“ULTIMO MES-SAGG-IO DI ELEONORA BRIGLIADORI”
Messaggio postumo, pubblicato dal sito post-humus di “E-le-onora” reloa-ded
Oggi, 18 febbraio 2017, a 57 anni, Eleonora Brigliadori muore, uccisa dalle calunnie più mostruose che possano essere concepite contro un’individualità umana.
PRIMA PARTE
Eleonora muore nel silenzio e in silenzio, lasciando ai posteri, parole crude, con il compito di una riflessione profonda, auspicando e chiamando in causa, la residua capacità di distinguere tra vero e falso che giace in ogni essere umano, nella convinzione che il senso morale di ogni individuo possa essere toccato dalla mia vicenda. Se oggi chiunque potesse fare impunemente, ad un altro essere umano, ciò che a me è stato fatto, senza che nessuno, dopo 145 giorni dai fatti scatenanti, abbia mosso un dito in sua difesa, significa che la verità, la giustizia, le istituzioni, l’idea stessa di Diritto, nel nostro Paese, sono assenti. Libertà, uguaglianza e fratellanza, sono concetti ormai divenuti totalmente astratti e separati dalle azioni che, in loro sostituzione, vengono compiute nella totale indifferenza. Nessuno può essere esonerato dal dovere di porre a se stesso, questa domanda fondamentale:
Se oggi la Legge si sente in dovere e diritto, di perseguire chi uccide un’altra persona con un’arma da fuoco, perché non viene perseguito, allo stesso modo, chi uccide altre persone con le calunnie e le mistificazioni? Cosa è necessario dimostrare per sancire un assassinio?
Quando una persona ha nel proprio solo Nome, e nella propria onora-abilità, il totale investimento di una vita professionale onorata e questa vita, per effetto delle parole false, delle immagini artefatte da un’associazione a delinquere, viene travisata al punto di impedire la sussistenza biologica dell’individuo, da distruggere la sua professione, non si è forse compiuto un crimine ancora peggiore, perché più subdolo, di quello che si potrebbe compiere imbracciando un’arma?
Quando poi viene IMPEDITO ALLA VITTIMA DI DIFENDERSI, perché l’omertà del sistema, la colonizzazione dei Media, la stampa, e tutti gli organi di informazione, FANNO CORPO COMPATTO CONTRO LA VERITÀ, e LA RIABILITAZIONE DELLA VITTIMA, continuando a REITERARE LA CALUNNIA, (16 febbraio su Canale 5 Barbara D’Urso lo ha fatto ancora) per effetto di una creazione di precise associazioni a delinquere, camuffate, sotto le testate dei più diversi programmi televisivi, giornali e centinaia di Blog, in mano al potere dominante che paga hackers o trolls di ogni tipo, per INSISTERE NELLA DERISIONE E NELLA DIFFAMAZIONE, cosa resta da fare ad una semplice persona?
Una persona, una donna, una madre, che ha deciso di battersi per anni, avendo scoperto ciò che avviene dietro le quinte dell’illusione ipnotica che viene ovunque propinata per vera, cosa può fare? senza avere nessuno alle spalle, senza una lobby, ne potere, senza aver mai avuto connivenze politiche, senza avere più nemmeno i mezzi economici, senza poter più provvedere ne a se stessa, ne alla propria famiglia, poiché anche i suoi ultimi contratti professionali sono stati disonorati o stracciati per effetto della calunnia stessa????
Come ti sentiresti tu, al mio posto, se dopo aver capito, per esempio, come si può guarire dal cancro, e si può farlo senza chemioterapia, avendo già realizzato questa guarigione nella tua vita, e avendola portata a termine, senza ausili medici, più di una volta e avendo aiutato nel loro cammino di conoscenza altre centinaia, migliaia, forse decine di migliaia di persone, a capire la verità su questa ed altre malattie, senza peraltro aver mai chiesto un solo euro in cambio, se tu sentissi dire di te, CHE TU UCCIDI LE PERSONE PER 100 EURO SENZA FATTURA??????? Se avessero associato il tuo nome e il tuo volto a decine di casi di decessi, di persone che non hai mai nemmeno saputo che esistessero, dando a te la responsabilità della loro morte, tu dimmi, come reagiresti?
