Perchè vogliono che tu divenga povero
Sono anni che sento parlare di “crisi” e vedo milioni di persone che ci cascano.
Una sola domanda: avete mai visto una “crisi” durare dieci anni? Mai, nella storia dell’ultimo secolo, abbiamo conosciuto una distruzione di ricchezza planetaria simile a quella che stiamo vivendo. Ma il punto è esattamente questo.
Non si tratta di una distruzione di ricchezza. Si tratta di una redistribuzione di ricchezza. Non esiste nessuna crisi, ma solo un cambiamento deliberato e pianificato di sistema economico.
La buona notizia è che ci saranno pochissime persone che saranno immensamente ricche. La brutta è che tra quelle persone non ci sarai tu.
Questo articolo ti spiega il perché.
Il primo inganno del diavolo
Il diavolo ha una grandissima capacità: quella dell’inganno.
Il più grande inganno del diavolo, non è in campo economico (come molti pensano) ma in campo sociale. Sul finire del XX secolo, sotto gli occhi ingenui di miliardi di persone, si compie un grande inganno, perpetrato dal diavolo in terra. Avviene un cambiamento di modello economico, che cancella quello consolidato delle politiche keynesiane, che consentono una crescita per tutta la popolazione dei paesi occidentali dalla fine del secondo conflitto mondiale fino a tutti gli anni ’70.
In quei decenni – come documenterò in un prossimo articolo – tutte le fasce di popolazione crescono di circa il 100% nella ricchezza, tranne l’1% della popolazione, che cresceva solo del 60%. Insomma, una politica redistributiva del reddito sulle fasce medie e sulle fasce deboli.
Al diavolo, che ovviamente sta nell’1% dei miliardari del pianeta, questa crescita non andava bene.
Il nuovo modello, il modello neo liberista, quello del “libero mercato”, in pochi decenni, tra gli anni ’80 e gli anni prima della crisi, cioè fino al 2007, fa crescere non più del 100% i più poveri, ma solo di un misero 1%. In compenso, i più ricchi, i miliardari, quelli che stanno nell’1% della popolazione, in pochi decenni registrano – grazie al nuovo modello economico – un aumento della loro ricchezza enorme, di oltre il 200%.
Ma al diavolo, si sa, non manca il senso dell’ironia.
Con incredibile faccia tosta, i sostenitori di questa nuova distribuzione della ricchezza si chiamano “liberisti” e la parola che conduce alla schiavitù miliardi di persone suona alle loro orecchie soave, dolce, amabile.
Libertà.
La grande balla del mettersi insieme
Quel cambiamento deliberato e pianificato di sistema economico passa per alcuni passaggi chiave, sul finire del XX secolo. In molti Paesi occidentali, alcuni politici vengono comperati al fine di togliere al potere democratico il suo più grande potere in campo economico: il diritto di battere moneta. Nel 1981 si assiste, in Italia, al divorzio tra Ministero del Tesoro e Banca d’Italia, che diventa gradualmente una banca come è oggi: privata.
Certo, se leggete wikipedia, trovate una diversa tesi; sarebbe una istituzione di istituto di diritto pubblico, ma una rapida ricerca sui suoi azionisti vi convincerà di come, in sostanza, le cose siano esattamente opposte. Negli anni ’90 inizia l’era della privatizzazione della banche, al grido di “pubblico è male, privato è bello”.
Parte così una crociata mossa da fini privati, contro il pubblico spendaccione e corrotto.
Ha inizio la crociata dei pezzenti, come nella storia medievale. I pezzenti sono portati da un lato a credere che lasciare le banche centrali nelle mani di privati sia una cosa di loro interesse, dall’altra sono condotti in sistemi feudali privi di qualsiasi logica di controllo democratico. Al fine di dividere i popoli, creando conflitti economici, si inventa una soluzione diabolica.
Il progetto diabolico più importante di tutti si chiama Unione Europea.
Il secondo inganno del diavolo è quindi nascondere un piano criminoso di depauperamento dei diritti democratici dei cittadini con una parola che loro amano, che suona loro dolce, caritatevole, persuasiva.
Unione.
Il grande inganno universale
Il terzo inganno del diavolo è ancora più subdolo.
Quell’inganno passa per una parola che tende a far credere che il sistema monetario possa essere gestito da banche private che possono fare due cose opposte tra loro. Da una parte, erogare credito a famiglie e imprese.
