I Biofotoni sono la chiave della guarigione

“Oggi noi sappiamo che l’uomo è essenzialmente un essere di luce. E la scienza moderna della fotobiologia ce ne sta fornendo le prove. Nel campo della salute le implicazioni sono enormi. Adesso sappiamo, per esempio, che la luce può generare, o arrestare, delle reazioni a catena nelle cellule, e che il danno genetico cellulare può essere virtualmente riparato , nel giro di alcune ore, da deboli fasci di luce.”

Fritz Albert Popp


Fritz Albert Popp è un grande scienziato tedesco che ha fatto scoperte sensazionali che ruotano attorno alla teoria dei BIOFOTONI, nata dal biofisico tedesco Prof. Fritz Albert Popp, sulle tracce di un intuizione ardita di circa 70 anni fa del biologo russo Alexander Gurwitsch, offre la credibile interpretazione, suffragata oramai da molteplici esperimenti, del fatto che l’evento biologico primario alla base della vita e anche delle alterazioni che portano alla malattia, è un evento fisico di natura elettromagnetica.!Nel 1922 Gurwitsch fece una scoperta pionieristica mettendo due giovani radici di cipolle una vicino all’altra..


Le cellule di una cipolla si divisero in modo particolarmente intenso proprio nel punto verso il quale era orientata la punta della seconda radice.
Il fenomeno non si manifestava quando i due bulbi erano separati da una lastra di vetro che assorbiva i raggi ultravioletti.
Gurwitsch suppose che le cipolle emanassero una radiazione fino ad allora sconosciuta.

Solo 50 anni dopo il biofisico tedesco Albert Popp e il suo gruppo di ricercatori furono in grado di confermare con i loro esperimenti questa supposizione.
Le cellule di esseri umani, di animali e di piante, emanano veramente luce, i cosiddetti BIOFOTONI, sotto forma di“Quanti Energetici”, che le mette in grado di scambiare informazioni anche a lunga distanza.

Questo scambio d’informazioni venne documentato da un ulteriore esperimento, molto simile a quello di Gurwitsch.

Due bicchieri di sangue fresco di maiale vennero messi uno accanto all’altro.
In un bicchiere venne instillato un agente patogeno e il sangue reagì producendo anticorpi.
Sorprendentemente più tardi si poté osservare in laboratorio che anche il sangue nel secondo bicchiere aveva prodotto anticorpi, benché non vi fosse stato aggiunto alcun agente patogeno.

Ripetendo l’esperimento ponendo una lastra che non lasciava passare la luce tra i due bicchieri, non si riscontrò alcuna produzione di anticorpi nel secondo bicchiere.

Il termine “biofotoni” indica quindi l’emissione di energia - (più precisamente “quanti energetici”) che si propagaalla velocità della luce - da parte dei sistemi viventi.

Ogni cellula emette segnali specifici, con caratteristiche proprie e di quelle del tessuto di cui fa parte.

Secondo Albert Popp, queste emissioni regolano la crescita e la rigenerazione delle cellule e controllano tutti i processi biochimici.

Che la luce sia veramente la base della trasmissione di segnali, è stato confermato senza alcun dubbio nel 1976 tramite fotorivelatori (detektor) sensibili, i cosiddetti fotomoltiplicatori.

Il supporto più importante dell’irradiamento di biofotoni è il DNA, l’acido desossiribonucleico, una parte costituente della cellula, in cui sono contenute le informazioni genetiche (cromosomi) di un sistema biologico.

Il DNA consiste in dieci miliardi di molecole, che formano una spirale: esso contiene tutte le informazioni biologiche che fanno di un essere ciò che è.

Quindi il DNA è una specie di “antenna elettromagnetica” che, funzionando da stazione ricetrasmittente, assimila informazioni, per inoltrarlenelle nostre cellule, guidando ogni processo cellulare sia che giunga dall’interno e sia che giunga dall’esterno.

NDR—(RICORDATEVI DI QUESTI PASSAGGI PERCHE’ SARANNO FONDAMENTALI PER CAPIRE I DANNI DELLO SMOG ELETTROMAGNTICO CHE VEDREMO PIU’ AVANTI)

L’intensità di questa luce è certo estremamente minima, paragonabile a quella di una candela posta a 20 chilometri di distanza, in compenso però essa possiede una qualità che la predispone ad essere trasmettitrice di informazioni.
La sua irradiazione non è infatti caotica, bensì costituita da vibrazioni stabili come la luce del laser.
Il termine specifico della fisica per l’alto grado di ordine di questa onda di luce è “coerenza”.