E se poi usassero la tua voce, ricavata da una telefonata, con uno sconosciuto, che diceva di voler partecipare semplicemente ad un seminario, nella quale tu gli spiegavi per filo e per segno che le 18 ore di lavoro erano un dono spirituale, e che per partecipare, si doveva solo collaborare alle spese di vitto e alloggio, con quote morali che dipendevano dal numero dei partecipanti, e che dal momento che per andare in Liguria da Roma, io avevo già pagato iva e tasse spendendo più di quel che avrei raccolto, per cui, non mi sarebbe stato possibile fare fattura, e questo lo dicevi prima, perché sei una persona trasparente e non dopo, come fanno tanti…
Sconosciuto autore della telefonata
e se poi tu avessi considerato anche che quel contributo minimo avrebbe compensato anche il vitto e l’alloggio, per tre giorni, se tu, come me, avessi parlato in quella telefonata, del perché facevi quello sforzo, per permettere ad altri di conoscere la Scienza dello Spirito, sapendo quindi che quella persona che ascoltava la tua voce, sapeva perfettamente che quell’incontro, con il cancro, i malati e la chemioterapia, non c’entrava proprio nulla… Come ti saresti sentito quando poi avessi capito che quella persona, in mala fede, aveva venduto la tua voce, affinché i suoi complici, potessero alterare tutto, rimontarla artificialmente, prendendo da 19 minuti di conversazione, solo quattro parole appiccicate per sfregio “cento euro senza fattura”, per avere qualcosa di succoso da associare a quelle morti causate proprio dall’omertà e dalla falsità del sistema medico vigente, che tu stai cercando da decine d’anni di combattere????
Infiltrato al Seminario di Balestrino
Un sistema così capillare di mistificazione, sostenuto con miliardi di miliardi di soldi pubblici, che ha finito per far smarrire a milioni di persone qualunque sana capacità di giudizio? Come ti saresti sentito, quando chiunque ti avrebbe giudicato e attribuito colpe per cose che erano esattamente l’opposto della verità???? Quando tutta l’Italia, che per quasi 40 anni ti aveva stimato e ammirato, poteva, improvvisamente, in tv, in radio, su ogni genere di media continuare a farti a pezzi, amplificando ancora per giorni e settimane quella stessa calunnia, nel momento in cui le figure più becere e insulse in ogni talk show, si riempivano la bocca di parole e insulti, che io non riserverei nemmeno a Veronesi e Sirchia… tu cosa avresti fatto???
Rito Solare a Loano
Se tu avessi visto per anni questi due ex Ministri coprire e nascondere la verità sul cancro, infamando le cure possibili come avevano fatto con il povero Di Bella, se tu avessi compreso la loro responsabilità, avendo conosciuto i retroscena, di molti loro defunti pazienti, sapendo quale era stata la loro responsabilità, in decine, centinaia di migliaia, e forse anche milioni di morti, perché per te la realtà del cancro era ormai una realtà evidente, come ti saresti sentito???? Quando a gente come quella avevano consentito di rubare onorari milionari, affidando loro miliardi pubblici, per le loro fantomatiche imprese scientifiche, che non trovavano nulla e non aiutavano davvero nessuno, ma che con i loro milioni estorti alla società potevano comprare chiunque, creare illusioni, pagare per fare pubblicità continue, sempre a chiedere soldi, a terrorizzare la gente, per aumentare il giro di affari dei loro veleni anche con screen gratuiti che ti venivano proposti ovunque, per rovinare altre generazioni di persone, dimmi, tu come ti saresti sentito nel cuore, guardando i tuoi cari o persone conosciute anche solo di nome, mentre li vedevi imboccare con questa gente la strada del patibolo??? Non avresti urlato di fronte alle persone che continuavano a ringraziare e ad incensare questa categoria di medici, senza sapere di pagare per venire uccise? Non avresti cercato di avvisarli, di salvarli??? Come ti saresti sentito tu al mio posto????