Dall’altra, giocare in borsa, in modo speculativo.
Per decenni, dopo la grande Crisi del 1929, le banche, che avevano prodotto quel disastro proprio mescolando le carte, erano state obbligate a dividersi, con norme adottate nell’America degli anni ’30 di Roosevelt e poi adottate da tutti i Paesi occidentali, garantendo prosperità e sviluppo per decenni. Ora, occupata la sovranità monetaria con l’inganno precedente (Banche Centrali Private come la BCE), con la scusa di sottrarle al potere politico – perché darle al potere incontrollabile privato sarebbe forse interesse del popolo? – si doveva chiudere il cerchio.
Ed ecco che, sul finire degli anni ’90, un pessimo presidente americano, tale Bill Clinton – più noto per altre personali vicende – firma come ultimo atto del suo mandato l’abolizione di quella divisione, voluta da Roosevelt (il Glass Steagall Act), consentendo alle banche di giocare di nuovo in borsa.
Speriamo che Bill Clinton debba un giorno rispondere a qualcuno di tale suo atto.
Universale
La grande balla della “CRISI”
Questi i 3 grandi inganni recenti del diavolo.
Non esiste nessuna “crisi”, ma solo un cambiamento deliberato e pianificato di sistema economico. Queste 3 tappe di svolgono in tre decenni, nell’ignoranza totale di miliardi di persone, e sotto gli occhi di tutti.
Li riassumo nella tabella seguente:
Naturalmente, dopo alcuni anni, si verifica quello che era esattamente pianificato: la finanza supera ampiamente l’economia.
I soldi corrono in un circuito mondiale che finanza la carta e non più le cose. Non solo, ma le cose reali sono comperate con contratti che si basano sul nulla, facendo credere alla gente che sia possibile non lavorare, ma avere comunque le cose. E’ esattamente questo inganno che farà succedere ciò che accadrà, pochi anni dopo, con la scintilla che farà detonare la miccia, e cioè i mutui “sub prime” americani. Si fece credere che fosse possibile grazie alle magie della finanza regalare la casa a tutti, senza lavorare e senza avere un reddito per pagarla.
Solo che da dieci anni tutti ingenuamente commentano dicendo che quella sia stata la causa della “crisi”, confondendo l’effetto con la causa, la miccia che fa detonare la dinamite con l’esplosivo stesso.
Il diavolo, di fronte a cotanta ingenuità, sorride.
Ma perché tutto ciò
Ma perché e chi ha fatto tutto questo? – ti chiederai.
Alla prima domanda la risposta è semplice: per spostare la ricchezza da miliardi di persone a poche decine di migliaia, distruggendo la classe media e creando al suo posto povertà.
Anche la seconda risposta è semplice. Se vuoi sapere chi siano, basta guardare chi sono i più ricchi del mondo, quelli che hanno guadagnato e stanno stra guadagnando da tutto ciò. La crisi esiste per te, non certo per loro. Loro, diventano ogni giorno più ricchi e accumulano enormi fortune con le quali comperano, con un’invenzione diabolica (la moneta virtuale) cose reali come case, fabbriche, miniere, porti, fiumi e mari pieni di petrolio.
Naturalmente, al diavolo serviva una altra parolina magica per nascondere dietro un termine suadente i propri intenti di accumulazione di enorme capitale e ricchezza terrena. Parimenti, serviva condannare e ridicolizzare tutti coloro che, pochi e deboli, sollevano queste critiche. Costoro – tra i quali pochi io orgogliosamente mi annovero – sono ogni giorno tacciati su tutti gli organi di stampa di un termine ingiurioso e squalificante: populista.
Sì, perché stare oggi dalla parte del povero e non del potente è diventato – per molti – motivo di biasimo.
Affermare che l’Unione Europea è – come è – un lager finanziario, è populista. Anche dire che le barriere protezionistiche sono difese legittime contro la concorrenza sleale delle multinazionali, è populista. Perfino affermare che è giusto dare lavoro e pagare le tasse dove viene prodotto – e non in Paesi privi di leggi dove si sfruttano le persone pagando le tasse altrove, in paradisi fiscali – è sempre giudicato con lo stesso termine: populista.
Perché al diavolo importa che la povera gente non capisca che quel mondo, fatto delle loro multinazionali, che sfuggono alle barriere, ai confini di Stato e che anzi hanno interesse a distruggere lo Stato democratico, mettendo i cittadini sotto il controllo di burocrati non eletti e a loro libro paga – come l’Unione Europea – è un mondo infernale.
