lunedì 4 novembre 2019

Quando si estinsero gli italiani

Gli italiani erano una popolazione subeuropea che si estinse per eccesso di furbizia e difetto di natalità.
Mangiarono per anni pane e volpe e restarono intossicati dai loro stessi veleni, il malaffare per i regnanti e il malanimo per i sudditi.

Non nascevano più opere né imprese, perché tanta era la cresta che finivano i budget prima di partire. E non nascevano più figli perché gli italiani si autosterilizzarono per amor di sé; praticavano il sesso figurato o col selfie, copulavano col tablet procreando microchip, si fecero trans o single, si accoppiavano con lo stesso sesso o abortivano appena per errore si profilava una creatura.

Sostituirono i figli coi cani e i gatti. Usarono il seme per farsi creme di bellezza e i feti per rigenerarsi la pelle. Dopo le labbra si siliconarono il cervello. Passarono dalla dolce vita alla dolce morte; ma col dolcificante, perché lo zucchero fa male. Al culto preferirono i paraculti, di cui erano maestri.

Senza prole scoppiarono di migranti. Ai giovani negarono il lavoro ma per garantire l’equità sociale tolsero agli anziani la pensione. Appena un italiano veniva sorpreso a lavorare, era tartassato e multato fino a dissanguarlo.

Chiusero le aziende e subentrò la cassa disintegrazione, la Fiat fuit e il marchio italiano finì all’estero o in subappalto dai cinesi. In politica vinse il travestimento, nacquero governi transessuali e premier escort. Prima di estinguersi, gli italiani organizzarono una memorabile festa d’addio e finirono in bignè di cremazione pasticcera.


Tratto da: “Comizio d’amore all’Italia” di Marcello Veneziani

Fonte: https://infosannio.wordpress.com


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