Secondo Popp, l’energia elettromagnetica gioca un ruolo fondamentale nella sfera biologica dei Viventi.

Anche Heinsenberg, (Premio Nobel per la Fisica), afferma che l’energia elettromagnetica è l’energia elementare dalla quale dipende tutta la vita dell’organismo vivente poiché capace di modificare l’energia cinetica a livello atomico e molecolare.

La loro esistenza (emissione) ormai comprovata e dimostrata (specie dalle unghie delle mani e dei piedi) ci consente di comprendere l’elevato passaggio d’informazioni dentro la cellula e tra cellule e cellule, informazioniindispensabili per avviare i processi del metabolismo, quelli della crescita e della differenziazione cellulare.

I biofotoni così rappresentano, nell’ambito della cellula e dei rapporti intracellulari, un vero e proprio linguaggio per la trasmissione in codice delle suddette informazioni.
Anche i processi enzimatici, essenziali per la dinamica del buon funzionamento della cellula, sono guidati dai segnali elettromagnetici.



LA VITA

Il corpo umano cerca di vivere sempre in costante condizione di equilibrio, e questo equilibrio è mantenuto soprattutto dall’energia elettromagnetica prodotta dalle cellule del nostro organismo.

Essa è necessaria per far funzionare bene le varie parti della cellula, le cellule di uno stesso organo e quindi i vari organi di uno stesso sistema vivente.

Le cellule di uno stesso organo, per il fatto stesso che hanno identica composizione molecolare, comunicano ed interagiscono utilizzando tutte uno stesso segnale elettromagnetico che si propaga facendole “vibrare” con lo stesso tipo di frequenza che le fa entrare in risonanza tra loro.

Le conoscenze del codice genetico e della scienza chimica classica non sono sufficienti per rendere chiara la complessità dei processi metabolici.

Infatti il nostro organismo è in grado di equilibrare con stupefacente precisione la varietà dell’offerta di nutrimento messagli a disposizione escegliere o trasformare proprio quelle sostanze di cui ha bisogno per rimpiazzare le cellule morte.


Come coordinano le cellule la loro attività allo scopo di mantenere l’intero organismo, considerando il variare degli influssi esterni?

Come può accadere che in ogni cellula abbiano luogo ogni secondo centomila processi chimici, esattamente coordinati tra loro e attraverso i quali, tra l’altro, vengono create nel nostro corpo giornalmente centinaia di miliardi di nuove cellule.

Anche se siamo ancora molto lontani dal capire quest’enorme miracolo, possiamo accettare per scontato che affinché esso avvenga,sia necessaria una rete di informazioni che funzioni con assoluta precisione.

Le scoperte di Popp cambiano anche il nostro punto di vista attuale riguardo ai generi alimentari, dato che alla fin fine, noi esseri umani non saremmo né vegetariani, né carnivori e né magiatutto, bens’ esseri che assorbono luce.

Secondo Popp, l’energia che noi otteniamo dall’alimentazione è proprio l’energia della luce del sole, immagazzinata dalle piante e dagli animali.
LA MALATTIA

Tutti gli organismi viventi irradiano un debole ma permanente flusso di luce, la cui intensità spazia dalla luce visibile all’ultravioletto.

L’emissione di questi biofotoni è correlata a tutte le funzioni fisiologiche.

Le cellule sane emettono oscillazioni ordinate di luce, mentre le cellule malate producono oscillazioni non ordinate.

Maggiore è il disturbo, tanto più caotica è l’emissione di luce.

Oscillazioni caotiche di luce non trasmettono più informazioni corrette alle cellule vicine in quel momento, così allo stesso modo anche le reazioni biochimiche non funzionano più.

Perciò si possono sviluppare sintomi di malattia.

La malattia appare sempre di più come un’interruzione (operata da batteri, virus, funghi, parassiti, sostanze inquinanti o tossiche, che nel loro complesso vengono chiamate “tossine”) delle linee di comunicazione biofotoniche all’interno dell’organismo.

Bisogna notare che tali comunicazioni possiedono una grande velocità, consentendo un coordinamentopraticamente istantaneo fra le varie parti dell’organismo.