Quel mondo infernale ha un nome inneggiante al progresso, allo sviluppo, alla crescita, al libero commercio, al sogno di distribuzione della ricchezza per tutti. Un’altra parolina suadente, diabolica.
Si chiama – e se guardi con l’occhio della mente ne vedi i gironi – globalizzazione.
Il quarto disegno diabolico
Ho scritto questo articolo per le persone che ingenuamente, ogni giorno, si chiedono perché non arrivi più il pane sulla loro tavola, e non sanno con chi prendersela.
Addirittura il governo, chi controlla l’informazione, i poteri forti fanno scrivere che – in fondo – la colpa è nostra. Nostra, perché avremmo speso troppi soldi pubblici. Nostra, perché avremmo preso troppo debito pubblico. Nostra, perché avremmo i conti pubblici non in ordine.
E allora, ci inducono a pensare che tagliando ancora altri posti di lavoro, tagliando ancora sanità, tagliando ancora pensioni, si possa uscire dal girone nel quale ci hanno, deliberatamente, condotto.
Come avrete capito, ascoltare il diavolo pensando che ci conduca fuori dall’inferno è da sciocchi.
Perché il diavolo ha ancora un quarto e ultimo disegno.
Quel disegno si concretizzerà, se nulla faremo per impedirlo, con l’occupare una cosa vitale, quella che distribuisce l’acqua nell’economia.
Esiste infatti una cosa che è l’acqua dell’economia, che viene distribuita da migliaia di piccoli pozzi, attraverso tanti canali e tubazioni, cioè la moneta. Ma il diavolo sa che se occuperà quei pozzi, saranno molto più importanti dei pozzi di petrolio, per i quali pure sono state fatte tutte le guerre più recenti. Quei pozzi, i pozzi dell’acqua, sono ciò che controlla l’economia. Se finiranno in mano di pochi controllori – mentre oggi sono ancora distrubuiti in tante mani – allora quei pochi avranno il controllo totale dell’umanità.
Potranno decidere se e cosa farti studiare, se e cosa farti credere, se e cosa potrai sapere, e potranno pensare di convincerti a cedere la tua libertà per un tozzo di pane, un’elemosina.
E tu l’accetterai, perché la spacceranno come tuo diritto alla sopravvivenza. E tu, ingenuamente, ti batterai per quel diritto, il diritto alla tua elemosina, e non più per il diritto al lavoro.
Una sopravvivenza molto triste, quella.
Perché il quarto disegno del diavolo è occupare i pozzi dell’acqua e il loro canali e tubi di distribuzione: le banche. Perché e come farà sarà oggetto del prossimo articolo. Quando avrà il controllo delle banche, di tutte le banche, allora il disegno sarà completo.
Nel prossimo articolo spiegherò perché ti raccontano la balla che ci sia una “crisi”, la vera storia della restrizione del credito alle imprese, il grande inganno europeo del cosiddetto “Bail in” (per salvar le banche paga il risparmiatore) contrapposto al “Bail out” (paga lo Stato) e quali trappole si nascondano in quella che finirà per essere la terza strada, che il diavolo farà percorrere a un preciso e recondito fine: occupare le banche, fondendole e acquistandone la proprietà.
Il fine ultimo del diavolo non è solo avere più ricchezza ma una cosa molto più importante: il potere.
Perché se tu controlli l’acqua dell’economia, che si trova nelle banche, puoi decidere chi può bere e chi deve morir di sete. E, per non morire di sete, gli assetati saranno disposti a vender l’anima al diavolo. Lui la comprerà per un tozzo di pane, facendola pagare dal politico al suo inconsapevole servizio. Sarà un’elemosina di Stato, perché un mondo di schiavi è più controllabile di un mondo di esseri liberi.
Conclusione
Il diavolo è riuscito, finora, a far credere a tutti che il populismo è un male e così tante persone per bene si sono schierate dalla parte sbagliata, condannando ogni voce critica, libera, di protesta. Il diavolo sorride, pensando a questi tanti ingenui che si uniscono a deridere, vilipendere, soffocare la protesta, perché sa che con il loro inconsapevole aiuto vincerà. A meno che, naturalmente, essi non comprendano il suo disegno e non alzino anche loro la testa, per una volta, innescando una ribellione.