Al Santuario della Madonna di Balestrino
Queste persone, in realtà, sapevano a cosa portava la chemio e lo sapevano fin dall’inizio, infatti per se stessi non l’avrebbero mai usata. Oltre a quello che già avevo osservato, il destino, il karma, mi aveva dato molti segnali di quello che stava accadendo. Io, una volta, in preparazione di una delle prime edizioni di Telethon in TV, quando ero ancora a Canale 5, che era un po’ casa mia negli anni ‘80, avevo visto passare il professor Veronesi, vicino a me, in un corridoio a Cologno Monzese, lui non mi aveva nemmeno guardato in faccia, passava tronfio e sicuro nel suo potere arrogante, gratificato dalla sua “fama”, ma io quando mi sfiorò, provai qualcosa che non avevo mai provato prima. Una cosa agghiacciante, a cui allora non avrei saputo dare un nome, ma che oggi posso chiamare “gelo Animico”, sentii la pelle accapponarsi, e un senso di freddo, di paralisi. Passarono altri anni e provai una seconda volta la stessa sensazione, a Monte Carlo, dove mi trovavo, con il padre dei miei figli, a presentare i World Music Awards, ero ad una festa, e ancora una volta, mi passò vicino un signore abbronzato ed elegantissimo, che poi mi dissero fosse il proprietario di Herbalife, passò davanti a me, su di una passatoia rossa, invitando tutti sul suo yacht da miliardario, ma io sentii, ancora una seconda volta, quella stessa sensazione e dissi al mio consorte, andiamo via. Mi dissero in seguito, che quella sera, su quel panfilo, la cocaina scorreva a fiumi.
Passarono alcune settimane, forse un mese, e una sera sentii un notiziario, alla radio, dare la notizia: quell’uomo si era tolto la vita sparandosi un colpo in testa. La terza volta mi capitò a Napoli, tre anni fa, quando, per un destino incredibile, mentre ero in campagna elettorale, e giravo da sola in paesi vesuviani, considerati poco raccomandabili, per dare a mano, a chi mi sorrideva i miei biglietti elettorali, mi trovai per due volte, nell’arco di un’ora, ad incrociare la stessa per sona in due comuni distanti chilometri. La persona che era con lui, mi aveva intimidito, apostrofandomi con parole che avevano il senso di una palese minaccia, e quell’uomo scuro in volto, terreo, con gli occhiali che gli coprivano gli occhi mi fissava in silenzio. Per due volte gli avevo chiesto il nome, e lui non aveva risposto. Quella terza volta compresi davvero cosa avevano in comune tutte quelle persone. Quelle persone ospitavano spettri, gli spettri delle morti che avevano causato. Non sempre è necessario premere un grilletto per far sparire una persona, feci una denuncia allora, alla Digos di Napoli, perché pochi giorni dopo per ben due volte trovai la mia macchina, una C1, con le gomme tagliate. Se tu avessi sentito quello che io avevo sentito, e non solo con l’anima, ma anche con le orecchie e poi visto con gli occhi, se tu poi, così come accadde a me nel ‘96, avessi visto ancora quell’uomo, Veronesi, passarti ancora davanti, dopo che tua madre era stata uccisa dalla chemioterapia, passarti davanti in uno studio Omeopatico, dove io ero andata ad incontrare il grande professor Antonio Negro Padre, mentre mi stavo chiedendo cosa fare col mio cancro, se tu fossi come me una persona responsabile, non avresti cominciato a farti delle domande?
Se poi tu, come me, fossi guarito, dal tuo carcinoma epatico, scoprendo che quello che i medici ti avevano dato come aspettativa di vita (a me dissero al massimo 6 mesi) era in realtà il tempo entro cui, statistiche alla mano, con la chemio loro ti avrebbero fatto fuori, tu cosa avresti fatto???
Se poi, mentre tu scappavi, dal sotterraneo di quella clinica del celebre Spallone, il medico radiologo che aveva visto le tue risonanze magnetiche, quella stessa persona che mi consigliò, presente il padre dei miei tre figli, di farmi subito ricoverare d’urgenza, cominciando così a tagliuzzarmi un pezzo alla volta, come avevano già fatto con mia madre, perché, come il medico ebbe a dire. “ signora a trentasei anni il cancro corre veloce…!!”, se in quel momento, che non auguro a nessuno, tu avessi sentito quello che provai quando, per non crollare sotto le sue grinfie, io presi le scale e mi rifiutai di salire con lui in ascensore, tu avresti riconosciuto ciò che l’antroposofia mi ha aiutato a comprendere negli anni. La sua voce fu come la zampata di Arimane che mi prese le spalle, mi fece accapponare la pelle, lui mi lanciò quella forza malefica che aveva coltivato nel materialismo ateo della sua anima, ma io mi scrollai di dosso quel demone,lo sentii strappare dietro le orecchie, mentre con tutta la mia volontà, e con tutta la forza che mi rimaneva ancora nelle gambe, cercavo di salire quelle scale, intorno all’ascensore, combattendo quel gelo che in quel momento, se non avessi avuto una fede incrollabile in Christo sarebbe diventata paura. Io non ho paura della morte, so che la morte è un’alleata dell’uomo, perché di vita in vita gli permette di rimediare ai propri errori, perché io, nell’89, per un tratto della mia vita, ho guardato oltre, ho avuto l’esperienza del mondo spirituale, ma non come Steiner e nemmeno come quei tanti mistificatori che, al contrario di lui, si spacciano per illuminati senza esserlo, io l’ho visto, in tutto quello che mi accadeva, e da quel momento avevo qualcosa che nessuna infamia potrà mai togliermi, la volontà di mettermi a disposizione, di divenire strumento perché la vita spirituale possa diventare realtà anche per altre persone.