Le tossine, interrompendo le linee di comunicazione, impediscono lo scambio di informazioni del tutto o in parte; ciò conduce dapprima adun’alterazione elettrica della cellula (ogni cellula del corpo possiede un potenziale di membrana attorno ai 75 mV) che si può rilevare con i metodi bioelettronici; successivamente si produce un’alterazione chimica, che si può rivelare con l’esame del sangue e delle urine; e infine compaiono i sintomi della malattia.

Qualsiasi disordine, disturbo o rottura nel flusso di energia causato attraverso un trauma fisico o psichico, porta alla perdita o ad unaprogressiva modifica dell’informazione ai recettori delle cellule e questo è il primo stadio della malattia.

Gli impulsi di comando non arrivano più corretti e con forza sufficiente alle cellule, agli organi e ai sistemi. Le difese immunitarie vengono indebolite.

La battaglia interna contro i batteri, i virus e i parassiti non avviene più in modo ottimale.
IL BENESSERE

Senza luce per le cellule non è possibile alcuna vita. Nel corpo in ogni minuto muoiono e nascono 100 milioni di cellule.

La comunicazione non conosce alcuna interruzione.

Ogni cellula riceve migliaia di messaggi al secondo.

L’informazione si espande ad altissima velocità.

Sappiamo che queste informazioni hanno la forma della luce e nelle nostre cellule vengono ricevute ed inviate da un’antenna“, che è rappresentata dal DNA.

La sua doppia struttura ad elica lo rende un’antenna per tutte le direzioni, ciò significa che in qualsiasi posizione l’irradiamento dei fotoni cade in modo ottimale.

Per molti motivi già citati siamo sottoposti tuttavia continuamente ad attacchi elettromagnetici che non sono di natura fisiologica.

Come conseguenza alcune delle nostre „antenne“ non sono più in grado di ricevere interamente le informazioni, che garantiscono nella loro totalità il lavoro armonico del meraviglioso sistema precedentemente descritto.

Se si trasmette luce a queste cellule deboli, esse vengono stimolate alla rigenerazione.

L’arricchimento e la qualità (frequenza) attraverso i fotoni sono quindi essenzialmente decisivi per far sì che una cellula e/o un insieme di cellule/organismo possa adempiere i propri compiti.

Diventa così importante inviare alle cellule “messaggi di salute”, “ricordare” alle cellule il loro linguaggio, per poter riattivare il loro metabolismo e le emissioni che esse sono capaci di produrre in uno stato di salute e di equilibrio.

Si possono perciò inviare all’organismo queste “informazioni guida”, sottoforma di quanti di energia luce-fotoni di modo che esso raggiunga di nuovo il suo equilibrio e in quel modo a tutte le cellule viene restituita la possibilità di soddisfare in modo ottimale i compiti a loro assegnati.

Grazie allo studio dei biofotoni si sono potute verificare antiche tecniche di guarigione, e altre si potranno verificare, come l’agopuntura.

Infatti si e visto che i punti cutanei corrispondenti ai punti di agopuntura hanno una resistività elettrica inferiore rispetto alle altre porzioni della pelle, cioè ostacolano meno il passaggio di correnti elettriche.

Gli stessi punti sono stati studiati contando i biofotoni, e si é constatato che l’emissione di biofotoni é maggiore proprio in corrispondenza dei punti di agopuntura.

Un fotone singolo può teoricamente regolare tutto il cambio di materia di una cellula, presupposto che agisca sempre nel momento giusto al posto giusto e che la cellula abbia ancora sufficienti recettori per l’auto-cura.

La teoria dei biofotoni apre quindi la strada alla soluzione di tanti quesiti, ai quali finora la Biochimica medica non aveva saputo dare risposta, ed apre la strada alla prospettiva di utilizzare terapie diverse da quelle utilizzate dalla medicina ufficiale (allopatica).