Ma per ora, guarda quei milioni di esseri umani che irridono quei rari opinionisti che, come me, scrivono una versione diversa da quella ufficiale; quella del debito pubblico elevato, quella del tagliare la spesa sprecona, quella del tirare la cinghia perché siamo stati cattivi, quella del che “con qualche sacrificio domani staremo meglio”.
E così fanno, da oltre dieci anni: e non stiamo meglio affatto.
Ma chiunque alzi la voce e osi dire che così facendo si opprime ingiustamente il popolo, viene sistematicamente deriso da saccenti persone che, pur facendo parte del popolo, credono di sentirsi superiori e più intelligenti, più colti, più dotti e financo più etici. Pronte a tacciare, colui che protesta, di volgare populismo.
Come se la politica economica a sostegno del popolo – a tanto è giunto l’offuscamento del pensiero – sia una cosa sbagliata o ridicola.
Così, indottrinati per decenni dal diabolico pensiero unico in economia – l’unico che si può leggere, ascoltare e vedere su tutti i media del mondo, controllati dal denaro – sono sovente gli stessi uomini del popolo a ergersi come strenui difensori di quelle elitarie politiche di schiavitù, politiche economiche pensate per arricchire soltanto un’elite cui non appartengono. Lo fanno irridendo con supponenza e protervia coloro che cercano di contestarle, tacciandoli di ignoranza e chiamandoli populisti. Convinti ingenuamente di difendere la libertà, milioni di persone si condannano alla schiavitù, chiudendosi da soli le porte dell’inferno alle spalle.
Al diavolo non manca, davvero, il senso dell’ironia.
Una sola domanda: avete mai visto una “crisi” durare dieci anni? Mai, nella storia dell’ultimo secolo, abbiamo conosciuto una distruzione di ricchezza planetaria simile a quella che stiamo vivendo. Ma il punto è esattamente questo.
Non si tratta di una distruzione di ricchezza. Si tratta di una redistribuzione di ricchezza. Non esiste nessuna crisi, ma solo un cambiamento deliberato e pianificato di sistema economico.
La buona notizia è che ci saranno pochissime persone che saranno immensamente ricche. La brutta è che tra quelle persone non ci sarai tu.
Questo articolo ti spiega il perché.
Il primo inganno del diavolo
Il diavolo ha una grandissima capacità: quella dell’inganno.
Il più grande inganno del diavolo, non è in campo economico (come molti pensano) ma in campo sociale. Sul finire del XX secolo, sotto gli occhi ingenui di miliardi di persone, si compie un grande inganno, perpetrato dal diavolo in terra. Avviene un cambiamento di modello economico, che cancella quello consolidato delle politiche keynesiane, che consentono una crescita per tutta la popolazione dei paesi occidentali dalla fine del secondo conflitto mondiale fino a tutti gli anni ’70.
In quei decenni – come documenterò in un prossimo articolo – tutte le fasce di popolazione crescono di circa il 100% nella ricchezza, tranne l’1% della popolazione, che cresceva solo del 60%. Insomma, una politica redistributiva del reddito sulle fasce medie e sulle fasce deboli.
Al diavolo, che ovviamente sta nell’1% dei miliardari del pianeta, questa crescita non andava bene.
Il nuovo modello, il modello neo liberista, quello del “libero mercato”, in pochi decenni, tra gli anni ’80 e gli anni prima della crisi, cioè fino al 2007, fa crescere non più del 100% i più poveri, ma solo di un misero 1%. In compenso, i più ricchi, i miliardari, quelli che stanno nell’1% della popolazione, in pochi decenni registrano – grazie al nuovo modello economico – un aumento della loro ricchezza enorme, di oltre il 200%.
Ma al diavolo, si sa, non manca il senso dell’ironia.
Con incredibile faccia tosta, i sostenitori di questa nuova distribuzione della ricchezza si chiamano “liberisti” e la parola che conduce alla schiavitù miliardi di persone suona alle loro orecchie soave, dolce, amabile.
Libertà.
La grande balla del mettersi insieme
Quel cambiamento deliberato e pianificato di sistema economico passa per alcuni passaggi chiave, sul finire del XX secolo. In molti Paesi occidentali, alcuni politici vengono comperati al fine di togliere al potere democratico il suo più grande potere in campo economico: il diritto di battere moneta. Nel 1981 si assiste, in Italia, al divorzio tra Ministero del Tesoro e Banca d’Italia, che diventa gradualmente una banca come è oggi: privata.