Ora forse, sapendo anche solo una piccola parte di ciò che io ho vissuto, anche tu potrai capire perché, quando mi trovai nella fossa dei leoni, dopo 21 anni, che avevo coscientemente deciso di non frequentare più il Costanzo Show, con alla mia destra il “pupillo” di Veronesi, che mi aveva insultato, dicendo che io dicevo cazzate, ho avuto il coraggio di chiedere ciò che chiunque dovrebbe chiedere sapendo quello che io so, e che posso dimostrare. Basta solo aprire gli occhi e mettere insieme le vere cause con gli effetti. Sì, ho chiesto un processo, per crimini contro l’umanità, è necessario un processo come quello di Norimberga, perché quello che sta passando per vero è falso e la gente continua a morire e questo è un vero e proprio sterminio di massa.
Eleonora Brigliadori è stata assassinata pubblicamente per questi motivi, per queste ragioni è stata calunniata e infamata, per queste ragioni, sono stata lentamente estromessa da un ruolo pubblico che avrebbe potuto fare molto per la verità se solo ne avessi avuto gli strumenti. Sono stata derisa, emarginata per le mie battaglie contro i vaccini, contro gli psicofarmaci, contro la radio e chemio, contro l’asportazione inutile del seno e di tutti gli organi di cui oggi si fa commercio, come se noi fossimo delle macchine. Rudolf Steiner dall’alto della sua veggenza illuminata, ci aveva avvisato di quello che sarebbe accaduto, e io che da 28 anni mi nutro della sua immortale saggezza non ho trovato ancora una virgola delle sue rivelazioni che non sia tragicamente vera. Lui ci disse che ci sarebbe stato un giorno, nel XX secolo, che la scienza materialistica avrebbe, sotto il dominio delle forze Arimaniche, anche trovato il modo di inibire l’attività spirituale con particolari sostanze. Oggi quelle sostanza hanno un nome, si chiamano chemioterapia, ma anche immunoterapia, vaccinazioni, “cure” per i disordini comportamentali o per la depressione. In questo modo l’uomo non sa più di essere una entità spirituale, non lotta più per la libertà, non pensa pensieri propri, ma viene pensato dal mondo, e il mondo che pensa l’uomo, non è il mondo di Dio, è il Mondo di Cesare, ma anche Cesare quando morirà dovrà fare i conti con la propria coscienza.
Oggi è il mio 57esimo compleanno, lo celebro così, regalandovi la cosa più importante che la vita mi ha donato, ma vi chiedo anche di onorare la fine di Eleonora Brigliadori. Di far sentire la mia voce, perché io non potrò più farlo. Eleonora ha avuto tanto dalla vita, e da 145 giorni lotto fumando come un turco per combattere un tumore ai polmoni, non morirò di cancro infatti, ce l’ho fatta a tenerlo a bada anche in questo momento, ma non pensavo che il mondo, per quello che ho fatto, mi avrebbe ripagato in questo modo infame, comunque io ringrazio sempre la vita, anche per questa opportunità. Spero che la morte di Eleonora Brigliadori offrirà agli altri, la voglia di continuare questa lotta.
Io so che rinascerò, più forte e più saggia di prima, ma non sono in grado di dire quando…
Sono felice per tutto ciò che ho potuto vivere, perché non ho nulla da nascondere, perché a partire dai miei 29 anni, non avevo bisogno di genitori o di giudici per stabilire cosa dovevo o non dovevo fare, sono sempre stata io, il mio giudice più severo. Ora ho bisogno di staccare, con tutto questo, perché Facebook, la tv, i giornali, non sono la verità, e soprattutto non sono la mia vita.