http://www.dionidream.com/biofotoni-sono-la-chiave-della-guarigione/

I principi di Fritz Albert Popp e lo studio sui biofotoni sono le basi delle tecnica olistica conosciuta come cromopuntura

vedi anche

Commenti

  1. LA LUCE ED IL CERVELLO : La Luce che vediamo non è quella dei fotoni esterni ma in vero è quella prodotta dalle sinapsi nanometriche nel cervello che generano spark di biofotoni che simultameamente illuminano il cervello, quando le sinapsi bio-elettriche e i nano tuboli , vengono stimolati dai segnali di eccitazione provenienti dalla retina, dove la rodopsina brucia in presenza della luce fotonica esterna proveniente da candele , lampade o dal sole.
    Quindi la Scienza cerca di la luce che vediamo nel posto sbagliato come nella storiella dell' ubriaco che cerca la chiave sotto il lampione .http://giovannitroiano.blogspot.it/2011/10/storiella.html
    Piu n generale ricordo che dal mio punto di vista nel comunicare.la scienza Quantistica dell' Entanglement ho ritenuto per molto tempo utile far capire a scienziati ed artisti che è un assurdo arbitrio pensare ancora al preconcetto derivante alla separazione tra soggetto ed oggetto della percezione, dato che quest'ultima è un palese assurdo scientifico e culturale , poiche' immagini suoni e colori possiamo sognarli e cio' dimostra che cio' che percepiamo sono causate da una costruzione interna al cervello che è il risultato di una rappresentazione probabilistica del mondo esterno fatto di atomi energie che ancora non conosciamo. Paolo Antonio Manzelli , (335/6760004) .
    «La storia del ubriaco che cercava le chiavi sotto un lampione non perché le avesse perse lì, ma perché quello era l’unico punto illuminato della strada>, VEDI il TEOREMA del LAMPIONE : http://www.einaudi.it/speciali/Jean-Paul-Fitoussi-Il-teorema-del-lampione.; biophotons: https://cromopunturabologna.it/2014/11/18/collegamento-tra-cervello-e-cromopuntura/#comment-28;

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  2. LA LUCE ED IL CERVELLO : La Luce che vediamo non è quella dei fotoni esterni ma in vero è quella prodotta dalle sinapsi nanometriche nel cervello che generano spark di biofotoni che simultameamente illuminano il cervello, quando le sinapsi bio-elettriche e i nano tuboli , vengono stimolati dai segnali di eccitazione provenienti dalla retina, dove la rodopsina brucia in presenza della luce fotonica esterna proveniente da candele , lampade o dal sole.
    Quindi la Scienza cerca di la luce che vediamo nel posto sbagliato come nella storiella dell' ubriaco che cerca la chiave sotto il lampione .http://giovannitroiano.blogspot.it/2011/10/storiella.html
    Piu n generale ricordo che dal mio punto di vista nel comunicare.la scienza Quantistica dell' Entanglement ho ritenuto per molto tempo utile far capire a scienziati ed artisti che è un assurdo arbitrio pensare ancora al preconcetto derivante alla separazione tra soggetto ed oggetto della percezione, dato che quest'ultima è un palese assurdo scientifico e culturale , poiche' immagini suoni e colori possiamo sognarli e cio' dimostra che cio' che percepiamo sono causate da una costruzione interna al cervello che è il risultato di una rappresentazione probabilistica del mondo esterno fatto di atomi energie che ancora non conosciamo. Paolo Antonio Manzelli , (335/6760004) .
    «La storia del ubriaco che cercava le chiavi sotto un lampione non perché le avesse perse lì, ma perché quello era l’unico punto illuminato della strada>, VEDI il TEOREMA del LAMPIONE : http://www.einaudi.it/speciali/Jean-Paul-Fitoussi-Il-teorema-del-lampione.; biophotons: https://cromopunturabologna.it/2014/11/18/collegamento-tra-cervello-e-cromopuntura/#comment-28;

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  3. IL CERVELLO E LA COSTRUZIONE DELLA PERCEZIONE DEL MONDO:
    https://www.facebook.com/groups/1005064282900620/?ref=bookmarks

    Il cervello costruisce, come probabilita' di dare forma ai contenuti oggettivi del mondo esterno, le forme di cio' che vediamo e gli odori che annusiamo e i sapori che gustiamo , per dare significato a immagini , colori, suoni odori e gusti , deve sviluppare una piu' elevata conoscenza creativa .

    Dobbiamo pertanto divenire coscienti che viviamo in un mondo percepito che prende forma dai segnali elettrici , biochimici e luminosi che realizzano nel nostro cervello tutto cio che vediamo, e percepiamo e sentiamo che una simulazione formale e probabilistica di cio che esiste effettivamente nel mondo esterno .

    La luce, come la percepiamo che simultanemente ci appare per illuminare il mondo esterno , non è quella dei fotoni di luce che incidono sulla retina.