Certo, se leggete wikipedia, trovate una diversa tesi; sarebbe una istituzione di istituto di diritto pubblico, ma una rapida ricerca sui suoi azionisti vi convincerà di come, in sostanza, le cose siano esattamente opposte. Negli anni ’90 inizia l’era della privatizzazione della banche, al grido di “pubblico è male, privato è bello”.
Parte così una crociata mossa da fini privati, contro il pubblico spendaccione e corrotto.
Ha inizio la crociata dei pezzenti, come nella storia medievale. I pezzenti sono portati da un lato a credere che lasciare le banche centrali nelle mani di privati sia una cosa di loro interesse, dall’altra sono condotti in sistemi feudali privi di qualsiasi logica di controllo democratico. Al fine di dividere i popoli, creando conflitti economici, si inventa una soluzione diabolica.
Il progetto diabolico più importante di tutti si chiama Unione Europea.
Il secondo inganno del diavolo è quindi nascondere un piano criminoso di depauperamento dei diritti democratici dei cittadini con una parola che loro amano, che suona loro dolce, caritatevole, persuasiva.
Unione.
Il grande inganno universale
Il terzo inganno del diavolo è ancora più subdolo.
Quell’inganno passa per una parola che tende a far credere che il sistema monetario possa essere gestito da banche private che possono fare due cose opposte tra loro. Da una parte, erogare credito a famiglie e imprese.
Dall’altra, giocare in borsa, in modo speculativo.
Per decenni, dopo la grande Crisi del 1929, le banche, che avevano prodotto quel disastro proprio mescolando le carte, erano state obbligate a dividersi, con norme adottate nell’America degli anni ’30 di Roosevelt e poi adottate da tutti i Paesi occidentali, garantendo prosperità e sviluppo per decenni. Ora, occupata la sovranità monetaria con l’inganno precedente (Banche Centrali Private come la BCE), con la scusa di sottrarle al potere politico – perché darle al potere incontrollabile privato sarebbe forse interesse del popolo? – si doveva chiudere il cerchio.
Ed ecco che, sul finire degli anni ’90, un pessimo presidente americano, tale Bill Clinton – più noto per altre personali vicende – firma come ultimo atto del suo mandato l’abolizione di quella divisione, voluta da Roosevelt (il Glass Steagall Act), consentendo alle banche di giocare di nuovo in borsa.
Speriamo che Bill Clinton debba un giorno rispondere a qualcuno di tale suo atto.
Universale
La grande balla della “CRISI”
Questi i 3 grandi inganni recenti del diavolo.
Non esiste nessuna “crisi”, ma solo un cambiamento deliberato e pianificato di sistema economico. Queste 3 tappe di svolgono in tre decenni, nell’ignoranza totale di miliardi di persone, e sotto gli occhi di tutti.
Li riassumo nella tabella seguente:
Naturalmente, dopo alcuni anni, si verifica quello che era esattamente pianificato: la finanza supera ampiamente l’economia.
I soldi corrono in un circuito mondiale che finanza la carta e non più le cose. Non solo, ma le cose reali sono comperate con contratti che si basano sul nulla, facendo credere alla gente che sia possibile non lavorare, ma avere comunque le cose. E’ esattamente questo inganno che farà succedere ciò che accadrà, pochi anni dopo, con la scintilla che farà detonare la miccia, e cioè i mutui “sub prime” americani. Si fece credere che fosse possibile grazie alle magie della finanza regalare la casa a tutti, senza lavorare e senza avere un reddito per pagarla.
Solo che da dieci anni tutti ingenuamente commentano dicendo che quella sia stata la causa della “crisi”, confondendo l’effetto con la causa, la miccia che fa detonare la dinamite con l’esplosivo stesso.
Il diavolo, di fronte a cotanta ingenuità, sorride.
Ma perché tutto ciò
Ma perché e chi ha fatto tutto questo? – ti chiederai.
Alla prima domanda la risposta è semplice: per spostare la ricchezza da miliardi di persone a poche decine di migliaia, distruggendo la classe media e creando al suo posto povertà.
Anche la seconda risposta è semplice. Se vuoi sapere chi siano, basta guardare chi sono i più ricchi del mondo, quelli che hanno guadagnato e stanno stra guadagnando da tutto ciò. La crisi esiste per te, non certo per loro. Loro, diventano ogni giorno più ricchi e accumulano enormi fortune con le quali comperano, con un’invenzione diabolica (la moneta virtuale) cose reali come case, fabbriche, miniere, porti, fiumi e mari pieni di petrolio.
