì scorso dell'Accordo ponte da parte del nuovo governo di Syriza. L'unica speranza per il futuro della popolazione greca è che Tsipras utilizzi questo tempo, come ha ricordato anche Jacques Sapir, per preparare il paese a rompere questo cappio al collo sul futuro del paese. L'alternativa per Atene è assistere in modo impotente allo stillicidio della sua popolazione.

Notizia del: 26/02/2015



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