    I fotoni esterni agiscono come un interruttore che stimola il cervello a produrre la luce che di fatto vediamo .http://www.edscuola.it/archivio/lre/sole.pdf

    Quando sogniamo di notte al buio della stanza e con gli occhi ben chiusi il cervello puo costruire un mondo virtuale illuminato quando i bulbi oculari ruotano rapidamente ( Sogno REM) in quanto la rotazione espelle come una centrifuga alcuni fotoni rimasti intrappolati (entangled) che generano il segnale di produzione cerebrale della sensazione di illuminazione mentre dalla memoria vengono estratte e composte le forme che danno origine al sogno.

    Oggi con la immersione nella realta' virtuale mediante occhiali e guanti che fungono da sensori e possibile innescare come in sogno il sistema cerebrale di produzione delle forme percepire e delle sensazioni associate in completa assenza ed inesistenza di cio che crediamo di percepire come realta esterna.

    Egocreanet ha da tempo la convinzione che sia ormai venuto il momento di riflettere coscientemente sui limiti delle conoscenze che ci inducono a ritenere come oggettivo il mondo che percepiamo come esterno anziche conoscerlo come una simulazione prodotta dal nostro cervello .

    Per tale scopo proponiamo a pensatori, artisti, e ricercatori i isciversi alla proposta indirizzata a partecipare al START-PRIZE 2017.

    Paolo Antonio Manzelli
    Vedi in : https://www.facebook.com/groups/1005064282900620/?fref=ts

    --

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  4. I biofotoni sono quanti di luce a bassa energia prodotti da la separazione di cariche elettriche (spark) . I biofotoni facilmente si sovrappongono (entanglement) creando campi di trasmissione di informazione a distanza che il cervello puo modulare agendo come un computer quantistico per realizzare la nostra capacita di simulare immagini e di pensare.

    Vedi :Quantum Brain : http://www.edscuola.eu/wordpress/?p=59450 ;
    paolo manzelli . 08/03/2017

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  5. "Il mondo al tempo dei quanti"

    NOTA: Il mondo sara' diverso migliore solo quando la mente della gente potra capire che non viviamo in un mondo ridotto alle dimensioni della geometria euclidea e dalla concezione newtoniana della Forza. Quel mondo concettualmente letto dalla meccanica classica è di fatto incapace di valutare segali deboli come i bio-fotoni che regolano il nuovo vitalismo biologico. Finche la scuola e la accademia universitaria proietteranno ancora una antiquata concezione della realta "meccanica" classica o di quella "quantistica" limitata dal cosi detto "Crash del Onda" ,la nuova dimensione creativa fondata sulla esistenza di geometrie non euclidee create dallo "entanglement quantistico dei bio-fotoni " negli esseri viventi non verra percepita. Pertanto non verranno utilizzate le nuove strategie di radicale cambiamento del vivere sociale ed umano basato su concezioni innovative della relazioni tra diverse forme di quali sono la energia vibrazionale ,la materia come energia condensata ed la energia di informazione. Paolo Antonio Manzelli
    -

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  6. BIOLOGIA QUANTISTICA : http://www.neuroscienze.net/?p=4912 , Paolo Manzelli​,

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  7. <.BIOFisico, Presidente di EGOCREANET

    BIOFOTONI ED ENERGIA PER LA VITA .> Patrocinio: “ Regione Toscana” e Ministero Politiche Agricole.

    Paolo Manzelli, Chimico-Fi" Siamo ancora sulla soglia di comprendere appieno il complesso rapporto tra la luce e la vita, ma ora possiamo dire con forza, che la funzione di tutto il nostro metabolismo dipende dai Bio-fotoni "
    Dr. Fritz Albert Popp, (1976)-- http://ladante.arte.it/guida-arte/ladante/da-vedere/monumento/accademia-dei-georgofili-5507
    -
    BIOFOTONI - PROMOZIONE della RICERCA &SVILUPPO :
    https://www.retedeldono.it/it/progetti/espansione-globale-degli-osservatori-sulla-creativita-network/cultura-naturale-i-biofotoni ;
    EGOCREANET NGO c/o Incubatore della Universita’ di Firenze ha idea di realizzare un
    Incontro multidisciplinare in Firenze c/o Accademia dei Georgofili (*),in Firenze, Giovedi 28.Sett.2017
    sul tema :

    Media Partner : “AG” . http://www.altrogiornale.org/ , richard@altrogiornale.org

    La iniziativa sviluppera’ una dimensione culturale innovativa della ricerca biofisica in relazione alla importanza della debole emissione spontanea e coerente di quanti di luce che caratterizza la comunicazione cellulare di tutti i sistemi viventi.
    La comunicazione di biofotoni è un'area di frontiera transdisciplinare, che riguarda la ampiezza di effetti non termici di campi elettromagnetici quantistici sui sistemi biologici, la quale oggi ha un ampio impatto in applicazioni innovative nelle discipline della biologia, agricoltura, farmacologia e la medicina, nonche’ nelle scienze ambientali e tecnologie alimentari.