Naturalmente, al diavolo serviva una altra parolina magica per nascondere dietro un termine suadente i propri intenti di accumulazione di enorme capitale e ricchezza terrena. Parimenti, serviva condannare e ridicolizzare tutti coloro che, pochi e deboli, sollevano queste critiche. Costoro – tra i quali pochi io orgogliosamente mi annovero – sono ogni giorno tacciati su tutti gli organi di stampa di un termine ingiurioso e squalificante: populista.
Sì, perché stare oggi dalla parte del povero e non del potente è diventato – per molti – motivo di biasimo.
Affermare che l’Unione Europea è – come è – un lager finanziario, è populista. Anche dire che le barriere protezionistiche sono difese legittime contro la concorrenza sleale delle multinazionali, è populista. Perfino affermare che è giusto dare lavoro e pagare le tasse dove viene prodotto – e non in Paesi privi di leggi dove si sfruttano le persone pagando le tasse altrove, in paradisi fiscali – è sempre giudicato con lo stesso termine: populista.
Perché al diavolo importa che la povera gente non capisca che quel mondo, fatto delle loro multinazionali, che sfuggono alle barriere, ai confini di Stato e che anzi hanno interesse a distruggere lo Stato democratico, mettendo i cittadini sotto il controllo di burocrati non eletti e a loro libro paga – come l’Unione Europea – è un mondo infernale.
Quel mondo infernale ha un nome inneggiante al progresso, allo sviluppo, alla crescita, al libero commercio, al sogno di distribuzione della ricchezza per tutti. Un’altra parolina suadente, diabolica.
Si chiama – e se guardi con l’occhio della mente ne vedi i gironi – globalizzazione.
Il quarto disegno diabolico
Ho scritto questo articolo per le persone che ingenuamente, ogni giorno, si chiedono perché non arrivi più il pane sulla loro tavola, e non sanno con chi prendersela.
Addirittura il governo, chi controlla l’informazione, i poteri forti fanno scrivere che – in fondo – la colpa è nostra. Nostra, perché avremmo speso troppi soldi pubblici. Nostra, perché avremmo preso troppo debito pubblico. Nostra, perché avremmo i conti pubblici non in ordine.
E allora, ci inducono a pensare che tagliando ancora altri posti di lavoro, tagliando ancora sanità, tagliando ancora pensioni, si possa uscire dal girone nel quale ci hanno, deliberatamente, condotto.
Come avrete capito, ascoltare il diavolo pensando che ci conduca fuori dall’inferno è da sciocchi.
Perché il diavolo ha ancora un quarto e ultimo disegno.
Quel disegno si concretizzerà, se nulla faremo per impedirlo, con l’occupare una cosa vitale, quella che distribuisce l’acqua nell’economia.
Esiste infatti una cosa che è l’acqua dell’economia, che viene distribuita da migliaia di piccoli pozzi, attraverso tanti canali e tubazioni, cioè la moneta. Ma il diavolo sa che se occuperà quei pozzi, saranno molto più importanti dei pozzi di petrolio, per i quali pure sono state fatte tutte le guerre più recenti. Quei pozzi, i pozzi dell’acqua, sono ciò che controlla l’economia. Se finiranno in mano di pochi controllori – mentre oggi sono ancora distrubuiti in tante mani – allora quei pochi avranno il controllo totale dell’umanità.
Potranno decidere se e cosa farti studiare, se e cosa farti credere, se e cosa potrai sapere, e potranno pensare di convincerti a cedere la tua libertà per un tozzo di pane, un’elemosina.
E tu l’accetterai, perché la spacceranno come tuo diritto alla sopravvivenza. E tu, ingenuamente, ti batterai per quel diritto, il diritto alla tua elemosina, e non più per il diritto al lavoro.
Una sopravvivenza molto triste, quella.
Perché il quarto disegno del diavolo è occupare i pozzi dell’acqua e il loro canali e tubi di distribuzione: le banche. Perché e come farà sarà oggetto del prossimo articolo. Quando avrà il controllo delle banche, di tutte le banche, allora il disegno sarà completo.