Avete clonato la mia pagina? Nascondete i miei post? Fate scomparire i miei amici…? Fate i copia e incolla e trasformate le mie parole???? Fate quello che volete di me, da domani io non sarò più Eleonora Brigliadori. Il male si combatte con il proprio dolore, io l’ho portato tutto dentro di me, sono mesi che passo la notte a pensare, a meditare, a progettare la mia prossima incarnazione, e ho ormai trasformato tutto.
Se una cosa vecchia e consumata non finisce, non può rinascere nuova, ecco perché con questo sito voglio celebrare la vita e la morte insieme, con la stessa equanimità, Reloa-ded, significa ricaricare, riavvolgere, questo accade quando si muore, si rivive tutto a ritroso, per preparare la nuova vita, ma là non si è mai soli, là, nel mondo spirituale, le calunnie non entrano, là si comprende la legge del karma, e si scelgono anche le nostre malattie, perché ogni cosa di me dipende da me, anche i miei difetti e le mie apparenti sconfitte, come il cancro stesso. Queste sono sempre state le più grandi opportunità di crescita che la vita mi ha donato.
Chiudo questa prima parte oggi, ma ho scritto tanto, tanto davvero, in questi ultimi 30 anni, non so, quante pagine saranno, tra manoscritti, romanzi, racconti, saggi, antologie….più di 200.000 pagine… certo adesso non ho più il tempo di correggerli…ho sempre aspirato ad una certa perfezione ideale, per questo ho atteso tanto a pubblicare… ma forse da domani, anche con la loro veste imperfetta, questi scritti, accumulati nel tempo, saranno utili a qualcuno… queste pagine e i miei quadri, la mia produzione artistica, i miei progetti, sono la mia vera eredità per te.
Avevo sempre pensato che forse sarebbero stati pubblicati postumi… E così sarà, così come anche il sito nascerà POST-UMUS….sì, ancora non è che un inizio, una terra nuova, biodinamica, in cui seminare e incontrarti senza censure, ne perdite di tempo, come avevo detto e sperato.
Ho tante persone che mi conoscono e che mi hanno conosciuto davvero, in questi ultimi 7 anni di divulgazione spirituale, loro hanno preso la parte viva, quella del cuore, che vale per me più di qualunque cosa, loro andranno avanti e io sarò sempre con loro.
Mi piacerebbe che fosse fatta una Fondazione a mio nome, che possa curare queste cose, anche per dare una mano ai miei figli, a cui non lascio altro che tutta me stessa, il mio coraggio, il mio amore e la visione del futuro che loro già conoscono. Per loro sarà una nuova opportunità di crescere, io li seguirò sempre, con tutta la mia anima, come mia madre ha fatto anche dopo i 57 anni e so che tutti coloro che hanno avuto un vero scambio con me, tutte le persone che ho incontrato davvero, mi sapranno riconoscere e ritrovare anche nella prossima vita.
Sapete qual è sempre stato il mio motto?
“io non rinuncio! Al massimo posticipo…!”
La vostra Ele-onora, che le cose le onora col cuore, non solo fino alla morte, ma anche oltre la morte.
A-Mors, è la radice originaria della parola A-MORE perché,
se si è amato davvero, la Morte non esiste più.
http://www.eleonorabrigliadori.com/?p=207
http://altrarealta.blogspot.it/
E circa 72 minuti che cerco di scrivere qualcosa... sento le lancette dell orologio scorrere inesorabili come gocce sulle grondaie . Buon viaggio Eleonora . Ancora oggi,dopo 6 giorni sulla tua dipartita Google ti dà ancora viva. Che vergogna. Questo mondo non ti meritava.
RispondiEliminaBuon viaggio Eleonora.
Alessandro
Alessandro, si tratta di una morte simbolica. Dal giorno che ha scritto, in poi, si chiamerà in altro modo e farà una vita diversa... lontano dai riflettori. Non è fisicamente morta. E' morto il "personaggio" chiamato Eleonora Brigliadori! Leggi meglio...
EliminaNon crederai mica che la Brigliadori sia morta? So è solo ritirata per un po' prevedo poco, dopo la serie di figuracce che ha fatto.
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