    Principali temi di discussione: http://www.ilcambiamento.it/articoli/i-biofotoni-la-salute-viene-dalla-luce

    I biofotoni come quanti di luce sono emessi spontaneamente nello spettro UV e Visibile ( 200-800 nm) da tutti gli esserti viventi come comunicazione di informazione orientata al fine di armonizzare il metabolismo cellulare e renderlo efficiente in chiave di prevenzione del benessere e della salute.

    I biofotoni generati dal DNA possono interagire a distanza con ormoni, gli enzimi e le trasformazioni cellulari rendendole funzionali in relazione ad un codice primo trasmesso per contatto dai RNA ,ma anche da segnali di informazione biofotonica che vengono convertiti in impulsi i quali indirizzano le varie funzionalita’ biologiche che sono a fondamento dei processi vitali
    I biofotoni nelle piante a seguito della esposizione al sole per la fotosintesi , dopo un ritardo tra i 2-200 secondi, agiscono attivamente per coordinare la germinazione di semi, sviluppo delle radici, crescita di fiori e foglie, e altre cellule funzionali. Pertanto stimolazione della rete di biofotoni è ritenuta importante in integrazione con la informazione epigenetica, al fine di migliorare la efficienza della produzione agricola la nutrizione animale e la salute dell' uomo.

    Il convegno ai Georgofili in Firenze (*) - http://www.georgofili.it/detail.asp?IDN=1&IDSezione=10, verra’ organizzato da Egocreanet e collaboratori, il “28 Sett.2017”, e attivera' un aperto confronto transdisciplinare tra scienziati , agronomi, medici ed imprenditori e giornalisti interessati a promuovere le conoscenze piu' avanzate del settore della ricerca di frontiera su : "Biofotoni ed Energia per la Vita".

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  8. Biofotoni e riconoscimento molecolare.
    La chiave della regolazione della efficianza del sistema di difesa immunitario naturale ha il suo focus nella biocomunicazione di biofotoni. Putroppo la impostazione riduzionista -meccanica della scienza, trascurando ormai da molti anni lo studio della bio-comunicazione fotonica , non ha permesso di acquisire competenze sui metodi di attivazione e di regolazione del sistema immunitario innato, cosi che la naturale difesa sistema immunitario da molteplici sostanze tossiche costituisce un aspetto che maggiormente ignoriamo pur essendo tra i più importanti per mantenere in salute la nostra vita,
    La immunologia tradizionalmente si limita a considerare la interazione tra molteplici sostanze biochimiche ;Il nostro sistema di difesa (il sistema immunitario) e' costituito da cellule e molecole con specializzazioni diverse . Infatti sono sostanze gli immunogeni che inducono una risposta specifica, sono ancora sostanze gli antigeni che reagiscono ad una risposta specifica, sono detti anticorpi le specifiche proteine che vengono prodotte in risposta ad una interazione tra un immunogene ad un antigene ecc. ecc.
    Pertanto la immunologia ha una impostazione generale limitata nel considerare sequenze di interazione conformazionale del tipo "chiave-e-serratura" tra molecole biochimiche , ........ma di fatto non si interessa di come la comunicazione di biofotoni possa agire nelle decisive relazioni di identificazione e riconoscimento di microorganismi estranei che di conseguenza vengono distrutti dalle cellule NK ( Natural Killer)e dai macrofagi. .
    Le cellule Natural Killer ,(Linfociti NK ), sono importanti cellule del sistema immunitario, che esplicano un'importante azione come prima difesa, tipica dell'immunità innata. in quanto sono particolarmente importanti nella distruzione di cellule tumorali e cellule infette da virus. I linfociti NK , intervengono molto presto quando si sviluppa un' infezione ed in molti casi riescono a bloccare l' infezione stessa ed eliminare i microbi invasori; inoltre i linfociti NK sono in grado di produrre citochine, come l'interferone gamma che attiva la attivita' di fagocitazione e di lisi dei macrofagi.
    Oggi dobbiamo riconoscere i limiti riduzionisti del modello locale-meccanico di tipo la combinazione tra "chiave-e-serratura" ,quale immediata simulazione intuitiva applicata al riconoscimento molecolare in biologia.
    Una relazione tra biofotoni e attivita dei Linfocity NK e dei macrofagi ecc.. puo' essere messa in evidenza come esempio di biocomunicazione che apre una importante di studio innovativo sulla biofotonica in termini di energia ed informazione necessaria per attivare a dianza la regolazione del sistema immunitario ;tale possibilta di ricerca verra presa in attenta considerazione al convegno organizzato da Egocreanet e collaboratori il 28 Sett 2017 c/o la Accademia dei Georgofili a Firenze . Paolo Manzelli ;
    https://www.facebook.com/groups/195771803846822/