Nel prossimo articolo spiegherò perché ti raccontano la balla che ci sia una “crisi”, la vera storia della restrizione del credito alle imprese, il grande inganno europeo del cosiddetto “Bail in” (per salvar le banche paga il risparmiatore) contrapposto al “Bail out” (paga lo Stato) e quali trappole si nascondano in quella che finirà per essere la terza strada, che il diavolo farà percorrere a un preciso e recondito fine: occupare le banche, fondendole e acquistandone la proprietà.
Il fine ultimo del diavolo non è solo avere più ricchezza ma una cosa molto più importante: il potere.
Perché se tu controlli l’acqua dell’economia, che si trova nelle banche, puoi decidere chi può bere e chi deve morir di sete. E, per non morire di sete, gli assetati saranno disposti a vender l’anima al diavolo. Lui la comprerà per un tozzo di pane, facendola pagare dal politico al suo inconsapevole servizio. Sarà un’elemosina di Stato, perché un mondo di schiavi è più controllabile di un mondo di esseri liberi.
Conclusione
Il diavolo è riuscito, finora, a far credere a tutti che il populismo è un male e così tante persone per bene si sono schierate dalla parte sbagliata, condannando ogni voce critica, libera, di protesta. Il diavolo sorride, pensando a questi tanti ingenui che si uniscono a deridere, vilipendere, soffocare la protesta, perché sa che con il loro inconsapevole aiuto vincerà. A meno che, naturalmente, essi non comprendano il suo disegno e non alzino anche loro la testa, per una volta, innescando una ribellione.
Ma per ora, guarda quei milioni di esseri umani che irridono quei rari opinionisti che, come me, scrivono una versione diversa da quella ufficiale; quella del debito pubblico elevato, quella del tagliare la spesa sprecona, quella del tirare la cinghia perché siamo stati cattivi, quella del che “con qualche sacrificio domani staremo meglio”.
E così fanno, da oltre dieci anni: e non stiamo meglio affatto.
Ma chiunque alzi la voce e osi dire che così facendo si opprime ingiustamente il popolo, viene sistematicamente deriso da saccenti persone che, pur facendo parte del popolo, credono di sentirsi superiori e più intelligenti, più colti, più dotti e financo più etici. Pronte a tacciare, colui che protesta, di volgare populismo.
Come se la politica economica a sostegno del popolo – a tanto è giunto l’offuscamento del pensiero – sia una cosa sbagliata o ridicola.
Così, indottrinati per decenni dal diabolico pensiero unico in economia – l’unico che si può leggere, ascoltare e vedere su tutti i media del mondo, controllati dal denaro – sono sovente gli stessi uomini del popolo a ergersi come strenui difensori di quelle elitarie politiche di schiavitù, politiche economiche pensate per arricchire soltanto un’elite cui non appartengono. Lo fanno irridendo con supponenza e protervia coloro che cercano di contestarle, tacciandoli di ignoranza e chiamandoli populisti. Convinti ingenuamente di difendere la libertà, milioni di persone si condannano alla schiavitù, chiudendosi da soli le porte dell’inferno alle spalle.
Al diavolo non manca, davvero, il senso dell’ironia.
Valerio Malvezzi
http://www.winthebank.com/attualita/perche-vogliono-che-tu-divenga-povero/
http://altrarealta.blogspot.it/
http://altrarealta.blogspot.it/
Molto bello l'articolo. Ne condivido appieno il contenuto.
RispondiEliminaCosa si può fare? La gente ha paura di perdere anche quel poco o nulla che gli è rimasto.
LA gente piu' gli togli e piu' diventa sottomessa e leccapiedi, lo vedo intorno a me nell'ambiente di lavoro, non ci sara' nessuna ribellione nessuna soluzione arrivera' da popolo, purtroppo. Poi cè chi ha dei piccoli privilegi che se ne fotte di quelli che si stanno impoverendo, cè chi ritiene giusto il tuo pensionamento a 45 anni di lavoro per paura di perdere la propria pensione conseguita con solo 15 anni di lavoro, e non dimentichiamoci l'immigrazione selvaggia , sara' guerra tra poveri e non lotta di classe
EliminaO autore, spero tu ti sia fatto quattro risate mentre scrivevi questo insieme di bueae (veneto docet)
RispondiEliminaP.s. L'idea che hai del diavolo è estremamente anticristiana
Voglio sperare, o autore, che tu abbia scritto.per soldi o.per ridere
RispondiEliminaP.s. La concezione del diavolo in questo articolo è fortemente anticristiana