Erdogan, un criminale coperto da NATO ed Europa


Erdogan è un criminale. Si può essere d’accordo o meno con Putin, si può o non si può approvare la politica russa in Siria, ma una cosa è certa, ieri la Russia ha sbattuto in faccia al mondo una verità già conosciuta da tempo e ipocritamente celata sia dalla NATO che dall’Europa: la Turchia è alleata de facto del ISIS e ci fa affari in modo continuativo. Erdogan è un criminale internazionale al pari di Abu Bakr al-Baghdadi, né più e né meno.Lo hanno detto e dimostrato ieri i vertici militari russi mostrando alla stampa fotografie satellitari che mostrano centinaia di autocisterne turche trasportare il petrolio del ISIS in Turchia.
La cosa paradossale è che i russi in fondo hanno svelato il segreto di Pulcinella, qualcosa cioè che era nota da tempo a chiunque si interessi un po’ di Medio Oriente e che noi ripetiamoormai da tempo. La collaborazione economico-militare tra la Turchia di Erdogan e lo Stato Islamico di al-Baghdadi non è certo un mistero, mancava solo qualcuno che avesse il coraggio di dimostrarlo, anche se a dire il vero prima dei russi lo avevano fatto alcuni giornalisti turchi, subito fatti incarcerare da Erdogan o ridotti al silenzio.

Il vergognoso silenzio di USA ed Europa
Ma la cosa che più fa rabbia in tutta questa squallida vicenda è il vergognoso e complice silenzio degli Stati Uniti e dell’Europa di fronte agli atti criminali di Erdogan il quale si permette pure il lusso di ricattare l’Unione Europea con la potentissima arma dei profughi siriani. Ad Erdogan è bastato aprire appena un po’ i rubinetti dei profughi per mandare l’Europa nel panico e ottenere dalla UE tre miliardi di dollari e l’accesso dei cittadini turchi all’area Schengen. Un suicidio assistito quello dell’Europa i cui nefasti frutti li vedremo nel medio e lungo periodo e che crea un precedente ricattatorio che anche altri (la Libia n.d.r.) non esiteranno a usare. Ed è francamente impensabile che gli Stati Uniti, con tutti i loro satelliti e la loro intelligence, fossero all’oscuro del business messo in piedi da Erdogan e dai suoi famigliari. La difesa di Erdogan da parte di Obama non è solo patetica, è un insulto all’intelligenza del mondo libero.

Le rivelazioni russe
Secondo quanto riferito dai vertici russi alla stampa internazionale ci sarebbero tre rotte per il trasporto del petrolio del ISIS in Turchia. La prima, definita “rotta occidentale” che porta agli scali marittimi turchi sul Mediterraneo, la seconda definita “rotta settentrionale” che porta alla raffineria turca di Patma, la terza chiamata invece “rotta orientale” che porta a una grande base nella cittadina di Zhizdra. A beneficiare degli immensi profitti derivanti da questo traffico sarebbe il figlio di Erdogan, Bilal Erdogan, oltre a diversi componenti del Governo turco e della famiglia presidenziale. Secondo il Vice Ministro degli Esteri russo, Anatoli Antonov, una parte del petrolio del ISIS verrebbe pagato dai turchi con la fornitura di armi e con collaborazioni dirette atte a favorire il transito di terroristi in territorio turco. Anatoli Antonov ha promesso ai giornalisti di fornire le prove anche di questo “traffico” entro la prossima settimana.

Il criminale Erdogan
Lo ripetiamo, le rivelazioni russe non svelano niente di nuovo ma hanno il merito di togliere il velo di ipocrisia che fino ad oggi ha coperto le azioni criminali di Erdogan, una ipocrisia tutta americana ed europea dettata da interessi sia strategici che politici ma che ci dimostrano come la tanto declamata “moralità” americana ed europea sia solo una foglia di fico. Erdogan è un criminale e come tale andrebbe trattato e non difeso a spada tratta finendo per rendere USA e UE complici di questi atti criminali.

Commenti

Post popolari in questo blog

FRANCIA, IL FALLIMENTO DELL'EUROPA

MALANGA : API E 5G

FUTURO SINTETICO