    RispondiElimina
  9. Correlations and equivalences between photons of light and phonons of sound -
    PAOLO MANZELLI 17/11/2017 , egocreanet2016@gmail.com

    Il concetto di fonone fu introdotto nel 1932 dal fisico sovietico Igor Tamm. Il nome phonon deriva dalla parola greca φωνή (phonē), che si traduce in suono o voce perché i fononi udibili a lunghe lunghezze d'onda danno origine al suono.
    Un "fotone" è un quanto di luce di lunghezza d'onda ed è la quantità minima di energia che può essere immagazzinata in un'onda elettromagnetica a quella lunghezza d'onda, ad esempio, traducendo questo in vibrazioni che normalmente guardano un reticolo cristallino, potremmo dire che un "fonone" è la quantità minima di energia che può essere immagazzinata in una vibrazione reticolare in una data modalità vibratoria. In modo che i "fononi" possano essere conosciuti come "parcelle quasi-quantistiche".
    I fononi di frequenza più alta a lunghezza d'onda più corta sono responsabili della maggior parte delle capacità termiche dei solidi. In particolare, le proprietà dei fononi a lunghezza d'onda lunga danno origine al suono nei solidi - quindi i fononi sono anche il principale trasferimento attraverso il quale avviene la conduzione del calore. In modo che i "fononi" siano visti come sotto-stati specifici di "fotoni". Come conseguenza c'è una notevole disparità tra le velocità di "fotoni e fononi". La velocità di un "fotone" è la stessa della velocità della luce nel vuoto; per un fonone, la sua velocità è quella del suono nella materia. (in acqua 1500 m/s , in metalli 5 km/s)
    Phothos e Phonons possono interagire.
    Le onde "sonore" possono modulare la "luce" in ampiezza e fase, deviarla, focalizzarla o spostarne la frequenza. La "luce" può rendere visibili le immagini acustiche o fornire informazioni dettagliate sulle vibrazioni termiche nei solidi e nei liquidi. La diffrazione delle "onde luminose da onde sonore" assume forme diverse, a seconda delle due lunghezze d'onda e delle dimensioni della regione di interazione. Può essere fornita un'analisi e una descrizione di queste diverse forme di energia quantica, seguita da una discussione dettagliata di un'ampia varietà di applicazioni, inclusi dispositivi di elaborazione del segnale, analizzatori di spettro, schermi televisivi, convertitori di immagini, memorie, basate sull'interazione e conversione della luce in suono. Finalmente è diventato possibile realizzare un "phonon laser" e, g. l'amplificazione del suono per emissione stimolata di radiazioni con il nome SASER. La radiazione acustica può essere emessa allo stesso modo della radiazione di fotoni che viene emessa in LASER. Le proprietà di SASER sono quasi le stesse di LASER ma ora è necessario uno studio approfondito. .
    Biblio online:
    http://ieeexplore.ieee.org/abstract/document/5215753/?reload=true,
    https://en.wikipedia.org/wiki/Phonon,
    http://news.mit.edu/2010/explained-phonons-0706,
    https://lampx.tugraz.at/~hadley/ss1/problems/phononfield/Q.php,
    https://wiki.metropolia.fi/pages/viewpage.action?pageId=118981927,
    https://physics.stackexchange.com/questions/92185/photons-and-phonons,
    https://www.quantiki.org/wiki/phonon,
    http://en.wikipedia.org/wiki/Sound_amplification_by_stimulated_emission_of_radiation

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